"INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07030 presentata da ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100503" . "2014-05-15T00:32:47Z"^^ . . . . "MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07030 presentata da ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100503"^^ . . . "1"^^ . . . _:B468159e93fb7cc3eb4314c8800fa9978 . . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "20100503-20120802" . "4/07030" . "BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-07030 presentata da ELISABETTA ZAMPARUTTI lunedi' 3 maggio 2010, seduta n.315 ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro per i beni e le attivita' culturali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che: da un reportage pubblicato dall'Espresso a firma Fabrizio Gatti si apprende che grazie agli aiuti pubblici, l'eolico italiano e' anche un affare che troppo spesso invece di produrre energia pulita e proteggere l'ambiente, alimenta l'economia e il potere di clan malavitosi; a partire da quanto accaduto in Sardegna, viene descritta la prassi di chi fonda o amministra societa' a responsabilita' limitata da 10 mila euro, acquista i terreni, convince i comuni, spiana la strada ai progetti, ottiene le concessioni e alla fine cede la societa' o l'attivita' alle grandi imprese che gestiranno i generatori e venderanno l'elettricita' al gestore del servizio elettrico nazionale; viene portato ad esempio il caso della trasformazione dello splendido altopiano che separa Ulassai da Perdasdefogu, nella provincia dell'Ogliastra dove svettano ormai gigantesche eliche piazzate lungo la strada provinciale 13, altre ne sono previste per quello che viene risulta essere un enorme parco eolico con 48 generatori su un totale previsto di 96; l'operazione ha portato alla fine ad una situazione per cui la concessione sul terreno comunale del parco eolico di Ulassai, finanziato dal fondo europeo di sviluppo per un totale di 2.900 ettari, rimane alla societa' Sardeolica che nel bilancio 2008 ha dichiarato un giro d'affari di 23 milioni e 800 mila euro grazie all'elettricita' ricavata dal vento e una produzione in grado di soddisfare il fabbisogno di 160 mila famiglie. Il comune di Ulassai, per la concessione, incassa ogni anno da Sardeolica 761 mila euro. Il progetto ha creato 20 posti di lavoro. Ma le famiglie e le imprese del paese non hanno nessuna agevolazione sui consumi elettrici; il regista dell'operazione, viene indicato in Luigi Franzinelli che risulta essere stato condannato in primo grado a due anni con rito abbreviato dal giudice siciliano Daniela Troja, per corruzione, aggravata dall'avere agevolato Cosa nostra relativamente alla costruzione del parco eolico intorno a Mazara del Vallo, in provincia di Trapani ed aver operato sull'eolico in Sardegna ricoprendo vari incarichi in un intricato rapporto societario tra la Sarvent di Cagliari, srl da 10 mila euro costituita il 14 giugno 2001 con Antonio Aquara, il socio condannato con lui a Palermo, poi incorporata nella Sardeolica del gruppo Saras e nella Nova Eolica srl, passata anch'essa sotto il controllo del gruppo Saras; l'articolo riferisce di altri casi di impianti eolici in Sardegna dietro i quali si celano scenari inquietanti come quello che si vorrebbe realizzare proprio davanti alla spiaggia gioiello di Is Arenas, vicino a Oristano e che vedrebbe coinvolti Stefano Rizzi, genovese residente a Montecarlo, amministratore unico di una societa' con capitale in Lussemburgo, la Is Arenas renewable energies, e socio in provincia di Bergamo di un'azienda del gruppo K. R. Energy di Milano, che nel 2008 a sua volta si e' fusa con la Kaitech spa nelle cui casse, secondo quanto riferito nell'interrogazione 4/04807, sarebbero passati soldi del tesoro dell'ex sindaco di Palermo, Vito Ciancimino; cosi' come l'articolo riferisce di imprese interessate all'eolico raramente sarde, come la Vento Macchiareddu che compare in un'inchiesta in corso sul faccendiere Flavio Carboni e che ha sede a Napoli e interessi nei progetti eolici del Consorzio per l'area di sviluppo industriale nella zona Macchiareddu a Cagliari. Le quote societarie fanno riferimento a imprenditori napoletani che tra le loro attivita' vantano anche il noleggio di barche e pedalo'. E che dopo essersi occupati delle discariche campane, manifestano interesse per l'eolico dalla Puglia alla Sicilia; o la Geopower Sardegna srl, costituita con 10 mila euro e appartenente alla britannica Falck renewables limited, dell'omonimo gruppo milanese, che sta cambiando i connotati alle montagne di granito rosso tra Budduso' e Ala' dei Sardi e che potra' realizzare, dopo una sospensione grazie alla presidenza Soru nel 2007 che contava su un piano paesaggistico che poi non e' stato approvato, sopra i sughereti della Gallura 69 eliche alte novanta metri e che daranno lavoro a 25 persone del posto -: quali iniziative si intendano adottare per accertare, in base alle proprie competenze, la consistenza delle notizie sopra riferite e quali iniziative conseguenti si intendono adottare a tutela del paesaggio e a garanzia della riconoscibilita' dei soggetti operanti in questo mercato; quali iniziative di competenza si intendano adottare affinche' l'eolico non si trasformi in occasione di mere operazioni di speculazione. (4-07030)" . "BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . _:B468159e93fb7cc3eb4314c8800fa9978 "Atto Camera Risposta scritta pubblicata giovedi' 2 agosto 2012 nell'allegato B della seduta n. 676 All'Interrogazione 4-07030\n presentata da ELISABETTA ZAMPARUTTI Risposta. - In relazione all'interrogazione in esame, con la quale gli interroganti esprimono preoccupazioni rispetto a quanto riportato dai mezzi di informazione in merito alle indagini condotte in Sardegna sul coinvolgimento della criminalita' organizzata nel settore degli impianti eolici e nella crescente manifestazione di interesse di quest'ultima a realizzare nuove installazioni che comprometterebbero gravemente il patrimonio paesaggistico, si rappresenta quanto segue. Al riguardo va segnalato che la regione Sardegna ha assunto alcune decisioni in relazione all'insediamenti dei impianti rinnovabili nel suo territorio ed in particolare, con deliberazione n. 10/3 del 12 marzo 2010, ha deciso di limitare l'installazione di impianti eolici nel territorio regionale ai soli impianti destinati a soddisfare il fabbisogno energetico dell'azienda (autoproduzione e autoconsumo) riservando alla regione stessa la partecipazione al processo produttivo attraverso enti strumentali o societari a capitale interamente pubblico. A tal proposito occorre ricordare l'esistenza di un disegno di legge regionale che prevede la sostituzione di una societa' di capitale interamente pubblico, denominata Sardegna energia, con lo scopo di promuovere ed aumentare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili cui compete, per delega della regione, l'attuazione delle politiche energetiche regionali ed il monitoraggio degli accordi e delle autorizzazioni rilasciate ai sensi dell'articolo 12 del decreto legislativo n. 387 del 2003. In particolare, per gli impianti eolici off-shore, la regione con deliberazione n. 10/2 del 12 marzo 2010, richiamando la legge regionale n. 4 del 2009 in base alla quale il mare territoriale, per la sua stretta interrelazione con le aree tutelate ai sensi del Codice del paesaggio, e' considerato di primario interesse paesaggistico ed e' fatto oggetto di tutela, esprime il proposito della giunta di adottare, con riguardo alle richieste presentate alle capitanerie di porto di Cagliari ed Oristano, tutti gli atti tesi ad avversare la realizzazione degli impianti off-shore nel mare antistante le coste della Sardegna ed ad inoltrare alle competenti autorita' statali apposito atto di significazione del radicale dissenso della regione delle predette iniziative, con contestuale diffida dal rilascio di provvedimenti autorizzatori al riguardo. Inoltre, con decreto del Ministero dello sviluppo economico del 10 settembre 2010, adottato di concerto con il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare e con il Ministro per i beni e le attivita' culturali, sono state emanate le linee guida nazionali per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fondi rinnovabili, previste dall'articolo 12, comma 10, del decreto legislativo 29 dicembre 2003 n. 387. Le linee guida sono state approvate dalla Conferenza unificata e rappresentano il contesto unitario di riferimento per il sistema delle autonomie regionali e locali in materia di procedimenti di autorizzazione alla costruzione ed esercizio degli impianti alimentati da fonte rinnovabile. Sotto tale profilo, va ricordato inoltre che le linee guida sono state richiamate dal decreto legislativo n. 28 del 2001 (di recepimento della direttiva 2009/28/CE sulle fonti rinnovabili) che le ha quindi legificate per la parte relativa all'individuazione dei vari regimi autorizzativi applicabili. La regione Sardegna ha recepito le predette linee guida con delibera della Giunta regionale del 1 o giugno 2011, individuando, per ora solo le aree non idonee alla realizzazione di impianti fotovoltaici a terra. Inoltre, con delibera n. 12/21 del 20 marzo 2012, la giunta regionale ha provveduto ad approvare il piano d'azione regionale per le energie rinnovabili (Parers) che prevede un consumo finale lordo atteso per la regione Sardegna al 2020 pari a circa 34.000 ktep e definisce indirizzi strategici coerenti con il raggiungimento degli obiettivi regionali in materia di fonti rinnovabili e per la definizione delle modalita' di gestione dei casi di mancato raggiungimento di tali obiettivi da parte delle regioni e province autonome - cosiddette Burden sharing). Si segnala che e' all'esame della Conferenza unificata lo schema di decreto recante la riforma del sistema di incentivazione della produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile diversa dalla solare fotovoltaica, in attuazione degli articoli 23 e seguenti del decreto legislativo n. 28 del 2011. La sostanziale rimodulazione degli incentivi con l'introduzione di meccanismi concorrenziali (aste) e di controllo della spesa (registri) dovrebbe, fra l'altro, limitare i fenomeni speculativi paventati dall'interrogante. Si rappresenta altresi' che la deliberazione n. 10/2 del 12 marzo 2010, relativa alla «Realizzazione di impianti eolici off-shore nel mare antistante le coste della Sardegna» e la deliberazione n. 10/3 del 12 marzo 2010 recante «Applicazione della L.R. n. 3/2009, articolo 6, comma 3 in materia di procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili. Atto di indirizzo e linee guida», sono state impugnate innanzi al Tar Sardegna dalla Frie EL Spa (unitamente ad altri ricorrenti) e dall'associazione energia da fonti rinnovabili (Aper) rispettivamente con i ricorsi nn. 383 e 474 del 2010. Il Tar Sardegna ha dichiarato inammissibili, per carenza di interesse, i predetti ricorsi nella parte relativa all'impugnazione della deliberazione 10/2, e in parte accolto gli stessi in relazione all'impugnazione della delibera 10/3 (sentenze nn. 28 e 32 del 2011). Con riferimento a quest'ultima delibera, il Tar ha annullato la disposizione che prevedeva di «limitare l'installazione di impianti eolici nel territorio regionale, in quanto fortemente impattanti sotto l'aspetto paesaggistico-ambientale ai soli impianti destinati a soddisfare il fabbisogno dell'azienda (autoproduzione e autoconsumo) e di riservare alla Regione Autonoma della Sardegna la partecipazione al processo produttivo di tale energia attraverso enti strumentali o societari a capitale interamente pubblico...», in quanto determinante un sostanziale e generalizzato blocco dell'installazione di impianti eolici nel territorio regionale, cosi' contravvenendo alla disciplina comunitaria (direttiva 2009/28/CE) e agli accordi internazionali (protocollo di Kyoto) tesi alla valorizzazione ed incentivazione della produzione di energia da fonti rinnovabili. Si precisa, infine, che le predette sentenze sono state impugnate dalla regione Sardegna innanzi al Consiglio di Stato con i ricorsi 3436 e 3439 del 2011, per i quali deve ancora essere fissata la data di udienza. Il Sottosegretario di Stato per lo sviluppo economico: Claudio De Vincenti." . _:B468159e93fb7cc3eb4314c8800fa9978 "20120802" . _:B468159e93fb7cc3eb4314c8800fa9978 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO SVILUPPO ECONOMICO" . _:B468159e93fb7cc3eb4314c8800fa9978 .