INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06832 presentata da TASCONE TEODORO STEFANO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19950124

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Ai Ministri dell'interno, dei lavori pubblici e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: il comune di Montecorvino Rovella (SA) ha negli anni pregressi effettuato una serie di opere pubbliche, con relativa e non lieve spesa erariale, che hanno avuto risultanze inconsistenti se non negative sui servizi a favore della popolazione e che le opere sono le seguenti: 1) Frazione Macchia: cresciuta caoticamente negli anni '60, non e' fornita di fognature; gode pero' di una condotta di acqua, che partendo da un serbatoio in frazione Sant'Eustachio, attraverso avveniristici viadotti (costo' l'opera una cifra probabilmente prossima al miliardo) giunge sino all'allacciamento (anche questo fu, a suo tempo, portato a termine!) a ciascuna abitazione della frazione; in questa condotta pero' non e' mai scorsa una sola goccia d'acqua perche', ad opera compiuta, "tecnici" e politici si accorsero che l'acqua del fiume Cornea - ove pescava il serbatoio - non era potabile! Che il fiume Cornea fosse diventato da tempo una fogna a cielo aperto, a quanto pare, gli unici a non accorgersene a M. Rovella, erano proprio i politici; la stessa frazione Macchia pero', mentre gode di una condotta (chiusa) che dovrebbe portare acqua, a sua volta presenta un pozzo che porta - da valle a monte! - acqua alla frazione San Martino. Costo dell'opera 650 milioni. Risultato: acqua che nessuno riesce a bere perche' "colorata" (dal verde al marrone, a seconda della entita' delle precipitazioni) e piena di detriti. La stessa acqua (nuova condotta, per una spesa di altri 650 milioni) la si vorrebbe ora portare, ancora piu' in alto!, verso il serbatoio principale del capoluogo, col rischio di rendere "colorata" l'acqua anche al resto del paese. Sempre in frazione Macchia esistono un campo da tennis e uno stadio di calcio: vi vengono rinchiuse le pecore! (non e' una barzelletta); 2) Frazione S. Eustachio: un palazzetto dello sport (soltanto mura perimetrali e tetto) e' sorto anche in frazione Sant'Eustachio - gemello del precedente - sulla "copertura" in cemento di una fognatura che - a venti metri - scarica a cielo aperto nel fiume Cornea. A poca distanza, sorge il famoso serbatoio con la condotta per Macchia, di cui gia' si e' esposto. In viale della Repubblica - non lontano dalla frazione - esiste lo scheletro di un fabbricato destinato agli uffici della pretura (costo cento milioni) che si inizio' a costruire contemporaneamente alla riattivazione della vecchia pretura. Risultato: mura abbandonate e semidiroccate dal vandalismo. Realta' romanzesca: nei locali di tale "opera" dovrebbe essere ora alloggiato il giudice di pace che e' stato destinato alla pretura di M. Rovella; 3) Frazione Gauro: esiste invece lo scheletro di un carcere mandamentale per undici detenuti; arrivano nuovi finanziamenti, ad ogni turno elettorale. Si sa che in base agli ultimi indirizzi governativi, si tendono a chiudere le carceri con capienza inferiore ai 20 detenuti. Fara' eccezione il "carcere" di M. Rovella? Anche la frazione Gauro e' senza fognature; in compenso, liquami vengono in qualche modo incanalati fino a sboccare sulla condotta delle acque del Serrino; 4) Montecorvino Centro: da poco piu' di un anno, e' stata parzialmente ripristinata la casa comunale, danneggiata dal terremoto. Sono stati spesi 4.000.000.000: con una simile spesa, nel 1980 di case comunali - uguali a quella di M. Rovella - se ne potevano costruire cinque! Si pensa occorrerebbe ancora un miliardo per completare l'opera. Il consiglio comunale si riunisce ancora - fortunosamente - in un'aula della scuola media Trifone, la cui palestra pero' e' da qualche anno inagibile: l'amministrazione comunale ha negato qualche decina di milioni per renderla nuovamente funzionante (e' l'unica struttura sportiva al coperto di cui potevano godere i giovani di M. Rovella!). I soldi, centinaia di milioni, ci sono pero' per finanziare l'inutilissimo (ma nepotistico) concorso lirico di cui - fuori da M. Rovella - nessuno ha mai sentito parlare. Resta incompiuta anche l'opera di recupero dell'ex Convento di Santa Sofia; come pure il riassetto del macello comunale, che resta sbarrato (bisogna evitare la "concorrenza" a qualcuno?) -: se non ritengano opportuno: 1) che si effettuino gli opportuni controlli; 2) che copia della presente sia inviata alla Corte dei conti per gli adempimenti di sua competenza; 3) che l'interrogante abbia esaustiva risposta alle sue doverose richieste e denunce. (4-06832)
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TASCONE TEODORO STEFANO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) 

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