_:B656a37b2efd0053ad130c606acf71105 . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06677 presentata da LOSURDO STEFANO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19970116"^^ . . "4/06677" . . "Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: tra l'Irccs, policlinico San Matteo di Pavia e la fondazione statunitense Right fu stipulato in data 22 novembre 1994 un accordo di collaborazione scientifica per la ricerca sull'Aids; tale accordo di collaborazione fra il policlinico San Matteo e la predetta fondazione appositamente costituita nel paradiso fiscale del Maryland negli Stati Uniti ha fatto sorgere negli ambienti ospedalieri e universitari di Pavia un'autentica ondata di dubbi, sospetti, illazioni apertamente manifestati con pubbliche prese di posizione ed interventi giornalistici attirando l'attenzione di tutta la stampa locale che, da alcune settimane, sul settimanale \"Il Punto\" sta conducendo una campagna critica nei confronti della collaborazione fra l'Irccs e la Fondazione Right creata ad hoc per l'attivita' di ricerca scientifica sull'Aids in una nazione quale gli USA sede dei piu' importanti istituti di ricerca in materia; l'ospedale policlinico San Matteo e' deputato alla ricerca scientifica ed a tal fine e' finanziato per tre linee di ricerca: Aids, trapianti e biotecnologia, e, di conseguenza, si comprendono, a prima vista, le ragioni di chi sostiene che la ricerca sull'Aids va fatta dal policlinico che e' dotato di tutte le risorse umane e strutturali per raggiungere gli obiettivi di cui all'accordo di collaborazione scientifica con la Right; risulta a tutt'oggi fatto accertato che la fondazione Right non ha versato un dollaro dei 9 milioni di dollari promessi per la creazione del laboratorio anti Aids nonostante i ripetuti impegni da parte della fondazione a far fronte agli impegni assunti; la fondazione Right si sarebbe limitata ad acquistare dei macchinari per il laboratorio di ricerca ma ad oggi si e' rifiutata di presentare agli uffici del San Matteo le fatture di acquisto relative facendo, di conseguenza, sorgere fondati dubbi sul suo operato; da queste premesse risulta evidente che il policlinico di Pavia avrebbe dovuto quanto meno tentare di stipulare accordi di collaborazione con i piu' prestigiosi istituti di ricerca americani e non con una fondazione ad hoc costituita in America e diretta, per la parte scientifica, da una \"emanazione\" del policlinico stesso quale puo' essere considerato il professor Lori; tutta la vicenda policlinico-Right che si inserisce, altresi', nel lungo commissariamento per l'istituto di ricerca pavese che di per se' costituisce una indubbia anomalia nonostante la capacita' professionale del commissario Morini, espone la prestigiosa immagine del San Matteo a dubbi a critiche ed a faide interne ed esterne che nulla hanno a che vedere con la sua retta ed efficacia funzione al servizio della ricerca e della utenza di provenienza nazionale; quali interventi il Ministro interrogato intenda adottare per chiarire alcuni misteriosi aspetti della attivita' di gestione del policlinico San Matteo e se non ritenga opportuna la istituzione di una commissione di indagine sulle iniziative policlinico San Matteo in ordine agli accordi con la fondazione Right del Maryland. (4-06677)" . "LOSURDO STEFANO (ALLEANZA NAZIONALE)" . "2014-05-15T10:45:34Z"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06677 presentata da LOSURDO STEFANO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19970116" . "19970116-19970731" . . "1"^^ . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . _:B656a37b2efd0053ad130c606acf71105 "Sull'atto parlamentare in esame, nella sua estrema complessita', non puo' che rispondersi sulla base degli elementi di valutazione in materia acquisiti da parte del competente Servizio per la vigilanza sugli enti di questo Ministero. In base a quanto si e' appreso e' opportuno premettere, per dovere di chiarezza e \"trasparenza\", che in realta' l'\"accordo di collaborazione scientifica\" stipulato tra l'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico S. Matteo di Pavia e la fondazione statunitense \"Right\" il 22 novembre 1994 costituisce lo sviluppo conclusivo di intese assai complesse iniziate nel dicembre 1993. Infatti, proprio allora il \"progetto Right\" era stato presentato per la prima volta ai responsabili dell'Istituto S. Matteo dal Prof. Umberto Bertazzoni, noto genetista e virologo di Pavia, con ampia esperienza di ricerca a livello internazionale e con importanti responsabilita' a livello di strutture ed organizzazioni di ricerca dell'unione Europea. Tale \"progetto\" fu, cosi', esaminato e discusso con qualificati infettivologi del S. Matteo, prendendo le mosse da una serie di lavori pubblicati dal Dott. Lori e dalla Dr.ssa Lisziewicz su riviste scientifiche prestigiose, quali \"Science\", \"Nature\", \"Procedinys of the National Academy of Science\", \"Journal of Virology\", etc., quale frutto di oltre cinque anni di studi da essi condotti in collaborazione con il Dott. Robert Gallo all'NHI di Bethesda, nel Maryland. Il \"Comitato tecnico-scientifico del S. Matteo discusse il \"Progetto\" nella propria seduta del 27 aprile 1994, giungendo ad approvarlo all'unanimita', dopo ampia discussione, anche alla luce del parere positivo su di esso in precedenza espresso dalla Commissione scientifica dello stesso organo. D'altra parte, informazioni ufficiali assunte da questo Ministero fin dal mese di settembre dello stesso anno presso gli ambienti di ricerca statunitensi attraverso l'Ambasciata del nostro Paese a Washington ed il relativo Addetto scientifico avevano avuto esito assai positivo anche riguardo alla serieta' ed alla qualita' delle ricerche svolte dal Dott. Lori. Al \"Seminario\" tenuto da questi e dalla Dr.ssa Lisziewicz lo stesso giorno della firma dell'accordo nell'Aula Magna \"Camillo Golgi\" del \"S. Matteo\" hanno partecipato molti ricercatori interni ed esterni all'Istituto, ivi compresi numerosi biologi molecolari, genetisti e virologi delle Facolta' di Medicina e Scienze delle universita' di Pavia e di Milano, come pure dal Laboratorio di Genetica Biochimica ed Evoluzionistica del C.N.R. di Pavia e dell'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico \"San Raffaele\" di Milano. Anche dopo la loro uscita dall'Istituto di Bethesda, l'attivita' di ricerca espletata dal Dott. Lori e dalla Dr.ssa Lisziewicz presso il nuovo Laboratorio \"Right\" di Guthersburg, attivato nel 1995, e la collaborazione con gruppi di ricerca di Pavia, di Baltimora, Boston, Montreal e Berlino hanno consentito loro di proseguire con successo le ricerche sulle basi molecolari della terapia genica, completando lavori iniziati a Bethesda e realizzandone di nuovi. A quanto si e' appreso, le relative pubblicazioni, se non sono gia' apparse, sono in corso di stampa o sono gia' state accettate per la pubblicazione da riviste quali \"Journal of Biological Chemistry\", \"Journal of Clinical Pharmacology\", \"Antiviral Therapy\", \"Antiviral Research\", \"Human Gene Therapy\", \"AIDS Research and Human Retroviruses\", mentre ulteriori lavori sono ora in corso di valutazione da parte di diverse riviste scientifiche. Riguardo al secondo punto dell'interrogazione, esula evidentemente dalle attribuzioni di questo Ministero qualsiasi possibilita' di valutazione su asseriti \"paradisi fiscali\" statunitensi, che nella circostanza, se riferiti al Laboratorio di Gaithersburg, sarebbero ubicati nello Stato del Delaware e non nel Maryland, sebbene nessuno degli Stati appartenenti all'Unione americana risulti noto come \"paradiso fiscale\". Tuttavia, per quanto si e' appreso, le uniche critiche e contestazioni di rilievo apertamente espresse sull'Accordo tra \"S. Matteo\" e Fondazione Right sono quelle apparse in una serie di articoli del giornalista Carlo Bravo, pubblicati nei numeri 46-49/1996 ed 1/1997 del settimanale \"Il Punto\". Constatatone il carattere palesemente diffamatorio, l'Amministrazione dell'Istituto \"S. Matteo\", in forza di una Deliberazione del 17 gennaio 1997, e' giunta alla determinazione di adire le vie legali dinanzi al Tribunale di Pavia contro la Societa' Editrice, il Direttore responsabile ed il giornalista Carlo Bravo del settimanale, in cio' confortata da una lettera del 14 gennaio 1997 con cui il Rettore dell'Universita' di Pavia ha espresso al Commissario straordinario pieno sostegno per l'iniziativa giudiziaria intrapresa, reputandola l'unico mezzo esperibile per ristabilire la verita' e per restituire, quindi, il dovuto prestigio sia al \"progetto\" sia alle persone in esso impegnate. Non puo' che condividersi l'assunto sullo spiccato e polivalente impegno del Policlinico S. Matteo nella ricerca scientifica, tanto e' vero che i relativi laboratori messi a disposizione del \"progetto Right\" risultano soltanto una componente di un \"progetto\" ben piu' ampio, comprensivo di diverse e numerose \"linee di ricerca\" impegnate con progressivo incremento qualitativo e quantitativo verso obiettivi di interesse strategico per le attivita' d'istituto dello stesso Policlinico, coinvolgenti vari reparti clinici ed in collaborazione con altre istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali. Considerato il crescente sviluppo della medicina molecolare - che, prendendo le mosse dai progressi tecnologici e dalle fondamentali acquisizioni della biologia molecolare, e' giunta ad identificare i geni coinvolti nello sviluppo di molte malattie ereditarie ovvero nella predisposizione individuale a patologie comuni di grande interesse sociale, quali il diabete, l'arteriosclerosi, etc. - l'Amministrazione del \"S. Matteo\" ha ravvisato l'esigenza di allestire laboratori adeguatamente attrezzati per le nuove tecnologie di biologia molecolare e, in tale ambito di un Laboratorio di diagnostica molecolare, senz'altro fra le componenti qualificanti dei nuovi laboratori in tal senso avviati nel Padiglione Forlanini, secondo un indirizzo comune ad altri istituti di ricovero e cura a carattere scientifico, quali l'Istituto Tumori di Genova e quello di Milano, l'Istituto Europeo Oncologico, il \"Gaslini\" di Genova, il \"San Raffaele\", l'Istituto Neurologico \"Besta\" di Milano, l'Ospedale Pediatrico del \"Bambin Gesu'\" di Roma, etc. Saranno proprio i nuovi laboratori ad ospitare anche il \"Progetto Right\" per la terapia genica, che costituisce una linea di ricerca assai innovativa e di elevato profilo scientifico, sulla quale stanno lavorando molti tra i piu' qualificati laboratori di ricerca americani, europei e giapponesi. Nell'ambito degli stessi laboratori e' ora in corso di attivazione un'altra linea di ricerca, che studia le proteine patologiche con tecniche biochimiche raffinate \"mirate\" alla caratterizzazione strutturale delle proteine stesse ed alla precisa identificazione delle loro alterazioni patologiche e delle correlazioni tra lesione molecolare e quadro chimico. In parallelo, rispetto ad essa, sara' avviata \"un'unita' di espressione genica\", per lo studio funzionale dei geni, con specifico riferimento alle proteine funzionali da essi espresse e ad un laboratorio \"animali transgenici\". Non vanno dimenticati, poi, gli importanti compiti dei laboratori di biotecnologie quale \"supporto\" alla ricerca ed alla stessa attivita' clinica nel campo dei trapianti, oggi assai qualificante per il \"S. Matteo\", con particolare riguardo a studi di immunologia molecolare. Risulta che la Commissione Biomedica istituita presso questo Ministero e preposta alla valutazione dell'attivita' degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico abbia apprezzato queste scelte strategiche nella conduzione della ricerca da parte dell'Istituto \"S. Matteo\", e lo comproverebbero l'assegnazione di un finanziamento di lire ottocentomilioni al progetto \"Diagnostica molecolare delle malattie genetiche\" (preventivamente approvato e adottato dalla Regione Lombardia, che lo ha presentato e sostenuto a questo Ministero) ed il progressivo e costante incremento dei finanziamenti per la ricerca assegnati al \"S. Matteo\": passando dagli 8,9 miliardi del 1993, ai 12,4 miliardi del 1994 ai 14,6 del 1995, per giungere ai 17 miliardi del 1997, un'ampia parte dei quali risulta legata a progetti di biotecnologie, poi suffragati da numerosi lavori pubblicati da prestigiose riviste internazionali. Appare oggi difficile porre in dubbio, in definitiva, che l'attivazione dei laboratori di biotecnologie risponda ormai a svariate esigenze della ricerca e della diagnostica specialistica avanzata del \"S. Matteo\", di continuo espresse da diversi reparti clinici, oltre che correlate all'indiscutibile, necessaria disponibilita' - da parte dell'Istituto - di laboratori attrezzati per porsi in grado di competere nella ricerca in ambito nazionale, non esclusa l'attuazione del \"progetto Right\". Riguardo, poi, all'asserito venir meno della Fondazione Right ai precisi impegni finanziari assunti - per un'ammontare di 9 milioni di dollari - per la creazione del Laboratorio sull'A.I.D.S., e' doveroso osservare che tale rilievo appare fondato su un equivoco. In verita', infatti, sebbene l'onere finanziario previsto dal contratto di ricerca tra \"S. Matteo\" e Fondazione Right sia indubbiamente pari a 9 milioni di dollari, va ricordato che si tratta, in realta', di un impegno reciproco, in base al quale entrambe le Parti contraenti sono tenute ad investire tale somma nell'arco di 5 anni, a decorrere dal 22 novembre 1994. Del resto la Fondazione Right ha gia' speso 1 miliardo e 500 milioni per l'allestimento, l'attrezzatura ed il mobilio del Laboratorio di Gaithersburg, attivato provvisoriamente proprio in attesa dell'avvio del nuovo specifico laboratorio di cui e' programmata la collocazione al p. v. del Padiglione \"Forlanini\" del Policlinico pavese, per garantire la continuita' del \"progetto\". Analogamente la stessa Fondazione ha acquistato, per una spesa di circa 1 miliardo, la strumentazione del nascente Laboratorio di Pavia, mentre l'Amministrazione del \"S. Matteo\" aveva provveduto a proprie spese a ristrutturare e ad allestire a laboratorio i relativi locali, di proprieta' del Policlinico. In virtu' dell'Accordo di collaborazione tra Policlinico e Fondazione, la conduzione e lo svolgimento del progetto avverranno prevalentemente, ma non esclusivamente, a Pavia. Tutto cio' significa che le intese raggiunte, lungi dal prevedere un mero finanziamento unilaterale da parte della Fondazione Right per la realizzazione del laboratorio in esame del \"S. Matteo\", in realta' comportano per entrambe le parti l'impegno a contribuire in ugual misura al \"progetto\" comune, la cui realizzazione quindi - come e' logico - avverra' parte negli Stati Uniti e parte nel nostro Paese. Alla stessa stregua, le attrezzature ed i materiali di cui ciascuna parte abbia acquisito la proprieta' o il diritto d'uso resteranno nell'esclusiva titolarita' di tale parte, pur venendo utilizzati a titolo di \"comodato gratuito\" anche da collaboratori della controparte agli esclusivi fini della gestione e realizzazione del \"progetto\". E' ben noto come tale tipo di negozio giuridico, per sua natura, escluda qualsiasi passaggio di titolarita' da una parte all'altra, comportando, invece, la semplice consegna dalla parte comodante alla parte comodataria di una cosa mobile o immobile, perche' essa possa servirsene per un tempo od un uso determinato, con l'obbligo di restituire la stessa cosa ricevuta. Tali precisazioni valgono a chiarire come - ad esempio ed al contrario di quanto comporterebbe la tesi adombrata nell'interrogazione - gli investimenti approvati dal Policlinico \"S. Matteo\" per il \"Right\" siano ad esclusivo beneficio del \"Progetto Right\" e non dell'omonima Fondazione, cosicche', di conseguenza, tutto cio' che e' stato e verra' speso per l'allestimento del relativo laboratorio a Pavia restera' proprieta' esclusiva del \"S. Matteo\", unico titolare, oggi ed in futuro, dei locali da adibire a laboratorio messi a disposizione del \"Progetto\". Per quanto risulta a questo Ministero, il Policlinico \"S. Matteo\" non soltanto \"ha tentato\" di stipulare accordi di collaborazione con prestigiosi istituti di ricerca statunitensi, ma v'e' anche riuscito, sol che si pensi - a mero titolo esemplificativo - all'Accordo in essere tra la Clinica Pediatrica di Pavia ed il \"Children Hospital\" dell'University of Cincinnati, nello Stato dell'Ohio; all'Accordo fra la Clinica di Anatomia Patologica ed il \"Children Hospital\" dell'University of Philadelphia, nello Stato della Pennsylvania, ed a quello in corso di perfezionamento con la Stanford University, nello Stato della California. Fatta tale doverosa precisazione, va detto come appaia almeno singolare il riferimento al Dott. Lori, contenuto nell'interrogazione, come ad una \"emanazione del Policlinico\", se soltanto si considera che il Dott. Franco Lori e' risultato vincitore di un concorso pubblico per titoli ed esami per il posto di Aiuto corresponsabile presso il Laboratorio di Biotecnologie dei Laboratori sperimentali di ricerca dell'Area \"Tecnologie biomediche\" e \"Biotecnologie\", istituito nell'agosto 1992 all'atto dell'approvazione della pianta organica dei laboratori di ricerca. Risulta che - esaminato da una Commissione, presieduta dal prof. Solcia - Direttore Scientifico dell'Istituto, da un docente universitario della materia e da un Primario ospedaliero estratti a sorte, nonche' da un funzionario di questo Ministero - il Dott. Lori abbia conseguito in entrambe le prove di concorso, scritta e pratica, il massimo dei voti. Da quanto puo' desumersi dal giudizio della stessa Commissione, esito altrettanto lusinghiero ha avuto allora la valutazione delle pubblicazioni del Dott. Lori, avendo questi presentato 17 lavori a stampa, tutti \"in extenso\", 16 dei quali apparsi nelle maggiori riviste internazionali, con una risonanza favorevole delle piu' elevate e nel corso di un'attivita' di ricerca giudicata \"continuativa\" ed espressamente indirizzata alla biologia molecolare applicata alla virologia ed all'oncologia, \"con risultati altamente originali\". L'esame del \"curriculum vitae\" del candidato ne aveva posto in luce, tra l'altro, la frequenza per 5 anni e 9 mesi, in qualita' di \"Guest Researcher\" e \"Visiting Associate\" presso il \"Laboratory of Tumor Cell Biology\" del National Cancer Institute di Bethesda - U.S.A. e la titolarita' dell'insegnamento, quale professore a contratto presso l'Universita' di Verona, nel corso integrativo di Biologia Molecolare. Infine, quanto all'anomalo protrarsi della gestione \"Commissariale\", appare superfluo far rilevare in questa sede come questo costituisca un problema di carattere generale, che prescinde quindi, dal caso specifico del Policlinico \"S. Matteo\" di Pavia qui considerato, e coinvolge - invece - tutti gli Istituti di ricovero e cura riconosciuti a carattere scientifico per effetto delle note vicende amministrative e giuridico-normative successive alla scadenza con il 30 giugno 1994, della proroga massima disposta \"ope legis\" dall'articolo 7 comma 2 del decreto legislativo n. 269 del 1993. Dopo che il Ministro della sanita' del tempo, con nota del 21 giugno 1994, aveva disposto la sospensione della pubblicazione nella G.U. del Regolamento sugli Istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico, frattanto adottato dal precedente Ministro della sanita' ai sensi dell'articolo 2 - comma 3 dello stesso decreto legislativo n. 269 del 1993, il conseguente decreto-legge 30 giugno 1994, n. 419, poi piu' volte reiterato, ha portato ad un commissariamento della generalita' di tali istituti, con la sola eccezione dell'Istituto \"G. Gaslini\" di Genova. E' intervenuto, da ultimo, il decreto-legge 18 novembre 1996, n. 583, convertito nella legge 17 gennaio 1997, n. 4 che - facendo salvi tutti gli effetti frattanto prodotti dalla pregressa decretazione d'urgenza - ha prorogato tali gestioni commissariali fino all'insediamento del Direttore generale e del nuovo Consiglio di Amm.ne degli Istituti e, comunque, non oltre il 30 giugno 1997. Alla luce di tali premesse, non a caso il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro della sanita', ha approvato il 3 giugno scorso uno schema di disegno di legge sul riordinamento degli istituti di ricovero e cura a carattere scientifico di diritto pubblico. (*) Non v'e' dubbio, percio', che - a questo punto - i tempi per il ritorno ad un auspicabile amministrazione ordinaria di tutti gli I.R.C.C.S. oggi ancora soggetti alla gestione di commissari straordinari dipenderanno soltanto dalla volonta' e dalla capacita' del Parlamento di giungere rapidamente all'approvazione di una nuova disciplina del settore. In definitiva l'approfondita disamina, fin qui diffusamente esposta, di tutte le considerazioni critiche oggetto dell'atto parlamentare ha consentito al competente Servizio vigilanza enti di questo Ministero di trarne valutazioni e conclusioni positive, cio' che induce a ritenere che non sussistano le condizioni per la costituzione di un'apposita commissione d'indagine. (*) Successivamente, e in attesa dell'approvazione da parte del Parlamento di tale disegno di legge, il Governo ha approvato ed emanato il decreto-legge 19 giugno 1997, n. 171 (pubblicato nella G.U. 20 giugno 1997, n. 142 ed allegato in copia), in base al quale, sino all'avvenuto riordinamento degli I.R.C.C.S., il Ministro della sanita' e' autorizzato a nominare con propri decreti, in sostituzione degli organi ordinari di amministrazione, i Commissari straordinari degli I.R.C.C.S. di diritto pubblico, con effetto dal 1^ luglio 1997; tali commissari sono, peraltro, revocabili dal Ministro in qualsiasi momento e sono destinati a cessare all'atto dell'insediamento degli organi ordinari, da nominarsi entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge e dei relativi regolamenti di riordinamento degli stessi istituti. Con conseguente, successivo decreto 30 giugno 1997 il Ministro della Sanita' ha nominato, con decorrenza 1^ luglio, i Commissari straordinari per gli I.R.C.C.S. di diritto pubblico, a titolo provvisorio e salva ogni definitiva determinazione. Nell'occasione il Dott. Danilo Morini e' stato confermato Commissario straordinario del Policlinico \"S. Matteo\" di Pavia. Il Ministro della sanita': Bindi." . _:B656a37b2efd0053ad130c606acf71105 "19970717" . _:B656a37b2efd0053ad130c606acf71105 "MINISTRO MINISTERO DELLA SANITA'" . _:B656a37b2efd0053ad130c606acf71105 . _:B656a37b2efd0053ad130c606acf71105 .