INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06615 presentata da STORACE FRANCESCO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19950117

Al Ministro del tesoro. - Per sapere: se corrisponda a verita' che la Alumix, societa' che gestisce il settore alluminio (facente parte dell'ex ente EFIM) e il cui capitale e' detenuto totalmente dal Ministero del tesoro, ha venduto senza alcuna garanzia bancaria, assicurativa e/o fidejussoria, materiali in lega di alluminio per un valore di oltre 7 miliardi alla s.r.l. Sadat con sede in Pesaro. Detta societa', dopo aver ricevuto e contemporaneamente ceduto a terzi il suddetto materiale, ha dichiarato fallimento creando una perdita netta di oltre sette miliardi alla societa' Alumix s.p.a.; se corrisponda a verita' che le pratiche fiscali vengono fatte istruire da studi esterni alla societa' e quanto questi hanno percepito dal 1990 ad oggi (esempio lo studio Simone-Rempicci che partecipo' alla truffa Moberis s.r.l.); se corrisponda a verita' che per un'unica pratica fiscale, assegnata allo studio Liccardo, sono gia' stati pagati cinque o sei miliardi e dovranno ancora essere pagati altri 500 milioni di lire oltre le spese vive che dovrebbero aggirarsi intorno ai 200 milioni; se corrisponda al vero che il dirigente preposto a tutto il servizio fiscale-tributario del gruppo Alumix, licenziato proprio nel 1991 e successivamente riammesso in servizio dal giudice competente, da oltre 18 mesi in attesa di lavoro e regolarmente pagato, viene tenuto relegato in una stanza e sotto sorveglianza (dopo aver subi'to ripetute e continue minacce dalla direzione); se corrisponda a verita' che tutte le pratiche legali in materia di lavoro vengono affidate allo studio Marazza, presso cui svolge la professione il figlio, Domenico, dell'amministratore dott. Nicola De Feo (con delega e carica di capo del personale), persona che oltre allo stipendio percepisce numero due pensioni: una quale dirigente industriale e l'altra quale ex dipendente dello Stato; se corrisponda al vero che da poco tempo e' stato assunto in Alumix quale direttore centrale amministrativo il dottor Domenico Tatangelo, amico dell'amministratore delegato dott. Mario Oddo Palazzo, con uno stipendio annuo di oltre 220 milioni netti. Il dott. Domenico Tatangelo un anno prima aveva gia' percepito da una societa' ex Efim una liquidazione, sembra, di oltre un miliardo e cento milioni netti, con l'impegno di lasciare in modo definitivo il gruppo Efim (infatti prestava servizio quale amministratore delegato, presso la societa' Agusta-elicotteri); se corrisponda al vero che allo studio di Cuneo, amico di Predieri attuale liquidatore Efim, sono stati pagati svariati miliardi per il piano di ristrutturazione alluminio (sembra oltre cinque miliardi) senza che lo stesso abbia prodotto alcun esito positivo; quanti siano i consulenti, amici degli attuali amministratori, che percepiscono parcelle di centinaia di milioni annui; se corrisponda a verita' che gli attuali amministratori Alumix s.p.a. (dott. Saporiti; dott. Oddo Palazzo; dott. De Feo), tutti in pensione e/o in prepensionamento agevolato, abbiano un unico fine nell'amministrare la societa': quello di sistemare alcuni interessi personali e/o familiari e, contemporaneamente curare le proprie esigenze fisiche. Ultimamente mentre molte persone della societa' sono in cassa integrazione sia fissa che a rotazione, hanno assunto una cuoca perche' venga preparato, solo per loro tre, il pranzo in ufficio. Ufficio che non e' privato ma della societa'; se sia vera la voce vagante negli ambienti economico-finanziari e industriali (nazionali e internazionali), in merito al dottor Saporiti, attuale presidente Alumix, che abbia svenduto la societa' Siv - produttrice nazionale di vetri per auto - presso cui era presidente. La voce, sempre piu' insistente, sostiene infatti che la Siv s.p.a. (altra societa' dell'ex Efim) sia stata valutata e ceduta ad oltre 200 miliardi in meno rispetto al valore effettivo di mercato. (4-06615)