INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06575 presentata da BRIGUGLIO CARMELO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20100318

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-06575 presentata da CARMELO BRIGUGLIO giovedi' 18 marzo 2010, seduta n.301 BRIGUGLIO. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro per i beni e le attivita' culturali. - Per sapere - premesso che: il sindaco del comune di Monforte San Giorgio (Messina), nella qualita' di legale rappresentante dell'ente, con riferimento al procedimento concernente l'«Iniziativa Sealine Tirrenica» ed alla nota COS/TECLEG/42111 del 4 dicembre 2009 della Snam Rete Gas Spa, acquisita agli atti del comune in data 15 dicembre 2009 con prot. n. 11014, concernente le integrazioni allo studio d'impatto ambientale, prodotte in esito ai chiarimenti ed integrazioni richieste dalla commissione tecnica ministeriale di verifica dell'impatto ambientale VIA-VAS, vista la relazione tecnica istruttoria del capo settore tecnico manutentivo recante prot. n. 1154 dell'8 febbraio 2010, ha formulato le proprie osservazioni; in particolare, la Snam Rete Gas Spa, con nota del 26 giugno 2008, ai fini dell'ottenimento della pronuncia di compatibilita' ambientale del progetto denominato «Iniziativa Sealine Tirrenica», ha trasmesso, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - direzione generale per la salvaguardia ambientale - ed al Ministero per i beni e le attivita' culturali - direzione generale per la qualita' e tutela del paesaggio, l'architettura e l'arte contemporanee - ai sensi dell'articolo 23 del decreto legislativo n. 152 del 2006 come modificato dal decreto legislativo n. 4 del 2008, l'istanza e l'afferente documentazione, che risulta acquisita dal predetto Ministero in data 1 o luglio 2008; copia della suddetta istanza e correlata documentazione e studio di impatto ambientale (SIA), sono stati altresi' depositati presso diversi enti, interessati a vario titolo dal procedimento, nonche' anche presso il comune, ove risulta acquisita in data 26 giugno 2008 con prot. n. 5247; il Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - direzione generale per la salvaguardia ambientale - divisione III - con nota prot. n. DSA-2008 - 0019490 del 14 luglio 2008, acquisita agli atti del comune Monforte San Giorgio in data 18 luglio 2008 con prot. n. 6414, in relazione alla citata istanza di pronuncia di compatibilita' ambientale del progetto in questione, ha comunicato l'esito positivo delle verifiche tecnico-amministrative per la procedibilita' dell'istanza; con deliberazione consiliare n. 24 del 21 agosto 2008, sono state condivise dal consiglio comunale di Monforte San Giorgio le eccezioni ed i rilievi allo studio d'impatto ambientale prospettati nella relazione del responsabile del settore tecnico manutentivo recante prot. n. 6829 del 14 agosto 2008, ed e' stato stabilito di dare mandato al sindaco di formalizzare in tal senso la presentazione di opportune osservazioni presso le competenti autorita'; con nota del comune prot. n. 6959 del 22 agosto 2008, in relazione al procedimento di valutazione dell'impatto ambientale ex decreto legislativo n. 152 del 2006 come modificato dal decreto legislativo n. 4 del 2008, del progetto denominato «Iniziativa Sealine Tirrenica» proposto dalla Snam Rete Gas Spa, sono state formulate presso le competenti autorita', eccezioni in ordine alle verifiche tecnico-amministrative per la procedibilita' dell'istanza, nonche', osservazioni in relazione all'avviso pubblico ed istanza per l'ottenimento della pronuncia di compatibilita' ambientale del progetto in argomento; con nota COS/TECLEG/42052 del 19 maggio 2009 della Snam Rete Gas Spa, in riferimento all'opera in questione, e specificatamente alla parte dell'infrastruttura interessante la regione Sicilia, sono state trasmesse agli enti interessati a vario titolo dal procedimento, nonche' anche presso il comune di Monforte San Giorgio, ove risultano acquisite in data 19 maggio 2009 con prot. n. 4659, integrazioni volontarie allo studio di impatto ambientale, per ottimizzazioni progettuali della «Centrale di compressione e terminale di Monforte San Giorgio»; con deliberazione consiliare n. 15 del 15 luglio 2009, sono state condivise dal consiglio comunale le eccezioni ed i rilievi allo studio d'impatto ambientale prospettati nella relazione del responsabile del settore tecnico manutentivo recante prot. n. 6366 del 10 luglio 2009, ed e' stato stabilito di dare mandato al sindaco di formalizzare in tal senso la presentazione di opportune osservazioni presso le competenti autorita'; con nota del comune prot. n. 6525 del 17 luglio 2009, in relazione al procedimento di valutazione dell'impatto ambientale ex decreto legislativo n. 152 del 2006 come modificato dal decreto legislativo n. 4 del 2008, integrazioni volontarie allo studio di impatto ambientale, per ottimizzazioni progettuali della «Centrale di compressione e terminale di Monforte San Giorgio» del progetto denominato «Iniziativa Sealine Tirrenica» proposto dalla Snam Rete Gas Spa, sono state formulate presso le competenti autorita', osservazioni in relazione all'avviso pubblico ed istanza per l'ottenimento della pronuncia di compatibilita' ambientale del citato progetto; con nota del Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare - direzione generale per la salvaguardia ambientale recante prot. DSA-2009 - 0026241 del 5 ottobre 2009, acquisita agli atti di questo comune in data 7 ottobre 2009 con prot. n. 8856, in relazione al procedimento di valutazione di impatto ambientale (VIA) per la pronuncia di compatibilita' ambientale del menzionato progetto, sono state richieste alla societa' proponente Snam rete Gas Spa, chiarimenti ed integrazioni alla documentazione di valutazione di impatto ambientale gia' prodotta, in conformita' all'istruttoria tecnica effettuata dalla commissione tecnica ministeriale di verifica dell'impatto ambientale - VIA-VAS, formalizzate con nota prot. CTVA-2009 - 0003536 del 25 settembre 2009, compiegata alla su richiamata nota ministeriale prot. DSA-2009 - 0026241 del 5 ottobre 2009; la Snam rete Gas Spa, con nota COS/TECLEG/42111 del 4 dicembre 2009, ha riscontrato la su indicata richiesta di chiarimenti ed integrazioni alla documentazione di VIA, inoltrando l'afferente documentazione al Ministero competente, depositandola anche presso il comune di Monforte San Giorgio ove risulta acquisita in data 15 dicembre 2009 con prot. n. 11014; l'afferente avviso pubblico risulta pubblicato sul quotidiano Gazzetta del Sud edizione del 18 dicembre 2009, ed ai sensi dell'articolo 24 del decreto legislativo n. 4 del 2008, chiunque abbia interesse puo' presentare, in forma scritta, nel termine di sessanta giorni dalla data della pubblicazione precitata del 18 dicembre 2009, eventuali istanze, osservazioni o pareri, al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministero per i beni e le attivita' culturali e alla regione siciliana - assessorato territorio ed ambiente - servizio II VIA; con espresso riferimento alle integrazioni e chiarimenti richiesti dalla commissione tecnica ministeriale con nota prot. CTVA-2009 - 0003536 del 25 settembre 2009, ed in particolare a quelle che interessano il territorio comunale, e' stato osservato: riguardo al quesito 1), si richiama il «parere motivato sulla non conformita' urbanistica dell'opera reso da quest'ente, ai sensi dell'articolo 52-quinquies del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327, come modificato ed integrato dal decreto legislativo 27 dicembre 2004, n. 330, al Ministero dello sviluppo economico - dipartimento per l'energia - direzione generale per la sicurezza dell'approvvigionamento e le infrastrutture energetiche, nell'ambito del procedimento per il conseguimento dell'autorizzazione alla costruzione ed esercizio del Metanodotto «Iniziativa Sealine Tirrenica» da parte della SNAM Rete Gas Spa, giusta deliberazione consiliare n. 33 del 21 dicembre 2009; in ordine al quesito 2), si evidenzia che con D.D.G. n. 8470 del 4 dicembre 2009 del dipartimento regionale dei beni culturali e ambientali, della educazione permanente e dell'architettura e dell'arte contemporanea, e' stata disposta l'adozione, ai sensi del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, del Piano Paesaggistico dell'Ambito 9 - Area della catena settentrionale (Monti Peloritani) della provincia di Messina, in cui ricade il territorio del comune, e che pertanto, ai sensi del comma 9 dell'articolo 143 del citato decreto legislativo n. 42 del 2004, a far data dall'adozione del piano paesaggistico non sono consentiti interventi in contrasto con le prescrizioni di tutela previste nel piano stesso. A tal riguardo, non sembra che le integrazioni prodotte dalla societa' proponente, abbiano preso in considerazione ed esame il piano paesaggistico adottato in data successiva alla presentazione dello studio di impatto ambientale, al fine di fornire il richiesto aggiornamento del quadro di riferimento programmatico, tant'e' che il riferimento normativo richiamato dalla proponente e' quello delle linee guida del piano paesistico regionale di cui al D.A. n. 6080 del 21 maggio 1999; riguardo al grado di coerenza dell'opera con il piano energetico ambientale regionale (P.E.A.R.S.), approvato con delibera di giunta regionale n. 1 del 3 febbraio 2009 ed afferente emanazione di cui al decreto presidenziale 9 marzo 2009 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della regione Sicilia n. 13 del 27 marzo 2009, si rinvia a quanto i competenti organismi regionali vorranno autonomamente rilevare e valutare al fine di esprimere il proprio valido avviso; in relazione alla richiesta documentazione del piano dell'area di sviluppo industriale e dell'area del sito di interesse nazionale, sono state prodotte dal proponente cartografie integrative ed aggiornamenti di riferimento; tuttavia, sulla coerenza dell'opera con il quadro programmatico, si evidenzia ancora una volta come si evinca dalla stessa documentazione aggiuntiva prodotta dalla Snam il contrasto con la tipologia di insediamenti industriali previsti dallo strumento urbanistico dell'ASI, che era stato gia' evidenziato nelle precedenti osservazioni e di cui oggi, il proponente dimostra di avere preso atto; a tal proposito, vale la pena sottolineare come la prevista centrale di compressione di Monforte Marina e condotte di approdo in Sicilia e terminale di partenza ricadenti nell'area di sviluppo industriale, come conferma la stessa societa' proponente nelle integrazioni allo studio di impatto ambientale, presenti aspetti di criticita' urbanistica da superare: «...le attivita' oggetto del presente studio risultano in generale compatibili e congruenti con il vigente regime vincolistico, cosi' come di seguito evidenziato, salvo alcuni aspetti per i quali occorre richiedere specifiche autorizzazioni, quali ad esempio la variazione di destinazione d'uso urbanistica del piano ASI, e la Autorizzazione paesaggistica ai sensi del decreto legislativo 42 del 22 aprile 2004», (cfr. volume 3 - pagina 25 - allegato 1 - quadro programmatico - coerenza del progetto con gli strumenti di programmazione e pianificazione), ed ancora: «... Ai fini dell'ottenimento delle autorizzazioni necessarie alla realizzazione della centrale in progetto, sara', pertanto, necessario richiedere una variante al PRG Consortile ASI, da effettuarsi a cura del Consorzio stesso. Tale variante e' comunque subordinata alla preventiva autorizzazione dell'Assessorato regionale per il territorio e l'ambiente. Le eventuali proposte di variante saranno successivamente sottoposte al parere della Provincia regionale competente per territorio» (cfr. volume 3 - pagina 30 - allegato 1 - quadro programmatico). In tal senso pero' non viene prodotto o fatto cenno ad alcun accordo od intesa preventiva avuta con il consorzio area di sviluppo industriale di Messina che, rinunciando alle vigenti previsioni del proprio piano regolatore generale dovrebbe assecondare l'iniziativa e la realizzazione della centrale di Monforte Marina mediante apposita variante urbanistica, che comunque, e' subordinata alla preventiva autorizzazione dell'assessorato regionale per il territorio e l'ambiente, e che deve essere dettata, ai sensi della legge regionale n. 1 del 1984 da «sopravvenute motivate ragioni tecniche e/o economiche che richiedano la modifica del piano»; in ordine poi all'assegnazione dell'area alla societa' proponente da parte dell'area di sviluppo industriale, si rileva che la stessa e' disciplinata dal regolamento per l'insediamento delle attivita' nell'ambito delle aree di competenza del consorzio ASI di Messina, mentre l'individuazione e la scelta di specifiche localizzazioni nell'ambito degli agglomerati previsti dal piano regolatore generale consortile, previa redazione di apposita graduatoria da predisporsi ai sensi dell'articolo 23 della legge regionale n. 1/1984, compete in via esclusiva al Consorzio. Pertanto, allo stato odierno, non esiste alcuna certezza in merito alla concreta possibilita' che detto procedimento da attivare, possa concludersi favorevolmente per la Snam, atteso inoltre che le determinazioni dell'ASI sono assunte sulla base degli elementi previsti nel regolamento, quali ad esempio: a) indicazioni e prescrizioni del piano regolatore generale consortile; b) dimensioni e natura delle iniziative e loro incidenza sia sulle situazioni insediative esistenti sia sulle possibilita' insediative future; inoltre, andrebbe verificata la programmazione gia' effettuata dal consorzio ASI della provincia di Messina, riguardo alla realizzazione della rete di distribuzione del gas metano nell'ambito dell'agglomerato industriale di Milazzo. Tale intervento che interessa anche il territorio di questo comune, e' teso a costituire una rete distributiva completamente autonoma dalle reti comunali, per la fornitura capillare del gas agli edifici industriali. In sostanza tale programmazione e' volta alla realizzazione delle opere di urbanizzazione secondaria a servizio dell'area industriale, nel contesto del FESR 2007/2013 - obiettivo 2.1.3., e si presenta certamente ben diversa dalla realizzazione del progetto denominato «Iniziativa Sealine Tirrenica», che come piu' volte evidenziato appare in contrasto con la particolare tipologia di insediamenti industriali previsti dallo strumento urbanistico consortile vigente; il proponente nelle integrazioni prodotte a riscontro del quesito 5), chiarisce che: «Ad oggi non sono stati stipulati accordi con gli enti locali interessati dal tracciato. I contatti con gli enti locali e territoriali hanno portato alla modifica del tracciato del metanodotto Policastro Bussentino-Montesano sulla Marcellata, il cui Studio di Impatto ambientale e' stato consegnato a tutti gli enti interessati il 27 novembre 2009»; infatti, si ricorda che il comune, per le motivazioni meglio esposte nelle determinazioni assunte che di seguito si richiamano: delibere consiliari nn. 23/2007, 42/2007, 46/2007, 24/2008, 15/2009 e 33/2009, nota sindacale prot. n. 834 del 31 gennaio 2008, sottoscritta anche dai sindaci del comprensorio, ha sempre espresso la propria contrarieta' all'iniziativa in questione, sia per l'entita' dell'intervento che comporterebbe un notevole consumo del territorio, sia per il contrasto con la programmazione degli strumenti urbanistici generali, territoriali e di settore degli enti interessati al governo del territorio in cui ricade l'area d'intervento, ed inoltre, perche' compromette lo sviluppo economico-sociale connesso a scelte attuabili e sostenibili, per implementare l'occupazione e spoglierebbe il comune stesso dell'autonomia di programmazione volta al migliore conseguimento del pubblico interesse; l'amministrazione comunale ha il diritto-dovere di programmare lo sviluppo del proprio territorio, coerentemente con le reali vocazioni e tenendo conto delle esigenze sociali, ambientali e territoriali attuali, che sono quelle di una societa' moderna, post-agricola e non industriale come quella fin oggi subita; indiscutibilmente, tanto lo studio d'impatto ambientale quanto le integrazioni in esame, appaiono astruse dal contesto economico-sociale su cui l'opera incide, in sostanziale difformita' dai princi'pi costituzionali su cui si fonda l'autonomia degli enti locali; detta contrarieta' all'intervento e' stata in ogni circostanza ribadita dal comune che, per ultimo, ha invitato le competenti autorita' regionali, ad esprimere la propria contrarieta' alla definizione dell'intesa Stato-regioni interessate per il rilascio dell'autorizzazione alla costruzione e all'esercizio del Metanodotto «Iniziativa Sealine Tirrenica», richiedendone il coinvolgimento nelle eventuali proposte alternative che, nel rispetto dei princi'pi di sussidiarieta' e leale collaborazione, potrebbero essere avanzate dalla regione dissenziente; sono stati posti dalla commissione ministeriale una serie di quesiti riguardanti la necessita' di integrazioni e chiarimenti sui requisiti tecnici ed operativi di progettazione, costruzione, ed esercizio delle opere e degli impianti, nonche' di analisi concernenti i pericoli di incidenti rilevanti in fase di esercizio; tuttavia, per le opportune valutazioni da parte della Commissione Via, il comune evidenzia che la Snam, considerata la complessita' del progetto, indica che per la realizzazione delle opere a mare si avvarra': «...di un contratto di tipo Engineering Procurement Installation and Construction (EPIC), la cui assegnazione e' programmata a valle dell'ottenimento dei permessi principali. La fase di installazione richiede una revisione dell'ingegneria dipendente dall'appaltatore EPIC prescelto, dal suo Know How e dai mezzi di costruzione e di posa che saranno utilizzati. Conseguentemente la risposta ai quesiti relativi alla fase di costruzione del gasdotto sottomarino e' formulata con soluzioni che potranno essere confermate e definite solo ad appaltatore EPIC assegnato»; ci si interroga se tale prospettiva possa garantire la conformita' del progetto ai nulla-osta e pareri preventivi; si evidenzia inoltre che riguardo alla richiesta d'analisi e valutazioni alternative di sistema effettivamente fattibili oltre a quelle gia' indicate nel sistema di impatto ambientale, approfondendo anche l'alternativa 0, il proponente ha confermato quanto riportato nello studio d'impatto ambientale iniziale; in merito ai siti alternativi per l'ubicazione della centrale di compressione del gas di Monforte Marina, sulla scorta delle indicazioni fornite dalla provincia regionale di Messina, e' stata eseguita dal proponente un'analisi di fattibilita' che ha riguardato sette aree, oltre un nuovo studio su un sito ubicato in prossimita' della foce della Fiumara Niceto, sulla piana in sinistra idrografica; i risultati degli studi condotti sulle 7 aree, prospettati sulla scorta dei considerati vari vincoli e della metodologia tecnica di progetto, nonche' di quelli correlati agli strumenti di tutela ambientale e di pianificazione territoriale, sostanzialmente, escludono la fattibilita' tecnica delle soluzioni alternative a quella di Monforte Marina, eccezione fatta per il sito 5 nel comune di San Pier Niceto, sul quale vengono espresse tuttavia pesanti riserve sulla fattibilita' tecnica a causa della presenza di numerose abitazioni e costruzioni rurali che dovrebbero essere acquisite e demolite, e concludono infine, che il sito di Monforte Marina rappresenta la sola soluzione idonea; il nuovo studio condotto dal proponente sul sito ubicato in prossimita' della foce della Fiumara Niceto, sulla piana in sinistra idrografica, in localita' Marina San Biagio ricadente nel comune di San Pier Niceto, all'interno dell'area industriale, in zona «a prevalente funzione produttiva», ha portato al risultato di valutazione «tecnicamente fattibile» dal punto di vista geomorfologico, idraulico e di collegamento con i Ga.Me. A, B e C; tuttavia, il proponente, conclude che nonostante tutti gli elementi positivi, la soluzione e' ritenuta decisamente non fattibile non solo a causa della presenza di alcune costruzioni (un capannone industriale, un capannone in costruzione, 3 abitazioni e un rudere) ma anche a fronte della lottizzazione dell'area di sviluppo industriale il cui iter di approvazione risulta concluso. Tale circostanza di criticita', sempre ad avviso del proponente, rende l'area decisamente non idonea per la costruzione della centrale in detto sito alternativo di San Pier Marina; senza volere entrare nel dettaglio e nel merito delle superiori valutazioni effettuate dal proponente, vale la pena riproporre pero', le analoghe criticita' segnalate dal comune per il sito di Monforte Marina che hanno formato a suo tempo oggetto delle osservazioni formulate, poiche', in sintesi: risultava omessa la considerazione nel sistema di impatto ambientale dell'esistente struttura sportiva polifunzionale di proprieta' comunale che occupa un'area di circa metri quadrati 9.800, ed i correlati aspetti legati alla rilevanza sociale che il predetto impianto sportivo rappresenta per la frazione Marina e per l'intera comunita', non affrontando la problematica connessa all'inserimento dell'opera nel contesto territoriale e nel tessuto sociale locale, essendo la predetta struttura sportiva l'unico impianto della frazione Marina che costituisce centro di aggregazione sociale e di prevenzione di devianze criminali soprattutto minorili; risultava evidente l'incoerenza ed il contrasto con gli strumenti di pianificazione locale vigenti, in particolar modo con le previsioni del piano regolatore generale consortile dell'area di sviluppo industriale di Messina; risultava eccessiva la dimensione del progetto ed il conseguente consumo del territorio comunale in relazione all'impatto socio-economico negativo dell'iniziativa; l'area geografica interessata dall'intervento risultava particolarmente sensibile dal punto di vista ambientale; cio' nonostante, si osserva, come tali circostanze di criticita', non hanno indotto il proponente alle medesime conclusioni e a ritenere l'area decisamente non idonea; infine, si evidenzia che il proponente, non ha considerato ed espresso valutazioni su un sito alternativo su cui potrebbe essere realizzata l'opera della centrale, formalmente segnalata dal comune in localita' Piano di Comi, frazione Orto Liuzzo del comune di Messina - area pianeggiante ubicata a circa 12 chilometri dal comune di Messina, tra i torrenti Marmora e Tarantonio, a circa 300 metri dalla costa tirrenica, in prossimita' del metanodotto GA.ME. A e B, che non presenta rischi geologici, caratterizzata da un bassissimo grado di antropizzazione, con ampi spazi liberi idonei a consentire il passaggio di una eventuale condotta sottomarina verso la Calabria, evitando il promontorio di Capo Milazzo, estesa circa ettari 40, totalmente libera e non interessata verso nord da attraversamenti autostradali, ferroviari o da ponti; nei riscontri contenuti nelle integrazioni prodotte ai quesiti posti in relazione alla proposta di realizzazione della Centrale di Monforte Marina su rilevato, al fine di garantire la completa sicurezza della stessa in caso di esondazione della Fiumara di Niceto, appare fra l'altro che lo stesso rilevato di centrale puo' essere considerato migliorativo in quanto costituirebbe, innalzando la quota del terreno, protezione ai fabbricati retrostanti; a tal proposito, si ritiene che andrebbe anche studiato, nella circostanza di esondazione della Fiumara, se la presenza del vasto rilevato su cui dovrebbe sorgere la centrale possa costituire invece ostacolo e deviazione delle acque uscite dall'alveo, provocando l'interessamento e l'inondazione dell'abitato della frazione Marina che e' situato nelle immediate vicinanze, cosi' come andrebbe piu' approfonditamente valutato il rischio connesso al danneggiamento delle tubazioni, degli apparati di monitoraggio e controllo della centrale con conseguente possibile scenario di fuoriuscita del gas, oltre che per l'eventuale esondazione della fiumara anche a seguito del potenziale verificarsi di un maremoto, essendo il territorio comunale considerato ad alto rischio; si insiste sugli scenari dei rischi indotti dalla compresenza nell'area geografica di altri impianti a rischio di incidente rilevante che rappresentano di per se' una dichiarazione di criticita' ambientale e si rende alquanto complicata ogni operazione di ampliamento delle iniziative industriali gia' operanti e/o allocazione di nuovi impianti, soprattutto con riferimento ad iniziative che per la loro stessa natura sono portatrici di maggior rischio ambientale e che dovrebbero aprioristicamente escludere la fattibilita' dell'opera in questione; si ribadisce la limitata capacita' di carico dell'ambiente naturale, con particolare attenzione alla zona costiera ed all'area contigua all'iniziativa, perimetrata quale sito di interesse nazionale (SIN) denominata «area industriale di Milazzo» compresa tra i comuni di Monforte San Giorgio e Milazzo che gia' risulta ambientalmente inquinata, giusto decreto 11 agosto 2006 del Ministero dell'ambiente (G.U.R.I. n. 256 del 3 novembre 2006), da sottoporre ad interventi di caratterizzazione, di messa in sicurezza, di emergenza, bonifica, ripristino ambientale ed attivita' di monitoraggio. Oltre che della zona agricola che risulta interessata da produzioni di particolare qualita' e tipicita' (articolo 21 del decreto legislativo 18 maggio 2001, n. 228); si richiama la criticita' rilevante rispetto alla ricchezza relativa, della qualita' e capacita' di rigenerazione delle risorse naturali della zona; si confermano tutti i timori correlati a tutte le fasi d'esecuzione delle opere, attraverso il dispiego dei mezzi d'opera, per un periodo di quasi tre anni che inevitabilmente, comporteranno pesanti interferenze e ripercussioni a carico del territorio e delle infrastrutture viarie esistenti, provocando notevole impatto alla circolazione e consistenti disagi e difficolta' a carico della predetta viabilita' ed all'intera zona interessata; infine, considerato il contesto socio-economico di questo territorio comunale e comprensoriale ove viene prevista la centrale di compressione del gas, tenuto conto del rapporto d'incidenza occupazionale connessa all'iniziativa ed il consumo del territorio che si prevede, si rinnova la valutazione negativa gia' espressa; si sottolinea ancora una volta, che occorre esperire, in continuo contraddittorio, ogni ulteriore utile approfondimento tecnico-scientifico, allo scopo di trovare una localizzazione alternativa al sito di Monforte Marina, cosi' come peraltro condiviso dalle autorita' regionali unitamente ai sindaci e ai rappresentanti del comitato spontaneo «Uniti contro la Snam», in quanto, l'intero comprensorio, dove vivono circa 65.000 abitanti, ha fermamente gia' espresso la propria contrarieta' alla localizzazione della centrale di Monforte Marina ritenendola assolutamente incompatibile con il territorio -: se intendano, in merito alle integrazioni al sistema impatto ambientale proposte dalla Snam Rete Gas Spa, nell'ambito del procedimento per la pronuncia di compatibilita' ambientale dell'Iniziativa Sealine Tirrenica, relativamente alle integrazioni volontarie al sistema impatto ambientale per ottimizzazioni progettuali della «Centrale di compressione e terminale di Monforte San Giorgio», prendere in considerazione le osservazioni formulate dal comune di Monforte San Giorgio.(4-06575)
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