INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06536 presentata da CORSARO MASSIMO ENRICO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20100316

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-06536 presentata da MASSIMO ENRICO CORSARO martedi' 16 marzo 2010, seduta n.299 CORSARO. - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. - Per sapere - premesso che: l'aeroporto di Mantova - Migliaretto (unico in ambito provinciale) e' chiuso «temporaneamente» da molti anni a causa dell'opposizione ad ogni ipotesi di riapertura da parte del comune di Mantova, che chiede insistentemente la sdemanializzazione o la concessione in uso dell'area per adibirla a «verde pubblico attrezzato - impianti sportivi»; in data 29 settembre 2008, un noto imprenditore mantovano ha presentato all'Ente nazionale aviazione civile un progetto autofinanziato per la riattivazione dello scalo; tale progetto (accompagnato dalla domanda di concessione in uso dell'area) si articola in due fasi operative: la riapertura iniziale, limitata ai voli degli elicotteri, con la costruzione di un moderno eliporto H24 inseribile nel programma VertiPass, e la successiva riattivazione della pista erbosa di 950 metri per i velivoli turistici; con l'accoglimento dell'istanza del privato, si riattiverebbe un'infrastruttura con serie prospettive di sviluppo per il futuro, a costo zero per lo Stato; a partire dal 2007, l'aero club Mantova ha reiteratamente manifestato all'ENAC un interesse per l'area aeroportuale in vista di un probabile trasferimento dalla sua sede attuale sita nel comune di Curtatone (Mantova) e tale interesse e' stato ulteriormente riconfermato con nota del 29 aprile 2009; pure altri enti, imprese aeronautiche e associazioni di protezione civile hanno piu' volte manifestato il loro interesse per l'area nel rispetto della sua vocazione aeronautica; al contrario, il comune di Mantova ha sempre cercato di dimostrare la insussistenza di qualsiasi interesse per una ripresa dell'attivita' aeronautica della infrastruttura, onde potere acquisire l'area demaniale come bene dismesso dallo Stato; ben tre sopralluoghi dei tecnici dell'aviazione civile hanno evidenziato (rispettivamente nel 1997, nel 2003 e nel 2006) la non idoneita' per un impiego sicuro dell'elicottero della vicina elisuperficie dell'ospedale Carlo Poma di Mantova, distante meno di un miglio dall'aeroporto; la citta' di Mantova e' considerata ad alto rischio idrogeologico ed ambientale e non dispone di alcuno spazio idoneo all'approdo di mezzi aerei da soccorso, ne', tantomeno, di una superficie estesa atta ad accogliere strutture di emergenza e a consentire l'addestramento del personale della protezione civile; i piani regionali di emergenza della protezione civile hanno evidenziato come l'aeroporto del Migliaretto sia strategico per l'evacuazione ed il soccorso alla popolazione in caso di calamita' (l'aeroporto di Preturo, presso l'Aquila, ha dimostrato quale ruolo fondamentale svolgano le infrastrutture di questo tipo); la cancellazione dell'aeroporto mantovano, del quale gli ispettori di volo dell'ENAC hanno riconosciuto la piena sicurezza contrasta con una delibera della giunta regionale lombarda (D.G.R. n. VI/17504 del 1 o agosto 1996) che, respingendo ogni variante al PRG comunale volta ad adibire l'aeroporto ad altri usi ha evidenziato l'importanza strategica della infrastruttura quale eliporto diurno-notturno ed aeroporto turistico; una legge dello Stato, tuttora vigente, fa obbligo a ciascuna provincia di essere dotata di almeno un campo di fortuna di pubblica utilita' (legge n. 1630 del 1927) ed una petizione firmata da oltre 2.000 cittadini mantovani ha chiesto la riapertura dello scalo minore; negli anni ottanta, il comune di Mantova ha realizzato sul sedime demaniale alcuni importanti manufatti (un collettore fognario lungo 1.200 metri, un acquedotto e un metanodotto) e l'esecuzione di tali opere non risulta essere assistita dalle necessarie autorizzazioni amministrative del demanio proprietario; il quotidiano Libero e la Gazzetta di Mantova hanno, rispettivamente nelle edizioni del 22 novembre 2009 e del 25 novembre 2009, dato la notizia di un accordo tra l'ENAC e il comune di Mantova che prevede lo smembramento del sedime, salvaguardando solo una porzione di area da destinare ad eliporto e rinunciando, quindi, al vincolo aeroportuale; nell'istanza avanzata dall'imprenditore mantovano, giacente da un anno e mezzo in ENAC, si specifica che l'interesse del privato e' riferito all'intera superficie aeroportuale, in quanto un suo utilizzo parziale sarebbe preclusivo di sviluppo e antieconomico; con lo smembramento dell'area, verrebbe inoltre inevitabilmente pregiudicata la possibilita' di insediamento sul sedime da parte di altri soggetti aeronautici istituzionali, quali l'Aero Club Mantova; in data 29 giugno 2009, i capigruppo di Forza Italia e Alleanza Nazionale presso il comune di Mantova hanno richiesto al presidente dell'ENAC, con lettera raccomandata, di essere informati sullo stato della pratica relativa all'aeroporto del Migliaretto, invitandolo a tutelare l'esistenza del piccolo aeroporto mantovano; a tale istanza non e' mai stata data alcuna risposta -: per quale motivo l'ENAC abbia fornito, solo di recente, una risposta ad avviso dell'interrogante alquanto vaga ed interlocutoria all'istanza amministrativa presentata, nel settembre 2008, dall'imprenditore mantovano; per quale motivo l'ENAC abbia parimenti fornito una risposta altrettanto recente, e, ad avviso degli interrogante, vaga ed interlocutoria alle ripetute manifestazioni di interesse dell'Aero Club Mantova; per quale motivo il presidente dell'ENAC, nonostante un sollecito scritto inviatogli in data 25 settembre 2009, non abbia mai risposto alla missiva inviatagli dai capigruppo di Forza Italia e Alleanza Nazionale presso il comune di Mantova; se le notizie pubblicate sulla stampa relative al raggiungimento di un accordo tra l'ENAC e il comune di Mantova che prevede lo smembramento dell'aeroporto del Migliaretto corrispondano al vero; quali siano gli elementi in base ai quali l'ENAC intenda dismettere un aeroporto dello Stato con conclamate potenzialita' di sviluppo, ignorando quanto gia' deliberato dalla regione Lombardia; quali siano i motivi per i quali l'ENAC intenda rinunciare a un progetto di impresa autofinanziato, nonche' finalizzato alla riattivazione e al rilancio dell'aeroporto di Mantova; se il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti intenda alienare un aeroporto dello Stato, autorizzando la sua parcellizzazione e/o il suo smembramento, pregiudicandone per sempre l'esistenza e ogni futura possibilita' di utilizzo.(4-06536)
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