"INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06193 presentata da CAVERI LUCIANO EMILIO (MISTO) in data 19921013"^^ . "CAVERI LUCIANO EMILIO (MISTO)" . "19921013-19930402" . "4/06193" . . _:B004b2515b9a764ec3143ee5e7fb2bd6b . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06193 presentata da CAVERI LUCIANO EMILIO (MISTO) in data 19921013" . "Al Ministro del turismo e dello spettacolo. - Per sapere - premesso che: in data 9 ottobre 1992 la Commissione federale di disciplina della Federazione Italiana Sport del Ghiaccio ha disposto la sospensione cautelativa del giocatore Giacinto (Jimmy) Boni da ogni attivita' sportiva sino alla pronunzia definitiva della magistratura; la decisione si riferisce a quanto avvenuto il 14 gennaio 1992 quando durante una partita di hockey fra Courmayeur-Aosta e Gardena, mori', in uno scontro di gioco con l'atleta della squadra valdostana Jimmy Boni, il giovane sudtirolese Miran Schrott; in merito al luttuoso avvenimento le autorita' giudiziarie di Aosta hanno aperto un procedimento penale nei confronti di Jimmy Boni, configurando in questa fase istruttoria il reato di omicidio preterintenzionale; e' evidente, dunque, che il giocatore della squadra valdostana non ha ancora subito nessun processo e non ha riportato alcuna condanna e la sua posizione rientra pienamente nella previsione dell'articolo 27 della Costituzione che recita al secondo comma: \"L'imputato non e' considerato colpevole sino alla condanna definitiva\"; e' comprensibile peraltro che vi siano oggettive esigenze di giungere in determinate occasioni a provvedimenti sospensivi per motivi di opportunita' e di sensibilita'; e' necessario, pero', che questo avvenga seguendo regole precise che il Coni stesso dovrebbe dare alle Federazioni per evitare arbitrii o abusi e soprattutto giudizi che finiscono oggettivamente per procedere in qualche modo il giudizio che deve essere espresso dalla Magistratura; infine si rileva come esponenti di molti sport abbiano subito vere e proprie condanne che pero' non sempre hanno sortito delle sospensioni dalle loro attivita', configurando dunque trattamenti differenziati a seconda delle discipline e dei soggetti -: se risulti quale giudizio venga espresso dal Coni, su cui il Ministro esercita la propria tutela, in merito alla sospensione di Jimmy Boni e se esista in questa materia un indirizzo univoco per tutte le Federazioni sportive e, qualora non esistesse, se non si ritenga opportuno dare certezza di diritto sulla propria posizione rispetto alle regole cui si e' sottoposti a chi svolge un'attivita' agonistica specie in discipline che comportano scontro fisico e rischi di reciproca offesa. (4-06193)" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "1"^^ . . "2014-05-14T19:49:33Z"^^ . _:B004b2515b9a764ec3143ee5e7fb2bd6b "La Federazione italiana sport del ghiaccio, a seguito del decesso del giocatore dell'H.C. Gardena, Miran Schrott, ha immediatamente attivato i propri organi di disciplina i quali, nell'ambito della loro autonomia, hanno emesso una sentenza in data 14 dicembre 1992 che sospende con effetto immediato il giocatore Boni Giacinto e gli inibisce ogni attivita' federale fino al 30 settembre 1994 per violazione del principio di lealta' e correttezza sportiva in ogni rapporto di natura agonistica per avere cagionato un danno di eccezionale gravita'. Nello stesso tempo la magistratura ordinaria aveva avviato una indagine per la morte del giocatore Miran Schrott nei confronti di Giacinto Boni. Quest'ultimo e' stato interrogato il 5 dicembre dal procuratore del tribunale, Luigi Schiavone, ma non si sa ancora se sara' rinviato a giudizio. La pendenza del procedimento penale non e' stata comunque pregiudizievole sulla decisione dell'organo di giustizia. La sentenza della commissione di disciplina e' stata impugnata con un ricorso alla commissione federale di appello la quale, in data 27 gennaio 1993, ha revocato la sospensione inflitta al giocatore Giacinto Boni fino al 30 settembre 1994, permettendo cosi' la immediata ripresa dell'attivita' sportiva. Riguardo al quesito posto dall'interrogante, si fa presente che la morte di un atleta durante una competizione sportiva si configura comunque come un fatto grave, che e' rimesso alla valutazione delle federazioni sportive e soprattutto dei loro organi di giustizia per quanto e' di loro competenza. Il CONI, in questo ambito, non puo' assolutamente intervenire per evitare interferenze che risulterebbero limitative della autonomia tecnica delle federazioni sportive nazionali. Il Ministro del turismo e dello spettacolo: Boniver." . _:B004b2515b9a764ec3143ee5e7fb2bd6b "19930316" . _:B004b2515b9a764ec3143ee5e7fb2bd6b "MINISTRO MINISTERO CON L'INCARICO PER IL TURISMO" . _:B004b2515b9a764ec3143ee5e7fb2bd6b .