INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06169 presentata da EMILIANI VITTORIO (PROG.FEDER.) in data 19941215

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere: se risponda al vero che la Federazione Italiana Pentathlon Moderno ha stipulato contratti di collaborazione fittizi in quanto redatti formalmente con familiari dei veri collaboratori e cio' allo scopo di eludere la normativa fiscale e di non far figurare negli elenchi dei compensati tali collaboratori in quanto dipendenti della Pubblica Amministrazione (la Fipm dovrebbe produrre l'elenco dei collaboratori); se risponda al vero che gli incarichi tecnici, amministrativi e di consulenza vengono affidati non in funzione delle effettive capacita' tecniche e professionali ma soltanto a coloro che amministrano i voti per conto del presidente De Felice cosicche' l'incarico di commissario tecnico e' stato affidato al signor Pietro Serena e quello di direttore tecnico al signor Gianfranco Saini; se risponda al vero che tecnici di comprovato valore professionale e che hanno consentito di ottenere al Pentathlon risultati eccezionali alle Olimpiadi e ai Campionati Mondiali come i signori Mauro Trinnanzi, Giulio e Tito Tommasini, Sergio Albanese, Ugo Amicosante, Massimo Magnani, Gianni Angugliaro, Bruno Cacchi e Paola Pigni sono stati allontanati soltanto perche' non disponibili alle pressioni e alle richieste di epurazione degli atleti che sistematicamente il presidente De Felice avanza per fatti che non hanno nulla a che vedere con lo sport; se risponda al vero che il signor Pietro Serena e' stato nel passato sollevato dall'incarico di commissario tecnico della Nazionale Juniores per non aver mai conseguito un risultato agonistico utile e perche' non riusciva a mantenere rapporti di collaborazione con i vari tecnici federali e con la maggioranza degli atleti a causa delle carenze caratteriali e dell'arroganza con la quale interpretava il ruolo; se non sia il caso di dare corso a una inchiesta per verificare attraverso i documenti contabili e le parcelle pagate a vari professionisti se la Fipm abbia avuto rapporti con consulenti o istituzioni che nel passato hanno proposto pratiche vietate per conseguire a tutti i costi risultati al solo scopo di appagare le ambizioni del vertice federale; se non sia il caso di acquisire agli atti di tale inchiesta l'esposto presentato alla Magistratura romana in data 22 settembre 1983 dal professor Luigi Napolitano, specialista in medicina del lavoro e consigliere della Fipm dal 1981 al 1983, nel quale lo stesso denunciava spese tanto ingenti quanto ingiustificate quali: il superamento, di circa il 40 per cento, del bilancio preventivo del 26^ Campionato del Mondo di Pentathlon Moderno svoltosi a Roma nel 1983; fatture per 18 milioni in favore della Termomac gestita dallo stesso presidente della Fipm, De Felice; fatture per 6 milioni in favore della signora Germana Pucciante, nuora del presidente; fatture per oltre 4 milioni e mezzo per la signora Virginia Prosdocimi cognata del presidente; fatture per 8 milioni in favore del ragionier Fulvi Celeste in rapporto di lavoro con la ditta Termomac gestita dallo stesso presidente De Felice di cui, per la Fipm, era consulente legale l'avvocato Giulio Maceratini; se non sia il caso di chiedere alla Fipm l'elenco nominativo di tutti i collaboratori federali dal 1981 al 1994 con il dettaglio delle somme percepite dagli stessi a qualsiasi titolo; se infine, il dipartimento presso la Presidenza del Consiglio, di concerto con il Coni non debba provvedere immediatamente al commissariamento della Fipm per verificare e valutare, attraverso una puntuale indagine sui documenti contabili, la gestione stessa. (4-06169)