INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06144 presentata da NESPOLI VINCENZO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19941214

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Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri di grazia e giustizia, dell'ambiente, della sanita' e delle risorse agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che: sulla Ecoservizi SpA - di S. Polo Brescia e' stata gia' presentata una circostanziata interrogazione in data 25 ottobre 1994 (4-04476); la societa' Ecoservizi SpA in comunione con la consociata TESECO della Toscana, la ECODECO di Pavia e la ECOGEST di Firenze ha gestito, ad iniziare dal 2^ semestre del 1988, la bonifica e lo smaltimento dei 12.000 fusti della Karin B per un contratto di 9 miliardi e per la loro messa in sicurezza; non risulta che per tale periodo sia stata registrata presso alcun Tribunale la societa' che poteva chiamarsi "Karin B SpA"; le analisi furono effettuate dalla "Chemiricerche di Farina Giancarlo", studio a partecipazione azionaria della stessa Ecoservizi SpA; dalle dichiarazioni dello stesso dottor Farina e Denti fatte presso una assemblea del Rotary Franciacorta, post operazione - 2 novembre 1990, viene definita la spesa in lire 25 miliardi per le 2.500 T., cifra alla quale doveva essere aggiunta una somma analoga per le operazioni di bonifica; il materiale classificato RST/N proveniva dalla Nigeria in 168 containers e stoccati in capannoni di 14.000 mq in Livorno; la Ecoservizi SpA di Via dei Santi 58 - S. Polo (BS), sino al 4 aprile 1989 - Del. giunta regione Lombardia n. IV/41227 (approvata dal Commissario in data del 18 aprile 1989 con prot. 1850/4008) non era autorizzata allo smaltimento dei RST/N; la Ecoservizi SpA aveva solo regolare autorizzazione (del. GRL 23795 - 22 dicembre 1982) per lo smaltimento mediante impianto di trattamento acidi ed alcali esausti, di filtropressatura, di rigenerazione resine con diniego alla autorizzazione per lo smaltimento di RS mediante Litosintesi; sono in data 19 aprile 1984 - del. GRL 40101 - datata sempre 19 aprile 1984, otteneva l'autorizzazione alla costruzione ed all'esercizio dell'impianto di trattamento RS e quindi NO ai RST/N; le autorizzazzioni per lo stoccaggio ed il trattamento dei RST/N sono tutte datate a posteriori e sempre contestate nel loro iter; in data 11 aprile 1994 la GRL con del. V/51227 autorizzava la Ecoservizi SpA di Via dei Santi 58 (BS), al: 1) pretrattamento chimico-fisico; 2) trattamento chimico-fisico; 3) trattamento biologico; 4) autorizzazione all'inertizzazione anche di pile esauste; 5) impianto TERP; 6) ricondizionamento stoccaggio provvisorio; la signora Piera Giacomelli, confinante di casa con azienda agricola ed allevamenti ed abitante in loco da parecchi decenni, prima sempre della istallazione della Ecoservizi, e distante solo 30-50 metri ha interposto, tramite l'avvocato Onofri Giulio del Foro di Brescia, ricorso al Tar-Lombardia contro la del. V/51227 dell'11 aprile 1994 della GRL in quanto mancante delle condizioni sancite al punto 1 - pag. 66 BUR-L del 12 luglio 1994 - 1^ suppl. straord. al n. 28; il Tar-Lombardia, sez. di Brescia, in data 18 novembre 1994 con ordinanza 917/94 sospendeva, ritenuta in relazione al danno la sussistenza degli estremi previsti dall'articolo 21 - ultimo comma - legge 6 dicembre 1971, n. 1034, la del. V/51227 - RL 11 aprile 1994; presso lo stabilimento di Via dei Santi 58 - S. Polo (BS), ogni tanto succedono fatti e cose, avvenimenti strani come incendi o scarichi in atmosfera come da documentazione fotografica che ci permettiamo trasmettere; i tanks di stoccaggio dove si vedono gli incendi sono attorno ai tralicci di alta tensione; l'opificio e' quasi a stretto e diretto contatto di cave con falda in superficie e nel parco di nuova costruzione; l'associazione ecologica GRE ha gia' depositato diversi esposti-denuncia presso la Pretura circondariale di Brescia (Rif. 4186/E/18.3/1993) ed ultimo quello del 4 agosto 1994; la stessa USL 41-Servizi di igiene ambientale e' stata interessata piu' volte, senza produrre alcuna risposta alle istanze nonostante le precise richieste e cio' in aperta violazione delle leggi n. 349 del 1986 e n. 241 del 1990; in data 25 ottobre 1994 (n. 4-04476), ho presentato una circostanziata interrogazione in Parlamento sull'argomento -: se non sia il caso di voler aprire una indagine conoscitiva a 360 gradi ed accertare, dopo aver richiamato tutti gli esposti-denuncia presso la Procura circondariale della Repubblica della Pretura di Brescia; se parte dei rifiuti T/N della Karin B siano stati smaltiti anche a Brescia S. Polo presso la Ecoservizi Spa, se gli stessi risultano ancora stoccati, quante T. e dove sono stati eventualmente smaltiti ed in quale forma e con quali garanzie; se siano state rispettate tutte le prescrizioni delle condizioni generali (p.6.3) e le prescrizioni delle condizioni generali (p.9.0) compreso lo studio e l'attuazione del Piano di evacuazione (di sgombero) secondo le disposizioni della legge Seveso, della legge n. 175 per le industrie a rischio, la n. 183 per la difesa del suolo, sempre secondo quanto prescritto dall'autorizzazione R.L. 51227 - 11 aprile 1994; se gli incendi, secondo la documentazione allegata, siano stati provocati o accidentali; se e perche' la USL 41 di Brescia non abbia risposto a quanto richiesto e perche' non e' intervenuta tempestivamente in loco dopo le varie segnalazioni; se lo smaltimento delle pile esauste siano o meno la fonte del mercurio trovato questa estate nella frutta ed acquisire agli atti gli esami effettuati dietro la richiesta della signora Giacomelli Piera; se sia regolare, legittimo, legale lo stoccaggio, il trattamento, lo smaltimento dei R.S.T./N. in mancanza di autorizzazione con particolare riferimento alla miliardaria operazione della Karin B fatta in collaborazione delle varie consociate dalla Ecoservizi Spa di Brescia S. Polo con la concessione dei vari Ministeri; se sia il caso di provvedere alla chiusura, anche temporanea, in attesa di accertamenti e sulla base della ordinanza del TAR Lombardia, sez. di Brescia 917/94, di una tale fonte di inquinamento (bomba ecologica, cosi' definita in data odierna dall'avvocato Giulio Onofri legale della signora Piera Giacomelli ricorrente, come da Brescia-Oggi) od ad un suo trasferimento in localita' piu' consona e sicura come gia' chiesto con altra interrogazione parlamentare; se siano stati commessi reati da parte degli organi di controllo, permettendo eventuale smaltimento di R.S.T./N. senza le dovute autorizzazioni; se, ad indagini concluse, accertate le ipotesi di reato non ritengano di individuare e perseguire i responsabili sul piano penale tenendo al corrente, anche in caso di archiviazione della presente denuncia per un qualsiasi motivo. (4-06144)
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