_:B92ee6fd4f7fb5ade91c2bdf92ab3f839 . . "MUZIO ANGELO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)" . "19941214-19950426" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06126 presentata da MUZIO ANGELO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19941214" . . "2014-05-14T19:31:09Z"^^ . . . "GARAVINI ANDREA SERGIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)" . "1"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "Al Ministro delle finanze. - Per sapere - premesso che: a fianco della piu' tradizionale forma di contrabbando di sigarette, gestita dalla malavita organizzata e particolarmente sviluppata in alcune aree del Paese (soprattutto Campania e Puglia), si sta diffondendo in maniera sempre piu' massiccia un nuovo fenomeno che contribuisce a penalizzare le vendite legali di tabacco lavorato: la concorrenza sleale dei \"duty free shops\" operanti in Slovenia; infatti la presenza in territorio sloveno di \"duty free shops\" a ridosso della frontiera italiana rende molto conveniente il rifornimento di alcuni generi ad elevata fiscalita' tra cui primeggiano le sigarette; la politica liberistica attuata dalla repubblica di Slovenia interessa in modo sempre piu' massiccio anche il settore del tabacco lavorato che, attraverso i succitati canali commerciali, consente ai cittadini italiani e austriaci abitanti in prossimita' delle zone di frontiera di rifornirsi di tabacchi esteri a prezzi molto inferiori a quelli vigenti nei territori di origine; si tenga inoltre presente che i \"duty free shops\" sono ubicati nella terra di nessuno, compresa tra la dogana italiana e la dogana slovena, nella parte di competenza della Slovenia, e sono raggiungibili passando la dogana italiana senza la necessita' di passare la frontiera slovena. Questa particolare collocazione rende ancora piu' facile l'accesso dei cittadini europei (in particolare italiani ed austriaci); presso i \"duty free shops\" si possono acquistare numerosi prodotti quali alcoolici, apparecchi fotografici ed elettronici, ma la parte maggiore del loro fatturato e' garantita dal tabacco che, per la sua elevata fiscalita' operante in ltalia, puo' garantire al compratore un elevato risparmio; si tenga infatti presente che il prezzo di vendita al pubblico delle sigarette, fissato in marchi tedeschi, e' di circa il 40 per cento inferiore al prezzo di listino italiano. Questo nonostante il cambio non certo favorevole lira-marco. A titolo di esempio riportiamo la seguente tabella: marca: MS, prezzo Italia: 3.100, prezzo \"duty free\": 1.950, differenza per cento: -37,1; Marca: Marlboro, prezzo Italia: 4.500, prezzo \"duty free\": 2.770, differenza per cento: -38,4. Fonte: Uffico Studi Federazione Italiana Tabaccai. N.B: Cambio 17 novembre '94: 1 marco = 1026 lire. La situazione e' particolarmente grave per le tabaccherie operanti nelle provincie di Trieste, Udine, Gorizia e Pordenone che negli ultimi anni hanno visto crollare le loro vendite a quantita'. Per meglio comprendere le reali dimensioni del fenomeno e' giusto ricorrere ad un confronto delle vendite per provincia. In provincia di Udine, la piu' colpita delle quattro province citate, il calo delle vendite a quantita' dal 1986 al 1993 e' stato del 39,6 per cento, passando dai 1.166.813 chilogrammi a 704.502. Nella provincia di Gorizia le vendite a quantita' di tabacco lavorato sono scese nello stesso periodo di riferimento (1986-1993) da 277.767 chilogrammi a 181.733, segnando un regresso del 34,5 per cento. A Trieste la diminuzione e' stata del 31.1 per cento passando da un dato di vendita di 599.997 chili del 1986 ai 388.584 chili del 1993, pari ad un calo percentuale del 31,1 per cento. Infine la provincia di Pordenone ha segnato un calo del 29,5 per cento a fronte di vendite a quantita' di 428.923 chili nel 1986 e di 302.382 chili lo scorso anno. Nei primi nove mesi dell'anno la situazione e' andata ulteriormente peggiorando nonostante in estate le vendite effettuate nelle zone turistiche di quelle provincie abbiano segnato un netto miglioramento per il notevole aumento del flusso turistico proveniente dalla Germania e dall'Austria, generato soprattutto dal favorevole rapporto tra le valute. Pur con questa maggiore affluenza di pubblico, le vendite legali a livello provinciale non hanno pero' registrato una significativa inversione di tendenza, segno che la concorrenza sleale determinata da \"duty free shops\" operanti in terra slovena, continua a crescere. Il forte calo delle vendite in quelle provincie in questi ultimi anni, puo' essere anche riscontrato operando un utile confronto con un altro termine di paragone: il dato dell'aggio medio nazionale. Non e' certo un caso se la provincia di Udine si colloca all'ultimo posto (centesimo) nella classifica provinciale degli aggi medi, la provincia di Pordenone al novantaseiesimo e quella di Gorizia al novantatreesimo. Poco migliore la situazione di Trieste che si colloca al quarantasettesimo posto su scala nazionale. Questo significa che in termini reddituali la gravita' delle vendite \"duty free\" sta provocando sull'assetto delle tabaccherie ripercussioni ancora piu' gravi del pur allarmante fenomeno del contrabbando di sigarette, particolarmente diffuso nella zona meridionale del Paese. Nel complesso nel 1993 le vendite \"duty free\" in concorrenza sleale sono assommate a circa un milione di chili contro i centomila chili del 1987. Per il 1994 le stime, effettuate tenendo conto di diversi parametri (tra cui l'andamento delle vendite legali, i movimenti frontalieri etc.) danno un ulteriore incremento del fenomeno di circa il 20 per cento. E' importante sottolineare che le vendite \"duty free\" non generano solo una grave distorsione della redditivita' delle rivendite ma anche un sensibile danno per l'economia del Paese. Nel 1993 le vendite effettuate in concorrenza sleale hanno infatti causato un minore ricavo fiscale per un totale di 143 miliardi di lire, di cui 111 come imposta di consumo e 33 come IVA. Nel 1994, secondo le stime, il mancato introito fiscale aumentera' a 189 miliardi di lire (43 miliardi di IVA e 146 di imposta di consumo). Il danno e' significativo anche per la categoria dei tabaccai che nel 1993 ha perso un aggio complessivo di 21 miliardi di lire che crescera' nel 1994 a 27. Suddividendo l'aggio complessivo per il numero di rivendite operanti nelle quattro provincie in questione, possiamo stimare in circa 14,2 milioni di lire procapite il mancato aggio annuo registrato nel 1993 -: se non ritenga che la gravita' sempre crescente del fenomeno imponga l'adozione di una serie di provvedimenti su diversi piani, tra i quali un maggior controllo a livello frontaliero ed un costruttivo confronto con il governo sloveno; se non ritenga che in attesa dell'auspicata soluzione a livello internazionale, non debba essere garantito un maggior controllo a livello frontaliero per impedire che il fenomeno delle vendite \"duty free\" metta a repentaglio la sopravvivenza di quasi duemila tabaccherie. (4-06126)" . "4/06126" . "PISTONE GABRIELLA (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)" . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06126 presentata da MUZIO ANGELO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19941214"^^ . _:B92ee6fd4f7fb5ade91c2bdf92ab3f839 "La questione sollevata dalle SS.VV. Onorevoli e' ormai da tempo all'attenzione di questa Amministrazione che, sensibile alle problematiche evidenziate dagli operatori del settore della distribuzione e vendita dei tabacchi lavorati in relazione alla presenza dei duty-free shops sloveni, non ha mancato di attivarsi con l'obiettivo di trovare adeguata soluzione all'intero fenomeno. In tale prospettiva, invero, l'Amministrazione finanziaria, avendo piu' volte, nell'ambito di specifiche riunioni con tutti gli organismi interessati, analizzato i possibili interventi per arginare il fenomeno in questione, ha ritenuto opportuno, in via risolutiva, orientarsi verso una trattativa globale a livello diplomatico. Al riguardo, il Ministero degli affari esteri ha prospettato, di recente, su impulso dell'Ambasciata italiana a Lubiana, un incontro bilaterale, a livello di esperti, nel quale verrebbe esaminato, concretamente, il problema dei duty-free shops. Questa Amministrazione non manchera', pertanto, di sollecitare detto confronto, attesa la gravita' del problema e le indubbie distorsioni che il fenomeno provoca all'economia italiana. Il Ministro delle finanze: Fantozzi." . _:B92ee6fd4f7fb5ade91c2bdf92ab3f839 "19950330" . _:B92ee6fd4f7fb5ade91c2bdf92ab3f839 "MINISTRO MINISTERO DELLE FINANZE" . _:B92ee6fd4f7fb5ade91c2bdf92ab3f839 .