"INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "1"^^ . . . . . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-06050 presentata da MAURIZIO TURCO lunedi' 8 febbraio 2010, seduta n.279 MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per le pari opportunita'. - Per sapere - premesso che: i discorsi e gli atti di omofobia e transfobia in grave ascesa nel nostro Paese sono certamente prodotti dal clima sociale, culturale, ideologico, intollerante e discriminatorio, che si fonda sui pregiudizi e i luoghi comuni, profittando anche della mancanza di dati e informazioni certe ed attendibili; secondo quanto illustrato dal dottor Carlo D'Ippoliti, dell'universita' di Roma La Sapienza, in un intervento pubblicato il 26 gennaio 2010 sul sito www.lavoce.info, in occasione del passato censimento della popolazione, l'ISTAT avrebbe gravemente mancato a tale funzione, modificando le informazioni liberamente fornite dai cittadini e le cittadine e destando quindi molte perplessita' riguardo ai modi e alle conseguenze di tale comportamento; difatti in tale occasione molte coppie di persone dello stesso sesso (con o senza figli) compilarono un solo modulo e si dichiararono come persone conviventi non sposate. Poi, pero' l'ISTAT avrebbe considerato queste osservazioni come «dati incongruenti», ed avrebbe, di suo arbitrio, riattribuito il valore della risposta «convivente dell'intestatario» con un'altra risposta: «altra persona convivente senza legami di parentela»; con questa scelta, l'Istituto ha di fatto reso non riconoscibili le unioni affettive da quelle di altra natura, come ad esempio la convivenza del personale collaboratore domestico, o degli studenti fuori sede; rispondendo all'interrogazione avanzata da dodici parlamentari, nella XIV legislatura il Sottosegretario per i rapporti con il Parlamento, dell'allora Governo Berlusconi, ha esposto una seconda possibile ragione della decisione di riattribuire le risposte fornite dai cittadini e dalle cittadine, come si legge nel resoconto stenografico della seduta alla Camera: «i dati personali idonei a rilevare la vita sessuale di un individuo sono considerati, ai sensi dell'articolo 4 del decreto legislativo n. 196 del 2003, dati sensibili e pertanto, ai sensi dell'articolo 20 dello stesso decreto legislativo, il trattamento dei dati sensibili da parte dei soggetti pubblici e' consentito solo se conformi a disposizioni fissate dal legislatore; occorre cioe' l'autorizzazione effettuata da una espressa disposizione di legge»; se da un lato tale indicazione puo' fornire indicazioni sulla stesura del regolamento di esecuzione del censimento, in corso di definizione, rimane alquanto controverso il fatto che, di fronte ad un vuoto normativo in materia di protezione dei dati, questi vengano modificati, ad avviso degli interroganti in modo non conforme alle norme vigenti, dall'ente che li ha raccolti. Inoltre, non e' privo di rilevanza che i dati raccolti contenevano informazioni sulle coppie lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) cosi' come loro avevano deciso di presentarsi, avendo sempre la possibilita' di compilare due diversi questionari, o di dichiararsi «altri conviventi senza relazioni di parentela»; l'informazione sulla popolazione delle persone lesbiche e gay nel censimento e' raccolta ed utilizzata da numerosi Paesi, senza che questo generi «barriere» sul piano statistico ne' giuridico; anche in Italia, l'informazione che si ricaverebbe non e' scontata a priori, come ad esempio si puo' vedere con un semplice esperimento. Considerando solo le coppie di persone adulte dello stesso sesso, non legate da vincoli di parentela ne' affinita', e' possibile ottenere 151 osservazioni nel database dell'indagine dei bilanci delle famiglie Italiane prodotta dalla Banca d'Italia nel 2007. Emerge cosi' che le coppie dello stesso sesso conviventi sarebbero piu' frequenti nel Nord e nelle Isole, e meno al Sud, e che il loro reddito medio individuale e' pari a circa 17.500 euro annui, contro i 18.600 della media della popolazione italiana. Secondo diverse altre misure, il reddito delle coppie conviventi sembrerebbe inferiore alla media, sebbene la distribuzione dei titoli di studio non mostri differenze significative; queste osservazioni evidentemente non sono rappresentative dell'intera popolazione LGBT, come spiegato sopra, e oltre a includere il caso dei conviventi non legati da relazioni affettive, soffrono della grave limitazione costituita dal numero eccessivamente basso. Ad ogni modo, un loro breve esame mostra come un'analisi piu' approfondita e meglio documentata potrebbe rivelare una realta' di marginalizzazione e discriminazione di segno opposto agli stereotipi dominanti; il censimento della popolazione costituisce un'occasione unica nel decennio per lo studio anche della popolazione omosessuale, bisessuale e transessuale, come documentato da autorevoli ricerche nazionali ed internazionali; la missione dell'Istituto nazionale di statistica e' quella di servire la collettivita' attraverso la produzione e la comunicazione di informazioni statistiche e analisi di elevata qualita', realizzate in piena autonomia e sulla base di rigorosi principi etico-professionali e dei piu' avanzati standard scientifici, allo scopo di sviluppare un'approfondita conoscenza della realta' ambientale, economica e sociale dell'Italia e favorire i processi decisionali di tutti i soggetti della societa'; il portale gay italiano piu' importante, www.gay.it, ha recentemente lanciato un appello gia' firmato da migliaia di cittadini affinche' l'Istat accolga l'invito a modificare i criteri di raccolta ed elaborazione delle informazioni sulla popolazione lgbt; ad avviso degli interroganti e' gravemente discriminatoria la mancata fornitura da parte dell'ISTAT di dati e informazioni disaggregate sul numero, le caratteristiche e le condizioni di vita della popolazione omosessuale, bisessuale e transessuale -: se, in occasione del prossimo censimento della popolazione, l'ISTAT intenda distinguere ed adeguatamente rappresentare le convivenze affettive da tutte le altre; se, in occasione del prossimo censimento della popolazione, l'ISTAT intenda raccogliere ed elaborare dati e informazioni sulle coppie, le famiglie, e le singole persone omosessuali, bisessuali e transessuali, e fornire elaborazioni statistiche disaggregate rispetto a questa specifica fascia di popolazione; se il Governo intenda intervenire per garantire la completezza, veridicita' e correttezza delle informazioni raccolte nel contesto del prossimo censimento della popolazione, nel rispetto del diritto alla riservatezza dei dati personali, anche mediante autorizzazioni generali all'ISTAT per la raccolta, l'elaborazione e la fornitura, ad uso di ricerche ed elaborazioni statistiche, di informazioni riguardanti l'identita' di genere e l'orientamento sessuale.(4-06050)" . . _:B7e59f65bdd9d69a9eafe52349a6cc502 . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06050 presentata da TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100208" . "20100208-20100330" . "MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/06050 presentata da TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100208"^^ . "TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . . "2014-05-15T00:26:08Z"^^ . . "4/06050" . . . . _:B7e59f65bdd9d69a9eafe52349a6cc502 "Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedi' 30 marzo 2010 nell'allegato B della seduta n. 302 All'Interrogazione 4-06050\n presentata da MAURIZIO TURCO Risposta. - In riferimento all'interrogazione in esame, concernente il prossimo censimento generale della popolazione svolto dall'Istituto nazionale di statistica, si rappresenta quanto segue. In via preliminare e' necessario precisare che il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione e' chiamato a svolgere, su delega del Presidente del Consiglio dei Ministri, funzioni di vigilanza sul predetto Istituto e, pertanto, e' competente a fornire all'interrogante gli elementi di risposta relativi agli aspetti strettamente inerenti all'attivita' statistica riferiti dall'Istat. Quanto, invece, alle iniziative sollecitate dall'interrogante in ordine alla completezza, veridicita' e correttezza delle informazioni statistiche, si sottolinea che le valutazioni relative all'opportunita' di affidare al predetto Istituto l'incarico di raccogliere, elaborare e fornire, in occasione del prossimo censimento generale della popolazione, informazioni afferenti all'identita' di genere ed all'orientamento sessuale della popolazione, devono essere rimesse alla decisione collegiale del Governo e, in particolare, all'iniziativa del competente Ministro per le pari opportunita'. In assenza di tale valutazione, collegialmente condivisa dal Governo, il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione non puo', quindi, autorizzare l'Istat a raccogliere, elaborare e fornire le predette informazioni, ne' l'Istituto statistico puo' autonomamente, e al di fuori di specifiche previsioni normative, provvedere in tal senso. Pertanto, ferme restando le determinazioni che il Governo, su proposta del Ministro per le pari opportunita', vorra' assumere al riguardo, si forniscono di seguito i chiarimenti tecnici comunicati dall'istituto nazionale di statistica in merito alle procedure dallo stesso poste in essere in attuazione della normativa vigente. Nel 2011 si terra' in Italia il 15 o censimento generale della popolazione e censimento generale delle abitazioni, nel rispetto di quanto previsto dal vigente Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio (EC) n. 763 del 2008, dal Regolamento CE n. 1201 del 30 novembre 2009, nonche' dalla normativa nazionale in materia di sistema statistico e di trattamento dei dati personali e di quelli sensibili. L'obiettivo del censimento e' di rilevare, tra le altre, informazioni sulla composizione e sulle caratteristiche delle famiglie e dei nuclei: a tal fine, viene rilevata la relazione di parentela, convivenza o coabitazione che intercorre fra ogni componente della famiglia e una persona di riferimento (l'intestatario del foglio di famiglia), secondo le disposizioni normative vigenti. Al riguardo si precisa che dal vigente ordinamento giuridico non e' ricavabile una definizione univoca di famiglia: mentre la Costituzione e il codice civile, infatti, riconoscono e apprestano una specifica tutela giuridica soltanto alla «famiglia fondata sul matrimonio», altre disposizioni normative reputano, poi, giuridicamente rilevante, ad alcuni effetti, la cosiddetta famiglia naturale o di fatto, costituita da persone di sesso diverso che convivono more uxorio ed eventualmente dai figli di esse. Infine, l'articolo 4 del decreto del Presidente della Repubblica n. 223 del 1989 (cosiddetto Regolamento anagrafico) fornisce una definizione di «famiglia anagrafica» secondo cui la stessa puo' essere costituita da un insieme di persone che, coabitando ed avendo dimora nello stesso Comune, sono legate non solo dai tradizionali vincoli di matrimonio, parentela, affinita' e adozione e tutela, vincoli giuridicamente riconosciuti, ma anche da altri vincoli di natura affettiva. Allo stato attuale, il censimento della popolazione, attesa anche la sua finalita' di consentire l'aggiornamento delle anagrafi comunali attraverso il confronto dei dati censimento-anagrafe, finalita' quest'ultima della quale non va sottaciuta l'imprescindibile funzione, non puo' che rilevare le informazioni relative alla «famiglia anagrafica», cosi' come definita dal citato articolo 4. Si consideri al riguardo che, in occasione del 14 o censimento generale della popolazione del 2001, non e' stata raccolta alcuna informazione sull'orientamento/identita' sessuale degli individui (eterosessuali, omosessuali, bisessuali e transgender): l'obiettivo del censimento non era, infatti, rilevare e diffondere informazioni sull'orientamento/identita' sessuale degli individui, ma, piuttosto, rilevare informazioni sulla composizione e sulle caratteristiche delle famiglie e dei nuclei, considerando, in particolare, la relazione di parentela/convivenza/coabitazione che intercorre fra ogni componente della famiglia e una persona di riferimento (l'intestatario del foglio di famiglia). In tale contesto sarebbe stato possibile esclusivamente individuare coppie di «conviventi» (cioe' privi dei rapporto di coniugio), eterosessuali o omosessuali, ma non rilevare l'orientamento/identita' sessuale dei singoli individui. Nel 2001, quindi, l'Istat ha adottato, con riferimento a tale ambito di indagine, le tecniche statistiche di aggregazione ritenute piu' adeguate per la gestione dei dati, in modo da non disattendere alla sua funzione istituzionale, assicurando, al contempo, piena e coerente attuazione alla disciplina normativa di riferimento. Al riguardo il Governo, in risposta ad una interrogazione parlamentare (n. 3-3000 del 29 gennaio 2004 - On. Grillini, Bellillo ed altri) di contenuto analogo all'interrogazione in esame, ritenne opportuno precisare, in particolare, che «...non essendo stata la rilevazione censuaria predisposta al fine specifico di indagare sul fenomeno delle coppie dello stesso sesso, i casi di coppie dello stesso sesso sono stati compresi nel piu' ampio aggregato delle famiglie di due componenti formate da persone senza legami di parentela». Cio' anche in considerazione della mancata previsione, nel regolamento di esecuzione del censimento (decreto del Presidente della Repubblica n. 276 del 2001), di un'esplicita autorizzazione al trattamento di dati che, in quanto idonei a rilevare la vita sessuale di un individuo, rientrano, come noto, tra i dati sensibili di cui all'articolo 4 del decreto legislativo n. 196 del 2003. Per cio' che concerne il censimento 2011, benche' il provvedimento normativo concernente l'indizione ed il finanziamento del censimento in questione non sia stato ancora approvato dal Parlamento, l'Istat ha comunque gia' provveduto ad avviare, sul piano tecnico ed organizzativo, gli adempimenti necessari allo svolgimento della complessa operazione censuaria. In particolare, e' in corso di approfondimento il questionario di rilevazione per detto censimento alla luce degli esiti della rilevazione pilota (conclusasi il 23 dicembre 2009, che ha riguardato circa 80mila famiglie distribuite in 31 Comuni italiani), nonche' dei necessari approfondimenti delle questioni giuridiche connesse alla tutela dei dati sensibili. Sotto un profilo strettamente statistico, e fatta salva in ogni caso l'eventuale autorizzazione normativa, qualora gli approfondimenti tecnici e conoscitivi in corso - in particolare quelli legati alla tutela e al trattamento dei dati sensibili - nonche' le valutazioni in ordine alla sottonotifica che potrebbe distorcere i risultati del censimento, portassero alla decisione di inserire nel questionario domande finalizzate a rilevare le coppie dello stesso sesso, le opzioni oggi allo studio sono: A) utilizzare la classificazione della variabile «relazione di parentela o di convivenza con l'intestatario del foglio di famiglia» adottata in occasione della rilevazione pilota e incrociando tale informazione con la variabile «sesso», rendendo piu' esplicite le istruzioni di compilazione del questionario fornite ai soggetti rispondenti; B) inserire apposite modalita' per la rilevazione delle coppie dello stesso sesso. Analogamente a quanto avvenuto in passato, non verranno invece rilevate informazioni sull'orientamento/identita' sessuale degli individui, poiche' la rilevazione di queste informazioni non rientra fra gli obiettivi del censimento. Nessuna informazione sara' quindi rilevata sulla popolazione bisessuale e transessuale, mentre le persone omosessuali verrebbero conteggiate come tali soltanto qualora dichiarino di vivere in coppia con una persona dello stesso sesso dimorante abitualmente nello stesso alloggio. Preme sottolineare a tal proposito che, sulla base dell'esperienza internazionale e nazionale, si ritiene che la rilevazione censuaria non rappresenti lo strumento piu' adeguato per rilevare informazioni attendibili riguardanti il delicato tema degli orientamenti sessuali, in quanto in un contesto di obbligatorieta' della risposta, quale quella del censimento, l'inserimento di un quesito su un «dato sensibile» per il quale e' prevista a livello normativo la facoltativita' della risposta, potrebbe provocare una sottostima del fenomeno. Sia gli esiti del censimento del 2001, sia gli studi scientifici condotti non solo in Italia ma anche a livello internazionale, dimostrano, infatti, che su questi aspetti il censimento della popolazione, data la sua natura di ufficialita', non e' tecnicamente lo strumento migliore da adottare. Ad ogni modo, al fine di tenere in giusta considerazione le caratteristiche socio-economiche delle coppie dello stesso sesso, l'istituto Statistico ha avviato una indagine sull'atteggiamento della popolazione italiana nei confronti dell'omosessualita', per individuare atteggiamenti piu' o meno «omofobici», per documentare le discriminazioni subite dalla popolazione omosessuale, a scuola, sul lavoro, nella ricerca del lavoro, nella ricerca di un'abitazione e in altri contesti, le difficolta' incontrate all'interno della famiglia (madre, padre, fratelli) e le conseguenze che queste hanno avuto sulla vita quotidiana di ognuno e sull'esperienza di vita di coppia presente e passata con persone dello stesso sesso. L'indagine e' attualmente in fase di sperimentazione, e sara' condotta in forma campionaria con questionario consegnato in busta chiusa all'intervistato, il quale sara' tutelato completamente nella riservatezza e potra' cosi' rispondere in assoluta liberta'. Questa rilevazione consentira' dunque, attraverso l'utilizzo di tecniche idonee, di disporre di dati statistici attendibili in ordine al fenomeno delle discriminazioni, come peraltro richiesto dalla stessa interrogazione, e sara' condotta con metodi che minimizzeranno il rischio di non dichiararsi, come potrebbe, invece, facilmente accadere in occasione del censimento. Il Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione: Renato Brunetta." . _:B7e59f65bdd9d69a9eafe52349a6cc502 "20100330" . _:B7e59f65bdd9d69a9eafe52349a6cc502 "MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO PUBBLICA AMMINISTRAZIONE INNOVAZIONE" . _:B7e59f65bdd9d69a9eafe52349a6cc502 . _:B7e59f65bdd9d69a9eafe52349a6cc502 .