. "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05915 presentata da GALLETTI PAOLO (MISTO) in data 19961205"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05915 presentata da GALLETTI PAOLO (MISTO) in data 19961205" . "4/05915" . "0"^^ . . "2014-05-15T10:41:44Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "19961205-" . . . . . "Per sapere - premesso che: le prime difficolta' della Casaralta risalgono al 1987 a seguito del blocco degli investimenti delle Ferrovie dello Stato successivo allo scandalo delle \"lenzuola d'oro\"; la Casaralta partecipava gia' al consorzio Firema per poter partecipare alle gare d'appalto promosse dalle ferrovie; i consorzi di imprese, anche limitati a singole gare, erano obbligatori e finalizzati a limitare e superare la grande frantumazione delle aziende (quarantotto) appartenenti al settore materferro; a fine 1992 la Casaralta apri' la procedura di mobilita' per centotrenta lavoratori, poi ritirata e sostituita con cassa integrazione guadagni straordinaria a seguito di una fusione con Virca (finanziaria dell'azienda); a gennaio 1995 il vecchio consorzio Firema e' diventato una unica azienda attraverso una fusione effettiva e l'ingresso di Ansaldo (51 per cento la ex proprieta' e 49 per cento Ansaldo); attualmente Firema e' composto dalle seguenti unita' operative: parte meccanica: Stanga, con sede a Padova, con 330 dipendenti circa; Casaralta, con sede a Bologna, con 270 dipendenti circa; Caserta, con sede a Caserta, con 750 dipendenti circa; Cittadella, con sede a Padova, con 320 dipendenti circa; parte elettrica: Marelli trazione, con sede a Sesto S. Giovanni, con 220 dipendenti circa (compresi Retam Milano); Retam Service, con sede a Spello, con 60 dipendenti circa; Metalm. Lucana, con sede a Tito Scalo (Potenza), con 200 dipendenti circa; progettazione: Firema Enginering, con sede a Sesto S. Giovanni; l'organico complessivo e' di circa 2.200 addetti. La partecipazione di Firema al consorzio Trevi assieme a Fiat, Ansaldo, Breda, Abb in particolare nel settore della progettazione non si puo' considerare \"brillante\". Nel consorzio Trevi i compiti sono cosi' suddivisi: progettazione parte meccanica e' di competenza Breda; progettazione e fornitura carrelli e' di competenza Fiat; progettazione parte elettrica e' di competenza Ansaldo e Abb; la quota di lavoro Firema e' esclusivamente esecutiva; la Casaralta attualmente ha un organico di duecentosettanta dipendenti, di cui sessantacinque impiegati con un utilizzo di cassa integrazione guadagni straordinaria che riguarda, ad oggi, ottanta lavoratori a zero ore e conta sul seguente carico di lavoro: ventitre carrozze Z1 quasi ultimate; sono ancora in azienda avendo accumulato ritardi dovuti a mancanza di materiali, quindi il carico di lavoro e' irrilevante; 20 locomotori per Etr 500 in via di ultimazione; il carico di lavoro per Casaralta consiste nella costruzione del telaio, l'assiematura della cassa con le pareti e l'imperiale in lega leggera forniti da Caserta. Tutta la parte elettrica e' di competenza Marelli; 2 treni per la Casalecchio Vignola; solo il completamento in quanto la carpenteria viene costruita a Caserta; otto carrozze a due piani complete per le Ferrovie sud est; cinque carrozze complete per Acotral per la linea Roma Viterbo; sei treni completi (in due pezzi) per la linea Roma Pantano; inoltre si stanno mettendo in lavorazione: 20 locomotori Etr 500 Politensione (un primo lotto di 6 locomotori), questa commessa stenta a partire e i ritardi vengono motivati per le difficolta' di progettazione di Breda. Il carico di lavoro che ne deriva, seppure importantissimo, non e' sufficiente a saturare le capacita' produttive in virtu' della suddivisione interna a Firema (vedi sopra); 17 tram per Oslo completi. Questa commessa, con comunicazione ufficiale della dirigenza dello stabilimento, era stata affidata a Caserta poi dirottata a Casaralta e immediatamente messa in lavorazione; in azienda si e' avviato un corso di formazione per qualificare saldatori sull'alluminio oltre che ad avere provveduto ad acquistare e predisporre le attrezzature necessarie; a pochi mesi da quella comunicazione siamo in presenza di un preoccupante \"ripensamento\" da parte di Firema consistente nel riportare a Caserta tutto il lavoro della carpenteria e affidare il lavoro di ultimazione a Casaralta; siamo quindi in presenza, non solo, di un \"alleggerimento\" di carico di lavoro, ma di una decisione grave che non consente alla Casaralta di sperimentarsi su nuove tecnologie che significherebbero un importantissimo salto di qualita' e di esperienza su mezzi di trasporto urbano e metropolitano in lega leggera, sapendo che questo prodotto puo' rappresentare in breve tempo un mercato importante di sviluppo; la Casaralta negli scorsi anni, ma anche oggi, oltre alla fornitura di carrozze e locomotori per le Ferrovie dello Stato acquisendo ottime posizioni sia di mercato che di specializzazione e qualita' ha fornito a Ferrovie concesse locali diversi veicoli completi: Modena-Sassuolo, Benevento-Cancello, Bari-Barletta, Roma-Viterbo, Trento-Male'; sono stati costruiti veicoli per la Metropolitana di Manchester con ottimi risultati e gradimenti del cliente e inoltre una importante subfornitura Gec. Alsthom di carpenteria per carrozze a due piani per le Ferrovie francesi, ottenendo la certificazione di qualita'; ulteriore preoccupazione deriva dalla presentazione del piano industriale di Firema elaborato dall'ingegner Roberto Cai (ex Breda) al quale e' stato dato mandato pieno di procedere alla riorganizzazione dell'azienda; il giorno 14 novembre 1996 si e' svolto l'incontro con le organizzazioni sindacali nazionali e il coordinamento per la presentazione del piano che relativamente alla parte meccanica, che interessa direttamente la Casaralta, si prevede un esubero di 400 addetti (50 per cento diretti, 50 per cento indiretti, impiegati e dirigenti) su 1.200 addetti attuali con una operazione \"chirurgica\" che elimina uno degli attuali tre stabilimenti e un ridimensionamento nei due rimanenti. La sopravvivenza dello stabilimento di Bologna, gia' da tempo in discussione e' da considerarsi al capolinea se si valutano i comportamenti aziendali in merito all'andamento produttivo sopra descritto che vanno letti come decisioni non dichiarate, ma applicate per soffocare rapidamente l'attivita' produttiva e occupazionale (vedi in particolare la decisione sulla commessa dei tram per Oslo); va inoltre valutato con grandissima attenzione l'impatto che avra' la prossima totale e definitiva acquisizione del gruppo Breda da parte di Finmeccanica; infatti Finmeccanica si trovera' ad essere proprietaria del 100 per cento del gruppo Breda e del 49 per cento di Firema; si sommeranno le seguenti unita' operative: parte meccanica: Breda, sede a Pistoia; Ferrosud, sede a Matera; Omeca, sede a Reggio Calabria; Sofer, sede a Pozzuoli; Avis, sede a Castellammare; Imesi, sede a Palermo; Menarini bus, con sede a Bologna; parte elettrica: Ansaldo, sede a Napoli. In estrema sintesi si ricomporra' cio' che e' rimasto del settore Materferro con grossi problemi di carico di lavoro e in totale assenza di un piano nazionale dei trasporti che faccia da punto di riferimento indispensabile ad affrontare la riorganizzazione del comparto in grado di competere con i grossi gruppi europei che di fatto gestiscono dal punto di vista produttivo e tecnologico la quasi totalita' del settore rotabili nel mondo; per la Casaralta questa situazione non puo' durare oltre, la dirigenza aziendale non da' alcuna risposta ne' sulle prospettive produttive ne' sull'utilizzo degli ammortizzatori sociali e la gestione della crisi; la R.S.U. e i lavoratori congiuntamente a Fim-Fiom-Uilm territoriali hanno deciso una dura azione di lotta che consiste nel parziale blocco dei prodotti finiti con iniziative quotidiane di sciopero -: come intendano far fronte alla crisi del comparto industriale in questione e in particolare a quella di Casaralta, rilanciando il trasporto su ferro e favorendo la costituzione di un polo dei trasporti a Bologna. (4-05915)" . "GALLETTI PAOLO (MISTO)" .