INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05666 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100111

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-05666 presentata da RITA BERNARDINI lunedi' 11 gennaio 2010, seduta n.263 BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: secondo quanto riportato nel comunicato stampa del 6 gennaio 2010 dell'Osservatorio permanente sulle morti in carcere (composto da Radicali Italiani, associazione «Il Detenuto Ignoto», associazione «Antigone»; associazione «A Buon Diritto», redazione di «Radio Carcere», redazione di «Ristretti Orizzonti»), il 5 gennaio 2010 Celeste Frau, 62 anni, condannato a 12 anni di carcere per una rapina commessa nel 2007, si e' ucciso nel carcere «Buoncammino» di Cagliari; Frau divideva la cella con altri tre detenuti, i quali, non vedendolo uscire dal bagno si sono allarmati. Quando si sono affacciati, hanno visto il suo corpo penzolare dalla finestra. Aveva annodato le lenzuola. Non ha lasciato un biglietto ne', che risulti, aveva mai manifestato in precedenza alcun intento suicida; il detenuto morto suicida di mestiere faceva il rottamaio, aveva diversi precedenti penali ed era una vecchia conoscenza del direttore di Buoncammino, dottor Gianfranco Pala, il quale ha definito la sua morte «imprevista ed imprevedibile», riferendo che Frau «aveva passato buona parte della sua vita in galera e non era depresso. Aveva un ottimo rapporto con i detenuti e con gli agenti. Semmai aveva problemi cardiaci e per questo era seguito con particolare attenzione dai medici»; sulla vicenda l'avvocato del detenuto, Erika Dessi', ha dichiarato quanto segue: «Ero fermamente convinta della sua innocenza. Frau e' stato condannato perche' a casa sua sono stati trovati alcuni gioielli della rapina. Ma il suo telefono all'ora della rapina aveva agganciato una cella di Assemini, dove risiedeva. Dopo la pubblicazione della sentenza mi sarei battuta in cassazione per farlo assolvere»; con la morte di Celeste Frau salgono a 21 i detenuti morti negli ultimi 8 anni nel carcere di Cagliari: 11 si sono suicidati, 4 sono deceduti per malattia e per altri 6 e' stata aperta un'inchiesta giudiziaria mirante all'accertamento delle cause della morte; per quanto riguarda i suicidi di detenuti «over 60», con quello di Frau negli ultimi otto anni se ne contano 26, di cui 3 ultrasettantenni. Di certo le condizioni detentive, caratterizzate da un cronico sovraffollamento e dalla carenza di personale, anche sanitario, penalizzano in maniera particolare i detenuti anziani che avrebbero bisogno di spazi e assistenza adeguate (attualmente negli istituti di pena sono oltre 2500 gli «over 60» e 450 di loro hanno piu' di 70 anni); dopo che il 2009 ha fatto registrare il numero piu' alto di suicidi in carcere della storia italiana (72), il 2010 sembra essere iniziato all'insegna della medesima «emergenza», atteso che questo e' gia' il secondo suicidio registratosi negli istituti di pena a nemmeno una settimana dall'inizio dell'anno -: di quali informazioni disponga il Ministro sui fatti riferiti in premessa e, in particolare, se non intenda avviare, nel rispetto e a prescindere dalla eventuale inchiesta che sulla vicenda aprira' la magistratura, un'indagine amministrativa interna volta a verificare se in merito al suicidio di Celestino Frau non siano ravvisabili profili di responsabilita' della direzione dell'istituto per omessa vigilanza; se il Ministro non ritenga che l'alto tasso di suicidi in carcere dipenda anche dalle condizioni di sovraffollamento degli istituti di pena e dalle aspettative frustrate di migliori condizioni di vita al loro interno, soprattutto con riferimento ai 26 suicidi di ultrasessantenni registratisi negli ultimi otto anni; se ritenga necessario assumere iniziative normative volte a modificare il regolamento sull'ordinamento penitenziario al fine di assicurare, attraverso una maggiore personalizzazione del trattamento, una «detenzione giusta», rispettosa del diritto alla vita e degli altri diritti fondamentali degli individui, se del caso, istituendo in ogni carcere degli appositi presidi specializzati per prevenire il rischio-suicidi e le altre emergenze legate ai disagi psicologici; quali iniziative, piu' in generale, il Governo intenda assumere per contenere e ridurre l'alto tasso dei decessi per suicidio in carcere; se non ritenga urgente riferire sulla reale consistenza dei 21 decessi avvenuti nel corso degli ultimi 8 anni nell'istituto di pena cagliaritano; quali iniziative ritenga opportuno adottare per ricondurre il carcere Buoncammino di Cagliari nel pieno rispetto delle norme vigenti cosi' da assicurare condizioni di vita dignitose sia ai detenuti che al personale di polizia penitenziaria. (4-05666)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05666 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20100111 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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4/05666 
BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) 

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