INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05547 presentata da SCALIA MASSIMO (PROG.FEDER.) in data 19941125
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Ai Ministri della sanita', dell'ambiente e per i beni culturali ed ambientali. - Per sapere - premesso che: con DPGR del Lazio n. 907 del 1992 l'ENEL SpA, Compartimento di Roma, Distretto del Lazio, e' stata autorizzata in via provvisoria, a costruire, tra l'altro, l'elettrodotto a 150 Kv "Cesano-Settevene-Civita Castellana" nel territorio dei comuni di Roma, Campagnano di Roma, Nepi, Castel Santa Elia e Civita Castellana; con decreto n. 575 del 1994 la GR del Lazio autorizzava l'ENEL SpA a procedere all'occupazione, in via d'urgenza, di numerosi fondi ubicati nel comune di Civita Castellana in loc. "Fontana Quaiola", sui quali si sviluppera' il precitato elettrodotto; con decreto n. 1098 dell'11 giugno 1994 il presidente della Giunta regionale del Lazio aveva sospeso, fino al 2 luglio 1994 il sopracitato decreto n. 575 del 1994; il Sindaco di Civita Castellana in data 20 maggio 1991, in risposta alla nota n. 008697 del 20 marzo 1991, scriveva all'ENEL che i tratti GH e HI dell'elettrodotto da realizzarsi nel territorio del comune, non risultavano compatibili con il PRG; nella conferenza di servizi presso la regione Lazio del 6 luglio 1994 i Sindaci di Civita Castellana e di Campagnano hanno espresso parere negativo e sollevato diversi problemi in merito al costruendo elettrodotto; nel prosieguo della suddetta conferenza di servizi, il 2 agosto 1994 il rappresentante del Comando regione Militare Centrale fa rilevare che il progetto ENEL e' privo della documentazione necessaria per la rilevazione dei profili altimetrici per la verifica delle interferenze per i voli a bassa quota e il rappresentante della provincia di Viterbo che alcuni tratti degli elettrodotti attraversano centri abitati con particolare riferimento a Canino, Nepi e Civita Castellana e ne chiede l'interramento; l'opera sopra menzionata, a causa della sua imponenza, provochera' un impatto ambientale nel territorio regionale dalle conseguenze estremamente negative dal punto di vista paesaggistico anche tenuto conto che buona parte dell'area sulla quale si sviluppera' il costruendo impianto e sottoposta a vincolo paesaggistico ex legge n. 1497 del 1939; diversi studi scientifici hanno piu' volte dimostrato che sono molteplici gli effetti negativi sulle popolazioni interessate dagli attraversamenti di elettrodotti e su questo elettrodotto che attraversera' zone densamente abitate le competenti USL non hanno mai ricevuto il progetto ne' tantomeno espresso pareri di competenza; la Soprintendenza Archeologica per l'Etruria Meridionale, presente nelle varie conferenze di servizi, non ha ancora espresso parere; il progetto risulta privo di Valutazione d'Impatto Ambientale -: se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti esposti e quali siano le loro valutazioni in merito a quanto esposto; quali provvedimenti urgenti verranno presi per la tutela dell'ambiente e delle popolazioni esposti a campi elettromagnetici; se non ritengano opportuno ordinare, al piu' presto, una riduzione della potenza dell'elettrodotto e un preventivo studio d'impatto ambientale; se nel progetto siano rispettate le distanze dagli edifici cosi' come previste dal DPCM del 23 marzo 1992. (4-05547)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05547 presentata da SCALIA MASSIMO (PROG.FEDER.) in data 19941125
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05547 presentata da SCALIA MASSIMO (PROG.FEDER.) in data 19941125
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SCALIA MASSIMO (PROG.FEDER.)