INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05523 presentata da BICOCCHI GIUSEPPE (RINNOVAMENTO ITALIANO) in data 19961125
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_05523_13 an entity of type: aic
Al Ministro dei trasporti e della navigazione. - Per sapere - premesso che: la disabilitazione in atto nella linea ferroviaria relativa all'unita' territoriale Adriatico-Sud, linea Pescara-Ancona, giurisdizione da Vasto-San Salvo ad Alba Adriatica, sta creando notevoli disservizi per gli utenti; tale disabilitazione riguarda le stazioni di Alba Adriatica, Giulianova, Roseto, Pineto, Silvi, situate in provincia di Teramo, e Montesilvano, in provincia di Pescara, alcune delle quali, a seguito dell'avvenuta dotazione di nuove tecnologie, hanno gia' la chiusura notturna nei giorni feriali e la chiusura completa il sabato, la domenica ed i giorni festivi; Giulianova si e' invece vista togliere la fermata di quattro treni Intercity e di un treno espresso, oltre alla soppressione dello scalo merci, con decisioni unilaterali da parte delle Ferrovie dello Stato che stanno creando grosse ed evidenti difficolta' agli utenti dell'intera provincia di Teramo; in una tratta lunga oltre cinquanta chilometri, oltre ad essersi creati forti disservizi agli utenti, si crea un pericoloso abbassamento del livello di sicurezza e della relativa incolumita' dei viaggiatori, anche a causa del mancato presenziamento dei treni (con conseguente mancato rilevamento delle porte aperte al transito dei treni o del principio di incendio, rispetto alle quali la normativa e' sempre stata particolarmente severa, prevedendo anche l'ordine di arresto del treno, il controllo dei viaggiatori mancanti, la marcia a vista); i viaggiatori della tratta suddetta corrono serio pericolo nell'attraversamento dei binari, anche in considerazione agli evidenti limiti di una segnaletica che, in assenza dello specifico controllo del personale, dovrebbe presentare ben altre caratteristiche rispetto alle attuali, oltre ad essere supportata da adeguate modifiche delle strutture; il mancato presidio degli impianti che causa naturale degrado degli ambienti sia sotto il profilo strutturale sia per la prolificazione di sacche di emarginazione non controllata, fa di queste stazioni il ricettacolo di malavitosi e tossicodipendenti, con conseguenti disagi per gli utenti; la chiusura degli impianti suddetti impedisce l'uso di locali adibiti a sala di attesa, uffici informazione e biglietterie, di innegabile utilita' sociale, con evidenti sprechi di denaro pubblico (basti pensare alla stazione di Montesilvano, da poco ricostruita con una spesa pubblica di svariati miliardi), e nuoce certamente all'immagine delle Ferrovie dello Stato S.p.A., senza contare, inoltre, che la chiusura degli impianti e la ridotta attivita' delle biglietterie aumentano notevolmente i disagi per i viaggiatori, non consentendo di fornire loro informazioni in tempo reale (come, ad esempio, notizie in ordine ai ritardi dei treni) che eviterebbero ai passeggeri avvilenti e prolungate attese sui marciapiedi; la disabilitazione delle stazioni precedentemente indicate impone la chiusura prolungata dei passaggi a livello (da cinque/dieci fino a trenta minuti), anche a causa di mancanza di personale, e tale mancanza di personale, in periodi di circolazione intensa (periodo notturno, festivita', e, in particolar modo, periodo estivo), produce un notevole disservizio per gli utenti; le disfunzioni sin qui esposte si sono quindi sommate alle precedenti, come, ad esempio, quelle causate dall'assenza di sottovia adeguati che consentano, in una cittadina balneare di circa venticinquemila abitanti come Roseto degli Abruzzi, l'accesso ad ambulanze, vigili del fuoco ed altri mezzi di soccorso e di accedere, in caso di necessita', alle numerose abitazioni ed alberghi che si trovano sul lungomare nel periodo in cui i passaggi a livello sono chiusi o, ancora, la chiusura del passaggio a livello di Via Sauro e del cavalcavia dell'Annunziata a Giulianova; la discutibile fase di prepensionamenti che hanno causato un esodo di moltissimi ferrovieri di eta' non superiore ai 46 anni, cioe' nel pieno della maturita' professionale, il forte ridimensionamento degli organici in tutti gli impianti hanno costretto il personale rimasto in servizio a turni forzati che sono giunti anche a quarantadue ore settimanali, anziche' le trentasei ore previste contrattualmente, per poter coprire efficacemente i turni di lavoro -: se intenda attivarsi per ripristinare immediatamente le fermate di alcuni treni e lo scalo merci aboliti nella stazione di Giulianova, attuali cause di un notevole disservizio per l'intera provincia di Teramo, e per la riabilitazione delle stazioni rivierasche, con la conseguente riapertura per l'intera settimana; in quale modo intenda provvedere efficacemente alla manutenzione ordinaria e straordinaria a seguito dell'avvenuto ridimensionamento del personale addetto alla manutenzione degli impianti e delle linee (linea aerea, binari, deviatori ed apparati vari ubicati nelle stazioni) ed in considerazione del fatto che il personale rimasto in servizio e' appena sufficiente a coprire gli interventi d'urgenza dovuti ad anormalita'; come si intenda utilizzare i capi stazione in esubero a seguito della disabilitazione delle stazioni anzidette, considerando che, fino ad oggi, non risulta che da parte delle Ferrovie dello Stato spa sia stato programmato un piano di futura utilizzazione di questo personale altamente professionalizzato; se si sia tenuto conto, nell'adottare i provvedimenti sopra esposti, che la chiusura di tali strutture - legate indissolubilmente alla storia di queste cittadine rivierasche che ne usufruiscono, strutture da sempre esistenti, conosciute ed apprezzate per la funzionalita' e l'efficienza del personale che vi lavora e indispensabili per lo sviluppo turistico della zona - avrebbe comportato le disfunzioni e i disagi sin qui elencati. (4-05523)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05523 presentata da BICOCCHI GIUSEPPE (RINNOVAMENTO ITALIANO) in data 19961125
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2014-05-15T10:39:41Z
4/05523
BICOCCHI GIUSEPPE (RINNOVAMENTO ITALIANO)