INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05470 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (PROG.FEDER.) in data 19941119
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_05470_12 an entity of type: aic
Ai Ministri della pubblica istruzione, di grazia e giustizia e per la funzione pubblica e gli affari regionali. - Per sapere - premesso che: nel mese di agosto 1990, la signora Teresa Potenza, nata a Napoli il 28 aprile 1965 ed ivi residente in via Nicolardi, 14 (P.co Il Verde), partecipa al concorso a cattedre per le scuole medie superiori nella regione Campania, classe XXV - Discipline giuridiche ed economiche, per la provincia di Napoli (bandito con decreto del Ministero della pubblica istruzione 23 marzo 1990), valido anche per il conseguimento dell'abilitazione all'insegnamento. Tale concorso pubblico avviene per titoli ed esami; lo svolgimento di tale concorso prevede che i candidati effettuino due prove scritte, in date distinte: una nella materia di diritto ed un'altra nella materia di economia; ciascun candidato deve scegliere per ciascun compito, in ogni giornata, una tra due tracce proposte dal Ministero della pubblica istruzione; per garantire l'assoluta segretezza sull'autore degli elaborati nel corso delle correzioni eseguite successivamente dalla commissione, la procedura seguita per le prove scritte e' alquanto articolata e presenta particolari cautele; la candidata Potenza in esame, svolge regolarmente le due prove scritte il 22 e 23 maggio 1991: sceglie di svolgere come elaborato scritto di economia quello sul tema relativo ai cicli economici, mentre per quanto riguarda il tema di diritto svolge la traccia relativa ai diritti obbligazionari; in particolare, il tema di economia da lei presentato si compone di almeno una decina di facciate, e' commentato ampiamente, e' corredato da grafici e, secondo la stessa, risulta abbastanza articolato ed approfondito; la Commissione esaminatrice del concorso, formata da 29 persone (presidi e docenti di scuole medie superiori statali), suddivise in nove sottocommissioni di tre membri ciascuna (un preside e due professori), un presidente coordinatore ed un segretario, si insedia ed opera dal 14 settembre 1991 fino al 27 maggio 1993 presso il convitto nazionale "Vittorio Emanuele II" in piazza Dante a Napoli; ciascuna sottocommissione ha un armadio con regolare serratura che si trova in un'unica stanza con porta regolarmente dotata di lucchetto di sicurezza, con chiavi custodite esclusivamente dal Presidente che poteva usarle alla presenza degli altri membri sigillando e de-sigillando le porte all'occorrenza; nel giugno 1992 viene resa nota la lista dei candidati ammessi alla prova orale, tra i quali figura il nome della Potenza alla quale e' attribuita la votazione di 14/20 per la prova di economia e di 15/20 per la prova di diritto, con un totale di 29/40. Dato che il minimo di voto valido per l'ammissione alle successive prove orali era di 28/40, la candidata e' ammessa, pur con un voto quasi minimo; successivamente, ella, in data 7 ottobre 1992, svolge il colloquio orale con la nona sottocommissione, presieduta dal preside professor Basilio Puoti, che la promuove, attribuendole il voto di 36/40; finalmente, nell'agosto 1993, viene pubblicata la graduatoria definitiva che riporta la professoressa Potenza al 217^ posto per la provincia di Napoli, con punteggi rispettivamente di 29/40 per gli scritti, 36/40 per l'orale e 8/40 per i titoli (laurea con 110 e lode), per un totale di 73 punti. Pertanto, stando a questi fatti, acquisisce l'abilitazione all'insegnamento delle materie economico-giuridiche nelle scuole medie superiori, ma nonostante cio' non riceve alcuna cattedra, in quanto non si classifica in posizione utile nella provincia di Napoli rispetto alle cattedre disponibili e assegnate dal Provveditorato agli Studi di Napoli; a partire dal mese di novembre 1993, la signora Potenza, viene in possesso di una serie di copie di documenti che comproverebbero l'esistenza di gravissime irregolarita' concorsuali compiute nei suoi confronti: a) copia di un verbale di una riunione della Commissione tenutasi in data 4 marzo 1992, in cui viene notificato al Presidente della commissione lo smarrimento di un plico contenente i due compiti di un candidato contrassegnato dal numero 4.022; b) copia di un verbale di una riunione della Commissione tenutasi in data 15 aprile 1992, in cui si verbalizza che i tre funzionari Amato, Boccarello e Lombardi (designati dalla Sovrintendenza Scolastica Regionale della Campania per venire a capo della faccenda) hanno ritrovato i due compiti smarriti e contrassegnati dal numero 4.022. Tali compiti sarebbero stati ritrovati in una busta di rifiuti posta nella stanza dei lavori; c) elenco dei candidati ammessi alle prove orali con indicazione dei contrassegni numerici, in cui figura che Potenza Teresa e' stata siglata col numero 4.022; d) copia di articoli pubblicati a mezzo stampa (da Il Mattino del 20 settembre 1993 "Indagate su quel concorso; interviene la magistratura" e da Il Giornale di Napoli del 1993 "Il giallo dei compiti scomparsi; ritrovati dopo sei mesi gli elaborati di un concorso a cattedra") che pubblicizzano perplessita' sulla regolarita' del concorso in esame; messa in allarme, il 28 gennaio 1994 la Potenza presenta istanza formale alla Sovrintendenza scolastica regionale della Campania per ottenere copia degli elaborati scritti delle prove di diritto ed economia, in ottemperanza alla legge sulla trasparenza degli atti amministrativi (legge n. 241 del 7 agosto 1990, decreto del Presidente della Repubblica n. 352 del 27 giugno 1992); in data 8 febbraio 1994, riceve una comunicazione scritta dalla Sovrintendenza, firmata dal Sovrintendente scolastico regionale Renato Nunziante Cesaro e dal Primo dirigente vicario Giuseppe Boccarello, in cui la richiesta di ottenere i compiti viene respinta, per vizio di motivazione e perche' "non si configura alcuna situazione giuridica rilevante da tutelare"; assistita dall'avvocato Caccaviello Gennaro, la Potenza presenta un'ulteriore istanza formale alla Sovrintendenza scolastica in data 9 marzo 1994, sottolineando i motivi e ribadendo l'esistenza di situazione giuridica da tutelare; trascorsi i regolari 30 giorni di silenzio da parte dell'Ufficio, l'avvocato Caccaviello Gennaro ritenendo che l'istanza fosse stata rigettata, presenta ricorso al Tribunale amministrativo regionale per conto della signora Potenza per l'ottenimento dei due elaborati contro la Sovrintendenza scolastica regionale; appena, viene notificato il ricorso alla Sovrintendenza scolastica, quest'ultima nella persona del Sovrintendente le comunica con missiva, in data 24 maggio 1994 che considera "ragioni valide per prendere visione degli elaborati" quelle addotte, invitandola, pertanto a prendere contratti con l'Ufficio; successivamente avvengono varie comunicazioni telefoniche tra il dottor Di Luca (responsabile dirigente dell'Ufficio contenzioso della Sovrintendenza) e la Potenza, allo scopo di concordare la trasmissione dei compiti, che viene effettuata materialmente soltanto in data 11 luglio 1994, alla presenza del marito e dell'avvocato Ricca Lucio, nonche' del funzionario primo dirigente vicario dottor Boccarello Giuseppe; clamorosamente, nonostante sui compiti sia apposta la sigla numerica 4022, i compiti consegnati sono quelli attribuiti dalla Commissione alla Potenza, ma gli elaborati non sono i suoi: la scrittura e' completamente diversa, sono molto scarni, in termini di quantita' di pagine rispetto a quelli da lei presentati e, per di piu', quello di Economia risulta essere stato svolto su una traccia diversa da quella da lei realmente scelta (tratta infatti della "... Politica economica..." e non dei "... Cicli economici..."); il gravissimo fatto viene subito comunicato al dottor Boccarello che dice voler informare della cosa il Sovrintendente; il giorno 13 luglio 1994 alle ore 11 circa, assistita dall'avvocato Ricca ed accompagnata dal marito, la Potenza ha un incontro nella Sala del Sovrintendente scolastico regionale della Campania, in Via Roma 402, al terzo piano, con il Sovrintendente scolastico regionale dottor Nunziante Cesario, alla presenza dei funzionari della Sovrintendenza dottor Boccarello, dottor Amato, dottor Gervasio ed ai componenti della Commissione di concorso XXV preside Perrella Elena, Presidente coordinatrice e Perrillo, Segretario. Assiste anche il dottor Bucciero Clemente, ispettore del Ministero, incaricato di vigilare sulla correttezza e regolarita' dei lavori della Commissione; in quella sede, la Potenza, tramite il suo legale, propone di visionare tutti gli elaborati del concorso per ottenere un duplice obiettivo; il ritrovamento, via perizia calligrafica, dei suoi elaborati ed il conteggio complessivo degli elaborati; nei giorni successivi, dato che non sopravviene alcun fatto nuovo, gli avvocati Lucio e Fulvio Ricca ricorrono ad una interpellanza giudiziaria tramite l'Ufficiale giudiziario del tribunale di Napoli, avvenuta il 19 luglio 1994; con essa si chiede formalmente al Sovrintendente scolastico regionale Campania Cesaro Nunziante di visionare (o prendere atto del rifiuto e delle motivazioni attribuite qualora la richiesta non venisse concessa) gli elaborati di coloro che hanno superato il concorso, gli elaborati di tutti gli altri candidati, i verbali nei quali gli elaborati sono riportati, catalogati e classificati, le scritture da dove risulta l'assegnazione della numerazione dei compiti, le scritture da dove risultano i membri che hanno proceduto all'accoppiamento dei numeri e delle buste e le scritture da dove risulta chi ha proceduto all'apertura e alla catalogazione, le scritture dove risultano i punteggi dei candidati; al momento della presentazione dell'istanza da parte dell'ufficiale giudiziario, il Sovrintendente (alla presenza del Vicario dottor Boccarelli) assicura che si riservera' di rispondere dopo aver sentito il Ministero della pubblica istruzione, rifiutandosi di voler annuire o rifiutare rispetto ai contenuti della richiesta; durante il mese di agosto presso il domicilio legale dell'avvocato Ricca Fulvio, giunge la comunicazione scritta della Sovrintendenza scolastica regionale nella quale formalmente la stessa dichiara, sentito il parere favorevole del Ministero della pubblica istruzione, di accogliere l'istanza della Potenza Teresa riguardo all'accesso agli atti del concorso, ponendo come data limite, quella del 30 settembre 1994; tuttavia nonostante tale termine, la sovrintendenza non adotta alcuna misura per consentire l'accesso agli atti; il dottor Boccarello dichiara all'avvocato Ricca Lucio che ha ricevuto dal Ministero l'assenso a che l'operazione sia gestita direttamente dalla Sovrintendenza regionale mediante ispettori dello stesso Ufficio regionale, il che lascerebbe supporre tempi brevissimi di lavoro; lo stesso Boccarello, pero', dopo il 26 settembre 1994 afferma di aver ricevuto una comunicazione da parte del Ministero della pubblica istruzione che in sostanza non acconsente piu' alle operazioni in esame. Tale comunicazione sarebbe giunta alla sovrintendenza regionale nel mese di settembre in data imprecisata e comunque in contrasto con il precedente assenso che la Sovrintendenza avrebbe ricevuto dal Ministero nel mese di agosto, cui si faceva cenno nella comunicazione spedita all'avvocato Ricca Fulvio; in data 22 ottobre 1994, "in presenza di due pronunce ministeriali evidentemente contrastanti", il dottor Boccarello si riserva di far conoscere la definitiva determinazione del Ministero -: se intenda, con la massima urgenza, consentire alla signora Potenza l'accesso agli atti in parola; se ritenga di accertare le irregolarita', gli illeciti e le gravi omissioni nell'espletamento del concorso in parola; quali provvedimenti intenda adottare per individuare e rimuovere dai propri incarichi i responsabili, ad ogni livello, dei gravissimi fatti in oggetto; come sia possibile che una vicenda come quella sopra narrata sia stata trascinata tanto a lungo e con cosi' grave danno morale e materiale per una candidata di un pubblico concorso. (4-05470)
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