INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05457 presentata da MOLINARO PAOLO SANDRO (FORZA ITALIA) in data 19941119

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Ai Ministri dell'ambiente e dell'interno. - Per sapere - premesso che: in seguito all'alluvione e all'esondazione del fiume Tanaro avvenute il 6 c.m. molte fabbriche del Nord, della zona di Alessandria ed Asti, sono state allagate e il contenuto dei loro magazzini e' stato spazzato via dalle acque del fiume in piena; alcune di tali fabbriche producono sostanze tossiche o usano sostanze nocive all'uomo per il processo di lavorazione dei prodotti; si e' attivato un servizio della Protezione Civile che, per mezzo di un aereo equipaggiato allo scopo, dovrebbe monitorizzare le zone colpite dall'alluvione e verificare l'inquinamento da sostanze nocive e prodotti chimici e la sua gravita' ed estensione lungo il corso del Po e di altri fiumi della Padana; e' chiaro che tutti i fiumi coinvolti nel disastro seguito all'inondazione della Val Padana sfociano nell'Adriatico, coinvolgendo un tratto di costa che va da Trieste a Pesaro - a seguito del gioco delle maree - che, pertanto, si trova ad essere inquinato da tutte le scorie e sostanze portate a valle dai fiumi carichi di acqua e detriti di ogni sorta; i primi rilevamenti dopo la piena del Po, scaricatasi al Delta, hanno fatto emergere il preoccupante dato che per ogni litro d'acqua del fiume sono presenti ben duemila microgrammi di azoto, quando 300 sono gia' il livello di guardia per la sicurezza delle acque; tale fenomeno ha portato alla ricomparsa delle diatomee, alghe microscopiche che indicano la "febbre del mare" e sono il sintomo delle sue malattie. Tali organismi si riproducono a dismisura quando l'equilibrio delle acque viene a mancare, quando dai fiumi arrivano al mare troppi concimi, fosfati e azotati e, nel caso della recente alluvione, chissa' quali altre sostanze; in tale senso, le preoccupazioni degli abitanti delle zone costiere adriatiche sono piu' che giustificate: le attivita' produttive legate alla pesca, alla mitilocoltura, al turismo, all'agricoltura sono messe in pericolo dalla possibilita', se non vi saranno interventi immediati, di eutrofizzazione di centinaia di chilometri quadrati di territorio marino-costiero, con grave danno a molti comparti dell'economia della zona; in seguito agli eccezionali fenomeni di eutrofizzazione verificatisi nell'anno 1989 nel mare Adriatico la legge n. 424 del 1989 prevede "misure di sostegno per le attivita' economiche nelle aree interessate da tali fenomeni", prevedendo la concessione di contributi in conto interessi per mutui di durata decennale destinati alla ristrutturazione e riqualificazione di strutture ricettive o comunque di supporto all'offerta turistica; le misure di sostegno di cui sopra vengono ribadite anche dall'articolo 9, comma 7 del DL n. 562 del 1994 (A.C. 1566) "Riordino delle funzioni in materia di turismo, spettacolo e sport" -: quali misure intenda adottare il Ministro dell'ambiente per il controllo non solo "a monte" del Po, ma soprattutto "al Delta" e in mare, per la verifica di quali e in che quantita' siano state scaricate sostanze tossiche o nocive in Adriatico; quali misure intenda adottare il Ministro dell'interno, verificate le responsabilita' per il danno ecologico sopravvenuto in zona, e quali misure precauzionali intenda emettere per la preservazione in futuro di fatti del genere; quali interventi economici a sostegno della ripresa produttiva, specialmente della pesca e dell'acquacoltura, nonche' delle attivita' legate al turismo delle spiagge di Sistiana, Grado, Lignano Sabbiadoro, Bibione, Iesolo, Rimini, Riccione, Lidi Ferraresi (coinvolte in toto o in parte dai milioni di tonnellate di acqua inquinata del Po riversatasi in Adriatico), intenda sollecitare il Ministro dell'interno al Governo, anche nella sua funzione di Commissario delle zone disastrate; quali misure intenda adottare il Ministro dell'ambiente per l'eliminazione in mare della quantita' di idrocarburi, fenoli tensioattivi, diserbanti, pesticidi, metalli e, forse, sostanze radioattive presenti nelle acque prospicienti il Delta del Po, prima che le stesse sostanze si espandano (sempre per il gioco delle maree e delle correnti marine) piu' a Nord o piu' a Sud, coinvolgendo cosi' altre zone costiere. (4-05457)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05457 presentata da MOLINARO PAOLO SANDRO (FORZA ITALIA) in data 19941119 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
LEONARDELLI LUCIO (FORZA ITALIA) 
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4/05457 
MOLINARO PAOLO SANDRO (FORZA ITALIA) 

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