. "20091209-20121113" . . "4/05301" . "1"^^ . "MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05301 presentata da TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091209" . "FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . "2014-05-15T00:21:06Z"^^ . "BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . "TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-05301 presentata da MAURIZIO TURCO mercoledi' 9 dicembre 2009, seduta n.255 MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della difesa. - Per sapere - premesso che: il signor David Gomiero e' stato incorporato il 5 giugno 2006 presso l'85 o Reggimento «Verona» di Montorio Veronese quale volontario in ferma prefissata di un anno; il successivo giorno 19 giugno il Gomiero e' stato sottoposto al ciclo vaccinale con le somministrazioni di Time Test (negativo)+, Vivotif Berna, Mencevax, Trivalente, immediatamente dopo le inoculazioni il signor Gomiero ha cominciato ad accusare nausea, astenia, fotosensibilita' e difficolta' alla deambulazione tanto da costringere i medici militari a ricoverarlo presso la locale infermeria; il giorno 22 giugno gli e' stato inoculato il vaccino Revaxis; in data 27 giugno il militare accedeva presso il pronto soccorso di Borgo Trento in Verona e successivamente veniva inviato in licenza di convalescenza e in data 31 ottobre 2006, d'autorita', veniva disposto il suo congedo; successivamente alla data del congedo condizioni di salute, debitamente certificate, hanno attestato un progressivo deterioramento delle condizioni di salute e fisiche di David Gomiero ma cio' non ha impedito all'amministrazione militare di denunciarlo per il reato di «Diserzione» (articolo 148 n. 2 c.p.m.p.) perche', militare vfp1 presso l'85 o RAV «Verona» di Verona, il 3 luglio 2006 non faceva rientro al Corpo, ne' si presentava ad altro ente militare, rimanendo assente senza giusto motivo - nei cinque giorni successivi e sino al 31 ottobre 2006, data in cui veniva d'Autorita' posto in congedo» e quindi, in data 27 febbraio 2008, di sottoporlo a giudizio presso il Tribunale militare di Verona; con sentenza n. 2 del 2008 depositata il 3 marzo 2008 David Gomiero veniva assolto dal reato ascrittogli «perche' il fatto non sussiste» avendo rilevato lo stesso collegio giudicante che «Non puo' ignorarsi, infatti, che sin dal 27 giugno 2006 il pervenuto accusava sintomi di \"malessere\" a seguito della \"vaccinazione trivalente\" (181); che tali sintomi, qualificati come \"cefalea\" ora come \"astenia\" ora come \"polineuropatia di possibile origine virale\" comportavano la concessione, da parte dei sanitari, di vari periodi di riposo, che andavano a coprire tutto il periodo di assenza dal servizio addebitatogli; che anche in epoca successiva al congedo sono continuati i ricoveri del giovane, a cui il 2 ottobre 2007 (un anno dopo il congedo) venivano diagnosticati dall'ospedale Di Mestre \"piressia recidivante, calo ponderale, iporessia marcata linfoadenomegalie sottomandibolari, stato generale scaduto\"; e che da ultimo il Tribunale ha oggi potuto verificare de visu come il Gomiero, qui giunto in carrozzella e deambulante con le stampelle, appaia in condizioni smagrite e ben piu' precarie rispetto a quelle evidenziate dalle fotografie del recente passato»; in data 12 maggio 2009 il signor Gomiero e' stato dichiarato invalido civile dal competente organo sanitario e in data 16 giugno 2006 ha chiesto al Ministero della difesa il riconoscimento della dipendenza da causa di servizio della patologia sofferta (assunta dall'amministrazione militare con numero protocollo 0017849 MD E24475 del 17 giugno 2009); a parere dell'interrogante la vicenda che ha visto coinvolto il signor David Gomiero e il comportamento assunto nei suoi confronti dall'amministrazione militare, che non ha esitato a denunciarlo e sottoporlo ad un procedimento penale, e' ingiustificabile -: se il ministro interrogato sia a conoscenza dell'attuale situazione che vede coinvolto il signor David Gomiero e quali immediate azioni intenda adottare affinche' gli sia garantita ogni necessaria assistenza medica; se intenda disporre, con la massima urgenza consentita, una inchiesta per accertare se, nell'esecuzione del ciclo vaccinale a cui e' stato sottoposto David Gomiero, siano stati rispettate tutte le disposizioni e i protocolli sanitari vigenti all'epoca dei fatti e se questi abbiano garantito il militare in premessa da ogni possibile rischio per la propria salute; quanti siano stati i casi di militari che, negli ultimi 20 anni, hanno riportato conseguenze, anche gravi, a seguito della somministrazione dei vaccini indicati in premessa; se il Ministro interrogato intenda impartire le opportune disposizioni affinche', ove se ne accertino i presupposti, al signor Gomiero sia riconosciuta la dipendenza delle patologie sofferte come «dipendenti da causa di servizio» e conseguentemente gli siano riconosciuti tutti i benefici economici previsti dalle vigenti normative; se il ministro interrogato intenda chiarire quali sono state le ragioni che hanno condotto l'amministrazione militare a denunciare il signor Gomiero alla competente procura militare, quali provvedimenti siano stati adottati nei confronti delle autorita' militari che ingiustificatamente ebbero a denunciare un fatto rilevatosi inesistente e il cui solo effetto e' stato quello di cagionare al Gomiero medesimo ulteriori patimenti e un indiscutibile danno economico e quale risarcimento/indennizzo, si intenda riconoscere al signor David Gomiero in relazione all'ingiusto processo al quale e' stato sottoposto, ove se ne riscontrino i presupposti di fatto e di diritto. (4-05301)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05301 presentata da TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091209"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . _:Bdc5edf655f4b3d076b92fd8657ceca75 . _:Bdc5edf655f4b3d076b92fd8657ceca75 "Atto Camera Risposta scritta pubblicata martedi' 13 novembre 2012 nell'allegato B della seduta n. 717 All'Interrogazione 4-05301\n presentata da MAURIZIO TURCO Risposta. - Si risponde congiuntamente ad entrambe le interrogazioni in titolo, in quanto attinenti ad analoga tematica. Si osserva, in linea generale, che le modalita' di somministrazione dei vaccini al personale militare sono sempre state rispondenti alle raccomandazioni delle organizzazioni internazionali che consentono la somministrazione, anche contemporanea, di vaccini non viventi o in associazione a vaccini viventi purche' in sedi diverse, mentre indicano un periodo di almeno quattro settimane fra inoculi di vaccini viventi, qualora non somministrati contemporaneamente. I vaccini acquisiti e impiegati dall'amministrazione sono tutti farmaci regolarmente autorizzati al commercio e dispongono di una scheda individuale, presente nelle confezioni, contenente indicazioni, controindicazioni ed eventi avversi o effetti collaterali, oltre alla composizione autorizzata. Come chiarito dalla dottoressa Salmaso (Istituto superiore di sanita'), nel corso dell'audizione del 18 maggio 2011 presso la terza Commissione parlamentare d'inchiesta presieduta dal senatore Costa, «i vaccini somministrati al personale militare non sono diversi da quelli prodotti per la generalita' della popolazione e sono gli stessi che, nel caso delle vaccinazioni obbligatorie, sono somministrate ai bambini soltanto dopo l'effettuazione di controlli molto stringenti, effettuati, sulla base di procedimenti centralizzati a livello europeo». L'ipotesi di un'eventuale associazione tra le vaccinazioni e i tumori dell'apparato emolinfopoietico, con particolare attenzione alle popolazioni dei militari, e' stata approfondita in sede scientifica dall'Istituto superiore di sanita' che ha ampiamente revisionato la relativa letteratura scientifica internazionale, da cui e' emerso che sono stati effettuati pochissimi studi, i cui risultati, nell'insieme, sono poco coerenti e l'evidenza e' inconsistente. Fatta questa doverosa premessa, in merito a quanto rappresentato nell'interrogazione in esame, si fa presente che la vicenda sanitaria del militare e' stata, a suo tempo, oggetto di approfondimento in relazione ad una istanza rivolta al Capo dello Stato dalla madre del giovane, riguardante la possibilita' per il figlio di poter essere ricoverato e assistito presso un nosocomio militare. In quell'occasione, l'Amministrazione militare aveva espresso la propria disponibilita' al ricovero dell'interessato presso il policlinico militare del Celio, evidenziando, tuttavia, che cio' non costituiva, in modo alcuno, riconoscimento di responsabilita' giuridica da parte della stessa amministrazione circa l'insorgenza delle patologie sofferte. Successivamente, comunque, la madre del giovane rinuncio' espressamente a tale possibilita' per motivi familiari. In proposito, e' il caso di chiarire che, in assenza di elementi informativi precisi - la sintomatologia lamentata era assolutamente aspecifica, a fronte di dati clinici ed ematochimici nei limiti della norma - non e' possibile inquadrare la patologia sofferta dal militare, ne' formulare contro deduzioni circa l'asserito nesso di causalita' con i vaccini, considerato che non si dispone di alcun dato di osservazione, a causa del brevissimo periodo di servizio prestato. Riguardo al quesito «se nell'esecuzione dei ciclo vaccinale a cui e' stato sottoposto D.G. siano stati rispettate tutte le disposizioni e i protocolli sanitari vigenti all'epoca dei fatti...», il militare risulta essere stato sottoposto al protocollo vaccinale in maniera rispondente, per tipologia e tempistica, a quanto previsto dalla schedula vaccinale per il personale militare, all'epoca vigente. Le schedule vaccinali adottate in ambito militare con i decreti ministeriali 19 febbraio 1997 e 31 marzo 2003 sono state ratificate dal Consiglio superiore di sanita' del Ministero della salute e risultano pienamente in armonia con le raccomandazioni di istituzioni internazionali mediche sia civili che militari. Le direttive applicative di tali decreti, periodicamente aggiornate in relazione alle emergenti innovazioni e conoscenze, tengono conto sia delle indicazioni offerte dal piano nazionale vaccini del Ministero della salute, sia degli accordi di standardizzazione vigenti in ambito Nato, che individuano protocolli vaccinali comuni, da garantirsi per tutti i militari, specie nell'ottica delle missioni in teatri operativi che coinvolgono forze multinazionali. Le direttive prescrivono anche - com'e' ovvio - di tener conto delle vaccinazioni gia' effettuate, quali risultino dalla documentazione del militare o da certificazioni dell'autorita' comunale (anagrafe vaccinale) o dell'autorita' sanitaria pubblica. Relativamente ai «casi di militari che, negli ultimi 20 anni, hanno riportato conseguenze, anche gravi a seguito della somministrazione dei vaccini...», presso l'osservatorio epidemiologico della Difesa risultano notificate, dal 1995 ad oggi, 89 reazioni avverse. Quanto, poi, alla richiesta che venga riconosciuta al militare la dipendenza da causa di servizio delle patologie sofferte, con riferimento alla domanda di pensione privilegiata tabellare presentata dall'interessato, si rappresenta che il Comitato di verifica per le cause di servizio, con parere n. 27954 del 2011 del 13 dicembre 2011, ha negato la riconducibilita' della patologia sofferta dal militare a causa di servizio. L'amministrazione ha, quindi, effettuato una nuova istruttoria, chiedendo al Comitato il riesame, in quanto il precedente parere negativo «non sembrava sufficientemente e adeguatamente motivato» in relazione all'influenza che i vaccini somministrati avessero potuto esercitare quale concausa della patologia sofferta. Allo stato attuale, si e' in attesa di conoscere il parere del Comitato, l'unico organo medico-legale preposto ad esaminare, dal punto di vista tecnico-scientifico, la possibile correlazione tra le malattie contratte dal personale militare e il servizio prestato. In particolare, con l'entrata in vigore del decreto del Presidente della Repubblica n. 461 del 2001, in tema di procedimento per il riconoscimento della dipendenza delle infermita' da causa di servizio dei pubblici dipendenti, e' stato affidato al Comitato di verifica per le cause di servizio, il compito di pronunciarsi sulla dipendenza o meno da causa di servizio dell'infermita' o lesione da cui e' affetto il soggetto. Il parere del Comitato - istituito e operante alle dipendenze del Ministero dell'economia e delle finanze - e' vincolante per l'amministrazione che ha soltanto la facolta' di richiedere un riesame dello stesso, qualora ne ravvisi le ragioni, fermo restando che, nel caso in cui il Comitato, anche in sede di riesame, dovesse esprimersi negativamente, l'amministrazione non puo' che conformarsi a tale parere. Riguardo, in ultimo, ai motivi che hanno indotto l'amministrazione militare a denunciare il signor D.G., si osserva che il comando di appartenenza si e' limitato a notiziare dei fatti la competente autorita' giudiziaria che ha instaurato il relativo procedimento nei suoi confronti. Il Ministro della difesa: Giampaolo Di Paola." . _:Bdc5edf655f4b3d076b92fd8657ceca75 "20121113" . _:Bdc5edf655f4b3d076b92fd8657ceca75 "MINISTRO DIFESA" . _:Bdc5edf655f4b3d076b92fd8657ceca75 .