INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05214 presentata da ROSSI ORESTE (LEGA NORD) in data 19941115

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_05214_12 an entity of type: aic

Ai Ministri dell'interno e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: l'interrogante e' stato informato di presunte irregolarita' avvenute nella fase preelettorale al comune di Brindisi, tramite lettera debitamente firmata dal signor Beniamino Mola ora in possesso dell'interrogante, qui di seguito riportata: "Assoluto arbitrio dell'Ufficio elettorale nella procedura di richiesta e rilascio dei certificati elettorali. Ampia discrezionalita' a favore o ai danni di talune liste, a seconda delle "simpatie" politiche. Alla lista "Lega Italia federale" alle ore 11 di sabato 22 ottobre 1994 (e cioe' un'ora prima della scadenza dei termini per la presentazione delle Liste) veniva dichiarato che circa 330 certificati elettorali erano stati ritirati da taluni "delegati di lista" uno o due giorni prima (sic!!!). Cio' e' assolutamente falso, tant'e' che messi alle strette, i 330 ca. certificati o li hanno prodotti nel giro di pochi minuti o li hanno tirati fuori da qualche cassetto. In entrambi i casi e' dimostrato l'assoluto arbitrio che ne ha caratterizzato il procedimento amministrativo, arbitrio che esponeva le liste "non amiche" a sabotaggio o a rischi di sabotaggi! Infatti cosa avrebbe potuto obiettare la lista "Lega Italia federale" se i funzionari che ostinatamente sostenevano che i 330 certificati erano gia' stati ritirati, avessero confermato ad oltranza tale assurda tesi? O se non avessero voluto tirar fuori all'ultimo momento i 330 certificati elettorali? Niente!! Assolutamente niente!! E la lista sarebbe stata esclusa per mancanza di certificati elettorali, senza avere in mano un qualsiasi elemento di cui servirsi per un eventuale ricorso al Tar. Analoga anomala procedura e' stata impiegata per la richiesta dei certificati elettorali, atteso che l'Ufficio ha operato sulla base dei prospetti originali recanti le firme dei sottoscrittori, ricavando fotocopie su cui ha annotato i numeri dei certificati elettorali, numeri indispensabili per la materiale produzione dei certificati stessi. Non e' assolutamente ammessa tale procedura sia perche' carente di elementari esigenze di trasparenza ed obiettivita' (data di arrivo della richiesta, numero di protocollo, funzionario ricevente, eccetera) sia perche' fortemente esposta a possibili arbitri e/o illeciti, quali, ad esempio, la distribuzione o la sottrazione di uno o piu' prospetti originali recanti le firme dei Sottoscrittori della lista, o la consegna di certificati in numero inferiore rispetto a quelli richiesti. Altra anomalia, facilmente verificabile, e' che, spesso, le accettazioni di candidatura a consigliere comunale, autenticate da Pubblici ufficiali, sono avvenute in data successiva rispetto alla data in cui i Sottoscrittori hanno sottoscritto il prospetto recante il nome del candidato sindaco e dei 40 candidati al Consiglio comunale. Cio' proverebbe che alcuni Pubblici ufficiali autenticatori hanno autenticato firme di sottoscrittori su prospetti in bianco e cio' e' assolutamente illegale!!! La lista "Lega Italia federale" si e' scrupolosamente attenuta alla legalita', iniziando a raccogliere le firme dei sottoscrittori solo a candidature definite e regolarmente accettate sia dal candidato sindaco che dai candidati consiglieri. Cio' evidentemente ha rappresentato un ingiusto "svantaggio" rispetto a quelle liste che hanno potuto beneficiare della compiacenza di taluni Pubblici ufficiali, raccogliendo firme su prospetti in bianco e cosi' beneficiando di un illecito congruo anticipo di tempo rispetto a chi ha dovuto prima individuare tutti i candidati consiglieri e soprattutto il candidato sindaco, per poi procedere a prospetti compilati alla sottoscrizione della Lista da parte dei propri sottoscrittori. Pare che le Liste numerate dall'Ufficio elettorale con i numeri da 1 a 5 avessero il prospetto, che indicata i nomi dei 40 candidati al Consiglio comunale, tutto in bianco, inclusa la parte che deve indicare il nome del candidato sindaco. Pare pure che la lista "Brindisi per Brindisi", facente capo ad esponeneti del Partito repubblicano (Corrado De Rinaldis Saponaro) e che all'ultimo momento ha appoggiato la candidatura di Gualtiero Gualtieri di Forza Italia, collegandosi a quest'ultima lista, abbia presentato anche presso lo studio del Notaio Narciso (che autenticava le firme dei sottoscrittori) prospetti in bianco, nel senso che non recavano ne' i nomi dei 40 candidati al Consiglio comunale e meno che mai il nome del candidato sindaco. Il giorno 14 ottobre 1994 - giornata di sciopero generale - l'Ufficio elettorale e le delegazioni comunali presso cui era possibile autenticare le firme, sono rimasti chiusi. Cio' ha rappresentato un grave danno per quelle liste - come quella della "Lega Italia federale" - che non hanno potuto fare autenticare le firme presso Pubblici ufficiali a pagamento, per carenza di mezzi finanziari. Ne' vi e' stato recupero di tale giornata di sciopero. E, tra l'altro, non vi e' dubbio alcuno che i funzionari comunali dell'uffico elettorale e quelli delle delegazioni comunali, abilitati alla autenticazione delle firme, avrebbero dovuto essere procettati, trattandosi di pubblico servizio urgente ed indifferibile!!! In quel giorno di sciopero, quindi, non e' stata garantita la par conditio tra le diverse liste. Ed ancora, il giorno successivo sabato 15 ottobre 1994 si registravano ulteriori atteggiamenti anomali nell'ufficio elettorale comunale. Stranamente detto ufficio risultava "aperto" per alcuni favoriti e "chiuso" per altri, tra cui la "Lega Italia federale"! Si conoscono per certo i nomi di due funzionari di quell'ufficio che hanno affermato che l'ufficio era chiuso. Come per certi si conoscono i nomi di persone che hanno potuto accedere all'ufficio ed autenticare le firme e quelli di persone che sono state allontanate ed accompagnate fuori dai corridoi dell'ufficio perche' "era chiuso" (sic!!!). Indubbiamente chi ha potuto autenticare la firma quel giorno e' stato o favorito o si e' visto riconosciuto un suo diritto; mentre chi non ha potuto autenticare la propria firma quel giorno (ed e' il caso di candidati della "Lega Italia federale") e' stato solo danneggiato. Sarebbe opportuno controllare quali liste hanno potuto "beneficiare" quel giorno e perche'. Il giorno 17 ottobre 1994 lunedi' verso le ore 12 due candidate della lista "Lega Italia federale" si sono recate presso l'ufficio elettorale del comune, ove un dirigente, abilitato alla autenticazione delle firme, nell'atto di autenticare la firma di una delle candidate della lega, ha esordito, in presenza del pubblico, dicendo: "E' positivo, e' bello che i giovani si avvicinano alla politica, peccato pero' che abbiate sbagliato simbolo!" Ogni commento sulla condotta di tale publico ufficiale, di cui si conosce il nome, e' del tutto superfluo. Lo stesso funzionario il giorno 22 ottobre 1994 sabato - ultimo giorno utile per sottoscrivere le liste - verso le ore 11,15 impediva ad un sottoscrittore della Lega - di cui si conosce il nome - di autenticare la propria firma in calce alla lista "Lega Italia federale" affermando falsamente che "ormai le sottoscrizioni sono chiuse e non si puo' piu' firmare". Ed il nostro sottoscrittore non ha firmato. Anche questo episodio, di una gravita' estrema, da' la misura del clima instaurato nell'apparato burocratico comunale ai danni della lista "Lega Italia federale". Nel contempo pero' lo stesso funzionario si dava un gran da fare per autenticare firme per altre liste e partecipava al coro di altri due funzionari, di cui si conoscono i nomi, che di li' a poco affermavano, a proposito dei 330 certificati elettorali, che questi erano gia' stati ritirati da delegati della Lega uno, due giorni prima! Ed ancora presso la Delegazione comunale del Rione Commenda, ove pure si potevano autenticare le firme, un impiegato comunale addetto allo sportello, militante di Rifondazione comunista e che ha nella lista di questo partito come candidato al Consiglio comunale suo figlio o un parente stretto, nel corso di tutta la fase di autenticazione delle firme dei sottoscrittori, si e' attivato freneticamente, abbandonando spesso lo sportello, per avvicinare ingnari passanti, numerosi per la presenza proprio di fronte all'Ufficio della delegazione di un Mercato rionale, inducendoli ad entrare nell'Ufficio per autenticare la firma a favore della lista di Rifondazione comunista. Lo stesso svolgeva pubblicamente nei locali dell'Ufficio vera e propria propaganda politica, tentando di influenzare altri sottoscrittori di altre liste spesso mettendo in difficolta' il funzionario di quella delegazione, abilitato alla autenticazione delle firme - persona questa molto seria e scrupolosa - il quale un giorno accortosi che sul prospetto di Rifondazione comunista mancava il nome del candidato Sindaco, in presenza del sottoscritto esordi' dicendo "Io non voglio perdere il posto per loro!" e provvide a scrivere di suo pugno su detto sprospetto il nome del candidato Sindaco di Rifondazione comunista. Presso la Delegazione comunale del Rione Paradiso si e' registrata analoga anomala situazione per la presenza ingombrante in quegli uffici di un funzionario comunale, abilitato alla autenticazione delle firme, nella duplice veste di Pubblico ufficiale e di padre di una ragazza candidata al Consiglio comunale per una Lista civica. Secondo voci da verificare in quella delegazione solo due liste avrebbero fatto il pieno di firme, per altro apposte su prospetti o gia' pre-firmati altrove o su prospetti in bianco. Sempre nel quartiere Paradiso si dice che una ragazza abbia raccolto firme in un palazzo di cui si conosce la ubicazione esatta, firme che sarebbero state autenticate a posteriori dal funzionario di cui al punto II). Un candidato della Lega ha riferito che il fidanzato della figlia e' stato per cosi' dire costretto a firmare in una palestra a favore della lista capeggiata da un esponente socialista, senza che vi fosse presente un Pubblico ufficiale e sotto una forte pressione psicologica (la minaccia di non poter piu' giocare in palestra, pare). Un giovane candidato al Consiglio comunale per la Lega, che gia' alcuni giorni prima aveva antenticato la propria firma di accettazione della candidatura, veniva indotto, quasi plagiato da un funzionario dell'Ufficio elettorale comunale al punto che, incontrato il sottoscritto, dopo qualche giorno, manifestava la sua intenzione di rassegnare le dimissioni dalla candidatura a Consigliere comunale e confidava il nome del Funzionario comunale che, non essendo riuscito in un primo momento a dissuaderlo dall'accettare la candidatura della Lega, era poi intervenuto su suo padre, con discorsi irripetibili e calunniosi e che il padre lo induceva con maniere forti ad uscire dalla lista "Lega Italia federale". Dopo un lungo colloquio col sottoscritto, il candidato si convinceva delle strumentalizzazioni poste in essere da quel funzionario e riconfermava la sua volonta' a rimanere candidato per la Lega. Di quel funzionario si conosce il nome. Un altro candidato di spicco di una lista civica si dice abbia raccolto firme in alcuni condomini, senza la presenza di un Pubblico ufficiale. I prospetti cosi' pre-fabbricati sarebbero stati autenticati da due funzionari comunali compiacenti. Di tutti si conoscono i nomi. Dall'esame dei prospetti della lista "Lega Italia federale" si evince che in almeno due casi una inspiegabile pressione sia sopraggiunta nel momento della firma la quale risulta stroncata a meta' come se fosse sopravvenuto una sorta di infarto a colpire il sottoscrittore che e' da ritenere liberamente si sia recato nell'Ufficio comunale. Cosa esattamente sia accaduto e' facile intuire!!! Presso la Delegazione comunale del Quartiere Casale ancora piu' clamorosa e' stata la campagna "tutta personale" condotta da un Funzionario comunale contro la Lega. Si dice che quel funzionario abbia lavorato, pare, a tempo pieno, a favore della lista del Partito popolare italiano (ex DC). Li' e' accaduto, per esempio, che un simpatizzante della Lega - di cui si conosce il nome - recatosi ivi Giovedi' 20 ottobre 1994 verso le ore 17 per sottoscrivere a favore della lista "Lega Italia federale" e' stato indotto, con discorsi fumosi e perfidi, da quel Funzionario comunale a sottoscrivere la lista del Partito popolare italiano invece che quella della Lega. Con esito negativo per quel funzionario, perche' il nostro si e' rivelato preparato e convinto!!! Sempre lo stesso pomeriggio, alcuni simpatizzanti della Lega, provenienti dal vicino complesso dell'ex Collegio Tommaseo, giunti negli uffici della Delegazione Casale per sottoscrivere la lista "Lega Italia federale", venivano prima depistati dallo stesso funzionario, il quale, tra l'altro, affermava che la Lega non era presente a Brindisi e che magari volevano firmare per il Partito popolare italiano. Intanto la situazione si surriscaldava ed il Funzionario comunale prima diceva che non vi erano piu' prospetti della Lega su cui firmare e poi, messa alle strette dai nostri simpatizzanti, affermava di non ricordarsi dove i prospetti li aveva conservati ed infine, minacciata di ricorso alle Forze dell'ordine, fingeva di ricordarsi e li tirava fuori da un armadio. Succedeva cosi' quanto, forse, nell'assenza di controllo, si era piu' volte verificato ai danni della lista della Lega. Tentativi di depistaggio, disinformazione disonesta, abuso del proprio ruolo, melafede verso umili cittadini, e forse qualcos'altro di molto piu' grave! Altro inspiegabile mistero tutto da chiarire: il black out verificatosi nella zona centro della citta' il giorno 20 ottobre giovedi' tra le ore 18 e le ore 19,30. Al primo black out il Responsabile dell'ufficio elettorale ebbe a dichiarare che per quella sera tutte le operazioni erano sospese e fu cosi' che alcuni sottoscrittori della Lega dovettero andare via senza poter autenticare la loro firma. Sta di fatto invece che l'Ufficio quella sera opero', ed a pieno ritmo, tant'e' che il sottoscritto recatosi verso le ore 19,40 riscontro' che numerosissimi cittadini riuscivano ad autenticare le loro firme proprio presso la scrivania di quel Funzionario che aveva effermato che per problemi tecnici quella sera l'Ufficio elettorale non avrebbe funzionato. Presso la Delegazione Perrino avveniva poi che il funzionario abilitato alla autenticazione nelle firme, inspiegabilmente, per alcuni giorni ed in determinate ore, non fosse reperibile, pare perche' chiamato presso l'ufficio elettorale del comune e che lo stesso abbia per talune liste autenticato le firme, fuori dal normale orario per il pubblico. Ed ancora, secondo voci attendibili, si dice che un ragazzo di cui si conosce il nome abbia raccolto firme in un palazzo sito al Casale (si conosce l'indirizzo) senza la presenza di un pubblico ufficiale, a favore di una determinata lista. Ed ancora da rimarcare la ampia discrezionalita', se non l'arbitrio, di cui hanno abusato alcuni funzionari comunali, preposti alla autenticazione delle firme, in presenza di carte di identita' scadute. A seconda degli umori, a seconda delle simpatie politiche e non, a seconda delle convenienze, a seconda della personalita' e del grado di amicizia del sottoscrittore questo o quel personaggio politico, essi hanno ritenuto di potere o non potere applicare la legge, autenticando o non autenticando, a loro discrezione, a loro piacimento, secondo il piu' puro arbitrio. E' eclatante quanto accaduto a due sottoscrittrici della Lega presso lo stesso ufficio, presso lo stesso funzionario il quale, trovatosi di fronte a carte di identita', entrambe scadute, in tempi diversi, ha consentito ad una di poter sottoscrivere ed all'altra di non poterlo fare. L'unica differenza tra i due casi e' consistita nel fatto che chi ha protestato, magari alzando un po' la voce, e' riuscita ad autenticare e chi, piu' garbatamente ha preso atto in silenzio che il proprio documento era scaduto, non lo ha potuto fare. Ogni commento sulla condotta di siffatto Pubblico ufficiale e' veramente superfluo. Altro grave episodio su cui la magistratura non ha ancora potuto indagare solo perche' non informata in tempo dal sottoscritto e' quello riferito al sottoscritto da un Dirigente della Lega il quale ha affermato di avere ricevuto, poco prima che scadessero i termini per la presentazione delle liste, insistenti pressioni da parte di personaggi istituzionali importanti, finalizzate a "far ritirare la Lega" dalla competizione elettorale. Il Dirigente della Lega ovviamente non ha accettato dette pressioni anzi ha incoraggiato il sottoscritto ad andare avanti regolarmente -: se non ritenga di predisporre con urgenza adeguata ispezione ministeriale per verificare il corretto svolgimento delle operazioni elettorali, comprendenti la raccolta ed autentica delle firme nonche' la procedura di rilascio dei certificati elettorali. (4-05214)
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