"INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05058 presentata da NESPOLI VINCENZO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19941110"^^ . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . . "NESPOLI VINCENZO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05058 presentata da NESPOLI VINCENZO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19941110" . "2014-05-14T19:28:27Z"^^ . . . . "4/05058" . "Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri di grazia e giustizia e dell'interno. - Per sapere - premesso: che la Giunta Municipale del Comune di Afragola (NA), della passata legislatura 1985/1990 nell'ultima riunione dell'8 marzo 1990, stante le elezioni comunali del 5 e 6 maggio 1990, affido' un incarico alla societa' Italcostruzioni di Ischia cosi' articolato: esame delle pratiche di condono edilizio; recupero urbanistico di insediamenti abusivi articolo 29 e 30 legge n. 47 del 1985, e relativo progetto delle varianti urbanistiche; progettazione delle urbanizzazioni primarie e secondarie; indagini geologiche e geognostiche relative alle varianti; che tutto questo comporta oneri professionali ultramiliardari a carico del Comune inutilmente in quanto la stragrande maggioranza di tale incarico faceva gia' parte dell'incarico della redazione del PRG affidato precedentemente ad un pool di professori universitari di provata cultura ed esperienza nel settore; che tale delibera quindi risulta soltanto un doppione d'incarico teso a dissipare danaro pubblico; che la convenzione con inusuale prontezza veniva stipulata tra il Sindaco dell'epoca dottor Gennaro Espero e l'ing. Sciannamanica, quale legale rappresentante della Italcostruzioni con sede in Ischia, in data 3 maggio 1990 (corrispondente al venerdi' prima della domenica 5 maggio 1990, giorno delle elezioni comunali di Afragola). Soci di detta societa' sarebbero tecnici afragolesi di area democristiana, come l'arch. Vincenzo Castaldo; che con tale convenzione ogni pratica veniva pagata con lire 168.000 piu' IVA equivalente a lire 206.706 che per un totale di 4.000 pratiche sommano oltre ottocentomilioni (solo per il condono); che nella seduta della commissione territorio dell'11 marzo 1991 (Commissione scaturita dall'elezione del nuovo Consiglio Comunale) si ponevano all'UTC due specifici quesiti di cui il secondo cosi' esponeva: che valenza ha per l'UTC il lavoro prodotto da tecnici incaricati per le attivita' sottese alla legge n. 47 del 1985; che la relazione dell'UTC a firma dell'ing. capo f.f. Francesco Di Palo del 15 aprile 1991 prot. n. 5696 indirizzata al Presidente della Commissione territorio, al Sindaco ed all'assessore all'urbanistica, metteva lucidamente in evidenza che il conseguente provvedimento della concessione edilizia, dell'istruttoria delle pratiche di condono di tecnici esterni, e' riservato al sindaco o all'assessore al ramo, previa verifica dell'istruttoria (fatta dai tecnici esterni) da parte del capo dell'UTC e suoi collaboratori, per poter cosi' garantire istituzionalmente il supporto tecnico all'azione autorizzativa di controllo e di vigilanza del Sindaco paradossalmente facendo capire che tutto il lavoro affidato ad esterni, debba essere riesaminato dall'UTC per poterlo fare proprio; che davanti a tale sconcerto ed alle legittime perplessita', ci fu un'apposita delibera di consiglio comunale, la n. 85 del 24 maggio 1991, in cui si revocava l'incarico all'Italcostruzioni per le attivita' denominate con le lettere B, C, D e di eseguire soltanto quelle attivita' denominate con la lettera A (di espletare le fasi istruttori delle pratiche di condono edilizio attraverso l'autorizzazione delle procedure inerenti le competenze comunali); che il punto 5 di tale delibera conferma che la spesa prevista di lire 400.000.000 costituisce il tetto massimo da corrispondere alla Italcostruzioni srl per tutte le incombenze relative all'incarico di cui al punto A e che il conseguente pagamento e' subordinato all'effettivo incasso dei proventi derivanti dal condono; che nella seduta del 16 giugno 1991 protocollo n. 403532 il CORECO, nell'esaminare la delibera di Consiglio Comunale in questione, comunicava al Comune di Afragola le seguenti osservazioni: \"occorre acquistare copia della delibera G.M. n. 89 dell'8 marzo 1990, munita degli estremi di esecutivita', nonche' del precedente atto fondamentale del consiglio e dell'allegato schema di convenzione; occorre acquisire l'atto costitutivo della srl Italcostruzioni, e sapere se sono state confrontate altre proposte dei singoli studi professionali e sapere se la revoca dei precedenti incarichi non comporta oneri per l'Ente; occorre acquisire copia dello schema di convenzione, in cui si definisce la durata del rapporto e i criteri di valutazione, ai fini dei compensi, per ogni singola pratica quantizzando la somma ipotizzata nell'istruttoria; occorre saper in che modo potranno essere ottenute le sanatorie, se mancano i piani di recupero dell'abusivismo; occorre sapere quante domande di condono sono state presentate e se tutte rientrano nei limiti temporali fissati dalla legge 47/85 e quali sono le previsioni sugli introiti; con ogni riserva sulla legittimita' dell'atto occorre integrare la delibera di G.M. n. 89 dell'8 marzo 1990\"; che malgrado questo invito l'operazione comunque non parti'. In data febbraio 1992 l'allora Sindaco Capone in un apposito incontro tenuto con l'ingegnere G. Schisa, quale rappresentante della Italcostruzioni, faceva presente le preoccupazioni derivanti da un concreto inizio dell'incarico, stante ancora la delibera n. 85 del 1991 con i chiarimenti non ancora dati all'organo di controllo, il CORECO, considerando anche una illegittimita' iniziale dell'atto di convenzione in quanto la delibera di Giunta, di riferimento, era stata approvata con i \"poteri del Consiglio\"; che l'UTC s'e' sempre reso disponibile ad uno sforzo organizzativo per l'esame delle pratiche di condono, ne sono testimonianza le numerose relazioni che l'architetto Longo, dirigente dell'Ufficio tecnico (sino alla fine del 1990), ha inviato a tutte le forze politiche; che il sottoscritto, anche nella sua qualita' di Consigliere Comunale di Afragola, nel giugno 1993 ha inoltrato su tutta la problematica, analitico esposto alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli; che la mancata attuazione di quanto disposto dalla legge n. 47/85 (Condono edilizio) da parte delle Amministrazioni Comunali di Afragola, ha determinato un gravissimo danno erariale ed ambientale -: se non ritenga opportuno avviare una indagine amministrativa coinvolgendo la locale della Corte dei Conti, onde permettere un procedimento di responsabilita' personale e patrimoniale ai danni degli ex-amministratori; se sulla base di quanto esposto, non si concordi sulla opportunita' di compulsare la Magistratura onde avviare un'indagine per individuare responsabilita', omissioni ed illeciti nel merito della gestione della problematica inerente il \"condono edilizio\", ovvero conoscere quanto e' stato disposto dalla Magistratura napoletana in seguito all'esposto presentato nel giugno del 1993. (4-05058)" . "19941110-" . "0"^^ .