INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05056 presentata da RUBINATO SIMONETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091117

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_05056_16 an entity of type: aic

Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-05056 presentata da SIMONETTA RUBINATO martedi' 17 novembre 2009, seduta n.248 RUBINATO, REALACCI, VIOLA, BARETTA, MURER e MARTELLA. - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali. - Per sapere - premesso che: in data 6 settembre 2005 Unindustria Treviso, per il tramite della societa' «Iniziative Ambientali S.r.l.», ebbe a presentare alla regione Veneto un primo progetto per un sistema di termovalorizzazione, alimentato con rifiuti speciali non pericolosi, che prevedeva la costruzione di due impianti gemelli, da localizzarsi nei Comuni di Silea e Mogliano Veneto, posti a 10 km di distanza circa, in grado di smaltire 250.000 tonnellate/anno di rifiuti speciali ciascuno per complessive 500.000 tonnellate/anno; successivamente, in data 1 o ottobre 2008 Iniziative Ambientali srl ha presentato una nuova richiesta di autorizzazione o approvazione definitiva del Sistema di termovalorizzazione alimentato con rifiuti speciali non pericolosi, costituito sempre dai due impianti da ubicarsi nei Comuni di Mogliano Veneto e di Silea, contestualmente al giudizio di compatibilita' ambientale, ai sensi dell'articolo 11, comma 1 e dell'articolo 23 della legge regionale 26 marzo 1999, n 10, depositando gli elaborati di progetto e del SIA, datati luglio 2008; anche il nuovo progetto prevede che ciascuno dei due impianti, con la medesima tecnologia che si applica dal 2001 nell'impianto di Dalmine (Brescia), bruci 250.000 tonnellate l'anno di una enorme gamma di rifiuti, con una media giornaliera di circa 770 tonnellate di rifiuti e di circa 200 tonnellate di scorie da dover smaltire in altri impianti; si puo' calcolare che vi saranno quindi almeno 70 autotreni al giorno che trasportano rifiuti da bruciare e 20 autotreni al giorno che portano via i rifiuti bruciati, con notevoli problemi per la viabilita'; i fumi scaricati in atmosfera saranno piu' di 13 milioni di metri cubi al giorno e avranno una ricaduta su un raggio di circa 10 Km dall'impianto; le polveri sottili (che contengono diossina, piombo e altri metalli pesanti) saranno circa 360 tonnellate l'anno (cioe' una tonnellata al giorno); tale progetto e' attualmente sottoposto all'istruttoria preliminare da parte della struttura regionale competente per la VIA ai sensi dell'articolo 13 della legge regionale n. 10 del 1999; la commissione regionale di valutazione di impatto ambientale del 29 luglio 2009 ha stabilito di escludere dall'elenco di cui all'articolo 23 della legge regionale n. 10 del 1999 e dunque dal procedimento i comuni di Roncade (dal cui confine l'impianto di Silea dista poco piu' di 300 metri in linea d'aria) Casier, Carbonera e Treviso, enti locali che tuttavia sicuramente risentirebbero degli impatti ambientali causati dall'impianto medesimo soprattutto in ordine alla ricaduta delle emissioni inquinanti, e cio' in contrasto anche con quanto dispone la Convenzione di Aarhus, resa esecutiva nel nostro ordinamento con legge n. 108 del 2001, in ordine alla partecipazione delle comunita' locali e dei cittadini alle decisioni in materia ambientale; il progetto di Unindustria Treviso si colloca al di fuori di qualsiasi programmazione provinciale e regionale, atteso che ad oggi manca in Veneto una pianificazione regionale in materia di rifiuti industriali - solo di recente e' stato infatti avviato il relativo procedimento con l'approvazione in data 6 ottobre 2009 da parte della giunta regionale del documento preliminare del piano regionale di gestione dei rifiuti speciali (pubblicata nel Burl il 3 novembre 2009) -, ed e' completamente estraneo alle reali esigenze del territorio in quanto, in base ai dati dell'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente, ARPAV (cfr. «Rapporto sugli indicatori ambientali del Veneto» - edizione 2008), in Veneto nel 2005 sono stati avviati a incenerimento solo 42.238 tonnellate di rifiuti speciali e contemporaneamente sono state registrate sia una diminuzione dei rifiuti smaltiti in discarica sia un aumento della quantita' di rifiuti avviata a recupero, con un trend positivo a favore di quest'ultima, mentre il sistema di termovalorizzatori proposto brucerebbe complessivamente 500.000 tonnellate di rifiuti all'anno, una quantita' ben superiore a quello che e' il fabbisogno reale non solo della provincia di Treviso, ma anche della regione, dove pure gia' esistono in funzione 4 impianti di incenerimento per rifiuti urbani e altri 8 impianti per rifiuti speciali, pericolosi e non, che sono tutti largamente sottoutilizzati secondo i dati dell'agenzia regionale per l'ambiente (v. Il Sole 24 Ore Nord-Est del 14 febbraio 2007); va rilevato, inoltre, che la provincia di Treviso si colloca ai primi posti a livello nazionale per percentuali di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani e speciali riuscendo a raggiungere, in alcuni comuni punte di oltre l'80 per cento di raccolta differenziata e lasciando come residuo, eventualmente da destinare al recupero energetico, meno del 20 per cento di quanto prodotto, ragion per cui gli impianti progettati sono, anche a considerare i rifiuti urbani, sicuramente sovradimensionati rispetto alle esigenze del territorio; il progetto prevede l'incenerimento di rifiuti speciali industriali non pericolosi e di rifiuti assimilabili ad urbani. Poiche', nel rispetto della normativa vigente, i «certificati verdi» vengono rilasciati solo per il trattamento dei rifiuti urbani, appare evidente che per l'equilibrio economico del progetto sara' favorito l'incenerimento di codici urbani, con la conseguente disincentivazione nel territorio della raccolta differenziata; l'impatto degli inceneritori sulle aree individuate per il progetto sarebbe gravissimo, sia per Silea che per Mogliano: l'area di Nerbon di Silea e' caratterizzata infatti da un grande valore naturalistico e ambientale per la vicinanza al Parco naturale regionale del Fiume Sile, per la contiguita' di Siti di interesse comunitario, per la presenza di falde sotterranee affioranti e il passaggio del fiume Nerbon (che in quel tratto conserva la sua naturalita' e alcuni interessanti biotopi) ed ha inoltre una forte vocazione agricola, cosi' come la frazione di Bonisiolo di Mogliano Veneto, gia' penalizzata dalla realizzazione del passante autostradale, e vicina ad aree densamente abitate dei comuni di Casale sul Sile e di Quarto d'Altino; la realizzazione di nuovi impianti di incenerimento appare inoltre in contrasto con l'adesione al protocollo di Kyoto e con l'impegno dell'Unione europea di ridurre l'emissione di sostanze inquinanti, ribadito dalla recente direttiva 2008/50/CE del 21 maggio 2008, in base alla quale gli Stati membri devono provvedere alla riduzione dei livelli di biossido di zolfo, PM 10, piombo e monossido di carbonio ed in particolare l'esposizione al PM 2,5; l'aumento del traffico di mezzi pesanti per il trasporto dei rifiuti e dei residui della combustione inciderebbe negativamente sul traffico locale e sulla qualita' dell'aria; tutte le amministrazioni comunali sopra richiamate hanno ripetutamente espresso la propria unanime e ferma contrarieta' alla realizzazione del progetto presentato da Iniziative Ambientali s.r.l., sottoscrivendo da ultimo un apposito protocollo d'intesa per contrastare congiuntamente in tutte le sedi opportune e competenti l'approvazione del progetto e del giudizio di compatibilita' ambientale; la stessa provincia di Treviso ha espresso la sua assoluta contrarieta' a tale progetto e anche la cittadinanza ha manifestato la ferma opposizione al progetto attraverso le oltre 7.000 firme raccolte in soli 14 giorni, dal 25 marzo al 5 aprile, dalla sottoscrizione pubblica «Firma il tuo rifiuto» contro la costruzione dell'inceneritore, campagna a cui hanno aderito numerosi nomi illustri della cultura, del mondo politico e imprenditoriale trevigiano; da ultimo sulla stampa e' stata data evidenza al fatto che la societa' titolare dei contratti preliminari di acquisto dei terreni in localita' Nerbon di Silea e' la «REA (Rifiuti energia ambiente) SpA», con sede in Dalmine (Bergamo) (v. La Tribuna di Treviso, 6 novembre 2009) e la stessa Unindustria Treviso ha quindi precisato che e' la «Rea Greenholding, che ha una quota inferiore al 10 per cento in Iniziative Ambientali» ad essersi fatta carico «dei costi di progettazione, di istruttoria e anche delle opzioni di acquisto dell'area», mentre «Unindustria Treviso si e' incaricata della governance generale del progetto, delle relazioni nel territorio e delle attivita' di comunicazione» (v. La Tribuna di Treviso, 7 novembre 2009); le predette societa' (Rea Spa e Green holding Spa) sono guidate da Giuseppe Grossi (rispettivamente Amministratore Delegato della prima e Presidente della seconda), «considerato il piu' importante imprenditore italiano nel settore dell'ambiente» che e' stato arrestato il 20 ottobre scorso dalla Guardia di Finanza per conto della Procura di Milano (v. Repubblica.it, 21 ottobre 2009, sezione Bari) con «le accuse di associazione a delinquere, frode fiscale, appropriazione indebita, riciclaggio e anche corruzione di pubblici ufficiali» (v. La Tribuna di Treviso, 7 novembre 2009); tenuto conto di quanto osservato in ordine al merito del progetto (mancanza di una pianificazione regionale, sovradimensionamento dell'impianto rispetto al fabbisogno regionale, applicazione di una tecnologia gia' superata, conseguenze negative sull'ambiente e sulla salute della popolazione), l'ulteriore circostanza del recente arresto per i reati sopra citati della persona che e' alla guida delle societa', operanti nel delicato settore dei rifiuti, cui a suo tempo sono stati sostanzialmente affidati la progettazione, il finanziamento, la costruzione e la gestione dell'impianto proposto da Unindustria Treviso ha sollevato le prese di posizione trasversali di amministratori ed esponenti politici regionali che chiedono il ritiro del progetto a Unindustria (i sindaci dei Comuni di Silea e Mogliano, il presidente della Provincia di Treviso, i consiglieri regionali Diego Bottacin (PD), Federico Caner (Lega Nord), Remo Sernagiotto (PdL), Nicola Atalmi (Comunisti Italiani) (v. La Tribuna di Treviso, 6 e 7 novembre 2009); le attivita' di vigilanza e prevenzione delle violazioni della normativa ambientale attribuite al Nucleo Operativo Ecologico dei Carabinieri (ora Comando Carabinieri per la Tutela dell'Ambiente) costituiscono una funzione essenziale per il conseguimento delle finalita' istituzionali del Ministero dell'ambiente in materia di tutela dell'ambiente, dell'ecosistema, dell'atmosfera, nonche' in materia di valutazione di impatto ambientale (VIA) -: se non si ritenga di verificare la coerenza dell'opera nell'ambito del piano nazionale delle emissioni che l'Italia ha concordato in sede di Unione europea, anche al fine di valutare l'attivazione della procedura di VAS sull'opera; se non si ritenga di adottare iniziative, per quanto di competenza, d'intesa con le amministrazioni locali, per contenere e controllare l'impatto dell'opera, anche avviando un'indagine epidemiologica e costituendo una banca dati dell'inquinamento dell'area; se non si ritenga di adottare ogni iniziativa di competenza, anche, ove ne ricorrano i presupposti, per il tramite del NOE, atta ad evidenziare e ad evitare conseguenze negative che si potrebbero verificare per l'ambiente e la salute della popolazione, nel caso in cui si proceda alla realizzazione del progetto in questione. (4-05056)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05056 presentata da RUBINATO SIMONETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091117 
xsd:integer
20091117- 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/05056 presentata da RUBINATO SIMONETTA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091117 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
BARETTA PIER PAOLO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MARTELLA ANDREA (PARTITO DEMOCRATICO) 
MURER DELIA (PARTITO DEMOCRATICO) 
REALACCI ERMETE (PARTITO DEMOCRATICO) 
VIOLA RODOLFO GIULIANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
xsd:dateTime 2014-05-15T00:19:33Z 
4/05056 
RUBINATO SIMONETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 

data from the linked data cloud

DATA