INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04738 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091027
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-04738 presentata da RITA BERNARDINI martedi' 27 ottobre 2009, seduta n.239 BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Ministro dell'interno, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che: nel lontano 1983 i deputati radicali Emma Bonino, Roberto Cicciomessere ed Adelaide Aglietta, con un atto di sindacato ispettivo (n. 3-07881 dell'VIII legislatura), interrogarono i Ministri dell'epoca sulla vicenda del residence di Via Mastrigli a Roma; purtroppo, a distanza di ventisei anni, i problemi denunciati allora non solo non sono stati risolti ma, se possibile, si sono addirittura aggravati; nell'interrogazione radicale del 1983 si denunciava lo scandalo abitativo di «celle, loculi» di 10 metri quadrati affittati come appartamenti, dove centinaia di persone, spesso famiglie intere, erano costrette a tenere fuori all'aperto, durante il giorno mobili, oggetti, cucine perche' altrimenti non vi sarebbe stato lo spazio fisico per le persone; famiglie che durante la notte dormivano in letti (alcuni forzatamente a castello) che occupavano l'intera superficie a disposizione; famiglie che per ognuna di queste «unita' abitative», erano costrette a pagare affitti di oltre 120.000 lire al mese; gia' all'epoca, «l'estorsione ed il ricatto» apparivano «tanto piu' vergognosi» in quanto le vittime erano cittadini stranieri, spesso provenienti da Paesi poverissimi, uniti a cittadini italiani altrettanto indigenti, costretti tutti a vivere in drammatiche condizioni di sovraffollamento, privati delle piu' elementari norme igienico-sanitarie e di sicurezza; nell'interrogazione radicale del 1983 i deputati Bonino, Cicciomessere e Aglietta sottolineavano come questo vero e proprio scandalo si svolgesse sotto gli occhi «indifferenti» e «compiacenti» del locale commissariato di polizia, ubicato a duecento metri dal residence di via Mastrigli; venendo ai nostri giorni e fotografando la situazione attuale, allo scandalo abitativo si e' aggiunto quello ambientale di una vicina discarica dove, secondo la ditta Geopolis s.r.l. che ha effettuato operazioni di carotaggio per conto dell'AMA, sono seppellite tonnellate di rifiuti pericolosi tra i quali non sono esclusi elettrodomestici e batterie di auto; illuminante e' la relazione della ASL RM E del 28 settembre 2009 nella quale si ripercorre la travagliata storia del residence d'immigrati al Villaggio dei cronisti; nella suddetta relazione, si afferma che «e' conservata agli atti una relazione tecnica che nell'anno 1983 individuava ben 293 locali, simili a loculi in quanto stretti, bassi, senza luce e ricambio d'aria»; «suddetti locali - si legge nella relazione - risultano locati a circa 430 a 660 euro/mensili per "alloggio" e per far fronte a tali richieste gli occupanti, prevalentemente di origine filippina o sudamericana, necessitano talora di condividere le spese con altri, pertanto molti locali risultano sovraffollati»; la relazione della ASL RM E evidenzia come gia' in passato ci siano stati provvedimenti amministrativi di «inabitabilita' e sgombero» (1991) e penali di «sequestro preventivo» (1992), provvedimenti mai eseguiti da parte dell'amministrazione comunale per l'impossibilita' di poter garantire un alloggio, anche se temporaneo, per circa 600 persone, di cui molti minori, presenti nel complesso; inoltre, per l'immobile sono state presentate oltre 160 istanze di condono edilizio ancora in itinere sebbene risalenti, per la maggior parte, al primo condono (legge n. 47 del 1985); il complesso edilizio - si legge ancora nella relazione della ASL RM E - (...) «puo' essere raggiunto solamente attraverso una strada angusta ad andamento tortuoso che non consente il transito di automezzi pesanti e di soccorso (AMA, VV.FF. e ambulanze o altri automezzi di soccorso»; la dottoressa Lina Bordi, Dirigente medico della ASL RM E, che ha firmato la relazione ed effettuato il sopralluogo dei «4 livelli» della Palazzina B sita in Via Mastrigli 15/C (il complesso edilizio si compone di tre palazzine in origine denominate A, B, C, ndr), nella stessa relazione scrive «la palazzina B presenta alloggi di ridotte dimensioni, di minore altezza, prive di aerazione e illuminazione diretta, con angolo cottura prevalentemente esterni, quelli interni privi di cappa di aspirazione dei fumi di cottura e canna di esalazione, con gli impianti elettrici e idraulici fatiscenti e privi di impianti di riscaldamento» (...); «tale situazione crea inconvenienti di carattere igienico sanitari quali fenomeno di condensa e infiltrazioni d'acqua che causano estese macchie di umidita', cattivo odore che rendono gli "alloggi" antigienici»; la relazione della dottoressa Lina Bordi, Dirigente medico della ASL RM E, stilata in data 28 settembre 2009, si conclude con la proposta di «Ordinanza sindacale di sgombero e inabitabilita' del fabbricato B immediatamente e comunque non oltre 10 giorni dal ricevimento della presente in quanto gli inconvenienti riscontrati creano pericolo per la salute e la sicurezza pubblica»; quanto alla discarica abusiva, si rileva quanto segue: nel mese di novembre dell'anno 2006, il Comitato Cittadini Villaggio dei Cronisti denunciava alle autorita' l'esistenza di una discarica abusiva sorta in Roma, su di un terreno privato di proprieta' della TOSIROM di Giuseppe Callara' & C., in prossimita' del «residence» di Via Mastrigli civico 15/C; valutata l'effettiva pericolosita' ambientale ed al fine di evitare danni alla salute dei cittadini residenti nella zona circostante, il Sindaco di Roma, con atto di ordinanza n. 64 del 25 maggio 2007, ordinava alla societa' sopracitata di voler provvedere allo sgombero dei rifiuti presenti sul terreno di sua proprieta' sito in Via Mastrigli 15/A, 15/B, 29, con espressa avvertenza che in caso di inadempimento si sarebbe proceduto alla denuncia all'autorita' giudiziaria ai sensi dell'articolo 650 del codice penale nonche' all'esecuzione d'ufficio del suddetto provvedimento con recupero delle spese a carico del trasgressore; in data 3 dicembre 2007 l'AMA iniziava la bonifica del sito di Via Federico Mastrigli che insiste, peraltro, nella riserva naturale protetta dell'Insugherata; in data 4 dicembre 2007 la Polizia Municipale poneva sotto sequestro l'area perche', durante l'esecuzione dei lavori di bonifica, si constatava che i rifiuti erano, contrariamente a quanto evidenziato in sede di precedenti sopralluoghi, di un quantitativo nettamente superiore perche' interrati e coperti da strati di cemento, nonche' da edificazioni abusive destinate a parcheggio ed area sosta; il 5 dicembre 2007 il quotidiano La Repubblica, nelle sue pagine romane, scriveva: «arrivano con i camion carichi di scarti, brandelli di vita che non servono piu', frigoriferi, copertoni, bambole, computer, televisori, sedie, tavoli, librerie, interni di macchine, lavatrici, scarpe, barattoli di vernice. Arrivano e scaricano tutto li, alla fine di via Mastrigli, una strada privata che scende da via Azzarita, traversa della Cassia, serpeggia un po' e poi finisce a ridosso della Caserma Paolucci, comando logistico della Marina Militare, e dell'area protetta dell'Insugherata, nel cuore del XX municipio. Lo fanno ormai da anni, a giudicare dallo spessore della spazzatura. Uno strato di frigoriferi, materassi, legno, plastica e una colata di cemento; un altro strato, altro cemento e cosi' via, come un piatto di lasagne farcito bene. Il dislivello con la caserma e con quello che c'e' intorno e' impressionante. E gran parte dell'area, piu' o meno tremila metri quadrati, e' diventata un parcheggio. Un bel parcheggio rialzato che probabilmente poggia in tutta la sua estensione sulla "monnezza"»; in data 19 dicembre 2007, esponenti del Comitato Cittadini Villaggio dei Cronisti ricevevano telefonicamente minacce di morte che denunciavano immediatamente ai carabinieri della stazione di Via Vibio Mariano; a seguito dell'ennesima petizione dei residenti e della mobilitazione del Comitato Cittadini Villaggio dei Cronisti, giovedi' 17 gennaio 2008 si riuniva il Consiglio del Municipio XX che approvava all'unanimita' un ordine del giorno nel quale si richiedeva la ripresa delle operazioni di bonifica dell'area e l'istituzione di una vigilanza da parte delle forze dell'ordine per garantire l'incolumita' dei cittadini di Via Mastrigli; successivamente l'autorita' giudiziaria dissequestrava l'area, sulla quale riprendevano in data 29 febbraio 2008 i lavori di bonifica e gli stessi venivano ultimati; tuttavia, in data 22 aprile 2008, come sopra riportato, la ditta Geopolis s.r.l., su incarico dell'AMA, dopo aver effettuato operazioni di carotaggio dell'area sottoposta a bonifica, redigeva un rapporto dal quale si evidenziava che nel terreno erano seppellite tonnellate di rifiuti pericolosi; in data 4 luglio 2008 sull'area sottoposta a bonifica veniva effettuato un sopralluogo alla presenza del Presidente del Municipio XX, dell'Assessore all'Ambiente del Comune di Roma, del Direttore del Dipartimento X del Comune di Roma e dei tecnici del Dipartimento e della Commissione incaricata del Municipio XX; a seguito del sopralluogo, il Presidente del Municipio chiedeva all'Assessore all'Ambiente del Comune di Roma di voler provvedere a fare effettuare ulteriori carotaggi, in particolare sull'area parcheggio di piu' recente costruzione; l'11 luglio 2008 il Consiglio del Municipio XX deliberava in favore di un'azione di verifica e controllo dell'esistenza dei requisiti di legge di agibilita' e di rispetto delle normative di prevenzione incendi e di pubblica sicurezza da effettuarsi unitamente ad ASL, Polizia di Stato, Vigili Urbani e Vigili del Fuoco; in data 31 ottobre 2008 la Commissione sicurezza del Comune di Roma deliberava di informare la Questura di Roma e la Guardia di Finanza per le valutazioni di competenza; il 27 ottobre 2008 il quotidiano La Repubblica nelle sue pagine romane, in un articolo titolato «Via Mastrigli, l'hotel dei disperati» scriveva, fra l'altro «Se scoppiasse un rogo, in via Mastrigli sarebbe una strage. La piccola strada senza uscita che scende da via Azzarita, una traversa della Cassia poco prima della Tomba di Nerone, e' infatti troppo stretta e tortuosa perche' i mezzi dei vigili del fuoco vi possano accedere. Nel caso si sprigionassero le fiamme, che non si parli di una tragica fatalita'» commenta Alvise Di Giulio, presidente del Comitato Cittadini Villaggio dei Cronisti, che da tempo denuncia l'esistenza di questa «bomba ad orologeria» alle autorita'. Che ne sono perfettamente a conoscenza da almeno 25 anni: il 2 maggio 1983, infatti, gli allora deputati Bonino, Cicciomessere e Aglietta denunciarono per la prima volta, e in Parlamento, l'esistenza «di questo luogo di sopraffazione e vergogna» a duecento metri di distanza dal locale commissariato di polizia; il 5 dicembre 2008 il quotidiano romano Il Messaggero pubblica un articolo intitolato «Insugherata, nel verde scheletri di auto e frigoriferi»; il 21 maggio 2009 il consiglio comunale di Roma approva all'unanimita' una mozione, a prima firma del consigliere Athos De Luca, che impegna il Sindaco e la Giunta a bonificare l'area di via F. Mastrigli 15/A, ed a porre fine al degrado del residence ivi ubicato e del parcheggio antistante; il comma primo dell'articolo 24 del decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 6 giugno 2001 subordina il rilascio del certificato di agibilita' di un alloggio «alla sussistenza delle condizioni di sicurezza, igiene, salubrita'... valutate secondo quanto dispone la normativa vigente»; l'articolo 26 del citato decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 chiarisce, poi, che «il rilascio del certificato di agibilita' non impedisce l'esercizio del potere di dichiarazione di inagibilita' di un edificio o di parte di esso ai sensi dell'articolo 222 del regio decreto 27 luglio 1934, n. 1265»; l'articolo 222 del regio decreto n. 1265 del 1934 consente lo sgombero da parte dell'Autorita' Sanitaria di un alloggio che non rispetti le condizioni igieniche; l'articolo 2 del decreto ministeriale del 5 luglio 1975 relativo ai principali requisiti igienico-sanitari dei locali di residenza prescrive testualmente che «per ogni abitante deve essere assicurata una superficie abitabile non inferiore a metri quadri 14 per i primi 4 abitanti e metri quadri 10 per ciascuno dei successivi»; pertanto, allo stato, paiono sussistere dei precisi strumenti giuridici per garantire, anche con forme coattive, un buon livello di qualita' della vita ai diretti interessati e alle famiglie che vivono nelle adiacenze degli appartamenti con un'eccessiva presenza di ospiti; non si comprende per quali motivi, ritenuta congrua la ricostruzione delle norme in materia sanitaria, di agibilita' e urbanistica proposta in premessa, l'ente locale capitolino non applichi, con riferimento agli alloggi del residence di Via Mastrigli n. 15/A, gli strumenti giuridici gia' in suo possesso al fine di evitare il protrarsi di una situazione di evidente disagio sociale, oltre che di mancato rispetto dei piu' basilari principi igienici -: se i Ministri interrogati siano a conoscenza dei fatti suesposti; per quali motivi il sindaco non abbia svolto i necessari interventi a tutela dell'incolumita' pubblica, agendo quale ufficiale del Governo ai sensi dell'articolo 54 del testo unico delle leggi sugli enti locali; se non ritengano di dover intervenire, per quando di competenza di ciascuno, per scongiurare l'inquinamento delle falde acquifere, i rischi per la salute dei cittadini, la loro sicurezza e la loro incolumita'.(4-04738)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04738 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091027
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20091027-20100914
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04738 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20091027
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO)
BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)
MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO)
TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO)
ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO)
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4/04738
BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO)