"Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri di grazia e giustizia, della famiglia e della solidarieta' sociale. - Per sapere - premesso che: il fallimento dell'impresa edile Pozzi di Rho (Milano) ha fatto emergere un crack finanziario di enormi dimensioni e sospendere i lavori in tutti i suoi cantieri edili bloccando cosi' la costruzione delle abitazioni di circa un migliaio di famiglie; l'imprenditore Dario Pozzi si e' suicidato in seguito al fallimento della sua azienda lasciando 210 miliardi di debiti; questo crack finanziario ha coinvolto circa un migliaio di famiglie che si possono classificare in due tipologie secondo i diversi contratti di acquisto stipulati con l'impresa: a) famiglie che hanno versato decine di milioni e firmano molteplici cambiali per appartamenti la cui costruzione non e' neppure iniziata o, se iniziata, e' gia' gravata da ipoteche ed entrata a far parte dell'asse fallimentare; b) famiglie che, pur gia' in possesso della casa, non ne hanno la proprieta' in quanto non hanno fatto in tempo a rogitare prima del fallimento o, seppure gia' legittimi proprietari, vedono ingiustamente gravato il loro bene da una onerosa ipoteca; c) a Rho tre persone facenti parte del \"Comitato Acquirenti Gruppo Immobiliare Pozzi\", hanno momentaneamente sospeso lo sciopero della fame in atto da ben 11 giorni, per l'intervento del Ministro dell'interno, onorevole Roberto Maroni che ha assicurato il Suo intervento a riguardo; se non ritenga opportuno: accertare che non vi siano, nel patrimonio dei fratelli Pozzi (Angelo, Pozzi proprietario della catena dei supermercati DUGAN), partecipazioni reciproche liquidate fittiziamente; accertare l'ammontare e la natura dei finanziamenti concessi dagli Istituti di credito alle societa' del gruppo Pozzi e delle relative garanzie ad esso richieste; assumere le opportunita' iniziative affinche' si addivenga quanto prima, in tutti i casi in cui cio' e' possibile, alla stipula dell'atto definitivo di acquisto da parte delle famiglie alle condizioni inizialmente pattuite; indurre il Giudice delegato del tribunale di Milano e il curatore fallimentare a considerare gli anticipi versati quale titolo di privilegio uguale a quello degli altri creditori; che \"la disgrazia\" capitata a tante famiglie non possa costituire, almeno per i piu' bisognosi e per coloro che non sono potuti entrare in possesso di alcuno stabile, titolo sostitutivo di priorita' nell'assegnazione di appartamenti degli IACP o di enti previdenziali e compagnie di assicurazione; rivedere la normativa sui finanziamenti alle imprese edilizie e l'istituto della cambiale ipotecaria. (4-04558)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04558 presentata da LODOLO D'ORIA VITTORIO GIOVANNI (FORZA ITALIA) in data 19941026"^^ . . . . "4/04558" . . . "2014-05-14T19:27:10Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04558 presentata da LODOLO D'ORIA VITTORIO GIOVANNI (FORZA ITALIA) in data 19941026" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "19941026-" . "0"^^ . "LODOLO D'ORIA VITTORIO GIOVANNI (FORZA ITALIA)" .