_:B2841665e46ff21f948e751b0ff6b3313 "In relazione a quanto segnalato dall'onorevole interrogante sulla tutela dei nostri connazionali operanti in Algeria, si fa presente che sin dalla fine del 1993, e piu' in particolare dall'ultimatum lanciato dai gruppi estremisti islamici agli stranieri perche' lasciassero il Paese, il Ministero degli Esteri ha esortato i connazionali la cui presenza non fosse ritenuta indispensabile a rientrare in Italia e, tramite l'unita' di Crisi e l'Ambasciata in Algeri, ha effettuato ripetuti interventi per accrescere la sicurezza nei cantieri italiani cola' operanti. Tali interventi si sono concretati in una serie di riunioni, sia in Italia presso lo stesso Ministero degli Esteri che in Algeri presso la nostra Ambasciata, con i rappresentanti delle imprese italiane interessate che sono state invitate a rafforzare le misure di sicurezza dei rispettivi cantieri tramite l'installazione di reticolati, barriere, sistemi di allarme, impiego di agenti privati di sorveglianza etc. Contemporaneamente si e' intervenuti presso le Autorita' algerine affinche' tutti i cantieri italiani disponessero di adeguati servizi di guardia armata da parte della gendarmeria e delle Forze Armate algerine. Nell'ottobre scorso il Governo invio' una missione ad alto livello, guidata dal Sottosegretario onorevole Trantino, proprio al fine di verificare la validita' delle misure di protezione adottate dai cantieri e dei provvedimenti posti in atto dalle Autorita' algerine. Al momento non esiste alcun cantiere italiano che non sia provvisto di protezione armata (in alcuni campi i militari algerini raggiungono le 40 unita'). Le vittime italiane (i sette marinai del \"Lucina\" e il tecnico Mauro Dell'Angelo) erano prive di protezione. L'armatore della nave su cui lavoravano i sette marittimi non aveva purtroppo preventivamente informato della presenza di questa in acque algerine la nostra Ambasciata che avrebbe, in caso contrario, chiesto adeguata protezione armata alle Autorita' algerine. Parimenti non protetto risultava essere il campo petrolifero dove e' stato assassinato Dell'Angelo. Il contratto di quest'ultimo con la societa' Schlumberger non era stato sottoposto al Ministero del Lavoro per ottenerne l'autorizzazione ai sensi della legge n. 398 del 1987, sostenendo la ditta stessa trattarsi di contratto di diritto francese. Conseguentemente ne' il Ministero degli Esteri ne' l'Ambasciata potevano essere al corrente della presenza del connazionale in Algeria. In merito alla violazione della summenzionata legge, il Ministero degli Esteri ha provveduto ad interessare il Ministero del Lavoro per le opportune doverose indagini. Il Ministero degli Esteri, tramite l'Unita' di Crisi e l'Ambasciata in Algeri, ha messo a punto idonee procedure per il caso si renda necessario procedere al simultaneo rimpatrio dei nostri connazionali dall'Algeria. Il Sottosegretario di Stato per gli affari esteri: Gardini." . _:B2841665e46ff21f948e751b0ff6b3313 "19950315" . _:B2841665e46ff21f948e751b0ff6b3313 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI" . _:B2841665e46ff21f948e751b0ff6b3313 . . . . "19941024-19950328" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04452 presentata da SAIA ANTONIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19941024" . . . . "4/04452" . . "CRUCIANELLI FAMIANO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04452 presentata da SAIA ANTONIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI) in data 19941024"^^ . "BRUNETTI MARIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)" . _:B2841665e46ff21f948e751b0ff6b3313 . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "1"^^ . "BOFFARDI GIULIANO MASSIMO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)" . . "SAIA ANTONIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA - PROGRESSISTI)" . "Al Ministro degli affari esteri. - Per sapere - premesso che: negli ultimi mesi, e soprattutto da novembre '93 in poi, da quando cioe' e' scaduto l'ultimatum lanciato dai gruppi islamici armati a tutti gli stranieri presenti in Algeria per motivi di lavoro, col quale si intimava loro di lasciare il paese, si e' assistito ad una serie di attacchi nei confronti dei lavoratori stranieri che non hanno obbedito all'ultimatum; obiettivo principale di questi attacchi sono stati i lavoratori europei, specie francesi ed italiani; in particolare sono stati uccisi 8 nostri connazionali, l'ultimo dei quali il tecnico bresciano Mauro Dell'Angelo, assassinato nel campo petrolifero di Djelib; questi gravissimi episodi porgono urgentemente la necessita' di rimediare ad una situazione che si va progressivamente aggravando mettendo a serio rischio l'incolumita' e la vita degli oltre 600 italiani attualmente impegnati in Algeria, per motivi di lavoro, alle dipendenze di varie ditte italiane ed estere e che evidentemente non sono stati e non sono tutt'ora protetti e difesi adeguatamente ne' dal nostro Paese, ne' dalle autorita' algerine -: quali iniziative urgenti verranno messe in atto a salvaguardia dell'incolumita' dei nostri connazionali impegnati per lavoro in Algeria; se non si ritenga necessario ed urgente, in mancanza di certezze dei nostri lavoratori impegnati in Algeria, per evitare ulteriori luttuosi avvenimenti procedere ad un loro immediato rimpatrio. (4-04452)" . . "2014-05-14T20:26:07Z"^^ .