INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04424 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920806
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_04424_11 an entity of type: aic
Ai Ministri dell'interno e di grazia e giustizia. - Per conoscere - premesso che: il ministro dell'interno, il capo della polizia, il questore di Milano, il dipartimento della PS per le relazioni con le organizzazioni sindacali del personale della Polizia di Stato, sono stati gia' informati dal segretario generale del MSP - aderente alla CISNAL - Antonio Antonacci della querela che lo stesso, nella detta qualita' ha sporto il 3 agosto scorso presso il commissariato PS di Porta Genova, a Milano, nei confronti del sovrintendente Pinto, dell'assistente Catalano e dell'agente Bassi per i fatti di cui gli stessi si sono resi responsabili a Milano il 20 luglio 1992; quel giorno infatti: "presso la sede della "Edipar Italia" in Milano, via Fratelli di Dio n. 12, (concessionaria della VFD Editrice per la diffusione della rivista "La Polizia" - organo ufficiale di stampa a livello nazionale del movimento sindacale di polizia) si presentarono due uomini ed una donna. Qualificatisi per appartenenti alla Polizia di Stato e precisamente per sovrintendente Pinto, assistente Catalano, agente Bassi, essi chiedevano del "titolare della ditta" e venivano accompagnati dal signor Giovanni Troiano. Al detto veniva immediatamente chiesta l'esibizione di un documento di identita', gli estremi del quale venivano subito trascritti; a domanda legittima - del perche' di quella visita (che aveva tutti gli aspetti dell'ufficialita') veniva risposto che si volevano assumere informazioni sulla rivista "La Polizia". Veniva quindi ordinata l'esibizione del certificato di iscrizione alla Camera di commercio, il contratto di concessione alla Edipar per la diffusione del periodico. Ed ancora si dava, dal sovrintendente Pinto, corso ad un vero e proprio scrupoloso interrogatorio, inteso ad apprendere il numero degli abbonati, il numero dei produttori e diffusori, notizie particolareggiate sul direttore responsabile della rivista e sulla attivita', la struttura, la consistenza del movimento sindacale di polizia (associazione rappresentativa del personale della Polizia di Stato regolarmente riconosciuta dal Ministero dell'interno) nonche' i rapporti fra il sindacato e la casa editrice del periodico "La Polizia". A questo punto il Troiano invitava i tre ad attingere tali notizie direttamente alla segreteria del sindacato. L'invito veniva declinato ed il Pinto proseguiva nella sua "inchiesta" chiedendo di visitare i locali: il Troiano opponeva un secco rifiuto, rifiuto che poi doveva rimangiarsi visto l'atteggiamento deciso, insistente, quasi intimidatorio del Pinto. Accompagnato nei locali operativi dalla segretaria signora Ornaghi Laura, il sovrintendente tempestava di domande i lavoratori ivi presenti onde conoscere la prassi utilizzata per procacciare gli abbonati, l'elenco degli indirizzi di questi, i costi degli abbonamenti, ecc.. Tutto cio' durava circa mezz'ora. I tentativi del sottoscritto tesi ad ottenere dagli interessati maggiori spiegazioni, successivamente, non sortivano alcun esito, nonostante gli inviti e i messaggi fatti pervenire attraverso altro personale di polizia in servizio presso il commissariato Porta Genova."; non e' certo pensabile peraltro che, a parte le personali e censurabili modalita' della "inchiesta", che gli stessi Pinto, Catalano e Bassi abbiano agito di testa loro, in assoluta autonomia -: chi abbia dato e per quali motivi e finalita', con quali direttive di esecuzione, gli ordini sopradetti, ai denunciati, di agire come e dove hanno agito; se, a sua volta, l'ordine provenga dal ministro dell'interno, dal dipartimento della PS, dalla questura e nell'ambito di quali finalita', apparendo all'interrogante che l'iniziativa inquisitoria si sostanzi in intollerabile attivita' discriminatoria, se non persecutoria nei confronti del MSP; se il ministro comunque condivida le finalita' e modalita' della inquisizione che per essere stata svolta nei confronti di terzi, collaboratori contrattuali per negozi giuridici intervenuti con il MSP, potrebbero sostanziarsi in una intimidazione che limiti o condizioni i rapporti con l'MSP, con danni anche di natura civile oltre che sindacale e se, a parte il procedimento giudiziario aperto con la detta denuncia, si ritenga da parte del dipartimento della PS, di svolgere una inchiesta amministrativa interna, comunicandone l'esito all'interrogante in ordine alla responsabilita' della iniziativa repressiva; a che punto si trovi il procedimento penale aperto con la detta denuncia; se il Governo possa e voglia assicurare che nei confronti del movimento sindacale di polizia - aderente alla CISNAL - non venga comunque perseguita una simile politica repressiva ed antisindacale che non potrebbe, come appare piu' che ovvio, essere ulteriormente tollerata. (4-04424)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04424 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920806
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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2014-05-14T19:45:07Z
4/04424
PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)