. "19941014-19950626" . "Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: in piu' di una occasione Associazioni dei diabetici della regione Emilia-Romagna e Associazioni di altre province italiane hanno rivolto al Ministero della sanita' istanza per la verifica dei requisiti di ente morale sottolineando quanto segue: lo statuto FAND-AID contrasta con le norme di regolamento delle associazioni di volontariato (vedasi osservazioni dell'amministrazione della provincia di Ravenna e della regione Emilia-Romagna per quanto riguarda l'iscrizione nel registro del volontariato); la presidenza non presenta regolarmente il bilancio dell'associazione FAND-AID e non ha adempiuto alle esplicite richieste dei rappresentanti di varie associazioni presentate all'assemblea (Rimini dicembre 1993) relativamente al bilancio dell'esercizio 1993; i consiglieri nazionali eletti non rispondono ai requisiti all'eleggibilita' come dall'articolo 2 dello statuto vigente; lo statuto della FAND-AID contiene palesi contraddizioni con le norme associative rispetto al codice civile e cio' nonostante e' stato accettato da parte degli organi statali come elemento per il riconoscimento ad ente morale -: se il Governo abbia gia' intrapreso azione di verifica in relazione a quanto esposto dalle associazioni e, in caso affermativo, sia stato verificato sotto il profilo amministrativo che le entrate siano regolarmente messe a bilancio e utilizzate per i fini istituzionali e nel rispetto dei princi'pi del volotariato dell'associazione; se il Governo intenda procedere affinche' la gestione amministrativa FAND-AID rispetti i princi'pi di correttezza e di trasparenza. (4-04234)" . "UGOLINI DENIS (MISTO)" . . "2014-05-14T19:26:20Z"^^ . . . "1"^^ . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "4/04234" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04234 presentata da UGOLINI DENIS (MISTO) in data 19941014"^^ . _:B271aa1391a42f96654f9e303fd3803de . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04234 presentata da UGOLINI DENIS (MISTO) in data 19941014" . _:B271aa1391a42f96654f9e303fd3803de "In merito ai problemi posti con l'atto parlamentare summenzionato, in cui vengono richiamate le riserve piu' volte espresse dalle Associazioni dei diabetici della regione Emilia-Romagna nei confronti dell'Associazione nazionale diabetici \"FAND-AID\" con sede in Milano, questo Ministero deve basarsi sugli elementi di valutazione acquisiti dalla stessa regione attraverso quel Commissariato del Governo. Da esso si a' appreso, in tal senso, che nel corso del 1994 e' stata istituita in Emilia-Romagna in applicazione del secondo Piano Sanitario regionale ed in ossequio all'atto d'intesa Stato-regioni sulla tutela dei cittadini affetti da malattia diabetica, la \"Commissione Consultiva regionale per l'area diabetologica\", che ha di fatto formalizzato il preesistente \"Gruppo tecnico di lavoro\" gia' operante ai fini dell'elaborazione del progetto per la Diabetologia previsto nel secondo Piano Sanitario regionale. Di tale \"Gruppo tecnico\" facevano parte alcuni rappresentanti delle Associazioni dei pazienti diabetici, fra i quali il Dottor Vincenzo Lanzara in rappresentanza della FAND-AID. In occasione dell'istituzione della \"Commissione Consultiva regionale per l'area diabetologica\", detti rappresentanti, debitamente integrati, sono stati confermati quali suoi componenti, appunto, in rappresentanza delle Associazioni dei cittadini diabetici. All'atto dell'insediamento della Commissione, in data 29 maggio 1994, veniva ufficialmente comunicata all'Assessorato alla Sanita' e ai Servizi Sociali della regione Emilia-Romagna la costituzione dell'URAD (\"Unione regionale associazioni diabetici\"), a presiedere la quale veniva designato il Dottor Vincenzo Lanzara. L'Assessorato regionale, nel prendere atto della nuova Associazione, interpellava la FAND-AID nell'intento di promuovere un efficace raccordo fra le Associazioni dei diabetici in Emilia-Romagna. In tale occasione la FAND-AID, nel sottolineare l'esigenza di una costante, regolare ed unitaria compartecipazione delle associazioni medico-scientifiche, professionali e di volontariato ad interesse diabetologico, per meglio realizzare, attraverso un regolare scambio di opinioni e di esperienze, i piu' adeguati programmi di intervento e di ricerca per la lotta alla malattia diabetica, alle sue complicanze acute e croniche e a tutti gli effetti sanitari e sociali che tale patologia tuttora comporta, sosteneva che, per sostenere un'adeguata lotta al diabete, appariva \"....dispersivo e poco produttivo raggiungere singolarmente obiettivi comuni...\", e che la costituzione dell'URAD appariva, in questo senso, \"....culturalmente anacronistica ai fini promozionali della condizione diabete nella regione dell'Emilia-Romagna....\". Proprio al fine di una condotta omogenea della lotta al diabete, l'Associazione nazionale diabetici FAND-AID ha contribuito alla costituzione del \"comitato Interassociativo per il diabete\", nel quale sono chiamati a cooperare sia associazioni professionali, quali la \"Societa' Italiana di Diabetologia - SID\", la \"Societa' Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica SIDIEP -\" e gli \"Operatori Sanitari Diabetologici Italiani - OSDI\", sia associazioni di diabetici, come l'Associazione Italiana Diabetici - FAND-AID -\" e la \"Federazione Nazionale Diabete Giovanile - FDG\". Peraltro, e' opportuno segnalare che all'URAD aderisce la quasi totalita' delle Associazioni dei diabetici operanti nella regione Emilia-Romagna e che tale ente associativo si propone di rendere omogenea l'applicazione delle norme che regolano la partecipazione alla spesa sanitaria da parte dei cittadini, uniformando le modalita' di erogazione dei farmaci e dei necessari presi'di diagnostico-terapeutici da parte delle Unita' sanitarie della regione. L'URAD intende, inoltre, promuovere, a livello regionale e locale, iniziative ed attivita' rivolte sia all'educazione sanitaria del diabetico e dei suoi familiari, sia alla formazione ed al costante aggiornamento degli operatori sanitari addetti alle strutture diabetologiche per l'educazione sanitaria sul diabete. L'URAD auspica, infine, la piena applicazione del primo e secondo Piano Sanitario regionale. Per quanto riguarda le azioni intraprese dalle Associazioni Diabetici dell'Emilia-Romagna, finalizzate ad una verifica delle attivita' e degli stessi requisiti statutari della Associazione nazionale diabetici FAND-AID, l'Assessorato alla Sanita' e ai Servizi Sociali della regione Emilia-Romagna ne e' venuto a conoscenza in occasione della seduta della Commissione Consultiva regionale del 29 giugno 1994. Precedentemente, alcune Associazioni Diabetici, in una lettera del 13 marzo 1994, inviata sia al Presidente ed ai Consiglieri Nazionali della FAND-AID che a tutte le Associazioni fra i diabetici, avevano espresso le proprie riserve in merito alle modalita' di gestione della stessa Associazione Nazionale Diabetici. In particolare, tali Associazioni diabetici rilevavano la perdurante impossibilita' di visionare i bilanci della FAND-AID e ritenevano che l'istanza con la proposta o la riconferma della affiliazione alla stessa FAND-AID fosse in contrasto con le norme statutarie che ne disciplinano le attivita'. La suddetta istanza e' costituita da una scheda associativa recante i dati principali della Associazione Diabetici che intende affiliarsi. All'atto della sottoscrizione il nuovo ente associato si obbliga ad osservare le norme e le disposizioni contenute nello statuto della \"FAND-AID\" ed in tutti i Regolamenti deliberati dal Consiglio Direttivo Nazionale della medesima Associazione. Facendo seguito a quanto contenuto nella \"Relazione Morale\" approvata nel corso dell'assemblea dei rappresentanti di varie Associazione fra i diabetici, tenutasi a Rimini nel dicembre 1993, le Associazioni Diabetiche firmatarie della lettera del 13 marzo 1994 rivendicavano il diritto, proprio e di ogni singola Associazione operante nel settore, di conservare gli autonomi Statuti, come pure il diritto della libera circolazione delle idee nell'ambito della comune Associazione Nazionale Diabetici, quale garanzia di base per la gestione democratica e trasparente della \"FAND-AID\". Nei riguardi dello Statuto della \"FAND-AID\", in seguito all'istanza di iscrizione dell'Associazione Diabetici di Ravenna al registro regionale delle organizzazioni di volontariato, l'Assessorato alla Sanita' regionale aveva espresso le proprie riserve in una lettera del 3 agosto 1993. L'Assessorato ha rilevato, infatti, che la riserva del diritto elettorale attivo ai soli soci ordinari contrasta con i requisiti prescritti dalla legge n. 266/91 per le organizzazioni di volontariato. Nello stesso Statuto e' contemplato un organo di giustizia attivabile solo dietro versamento di lire 300.000. Tutte le riserve fin qui esposte sono confluite in una istanza presentata dalle Associazioni Diabetici dell'Emilia-Romagna a questo Ministero in data 18 giugno 1994, diretta a promuovere lo svolgimento di una verifica amministrativa intesa ad accertare la persistenza dei requisiti necessari al mantenimento della qualifica di ente morale ricevuta dalla FAND-AID con decreto ministeriale 20 settembre 1993. Per quanto attiene al profilo generale del problema, al di la' dei contrasti in corso tra la \"FAND-AID\" e le Associazioni Diabetici dell'Emilia-Romagna, appare opportuno ricordare che, ai sensi dell'articolo 12 del Codice Civile, le \"Associazioni\", al pari delle \"fondazioni\" e delle altre istituzioni di carattere privato, acquistano la personalita' giuridica mediante riconoscimento concesso con Decreto del Presidente della Repubblica. Il procedimento instaurato dalla presentazione della domanda di riconoscimento prevede una ricognizione, operata dalla competente Prefettura, diretta a verificare l'attendibilita' e la correttezza dei promotori dell'ente associativo, la consistenza e la trasparenza del patrimonio sociale, la legittimita' delle previsioni dello \"statuto costitutivo\". In generale, sulla base di tali accertamenti e nell'ambito delle proprie circoscritte attribuzioni in materia, questo Ministero si limita a predisporre una relazione illustrativa per interpellare al riguardo il Consiglio di Stato, il cui parere e' \"necessario\" ai fini dell'emanazione del relativo Decreto presidenziale di \"riconoscimento\". E' appena il caso di ricordare, infatti, che gli enti privati in tal modo \"riconosciuti\" godono della piu' ampia autonomia gestionale e non sono di norma tenuti ad inviare all'amministrazione interessata ulteriori atti, limitandosi a trasmetterle, per mera conoscenza, i propri, bilanci preventivi e consuntivi. Questo spiega perche', in mancanza di qualsiasi contributo pubblico erogato a tali enti, anche nel caso di specie resta giuridicamente inibita la possibilita', da parte di questo Ministero, di ogni controllo puntuale e regolare. Soltanto nelle ipotesi previste dall'articolo 17 del Codice Civile (acquisto di immobili e accettazione di donazioni, eredita' e legati), l'amministrazione e' legittimata e tenuta a procedere ad una serie di accertamenti, indispensabili ai fini del rilascio della prescritta autorizzazione governativa. Cio' comporta che qualsiasi difformita' o irregolarita' venga riscontrata nell'attivita' di tali enti privati e risulti suscettibile di configurare un illecito penale deve essere tempestivamente denunciata all'Autorita' Giudiziaria per ogni conseguente iniziativa di competenza. Il Ministro della sanita': Guzzanti." . _:B271aa1391a42f96654f9e303fd3803de "19950616" . _:B271aa1391a42f96654f9e303fd3803de "MINISTRO MINISTERO DELLA SANITA'" . _:B271aa1391a42f96654f9e303fd3803de .