INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04142 presentata da CENNAMO ALDO (PROG.FEDER.) in data 19941012

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_04142_12 an entity of type: aic

Al Presidente del Consiglio dei ministri. - Per sapere - premesso che: in localita' Carcavone, comune di Pollena Trocchia (Napoli), ubicata nel perimetro del parco nazionale del Vesuvio, e' sorta da tempo una cava abusiva, ora abbandonata e trasformata, altrettanto abusivamente, in una discarica incontrollata; la predetta cava, sorta nel periodo del dopo terremoto del 1981, per lo sfruttamento e l'estrazione abusiva di sabbie vulcaniche, occupa una estensione di circa 10 ettari con profondita' di circa 50 metri; la trasformazione in discarica abusiva e' stata realizzata senza prevedere opere di impermeabilizzazione del fondo lasciando costoni a pareti verticali di altezza superiore ai 50 metri (cinquanta metri) ed in equilibrio instabile; non e' nota la natura di rifiuti che in essa sono stati scaricati; dal mese di marzo 1994 i predetti rifiuti sono stati bruciati e successivamente coperti da uno strato leggero di terriccio senza con cio' spegnere l'incendio in atto, anzi creando di fatto un rudimentale inceneritore con la conseguenza di emissione di notevoli quantita' di fumi nocivi, e non si esclude, per il tipo di combustione la presenza di "diossine" e di altri fumi nocivi; i predetti fumi invadono tutta l'area circostante ed in particolare: il rione Micillo, sito in Pollena Trocchia, in linea d'area 50 metri dal focolaio, l'intero comune di Pollena, il territorio dei comuni confinanti (Massa di Somma, S. Sebastiano al Vesuvio, Cercola, Ercolano); gli abitanti delle suindicate zone corrono seri pericoli per la loro incolumita' fisica causata dall'esposizione continuata ai predetti fiumi; a causa dell'attivita' estrattiva, illegale ed incontrollata, e' stato prodotto un grave dissesto idrogeologico determinato dal taglio verticale dei costoni, ora in equilibrio instabile, e dall'inquinamento delle falde acquifere, causa la notevole profondita' della discarica, e' da evidenziare che l'acquedotto vesuviano si rifornisce tra l'altro dalle falde acquifere ora, presumibilmente, inquinate dai rifiuti ora depositati; la situazione precaria e di dissesto, la instabilita' dei pendii possono far confluire a valle sabbie e rifiuti con smottamento dei terreni, con gravi pericoli per le persone e le cose poste a valle; la combustione dei rifiuti, cosi' come descritta, comporta l'inquinamento dell'aria provocando grave allarme nella popolazione dei paesi confinanti, oltre ad un continuo stato di ansia e di agitazione, tant'e' che gia' qualcuno si e' recato presso gli ospedali della zona per sottoporsi a visita di controllo perche' lamentava disturbi respiratori; a circa 100 metri in linea d'aria, e' ubicato un ospedale che serve una popolazione di circa 300.000 persone; i cittadini hanno segnalato e denuciato piu' volte con insistenza alle autorita' interessate sia l'attivita' estrattiva illecita, sia il dissesto idrogeologico sia il grave pericolo per la salute; sono stati ripetutamente informati gli organi istituzionali preposti, nonche' interessati gli organi di informazioni, tant'e' che ripetutamente i giornali e le televisioni nazionali e privata hanno piu' volte dato notizia dei fatti; in data 18 luglio 1989 e' stata presentata denuncia al Ministro dell'ambiente, il procuratore della Repubblica di Napoli, ai sindaci dei comuni di Pallena Trocchia, Massa di Somma, nonche' al Pretore di S. Anastasia, al Comando dei carabinieri presso il comune di Cercola, al NOE, ai Vigili del Fuoco, all'Ufficiale sanitario ed al Presidente dell'USL 29; in data 3 febbraio 1990 sono state reiterate le denuncie ai sopracitati organi, oltre che all'Assessore all'igiene e sanita' della regione Campania, al Servizio beni ambientali della Regione, all'Assessorato dell'Ecologia della provincia; in data 8 giugno 1994 e' stata presentata denuncia al procuratore di Nola, al Presidente della regione Campania e della Provincia, oltre che alle su indicate autorita'; in data 7 settembre 1994 sono state nuovamente reiterate le denunce; allo stato non sono state adottate misure atte a tutelare la qualita' della vita e dell'ambiente, nonche' a impedire l'assunzione da parte degli abitanti della zona di esalazioni tossiche; attualmente la regione Campania e' commissariata per lo smaltimento dei rifiuti; da quanto sopra appare indispensabile ed urgente procedere alla classificazione dei rifiuti ed allo smaltimento degli stessi in luoghi idonei, fino alla bonifica integrale dei suoli, nonche' al ripristino idrogeologico della intera zona -: quali provvedimenti urgenti si intendano adottare per eliminare le cause del disastro ambientale, estinguendo e smaltendo i rifiuti in idoneo sito, nonche' quali provvedimenti si intendono adottare per bonificare i suoli; quale iniziative intenda assumere al fine di perseguire i responsabili di tale macroscopica ed illecita azione dannosa sia per l'ambiente che per la salute dei cittadini. (4-04142)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04142 presentata da CENNAMO ALDO (PROG.FEDER.) in data 19941012 
xsd:integer
19941012- 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/04142 presentata da CENNAMO ALDO (PROG.FEDER.) in data 19941012 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
xsd:dateTime 2014-05-14T19:26:06Z 
4/04142 
CENNAMO ALDO (PROG.FEDER.) 

data from the linked data cloud

DATA