INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03860 presentata da MARENCO FRANCESCO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19941004

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_03860_12 an entity of type: aic

Ai Ministri dell'interno e di grazia e giustizia. - Per sapere - premesso che: il comune di Albenga (Savona) con delibere del Consiglio comunale n. 66 e n. 67 del 22 luglio 1994, in corso di approvazione presso il CO.RE.CO., ha approvato la costituzione di una societa' mista pubblico-privata denominata ECOALBENGA S.p.a., con il 51 per cento del capitale controllato dal Comune, per la realizzazione e successiva gestione della discarica - nonche' del servizio di raccolta e trasporto dei R.S.U. (rifiuti solidi urbani) del comune di Albenga - in localita' Cianciarin, insistente in prevalenza in comune di Albenga e in parte del territorio del comune di Ortovero; il Sindaco di Albenga Viveri si sarebbe vantato di risolvere il problema dei R.S.U. senza alcuna spesa per la cittadinanza, in quanto i costi sarebbero coperti mediante le tariffe applicate agli altri Comuni per consentire loro di scaricare i rifiuti; il comune di Ortovero non avrebbe partecipato alla Societa' ECOALBENGA S.p.a. in quanto il sindaco, dottor Bonifazio, commercialista, ben informato di fatti economici e legali, avrebbe espressamente inteso non far divenire il Comune - ed egli come legale rappresentante - socio della Societa' CO.GE.LI., di proprieta' dell'imprenditore Nucera, interessata dalla operazione ECOALBENGA S.p.a., voluta dal sindaco Viveri; da evidenziare che parrebbe che i soci privati della ECOALBENGA S.p.a. siano stati scelti a trattativa privata e che gli stessi soci privati avrebbero posseduto o gia' opzionato i terreni del sito previsto dalla regione Liguria per ubicare la discarica, con interessanti capacita' di preveggenza oppure con informati consiglieri e autorevoli appoggi all'interno della stessa regione Liguria, a livello, appare realisticamente, di Assessorato all'ambiente; nella delibera n. 67 del comune di Albenga, di cui sopra, a pagina 3 sono citati i pareri legali espressi dall'avvocato Germano, di Savona, e della dottoressa Piera Maria Vipiana, magistrato del Tribunale di Savona; va a questo proposito notato che l'avvocato Germano e' il penalista che difende il sindaco Vivieri in numerosi processi nei quali lo stesso e' stato coinvolto; penalista e non amministrativista come la materia richiede; per quel che riguarda la citazione del magistrato dottoressa Vipiana va sottolineato che non si tratta di un parere specifico redatto dalla stessa ma semplicemente uno studio generico sulla materia, gia' pubblicato; il sospetto di relazioni economiche illecite tra gli attori della operazione in questione inizia a nascere con la notizia dell'acquisto delle aree interessate alla discarica prima che la regione Liguria individuasse il sito ed il comune di Albenga fosse d'accordo sulla realizzazione dell'opera; una via di maggiore comprensione di queste relazioni appare possibile ricostruendo i rapporti che esisterebbero tra l'Assessore regionale all'ambiente socialista Fabio Morchio e la societa' AIMERI - partecipata dall'ITALGAS, gia' nota per le vicende sorte sulla discarica del comune di Asti, per le quali e' stato arrestato l'Amministratore delegato - nonche' i rapporti, che parrebbero ancora piu' stretti tra la Societa' CO.GE.LI. (della famiglia Nucera) e l'assessore Monorchio, rapporti che risalirebbero alla Presidenza regionale del socialista Teardo, protagonista del piu' noto scandalo ligure, quando si ebbero le fortune dell'allora muratore Nucera, cosi' come parrebbe che tutt'oggi il Teardo partecipi alle attivita' del Nucera; nella succitata delibera n. 67 del comune di Albenga, a pagina 10, si afferma che la Societa' AIMERI ha prospettato al Comune la "propria disponibilita' ad attivare opportune sinergie con imprese specializzate e, in particolare, con CO.GE.LI. S.r.l."; pare che l'inserimento nella operazione economica della Societa' CO.GE.LI. di Nucera sia stata voluta e imposta dal sindaco di Albenga Viveri in quanto lo stesso Nucera, insieme al recentemente defunto imprenditore De Martini, avrebbe salvato il sindaco Viveri dal tracollo finanziario determinato da una spericolata speculazione immobiliare effettuata da Viveri a Palau, in Sardegna, insieme al socio Podesta' di Albenga, cosi' come testimonierebbero i pignoramenti immobiliari che sarebbero stati operati da varie banche - tra cui pare CA.RI.GE., Banca popolare di Novara, ecc. - nei confronti di Viveri e della di lui madre Stalla Ernesta; per escludere dalla operazione della ECOALBENGA S.p.a. le altre imprese interessate, quali la Societa' ISPA e PANELLI, il comune di Albenga - e il sindaco Viveri - avrebbe opposto la ragione che necessitava operare con trattativa privata in quanto che la Societa' AIMERI aveva gia' la disponibilita' delle aree mentre gli altri non ne erano in possesso e, in caso di gara pubblica, se la stessa non fosse stata vinta dalla Societa' AIMERI, si sarebbe dovuto procedere ad esproprio con allungamento dei tempi; lo svolgersi delle trattative con le imprese del settore del trattamento dei rifiuti farebbe anche pensare all'esistenza di un patto di spartizione e, comunque, di "non aggressione"; circa la motivazione dei tempi dell'esproprio e dunque dello svolgimento dell'appalto a trattativa privata, va notato che, in quanto alcuni appezzamenti di terreno interessati alla discarica sarebbero ancora di proprieta' di privati che non avrebbero ceduto alle pressioni della Societa' AIMERI, si dovrebbero comunque attuare le procedure di esproprio ed i tempi sarebbero allungati nella stessa misura, dunque avendosi inficiata la "scusa" del sindaco Viveri; esaminando la delibera n. 67, a pagina 14, punto 9), e' espresso che la Societa' ECOALBENGA S.p.a. smaltira' (fase terminale) a titolo gratuito i R.S.U. raccolti nel territorio del comune di Albenga, per cui risulta conseguente che i cittadini di Albenga dovranno pagare la raccolta e il trasporto (fase iniziale e intermedia) cosa a se' bastante perche' un tale servizio, proporzionalmente sopravalutato, faccia incassare alla Societa' ECOALBENGA anche il costo della discarica; a prova di cio' basta leggere quanto stabilito con delibera del comune di Albenga n. 66, a pagina 26, articolo 16, in cui e' previsto nello statuto della costituenda Societa' che la stessa possa avvalersi del personale dei soci a condizioni da stabilirsi; e' evidente che il personale senza mezzi non puo' operare per cui potranno esserci prestazioni e noleggi incontrollati e incontrollabili tali da compensare anche Nucera per i suoi servigi al sindaco Viveri; a pagina 10 sempre della citata delibera n. 67 e' detto che la CO.GE.LI. e' una societa' operante nel campo delle costruzioni e della bonifica ambientale; per quanto riguarda le costruzioni avrebbe gia' ottenuto appalti edili dalla ITALGAS; combinazione, nel 1993, il comune di Ceriale (Savona) dove il figlio del Nucera sarebbe stato assessore, avrebbe deliberato di affidare in concessione, sembra a trattativa privata, all'ITALGAS (che partecipa la Societa' AIMERI) il servizio acquedotto, delibera che il CO.RE.CO. competente avrebbe bocciato in quanto palesemente in contrasto con gli interessi del comune di Ceriale; altra operazione economica che appare sospetta e' quella che vedrebbe il comune di Albenga acquistare un fabbricato per ospitare la Pretura di Albenga, attualmente allocata in un appartamento di circa 250 mq, evidentemente insufficiente rispetto alla mole di lavoro che deve attualmente sostenere; il comune di Albenga avrebbe deliberato di acquistare dagli eredi dell'imprenditore De Martini - deceduto improvvisamente nel febbraio di quest'anno, che parrebbe essere stato, insieme al Nucera, un benefattore del sindaco Viveri - un fabbricato ad un piano - che sarebbe stato edificato per accogliere un supermercato della superficie di circa 5000 mq e che come tale sarebbe attualmente fuori del mercato immobiliare - per il prezzo di lire 16 miliardi, compresi i lavori di completamento affidati alla stessa impresa costruttrice iniziale dell'immobile (legata agli eredi De Martini), a trattativa privata, mentre tali lavori, di completamento e adattamento dell'immobile alle esigenze degli uffici giudiziari, avrebbero dovuto essere affidati dopo l'acquisto, almeno quelli, con regolare gara di appalto; al fine di coprire l'amministrazione comunale per le evidenti responsabilita', il sindaco Viveri si sarebbe fatto indicare dal Pretore di Albenga Maffeo, carpendone la buona fede, un professionista di fiducia del Tribunale che avrebbe nominato direttore dei lavori - con lauta parcella - nella persona dell'ingegner Capriotti di Alassio; va, in ultimo, ricordata la piu' piccola operazione immobiliare che sarebbe stata concessa al signor Morandi di Albenga - cointeressato col De Martini alla grande lottizzazione su cui sorgera' la Pretura, essendo il proprietario originario delle aree - il quale sarebbe stato autorizzato, nella zona di Viale Pontelungo, ad edificare, su un piccolo appezzamento di terreno, una palazzina -: se non ritengano di attivare la Polizia giudiziaria e la Magistratura al fine di verificare quali riscontri esistano o possano essere trovati circa i fatti sopradescritti onde perseguire gli eventuali illeciti ad essi collegati. (4-03860)
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