_:B83fb682f62c417c1b6b8843fef438a58 "Si risponde per delega della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Il 6 e 7 dicembre 1994 sono stati adottati i decreti di assoggettamento ad amministrazione straordinaria ex legge 95/79 di alcune aziende del gruppo SIPA/ARENA e precisamente la holding del gruppo Arena finanziaria, la finanziaria FIN.SIPA la commerciale SIPA e l'Agricola SABBIONI. Nei decreti di assoggettamento e' contenuta la previsione dell'esercizio d'impresa per due anni e la nomina di un collegio di tre commissari cui e' affidata la gestione straordinaria. La SIPA SpA con sede nella provincia di Verona e' una societa' esclusivamente commerciale e il suo valore piu' rilevante e' da identificarsi nei marchi e nell'organizzazione di vendita. E' articolata in due principali divisioni, quella degli avicoli freschi con marchio Pollo Arena e quella dei prodotti mangimistici col marchio Gloria. Il negativo andamento gestionale degli ultimi anni e' stato determinato dalla modifica della politica produttiva e di commercializzazione, con il passaggio dalla vendita di prodotti anonimi presso la distribuzione generica alla vendita di prodotti con marchio presso la grande distribuzione organizzata e dall'eccessiva esposizione finanziaria con utili operativi non in grado di assorbire gli interessi passivi ne' di creare margini di autofinanziamento. Nel 1993 si e' registrata una consistente perdita di fatturato ed un aumento degli oneri, per il peggioramento dei termini di pagamento da parte della grande distribuzione. Il Tribunale di Verona, con decreto del 22 giugno 1994, tenuto conto della situazione aziendale, del piano di risanamento e del generale stato patrimoniale, ha dichiarato l'amministrazione controllata per due anni, successivamente revocata. In data 23 agosto 1994, la societa' ha presentato istanza volta ad ottenere la CIGS per crisi aziendale, motivando tale domanda con la necessita' di superare l'attuale momento di crisi e di illiquidita', con interventi tesi a razionalizzare l'organizzazione e a riequilibrare i conti economici. La procedura di amministrazione straordinaria ex legge 95/79 e' appena all'inizio; si e' comunque avviata la ripresa produttiva le cui finalita' sono al momento puramente conservative per il mantenimento dei posti di lavoro e il pagamento delle retribuzioni. I commissari hanno assicurato che il problema del personale dipendente, degli allevatori e dei trasportatori sara' tenuto nella debita considerazione all'atto in cui verra' predisposto il piano di risanamento delle aziende commissariate in conformita' all'articolo 2 legge 95/79. Peraltro la particolare struttura del gruppo e le difficolta' finanziarie in cui versano le societa' collegate rendono prevedibile una estensione della amministrazione straordinaria. Per quanto riguarda, in particolare, la societa cooperativa CAVEN a responsabilita' limitata ed avente sede a Nogarole Rocca (VR), con unita' produttive a Lugagnano ed Arcole, attualmente e' assoggettata alla procedura di liquidazione coatta amministrativa. Nel 1983, con la costituzione di un nuovo centro di macellazione in Nogarole Rocca (VR), veniva costituita, su richiesta degli allevatori soccidari associati alla SIPA, la Cooperativa a r.l. CAVEN. Affinche' anche gli stessi partecipassero all'attivita' imprenditoriale del gruppo, con conseguente partecipazione al rischio di impresa, nonche' al fine di \"alleggerire\" la struttura del Gruppo SIPA/ARENA ed ottenere contestualmente un flusso di cassa a favore di quest'ultimo, la Cooperativa CAVEN, con contributi agevolati erogati dal Ministero dell'agricoltura, acquistava dalla Fin.Sipa SpA il nuovo stabilimento di Nogarole Rocca, nonche' le unita' produttive di incubazione formando un unico contesto produttivo verticale al quale gli allevatori soci partecipavano alla gestione imprenditoriale. Nel 1984 il ramo d'azienda rappresentato dalle attivita' produttive e di macellazione dello stabilimento di Nogarole Rocca risulta pertanto ceduto agli allevatori avicoli. Da tale data la CAVEN e' legata alla SIPA da un contratto di vendita in esclusiva della propria produzione. A seguito dell'ammissione della SIPA SpA all'amministrazione controllata (decreto del 22 giugno 1994) la ditta CAVEN scrl si e' trovata in una grave crisi economico-finanziaria, principalmente a causa della impossibilita' di riscuotere i crediti vantati dalla stessa nei confronti della SIPA SpA. Quest'ultima di fatto provvedeva sempre a ripianare le perdite subite dalla CAVEN. La CAVEN nel 1993 ha prodotto circa 36.000 tonnellate di prodotti avicoli per un fatturato totale di circa 170 miliardi; al 31 dicembre 1993 aveva 85 soci conferenti e 735 dipendenti. Il Ministero del lavoro informa che attualmente la CAVEN - che aveva richiesto la concessione della CIGS per ristrutturazione e riorganizzazione aziendale con istanza presentata il 19 gennaio 1994 - vista l'impossibilita' di completare il programma di ristrutturazione, ha inoltrato domanda per la modifica della causale, con il riconoscimento dello stato di crisi aziendale e la concessione della CIGS a tale titolo. Il ricorso alla CIGS per crisi ha decorrenza dall'1^ agosto 1994 e riguarda i lavoratori delle unita' produttive situate in Verona, sospesi a zero ore. Peraltro, sia SIPA SpA che CAVEN Scrl sono state oggetto di interesse da parte di una cordata di imprenditori, costituita dalle famiglie Amadori, Morandi (marchio CIBUS) e Avicor di Cesena (marchio CHIRICHI). I suddetti imprenditori hanno presentato un'offerta al giudice delegato alla procedura di amministrazione controllata, specificando che l'intenzione degli stessi era quella di rilevare le attivita', di SIPA SpA, di CAVEN Scrl e di SAM Societa' Agricola Molisana di Boiano (CB). La cordata Amadori, Morandi e Avicor ha quindi definito un contratto di affitto con CAVEN e si e' dichiarata ulteriormente disponibile ad assumere al piu' presto 350 lavoratori, con l'impegno, nell'arco di due anni, di assumere le rimanenti maestranze. Vi e' anche la disponibilita' all'applicazione del precedente CCNL applicato (trasformazione di prodotti avicoli). Infine, si informa, che per quanto riguarda l'interesse dimostrato al rilevamento delle menzionate societa' dal gruppo Veronesi (AIA), questo ha ritirato, in passato, ogni disponibilita', precedentemente manifestata, alla trattativa. Il Ministro dell'industria, del commercio e dell'artigianato: Clo'." . _:B83fb682f62c417c1b6b8843fef438a58 "19950314" . _:B83fb682f62c417c1b6b8843fef438a58 "MINISTRO MINISTERO DELL'INDUSTRIA, DEL COMMERCIO E DELL'ARTIGIANATO" . _:B83fb682f62c417c1b6b8843fef438a58 . . . "19940930-19950404" . "SIGNORINI STEFANO (LEGA NORD)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "2014-05-14T19:25:11Z"^^ . "4/03782" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03782 presentata da SIGNORINI STEFANO (LEGA NORD) in data 19940930"^^ . . . "Al Presidente del Consiglio dei ministri ed ai Ministri del lavoro e della previdenza sociale, delle risorse agricole, alimentari e forestali e dell'industria, commercio e artigianato. - Per sapere - premesso che: il gruppo SIPA-Pollo Arena-CAVEN, indubbiamente uno dei maggiori gruppi agroalimentari, attraversa da tre anni a questa parte una grave crisi che si ripercuote sull'economia nazionale e sull'occupazione; la crisi del gruppo SIPA-Pollo Arena-CAVEN, attualmente in stato di amministrazione controllata, e' da imputare alla malagestione nonche' alle scelte politiche aziendali \"erronee\" da parte dei dirigenti; le attivita' produttive relative al macello di Nogarole Rocca, sono state sospese mettendo a rischio ben 700 posti di lavoro che si estendono a mille con l'indotto; nel 1982 venne concesso un finanziamento pubblico alla SIPA; nel 1984 venne costituita la cooperativa CAVEN per poter accedere ad ulteriori finanziamenti pubblici, nel 1986 i finanziamenti pubblici cessarono e si passo' progressivamente a bilanci deficitari fino a raggiungere gli attuali 600 miliardi; il gruppo SIPA Arena, oltre al macello di Nogarole Rocca, prevede un altro stabilimento ubicato in Boiano (CB), denominato SAM (Societa' agricola molisana), la cui proprieta' e' suddivisa tra quote di maggioranza SIPA e di una partecipazione azionaria di minoranza pubblica (regione Molise); e' stato gia' presentato al Governo un progetto di ristrutturazione che prevede la costituzione di una societa' mista pubblica-privata per salvare il solo impianto di Boiano; al gruppo SIPA CAVEN si e' dimostrata interessata una cordata di imprenditori del settore, costituiti dalla famiglia Amadori, dalla famiglia Morando e dalla Avicor di Cesena; sembra che la Amadori, in caso di rilevamento del gruppo, intenda procedere all'assunzione di 300 dei 700 lavoratori e con un contratto che da industriale verrebbe convertito in agricolo essendo quest'ultimo meno oneroso sotto l'aspetto fiscale per il datore di lavoro e meno remunerativo per i lavoratori -: se, alla luce di quanto sopra evidenziato, non si ritenga opportuno intervenire in tempo immediato per ovviare ad una situazione che rischia ancora una volta di ripercuotersi contro i lavoratori e contro quelle piccole o medie aziende, artigiani ecc. che ruotano intorno al gruppo; se non si rivvisi l'opportunita' di accertare quanto ci sia di vero sulla notizia che un'offerta maggiore di quella della Amadori, provenga da un'altra azienda interessata al rilevamento e soprattutto accertare se la stessa sia stata \"volutamente\" esclusa dalle trattative; se non si ritenga opportuno verificare se nel corso delle trattative siano stati rispettati quei princi'pi che sono alla base di una corretta concorrenza; se tra le iniziative necessarie a risolvere la situazione non vada considerata la possibilita' di prevedere la costituzione di una societa' pubblico-privata, cosi' come prevista per salvare l'impianto di Boiano. (4-03782)" . . . _:B83fb682f62c417c1b6b8843fef438a58 . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03782 presentata da SIGNORINI STEFANO (LEGA NORD) in data 19940930" . . "1"^^ .