_:Bce763b7c0a6ff1c576ed0bfe19802547 "L'Avv. Vincenzo De Rosa, secondo quanto riferisce la USL n. 14 di Capua, ha gia' ripreso la sua attivita' trattando numerose pratiche legali. Ad ogni buon conto si fa presente che al predetto funzionario era stata negata, dopo una visita medica collegiale presso l'ospedale militare di Caserta, del 17 febbraio 1988, la dipendenza da causa di servizio del tremore essenziale, di cui lo stesso soffriva. Secondo quanto riferito ulteriormente, in una precedente nota della stessa unita' sanitaria locale, l'Avv. De Rosa si sarebbe sottratto per due volte ad altra visita collegiale, disposta in quella circostanza dalla unita' sanitaria locale medesima per accertarne l'effettivo stato di salute e la conseguente idoneita' rispetto ai compiti inerenti alle funzioni d'istituto. Il Sottosegretario di Stato per la sanita': Azzolini." . _:Bce763b7c0a6ff1c576ed0bfe19802547 "19930123" . _:Bce763b7c0a6ff1c576ed0bfe19802547 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO MINISTERO DELLA SANITA'" . _:Bce763b7c0a6ff1c576ed0bfe19802547 . _:Bce763b7c0a6ff1c576ed0bfe19802547 . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "4/03720" . "2014-05-14T19:43:20Z"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03720 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920722" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03720 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920722"^^ . "PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)" . _:Bce763b7c0a6ff1c576ed0bfe19802547 . "1"^^ . . . "19920722-19930201" . . "Ai Ministri della sanita' e per il coordinamento delle politiche comunitarie e gli affari regionali. - Per conoscere - premesso che: sulla singolare circostanza della totale e pluriennale inutilizzazione dell'avvocato Vincenzo De Rosa, capo dell'ufficio legale della USL 14 di Capua (Caserta) pende una interrogazione ancora in attesa di risposta; tale ritardo, esclusivamente funzionale a squallide manovre clientelari relative all'affidamento di incarichi giudiziari a terzi, rende necessario conoscere se risponda a verita' ogni aspetto della sconcertante vicenda, specie dopo la incredibile convocazione - dopo l'atto ispettivo precedente - dell'avvocato De Rosa, invitato a recarsi dinanzi ad un primo e poi ad un secondo collegio medico legale su motivazioni \"misteriose\" ma certamente repressive; infatti risulta che l'avvocato Vincenzo De Rosa fu assunto nel 1982 quale legale della USL CE14 e fin dal primo giorno di servizio non gli venne assegnato l'ufficio ed il personale collaboratore, ne' gli venne riconosciuto l'VIII livello come previsto nella delibera di nomina; dopo qualche mese di girovagare, trovo' una scrivania abbandonata da un altro impiegato e dovette da solo \"trascinarsela\" in un \"box\" dove gia' lavoravano due impiegate appartenenti ad altro servizio; inutilmente poi sollecitava, prima verbalmente e, quindi, per iscritto, sia la dotazione dei mezzi di studio e del personale previsto per l'ufficio, che la regolarizzazione del trattamento economico; il De Rosa presento', il 21 febbraio 1983 querela e denuncia a carico del ragioniere della USL, che compilava la busta paga; il presidente pro tempore incomincio' allora ad assegnargli qualche incombenza legale, quasi sempre superiore alle mansioni previste per la figura del procuratore legale; lo stesso presidente conferi' poi al De Rosa procura generale notarile, in data 17 settembre 1984, con le piu' ampie facolta' difensionali e promessa di rato. La cosa fu accompagnata dall'adozione di due delibere, con le quali gli venivano riconosciute le mansioni superiori: puntualmente poi annullate...; il 14 febbraio 1986 il pretore di Capua, non essendosi il De Rosa costituito parte lesa nell'instaurato processo per \"amichevole consiglio\" e per l'intervenuta regolarizzazione del trattamento economico, emise sentenza assolutoria, perche' il fatto non costituiva reato, nei confronti del ragioniere, unitamente al coordinatore amministrativo e al capo dell'ufficio del personale, a loro volta chiamati in causa dal citato ragioniere; in capo ad un anno dall'emissione della sentenza, il nuovo presidente pro tempore provvide a distruggere in modo fulmineo, la dignita' civile e professionale del De Rosa: infatti nel febbraio 1987, il De Rosa dovette \"cedere\" il locale che aveva faticosamente \"conquistato\" ove il nuovo presidente voleva allocare il coordinamento sanitario, con la promessa d'onore che ne avrebbe reso disponibile un altro nel giro di dieci giorni. Elegantemente cosi' il De Rosa fu messo alla porta, anzi nel corridoio. Mentre vennero affidati ulteriori incarichi a professionisti esterni con aggravio di spesa per l'ente, il quale attualmente versa nell'impossibilita' di erogare gli stipendi; da quel momento a tutt'oggi, quotidianamente il De Rosa va alla ricerca di una sedia sulla quale sedere; ormai completamente inutilizzato, demotivato e reso ridicolo innanzi all'opinione pubblica; le continue vessazioni, emarginazioni, mortificazioni hanno cosi' inciso sull'animo del De Rosa il cui disagio era divenuto tale da suggerirgli di rifugiarsi nella aspettativa come puntualmente e palesemente sottolineato nelle varie richieste; la USL, sottratto il lavoro, sottratte le dignita' e la salute, ben consapevole di quanto accadeva anche grazie all'atto ispettivo dell'interrogante, pur non trovandosi il De Rosa in aspettativa, ha escogitato l'espediente, per tentare di liberarsene, di sottoporlo a commissione medico-legale che accerti la sua idoneita' al servizio. L'interrogante si chiede cosa si voglia accertare, forse gli effetti prodotti sul suo fisico da dieci anni di vessazioni infertegli; o forse giustificare - e solo oggi - la \"necessita'\" di affidare incarichi ad avvocati esterni; il 30 maggio 1991, dopo che il De Rosa aveva deposto dinanzi ai carabinieri in ordine all'affidamento da parte della USL di una \"montagna\" di incarichi esterni, gli perveniva invito a sottoporsi a visita medico collegiale per \"accertamenti\", sottoscritto dal presidente del collegio (nominativo, peraltro, diverso da quello del vero presidente) anziche' dal legale rappresentante della USL; l'invito ometteva di fornire elementi conoscitivi dell'atto con il quale e' stata disposta la visita medica con l'indicazione dello scopo e dei motivi che ne sarebbero stati alla base. La mattina della visita, pur essendo il De Rosa in congedo, alla porta di casa del perseguitato si presentarono ben due medici: pare per relazionare, quale collegio medico, mentre negli ambienti della USL si apprende che si intende sottoporre il De Rosa a \"ulteriore\" visita medico-collegiale -: se si intenda finalmente assumere idonee iniziative per stroncare gli squallidi tentativi di uccidere fisicamente e psicologicamente un uomo ed una funzione professionale, a parere dell'interrogante a causa di vergognosi motivi clientelari degni dell'interesse non solo del ministro della sanita' ma anche della procura della Repubblica. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella decima legislatura, n. 4-26992 del 16 luglio 1991. (4-03720)" .