_:Bea7323e4c4b5b4ae53e72c6cd722e046 "Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedi' 1 marzo 2010 nell'allegato B della seduta n. 291 All'Interrogazione 4-03647\n presentata da MAURO PILI Risposta. - In merito alle richieste dell'interrogante, contenute nell'atto di sindacato ispettivo in oggetto, si rappresenta quanto segue. La politica del Ministero dello sviluppo economico per l'industria chimica e' finalizzata a riqualificare i poli chimici e a promuoverne processi di reindustrializzazione, compatibili con l'ambiente, attraverso il consolidamento della chimica di base e lo sviluppo delle filiere a valle. Nello specifico, il Ministero dello sviluppo economico attribuisce particolare attenzione alla Sardegna, dove sono presenti tre poli chimici: Porto Torres, Assemini - Sarroch (Cagliari) e Ottana. Nel sito di Porto Torres sono presenti il gruppo Eni, con le aziende Polimeri Europa e Syndial, e la multinazionale inglese Ineos Vinyls. La Ineos conta 137 addetti diretti e due impianti produttivi per la produzione di CVM e di PVC. Polimeri Europa, con un totale i 770 addetti, ha sei impianti produttivi: cracking, aromatici, polietilene, cumene, fenolo ed elastomeri. Il cracking e' il motore dell'intero petrolchimico, poiche', con i suoi prodotti, serve direttamente o indirettamente, la quasi totalita' degli impianti presenti. Nel sito di Assemini (Cagliari) e' presente la Syndial con 244 addetti e con le produzioni di cloro e di dicloroetano, che rappresentano la prima parte della filiera di produzione di pvc. Nell'area di Sarroch (Cagliari) sono presenti: 1. Polimeri Europa che produce idrocarburi aromatici a partire da virgin nafta e da benzina riformata, con 404 addetti. 2. Sasol, che produce tagli paraffinici e idrocarburi con 50 addetti. Il sito Ottana e' caratterizzato dalla presenza della societa' Equipolymers con 122 addetti. La societa' produce intermedi utilizzati per la produzione di materie plastiche (polietilentereftalato, PET). Come noto, al fine di potenziare e rilanciare i poli chimici della Sardegna, lo strumento individuato e' stato «l'accordo di programma per la qualificazione e la reindustrializzazione dei poli chimici» presenti nella predetta Regione, sottoscritto a Palazzo Chigi, il 14 luglio 2003, da Governo, regione, enti locali, imprese e sindacati. Nello stesso e' previsto, tra l'altro: un impegno finanziario da parte del Governo di 200 milioni di euro di cui, 100 milioni di euro per il sito di Ottana e 50 milioni di euro, rispettivamente, per i siti di Assemini e Porto Torres; A queste risorse si deve aggiungere lo stanziamento regionale di ulteriori 100 milioni di euro per i siti di Porto Torres e Assemini; il consolidamento e lo sviluppo della del cloro e dei cloro derivati. Per quanto riguarda le risorse, sono stati impegnati, ad oggi, 113 milioni di euro, 52 a Ottanta e 61 a Porto Torres e Assemini. Relativamente, invece, alla linea del cloro si fa presente quanto segue. Dopo la decisione di Ineos di abbandonare l'Italia, la societa' Vinyls ne aveva acquistato le attivita' impegnandosi a subentrare a Ineos anche nella realizzazione degli investimenti sugli impianti per la produzione di pvc presenti a Porto Torres, cosi' come previsto nell'accordo di programma succitato. Vinyls, inoltre, doveva acquistare dall'Eni gli impianti per la produzione di cloro ad Assemini (Cagliari) e realizzare, in compartecipazione con Eni, un nuovo impianto di cloro a Porto Marghera. Per gli investimenti da realizzare in Sardegna, il Ministero dello sviluppo economico aveva gia' approvato il citato contratto di programma. Dopo la decisione della multinazionale inglese Ineos di abbandonare l'Italia, la vicenda della societa' Vinyls spa creata ad hoc dall'imprenditore Fiorenzo Sartor per l'acquisizione degli stabilimenti gia' Ineos, e' culminata alla fine dello scorso mese di maggio, con l'istanza, al Tribunale di Venezia, di accesso alla procedura di amministrazione straordinaria, ai sensi del decreto legislativo n. 270 del 1999. Con sentenza, in data 19 giugno 2009, il Tribunale di Venezia ha dichiarato lo stato di insolvenza della predetta societa', ed ha nominato, su proposta del Ministero dello sviluppo economico, i tre commissari giudiziali, affidando questi la gestione dell'impresa. Pertanto, con decreto del 7 agosto 2009, il Tribunale di Venezia ha dichiarato l'apertura della procedura di amministrazione straordinaria. Il Ministro dello sviluppo economico ha nominato, di conseguenza, i commissari straordinari della Vinyls spa, gia' commissari giudiziali. I citati commissari sono attualmente impegnati a predisporre un piano per il riavvio degli impianti e la gestione dell'attivita'. Detto piano sara' a breve presentato. Recentemente, inoltre, si sono succeduti numerosi incontri presso il Ministero dello sviluppo economico tra Eni e commissari della Vinyls, finalizzati a raggiungere un accordo riguardante le forniture di dicloretano, etilene, servizi e utilities. Il 12 novembre 2009, tra gli stessi, si e' raggiunta un'intesa che rappresenta un importante risultato propedeutico al riavvio degli impianti e che facilitera' sicuramente la ricerca, da parte dei Commissari, di imprenditori interessati all'acquisizione degli impianti medesimi. Per quanto riguarda le decisioni dell'Eni, relative alla volonta' di mantenere il suo impegno per il settore chimico in Sardegna, si evidenziano gli eventi piu' salienti, svoltisi presso il Ministero dello sviluppo economico: in data 17 dicembre 2008, il Ministro Scajola ha presieduto un tavolo di confronto relativo alle prospettive dell'industria chimica in Sardegna, con particolare riferimento agli insediamenti produttivi del Gruppo Eni. In questa sede, il Ministro ha ribadito l'importanza strategica del settore chimico per l'intero sistema produttivo del paese, sottolineando la rilevanza assunta dalla chimica sarda, anche in considerazione delle interconnessioni con altri siti nazionali; il 22 gennaio 2009, Polimeri Europa ha siglato un accordo con le organizzazioni sindacali di categoria in cui veniva stabilito il rientro, a partire dal 26 gennaio, del personale interessato dalla sospensione e, dalla stessa data, il graduale riavvio degli impianti (etilene, aromatici, polietilene, elastomeri). Per gli impianti della filiera cumene-fenolo, ne veniva prevista, a causa della crisi, la fermata, la manutenzione e la messa in sicurezza. Il personale occupato in tali impianti (77 addetti) e non impiegato nelle attivita' di presidio operativo, sarebbe stato utilizzato in altri reparti dello stabilimento. Il 21 luglio 2009, a seguito della comunicazione al Ministero, motivata da ragioni congiunturali, di fermare il cracking di Porto Torres ad agosto e settembre, in una ulteriore riunione con l'Eni, si raggiungeva un accordo su Porto Torres. In tale accordo erano previste sei azioni fondamentali: 1) non si sarebbe attuato l'annunciato fermo degli impianti di Porto Torres; 2) sarebbe stato attuato il piano di manutenzione degli impianti che, a rotazione, prevede la fermata di singole produzioni, per ridurre le scorte; 3) il piano di manutenzione sarebbe terminato entro il mese di settembre; 4) le manutenzioni sarebbero state effettuate, senza ricorso alla cassa integrazione guadagni; 5) al completamento del piano di manutenzione, sarebbe stato attivato un tavolo di confronto per discutere il piano Eni per la Sardegna, anche con la partecipazione delle istituzioni locali, al fine di verificare strumenti agevolativi per la realizzazione di nuovi investimenti. In data 20 ottobre 2009, e' stato sottoscritto un accordo tra Eni e sindacati riguardante il programma di investimenti che il gruppo industriale vuole realizzare nel polo di Porto Torres. Infine, il 18 novembre 2009, si e' tenuto al Ministero un nuovo incontro, al fine di verificare lo stato di attuazione del citato accordo del 21 luglio 2009. A tale incontro erano presenti i vertici dell'Amministrazione, il presidente della regione Sardegna, le organizzazioni sindacali dell'Eni. Le parti hanno preso atto dei passi in avanti compiuti con l'accordo del 19 ottobre tra l'Eni e le organizzazioni sindacali, che prevedeva, tra l'altro, il riavvio delle attivita' relative al ciclo del cloro, cosi' come deciso dai commissari della Vinyls. Il tavolo ha, inoltre, definito un percorso di lavoro comune per superare i punti critici ancora non risolti: lo sbocco delle attivita' di bonifica previste dall'Eni, mediante la convocazione di un tavolo con il Ministero dell'ambiente; il riavvio, nonche' la vendita, degli impianti in capo al gruppo Vinyls; il monitoraggio della crisi di Ottana, a partire dalla possibile cessione di Equipolymers, attraverso un piano di reindustrializzazione denominato Fenice. Si segnala, infine che la recente legge n. 99 del 2009, cosiddetta «legge sviluppo», ha previsto, per quanto riguarda l'acquisto di energia elettrica nella regione Sardegna, una specifica norma volta a migliorare le condizioni di concorrenzialita', anche al fine di agevolare i clienti finali. La stessa legge n. 99 del 2009, consente inoltre, per l'attuazione dell'accordo di programma, sottoscritto il 26 settembre 2007, per il riordino di infrastrutture e servizi dell'area di crisi di Ottana, la possibilita' di avvalersi delle risorse dell'agenzia Invitalia. Il Ministro dello sviluppo economico: Claudio Scajola." . _:Bea7323e4c4b5b4ae53e72c6cd722e046 "20100301" . _:Bea7323e4c4b5b4ae53e72c6cd722e046 "MINISTRO SVILUPPO ECONOMICO" . _:Bea7323e4c4b5b4ae53e72c6cd722e046 . _:Bea7323e4c4b5b4ae53e72c6cd722e046 . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03647 presentata da PILI MAURO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090716" . . . . . "4/03647" . "20090716-20100301" . . "2014-05-15T00:10:27Z"^^ . _:Bea7323e4c4b5b4ae53e72c6cd722e046 . "PILI MAURO (POPOLO DELLA LIBERTA')" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "1"^^ . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03647 presentata da MAURO PILI giovedi' 16 luglio 2009, seduta n.204 PILI. - Al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. - Per sapere - premesso che: con l'accordo di programma del 14 luglio 2003 sottoscritto tra la Regione Sardegna, la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Ministero dell'economia e delle finanze, il Ministero per le attivita' produttive, il Ministero dell'ambiente e tutela del territorio, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, Sviluppo Italia spa, l'Osservatorio nazionale per la chimica, l'Osservatorio regionale per la chimica, la provincia di Cagliari, la provincia di Nuoro, la provincia di Sassari, il comune di Assemini, il comune di Ottana, il comune di Porto Torres, il comune di Sarroch, il comune di Uta, le organizzazioni sindacali regionali: CGIL, CISL, UIL, le organizzazioni territoriali: CGIL, CISL, UIL, FULC nazionale, FULC regionale, FULC territoriale, la Confindustria regionale, Confindustria Cagliari, Confindustria Nuoro, Confindustria Sassari, l'Api Sarda, la Federchimica, l'Unionchimica, il Consorzio per l'area di sviluppo industriale di Cagliari, il Consorzio per lo sviluppo industriale della Sardegna centrale, l'area di sviluppo, industriale di Sassari-Porto Torres, Syndial, Polimeri Europa, EVC (European Vinyls Corporation), Montefibre, AES, DOW, SASOL (Italy), Fluorsid, Lorica, Mini Tow, Territorio e Impresa, Endesa si era definito quanto segue: obiettivo prioritario e' quello di promuovere e favorire la riqualificazione dei poli chimici della Sardegna, mantenendo nel tempo condizioni ottimali di coesistenza tra tutela dell'ambiente, consolidamento e trasformazione produttiva del settore chimico; nell'accordo risultano individuate risorse per un ammontare complessivo di 300 milioni di euro che hanno come missione strategica quella di: «governare» in termini positivi le emergenze venutesi a creare nelle aree di crisi della Regione; porre le basi per un immediato piano di consolidamento e sviluppo delle attivita' chimiche esistenti ed economicamente sostenibili; avviare, contestualmente, con gli strumenti della programmazione disponibili, un articolato piano di bonifica e reindustrializzazione dei siti chimici per la localizzazione negli stessi di nuove attivita' industriali; con l'Accordo, si prevede inoltre di: a) favorire ed incentivare la realizzazione di piani industriali promossi da gruppi imprenditoriali in grado di assicurare la salvaguardia ed il potenziamento delle filiere produttive esistenti ed ancora economicamente sostenibili e competitive; b) incentivare gli investimenti finalizzati alla introduzione di aggiornate tecnologie di processo, al fine di rendere le imprese concorrenziali sul piano internazionale, anche mediante l'abbattimento del differenziale dei costi energetici e di trasporto, nell'ambito della attuale regolamentazione e degli stanziamenti gia' approvati accelerandone la concreta attuazione, garantendone l'economicita' nel tempo ed assicurando il mantenimento e la qualificazione dell'occupazione; c) promuovere la verticalizzazione del settore chimico attraverso la nascita e lo sviluppo di nuove piccole e medie imprese e/o nuove iniziative; d) promuovere la fertilizzazione imprenditoriale finalizzata alla produzione di nuove conoscenze scientifiche e tecnologiche nello stesso settore chimico e nei settori immediatamente collegati; e) risanare e tutelare l'ambiente attraverso azioni di disinquinamento, bonifica e messa in sicurezza dei siti, di riduzione delle emissioni in atmosfera e di prevenzione dei rischi di incidenti rilevanti, non solo con riferimento a quelli previsti dai piani di caratterizzazione ai sensi del decreto legislativo n. 22 del 1997, di competenza delle imprese, ma anche a quelli esterni interessati da fenomeni di inquinamento specifico; f) avviare processi di reindustrializzazione dei siti bonificati; nello stesso accordo di programma erano previste azioni integrate per la qualificazione e lo sviluppo dei siti chimici regionali rivolte a favorire il superamento delle criticita' relative alla situazione dei poli chimici della Sardegna e in particolar modo: a) il superamento di barriere strutturali che impediscono alle imprese del settore, ed in particolare a quelle facenti parte integrante di filiere integrate di produzione, di perseguire risultati tali da poter offrire produzioni competitive nel contesto internazionale sia in termini di condizioni di vendita praticate, che di qualita' del servizio prestato; b) il consolidamento e ove possibile lo sviluppo delle filiere produttive ancora economicamente competitive anche con l'attivazione di nuove linee di prodotti e processi; c) l'avvio di processi di reindustrializzazione prevedendo la ubicazione di nuove attivita' d'impresa nei siti colpiti dalla crisi e dalla cessazione dell'attivita' degli impianti produttivi; nell'accordo di programma le parti firmatarie definirono i seguenti interventi nel rispetto della normativa nazionale e regionale vigente relativamente ai siti indicati: a) sito di Assemini: 1) mantenimento della filiera dei cloro-cloroderivati per la quale si conferma il costo dell'energia elettrica quale fattore determinante di competitivita' e quale criticita' da risolvere in tempi brevi; ricorrendo alle prerogative di cui all'articolo 35 della legge 12 dicembre 2002, n. 273, cosi' come previsto nell'intesa Governo-Regione Sardegna del 25 febbraio 2003; ove il ciclo fosse ceduto ad altro imprenditore sulla Societa' cedente gravera' l'onere di assicurare l'affidabilita' dell'acquirente anche con riferimento alla finalita' di consolidamento degli impianti; 2) mantenimento in stato di conservazione dell'impianto acrilonitrile per il periodo di un anno per favorire l'interessamento di possibili acquirenti di settore; 3) reindustrializzazione del sito, con il supporto di Sviluppo Italia, Syndial Polimeri Europa, Territorio e Impresa del Gruppo ENI, Federchimica, Osservatorio nazionale e regionale della chimica, indirizzata prioritariamente alla valorizzazione delle produzioni chimiche esistenti ed alla individuazione di produzioni nel settore della chimica intermedia e fine che possano essere sviluppate nell'area; b) sito di Porto Torres: 1) potenziamento delle filiere esistenti aumentando la capacita' produttiva della linea clorurati e pvc in funzione della disponibilita' di intermedi nell'area; questo aumento consentira' inoltre la marcia al massimo della capacita' produttiva dell'impianto steam cracking; 2) attivazione di contratti bilaterali fra le principali imprese energivore del sito industriale e la societa' proprietaria della centrale termoelettrica di Fiumesanto (ENDESA), nel quadro degli accordi per l'utilizzo del carbone quale combustibile della stessa centrale; 3) reindustrializzazione del sito, sulla base di specifici accordi tra il Ministero dell'ambiente, Syndial e Sviluppo Italia, con il supporto di Sviluppo Italia, Syndial Polimeri Europa, Territorio e Impresa del Gruppo ENI, Federchimica, Osservatorio nazionale e regionale della chimica, indirizzata prioritariamente alla valorizzazione delle produzioni chimiche esistenti ed alla individuazione di produzioni nel settore della chimica intermedia e fine che possano essere sviluppate nell'area; 4) sulla base di specifici accordi tra Ministero dell'ambiente, Syndial e Sviluppo Italia - valorizzazione delle strutture esistenti dell'ex Centro Ricerca per corrispondere all'interesse manifestato dal Consorzio Interuniversitario alla creazione di un Centro Ricerca finalizzato a sostenere le attivita' produttive nell'ottica della migliore compatibilita' ambientale; c) sito di Ottana: 1) garanzia di continuita' della produzione di energia elettrica e di vapore, creando le condizioni per il repowering della centrale AES prefigurando forme di autoproduzione per l'abbattimento dei costi energetici delle imprese energivore del sito o altre forme di accordo bilaterale; 2) reindustrializzazione del sito, con il supporto di Sviluppo Italia, Syndial Polimeri Europa, Territorio e Impresa del Gruppo ENI, Federchimica, Osservatorio nazionale e regionale della chimica, indirizzata prioritariamente alla valorizzazione delle produzioni chimiche esistenti ed alla individuazione di produzioni nel settore della chimica intermedia e fine che possano essere sviluppate nell'area; 3) sbottigliamento dell'impianto PTA e PET come previsto dalla proposta industriale del Gruppo DOW - INCA, da realizzarsi mediante contratto di programma; 4) sviluppo impianti chimici esistenti; 5) creazione delle condizioni per il mantenimento della produzione delle fibre acriliche: favorire l'interessamento di possibili acquirenti da individuare mediante una capillare azione di scouting tra i principali produttori a livello internazionale ed a tal fine mantenimento in stato di conservazione dell'impianto per un periodo minimo di un anno; per gli interventi indicati si individuarono, come principali strumenti di attuazione: il contratto di programma per gli investimenti che salvaguardano e sviluppano le filiere produttive esistenti; i contratti d'area e i contratti di localizzazione e le agevolazioni derivanti dall'estensione alle aree di crisi dei benefici previsti dalla legge n. 181 del 1989 per gli interventi di reindustrializzazione; nello specifico per il sito di Ottana, il Governo, a seguito dell'incontro del 4 luglio 2003 presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, si impegna a dotare gli strumenti gia' in essere, o altri che verranno appositamente individuati (per esempio la legge n. 181 del 1989, contratti di localizzazione), di complessivi 100 (cento) milioni di euro aggiuntivi e finalizzati a tale scopo; per quanto riguarda il tema della tutela dell'ambiente lo stesso accordo prevedeva: a) lo smantellamento degli impianti dismessi e la messa in sicurezza e/o bonifica dei siti; b) l'individuazione dei piani di miglioramento sui temi dell'ambiente e della sicurezza; c) la messa a punto di linee guida per la definizione del piano di sicurezza; d) la promozione di linee guida per ridurre i rischi nella movimentazione delle merci; e) la promozione di accordi volontari per la certificazione ambientale delle industrie chimiche; f) la creazione di un sistema integrato per il monitoraggio ambientale e la gestione del rischio industriale e delle emergenze; sono state molteplici le decisioni dell'Eni di disattendere tali accordi e soprattutto di ignorare gli obblighi che gli derivano dall'essere un soggetto a rilevante capitale pubblico, quali ad esempio: a) la decisione di bloccare gli impianti di Porto Torres causando rilevanti danni sul piano industriale agli impianti stessi per via del preannunciato blocco del cracking; b) l'irresponsabilita' sociale di decidere repentinamente la chiusura di impianti senza preoccuparsi delle gravissime e inaccettabili ricadute occupazionali; c) la mancata attuazione di un piano di riqualificazione dei poli chimici sardi previsto nell'accordo richiamato del luglio 2003; d) la discutibile e anomala definizione della vendita di un asset importante della chimica italiana che si e' mostrata colpevolmente fallimentare e per la quale non sarebbe deprecabile un'indagine apposita; secondo la documentazione predisposta dagli organi regionali, nazionali e comunitari i danni causati e i costi per la necessaria, obbligatoria e opportuna riqualificazione ambientale, paesaggistica e infrastrutturale dei territori oggetto di interventi industriali abbandonati, dalle attivita' minero-metallurgiche a quelle chimiche non sono inferiori a 10 miliardi di euro -: se non ritengano i ministri interrogati opportuno avviare una puntuale azione di verifica dell'accordo di programma richiamato al fine di individuare le inadempienze sia pubbliche che private che hanno impedito la realizzazione della riqualificazione dei poli chimici sardi e l'eventuale riprogrammazione degli interventi finanziari e la individuazione di nuovi soggetti privati interessati alla riqualificazione; se non ritengano i ministri per quanto di propria competenza avviare di concerto con la stessa Regione Sardegna un'azione risarcitoria ai danni dei soggetti che si fossero resi responsabili di inquinamenti ambientali e di degrado territoriale a partire dalla stessa societa' Eni; se non ritenga di dover valutare anche alla luce dei recenti provvedimenti approvati in materia energetica e industriale di addivenire all'individuazione dei siti industriali della Sardegna come quelli prioritariamente destinatari delle nuove forme di programmazione negoziata in capo al ministero dello sviluppo economico.(4-03647)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03647 presentata da PILI MAURO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090716"^^ . . . .