INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03556 presentata da CAZZOLA GIULIANO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090709

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03556 presentata da GIULIANO CAZZOLA giovedi' 9 luglio 2009, seduta n.200 CAZZOLA e CARLUCCI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro per i beni e le attivita' culturali. - Per sapere - premesso che: la societa' Arte lavoro e servizi (Ales) SpA e' stata costituita nel 1998, ai sensi dell'articolo 20 della legge n. 196 del 1997, al fine di consentire la stabilizzazione di personale impiegato in attivita' socialmente utili; il Ministero per i beni culturali e ambientali, come previsto dalla norma citata, partecipo' alla costituzione della societa', sottoscrivendone il capitale per l'importo di un 1.500.000 lire, equivalente al 30 per cento delle azioni; Italia Lavoro SpA, all'epoca controllata da Itainvest SpA, ne divenne socio di maggioranza sottoscrivendo la restante parte delle azioni (70 per cento); nel 1999 Itainvest SpA cedette la propria partecipazione in Italia Lavoro SpA al Ministero dell'economia e delle finanze, che esercita i diritti dell'azionista su indirizzo del Ministro del lavoro, salute e politiche sociali; la Ales SpA nel suo primo quinquennio di attivita' ha ottenuto dal Ministero per i beni culturali e ambientali, poi Ministero per i beni e le attivita' culturali, l'affidamento diretto di servizi, ai sensi dell'articolo 10 del decreto legislativo n. 468 del 1997; dal 2006 la societa' opera in house providing per conto del Ministero per i beni e le attivita' culturali; a fine 2008, mentre il valore patrimoniale della Ales SpA si assestava sulla cifra di circa 10 milioni di euro, il bilancio d'esercizio evidenziava perdite; il Ministero per i beni e le attivita' culturali ha assicurato alla Ales SpA per il 2009 un corrispettivo minimo di circa 12 milioni di euro, con un taglio di circa 2 milioni di euro rispetto agli anni precedenti; la Corte dei conti ha piu' volte posto in rilievo che il possesso delle azioni della Ales SpA era incompatibile con la nuova missione affidata ad Italia Lavoro SpA da specifiche norme di legge; il 29 gennaio 2009, il rappresentante del Governo, intervenendo in Commissione lavoro pubblico e privato alla Camera dei deputati, dava risposta all'interrogazione n. 5-00781 a firma dello scrivente, ove si prospettavano soluzioni normative volte ad ottemperare alle pronunce Comunitarie in materia di house providing confermando altresi' la volonta' del Ministero per i Beni e le attivita' Culturali di concedere una proroga di sei mesi al contratto con la Ales Spa al fine di tutelare i lavoratori. Le proposte del Governo fatte in quella sede hanno poi effettivamente dato soluzione alle problematiche evidenziate nell'atto di sindacato ispettivo e portato alla totale acquisizione della Ales Spa da parte del Ministero per i Beni e le attivita' Culturali attraverso una norma inserita nella legge recante «Disposizioni per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitivita' nonche' in materia di processo civile» che ha disposto il passaggio delle quote (70 per cento) della Ales spa da Italia Lavoro al Ministero per i Beni e le attivita' culturali «al fine di garantire la continuita' occupazionale del personale impiegato in Ales S.p.A.»; il Ministero per i beni e le attivita' culturali e' quindi azionista unico delle Ales spa, con la possibilita' di realizzare, concretamente, le condizioni del controllo analogo, previste dal diritto comunitario e dalla giurisprudenza nazionale, necessarie per porre in essere gli affidamenti diretti con il criterio dell'in house providing; la societa' Ales, alla luce delle perdite di bilancio riscontrate, il 1 o settembre 2008 avviava una procedura di mobilita', ex lege n. 223 del 1991, per 430 dipendenti; nelle more del perfezionamento dell'iter legislativo del provvedimento prima citato, e sulla base di quanto affermato dal Governo in sede di risposta all'interrogazione n. 5-00781, e' stata revocata la procedura di mobilita' per 430 unita', limitandola, sempre secondo le indicazioni del Governo, a 95 unita' lavorative; l'attuale gruppo dirigente di Ales Spa ha concordato con le organizzazioni sindacali di ricorrere all'incentivazione dell'esodo volontario e all'attivazione della cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga per non piu' di 100 unita' lavorative, al fine di ottemperare agli impegni assunti in sede di definizione del piano di risanamento; all'interrogante risulta che il percorso di risanamento aziendale intrapreso dagli amministratori in carica, che operano oramai sotto la vigilanza del Ministero per i beni e le attivita' culturali, avrebbe dovuto orientarsi anche verso la ricerca di nuove commesse al fine di rispettare le previsioni poste alla base dell'acquisizione da parte del Ministero della quota del 70 per cento di Ales Spa, di proprieta' di Italia Lavoro Spa, mentre sembrerebbe limitarsi al semplice taglio degli organici ricorrendo, con criteri da verificare, all'uso degli ammortizzatori sociali; nelle prospettive del risanamento, il ricorso da parte degli organi decisionali alla cassa integrazione guadagni straordinaria, per la gran parte del personale tecnico (archeologi, architetti, storici dell'arte, esperti di informatica) rischia di determinare ripercussioni negative sull'effettiva azione di progettazione e risanamento ove avviata, alla quale invece le competenze tecniche dei soggetti posti in CIGS potrebbero dare un contributo significativo; va segnalato inoltre come, magari solo per una curiosa coincidenza, gran parte del personale tecnico messo in cassa integrazione a zero ore risulti iscritto alla Fisascat-Cisl, sindacato questo che non ha avallato le scelte del vertice aziendale. A cio' deve aggiungersi come ad una richiesta di personale qualificato da parte della Soprintendenza al Polo museale di Napoli non sia stata evasa, benche' fra i dipendenti ci fossero risorse con adeguati profili professionali che invece sono state messe in cassa integrazione a zero ore; inoltre, risulta all'interrogante che si sia proceduto al licenziamento dei responsabili della Direzione sviluppo e progettazione e della Direzione risorse umane che, in un'azienda che deve ristrutturarsi e ridefinire il proprio piano industriale, appare un'anomalia tanto piu' che tali profili sono chiamati a dover gestire una complessa trattativa sindacale e che, nonostante la presenza interna di ingegneri ed architetti, titolati ed abilitati allo svolgimento di tutte le attivita' di prevenzione e protezione dai rischi, per gli adempimenti previsti dal decreto legislativo n. 81 del 2008 sulla sicurezza sul lavoro si faccia ricorso a societa' esterne -: quale sia la missione che il Ministero per i beni e le attivita' culturali intende affidare alla societa' Ales Spa di cui e' oggi unico azionista, e se le questioni evidenziate negli ultimi quattro paragrafi della premessa corrispondano al vero ed in particolare se, i Ministri interrogati, ognuno per quanto di competenza, non ritengano necessario, ed in caso contrario perche', dare piena attuazione alla convenzione del novembre 2007 fra il Ministero per i beni e le attivita' culturali e la societa' finalizzata al supporto degli uffici centrali e periferici del Ministero stesso nella gestione delle gare d'appalto. (4-03556)
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CARLUCCI GABRIELLA (POPOLO DELLA LIBERTA') 
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