"2014-05-14T19:42:25Z"^^ . . . "PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)" . . "Ai Ministri dell'agricoltura e foreste, del tesoro, di grazia e giustizia e del lavoro e previdenza sociale. - Per conoscere - premesso che l'Agrifactoring risulta pesantemente coinvolta dal crac della Federconsorzi: ha scritto Felice Saulino su Il Mondo che: \"secondo la ricostruzione del Mondo, a fine aprile 1991 Agrifactoring si trovava in questa situazione: aveva assorbito 450 miliardi di crediti contratti dall'Enichem agricoltura con la Federconsorzi per la fornitura di concimi e fertilizzanti (distribuiti e venduti poi attraverso la rete dei 72 Cap, i consorzi agrari provinciali) e aveva anticipato alla federazione 350 miliardi di lire su una serie di campagne di commercializzazione dei prodotti agricoli. L'assorbimento del credito Enichem rientrava pienamente nei compiti della societa'. In questo caso l'Agrifactoring puo' avere al massimo peccato di leggerezza perche' non ha scelto la formula del pro solvendo, in caso d'insolvenza avrebbe potuto rifarsi sul fornitore, ossia sul titolare del credito. Nell'occasione sull'Enichem. Ha invece adottato la formula del pro soluto, per cui adesso dovrebbe rifarsi sul debitore, che e' affidato alla cura dei commissari governativi. Con le anticipazioni sulle campagne agricole della Federconsorzi l'Agrifactoring ha invece svolto in misura consistente un'attivita' finanziaria che di solito e' di pertinenza delle banche. L'ultimo bilancio chiuso il 31 dicembre 1990 presenta infatti un rapporto del 97 per cento tra anticipi fatti a clienti e crediti fattorizzati. In altre parole, per ogni 100 lire di crediti assorbiti in attesa di riscossione ne sono state anticipate 97, mentre la regola e' un rapporto crediti-anticipi che non supera mai l'80 per cento. Questa attivita' di supporto finanziario (con accentuate caratteristiche di autentico partner creditizio) a sostegno e servizio della Federconsorzi e' avallata inoltre dall'analisi del trend operativo della societa', abbondantemente superiore peraltro all'andamento del giro d'affari e del flusso finanziario della federazione: se dal 1984 al 1988 i crediti per finanziamenti sono passati da 35,2 miliardi a 920,1 miliardi, i debiti verso le banche nello stesso arco di tempo sono saliti da 16,4 (meno del 50 per cento rispetto al flusso finanziario innescato dal volume d'attivita') a 705,1 (quasi l'80 per cento) e negli ultimi due anni lo squilibrio e' stato ancor piu' consistente. Si e' insomma registrata una progressiva impennata delle anticipazioni sostenute con un crescente ricorso a prestiti e finanziamenti del sistema creditizio senza che vi fosse una parallela e costante opera di rientro e di sconto sul fronte dei debitori, ossia di chi riceveva le forniture. E cosi' adesso resta da vedere quanta parte dei 1.560 miliardi di lire di crediti fattorizzati potra' essere recuperata a fronte di anticipi gia' concessi per 1.509 miliardi. La risposta e' avvolta nella nebbia. Perche'? L'Agrifactoring e' stata costituita dalla Bnl holding Italia (la capogruppo per il cosiddetto settore parabancario della Banca nazionale del lavoro) con il 26 per cento del capitale, dalla stessa Federconsorzi (20 per cento), dal Banco di santo spirito (20 per cento), da Efibanca (istituto di credito speciale controllato prima dalla Bnl e Banca popolare di Novara con il 30 per cento a testa, ma da due mesi alla Bnl fa capo oltre il 51 per cento delle azioni) con il 14 per cento, da Ifitalia (societa' leader nel factoring, detenuta al 100 per cento dalla stesa Bnl) con il 10 per cento, dalla banca del Cimino (5 per cento) e da Banca popolare di Lodi e Banca agricola mantovana (2,5 per cento a testa). Come in parte rivela anche la composizione azionaria, e' quindi in sostanza una societa' captive, ossia con un mercato essenzialmente domestico. Al punto che negli ultimi anni i clienti si sono ridotti alla sola ed esclusiva Federconsorzi. A questo punto, dopo il crac della federazione, nessuno e' in grado di dire che cosa potra' recuperare e nemmeno qual e' la sua reale esposizione nei confronti del sistema federconsortile, quindi delle societa' collegate, controllate e dei consorzi agrari. La sola cosa certa e' che il buco della federazione al momento attuale risulta di almeno 800 miliardi. Ma non e' finita. La presidenza della societa' e' sempre stata occupata da Luigi Scotti, numero uno della federazione fino al commissariamento. Come dire che dava con una mano e prendeva con l'altra. Si tratta di una situazione che tutti considerano al limite dell'incompatibilita' e sulla quale adesso tutti trovano da ridire, ma che per anni e anni non ha scandalizzato nessuno. Sta di fatto che per dare alla Federconsorzi il denaro di cui aveva bisogno, Agrifactoring al 31 dicembre scorso risultava a sua volta esposta a breve termine nei confronti del sistema bancario per 1.224 miliardi di lire, con un fondo di svalutazione crediti di appena 20 miliardi (il minimo previsto dalla legge), un capitale proprio di 10 e altri 10 di riserva straordinaria. Una situazione che la rendeva come minimo vulnerabile: il margine d'intermediazione e' pari all'1,6 per cento contro il 2,4 per cento che e' quello medio. Gia' posta sotto i riflettori come prima banca indebitata con il sistema Federconsorzi (430 miliardi, di cui 200 per Agrifactoring), la Bnl viene ora chiamata in causa ancora piu' pesantemente, in quanto le si ascrive la mancanza di controlli sulla gestione e sull'attivita' della societa' di factoring di cui detiene il 50 per cento delle quote\" -: quale sia la reale situazione, come risulta al Governo, e quali siano le responsabilita' e le prospettive emergenti dalla sconcertante vicenda specie in ordine all'effettivo recupero delle operazioni di factoring effettuate ed alle conseguenze civili e penali che emergono e cio' anche in vista della inadeguatezza della proposta di concordato preventivo con cessione dei beni, secondo la quale nessun amministratore pagherebbe in proprio per le responsabilita' gravissime che cadessero a suo carico, praticamente certe stante quanto in premessa; quale sorte e' prevista per l'incolpevole personale dipendente dalla Agrifactoring. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella decima legislatura, n. 4-27343 del 30 luglio 1991. (4-03362)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "19920715-" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03362 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920715" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03362 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920715"^^ . "0"^^ . "4/03362" . .