"INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03152 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090609" . "TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . . "BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . "ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "20090609-" . "4/03152" . "FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO)" . . . "0"^^ . . . "MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO)" . "BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO)" . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03152 presentata da RITA BERNARDINI martedi' 9 giugno 2009, seduta n.184 BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il giorno 16 maggio 2009 l'interrogante, assieme alla prof.ssa Giulia Simi e al dott. Andrea Francioni, ha visitato il carcere di Ranza San Gimignano; nell'istituto di pena in questione, oltre ad un reparto «transito» e ad un reparto «isolamento», si contano otto sezioni in totale, sei di media sicurezza e due di alta sicurezza; a fronte di una capienza regolamentare di 237 posti, i detenuti presenti sono 341, di questi 115 sono stranieri (17 comunitari e 98 extracomunitari) ed il 35 per cento risulta essere tossicodipendente, cio' a ulteriore riprova del fatto che il sistema carcerario italiano non risulta sovraffollato a causa dei troppi detenuti provenienti dalle fila della criminalita' organizzata, quanto piuttosto dal mondo dell'emarginazione (immigrati e, appunto, tossicodipendenti); rispetto a questo preoccupante tasso di affollamento, nel carcere di Ranza San Gimignano: a) gli agenti di polizia penitenziaria in servizio sono 146 (compresi gli addetti alle traduzioni che sono 13), cio' a fronte di una pianta regolamentare che ne prevede ben 233; b) gli educatori previsti in pianta organica sono 9, ma, oltre al capo-area pedagogica, il servizio e' offerto da due sole persone per cinque giorni a settimana con, in aggiunta, un educatore assunto part-time; c) vi e' un solo psicologo per venti ore a settimana e un singolo operatore del SERT, mentre la consulenza psichiatrica viene fatta per venti ore in totale nell'arco di un intero mese; l'insufficienza dell'organico degli agenti di polizia penitenziaria rispetto al numero delle persone recluse comporta inevitabilmente l'insorgere di rischi per la sicurezza dei detenuti e del personale; il sovraffollamento, unito alla carenza degli psicologi ed educatori penitenziari, fa si' che i detenuti siano costretti a vivere 20 ore in cella in una condizione di totale disagio; la mancanza di qualsiasi forma di privacy e l'assenza di qualsiasi trattamento rieducativo finalizzato all'eventuale reinserimento sociale dei detenuti determina la totale illegalita' del carcere di Ranza San Gimignano; il che e' confermato paradossalmente persino dal verificarsi di casi encomiabili come quello di un detenuto che, dopo aver svolto con profitto il percorso scolastico fino al diploma superiore e dopo essersi iscritto alla facolta' di Scienze Politiche di Siena, incontra ora enormi difficolta' nel preparare gli esami atteso che lo stesso si trova costretto a dividere la cella, pensata per un singolo detenuto, con un'altra persona, la quale non fa altro che tenere la televisione sempre accesa essendo questo l'unico passatempo di cui possa disporre nelle 20 ore che trascorre in cella; il lavoro per i detenuti - ulteriormente ridotto per i tagli di bilancio - e' solo quello all'interno dell'istituto: ad esso vi accede una esigua minoranza dei 341 reclusi; il che rende San Gimignano, al pari di altre strutture penitenziarie, un carcere inattivo, ossia un luogo in cui si accumulano tensioni; mentre, al contrario, investire in progetti che aiutino i detenuti a lavorare aiuterebbe il loro reinserimento e renderebbe il carcere piu' gestibile; l'istituto di pena in questione dista 10 Km da San Gimignano e, non essendoci mezzi pubblici di collegamento, per i parenti dei detenuti che non dispongono di un mezzo di trasporto privato c'e' solo la costosa alternativa di prendere un taxi o di percorrere a piedi il lungo tragitto; senza considerare che per i congiunti provenienti da altre lontane regioni d'Italia, pernottare nella famosissima localita' turistica comporta spese insostenibili; il carcere di San Gimignano, non avendo il collegamento con l'acquedotto, attinge l'acqua dai pozzi artesiani, che pero' d'estate sono assolutamente insufficienti al punto che, per avere l'acqua potabile, tanto i detenuti quanto il personale si vedono costretti ad acquistare acqua minerale; va sottolineato che, alla stregua di quanto evidenziato, le condizioni di vita di chi e' ristretto nel carcere di San Gimignano sono assolutamente inaccettabili, in quanto, all'evidenza, contrarie al senso di umanita', soprattutto per cio' che concerne il sovraffollamento ad oggi registrato; va rilevato altresi' che, in tale contesto, la pena sofferta dai detenuti non si sostanzia esclusivamente nella, di per se' afflittiva, limitazione della liberta', sommandosi, alla stessa, situazioni che determinano, inevitabilmente, un'inconcepibile lesione della dignita' personale degli stessi; le predette condizioni di vita in cui versano le persone ristrette sono, all'evidenza, incompatibili con la funzione rieducativa della pena, costituzionalmente sancita; la soluzione al sovraffollamento degli istituti di pena non puo' essere data unicamente dalla costruzione di nuove carceri se la stessa non verra' accompagnata da un maggior ricorso alle misure alternative, ovvero da provvedimenti sicuramente piu' efficaci nel recupero delle persone condannate, piu' utili nell'abbattere il tasso di recidiva e meno costosi -: quali spiegazioni possa dare il Ministro a proposito dello stato del carcere di San Gimignano citato in premessa e quali provvedimenti urgenti intenda adottare per rimediare al suo insostenibile sovraffollamento, atteso che tale situazione rischia di pregiudicare in modo grave sia le condizioni di vita dei detenuti che la sicurezza dell'istituto, nonche' le stesse condizioni lavorative del personale dell'amministrazione e della polizia penitenziaria; quali urgenti iniziative intenda mettere in atto, anche stipulando accordi con il Comune di San Gimignano, per risolvere il problema, che diviene ancora piu' grave d'estate, dell'acqua potabile e dei trasporti per il personale e i familiari dei detenuti; se il Ministro non intenda adottare opportuni provvedimenti al fine di aumentare l'organico degli agenti di polizia penitenziaria, degli educatori e degli psicologi in servizio presso il predetto istituto di pena, in modo da renderlo adeguato al numero delle persone recluse; se e quali provvedimenti il Ministro interrogato intenda adottare al fine di promuovere e valorizzare, anche all'interno del carcere di Ranza San Gimignano, esperienze, come quella di Milano, che hanno visto l'istituzione di una sorta di agenzia di collocamento capace di mettere in contatto la mano d'opera, per quanto detenuta, con le possibilita' offerte dal mondo del lavoro; quali siano le iniziative che il Governo intende adottare al fine di risolvere il grave problema della sovrappopolazione carceraria, considerando che l'annuncio dell'apertura di nuove strutture e l'ampliamento di quelle esistenti - peraltro dilazionate nel tempo, non totalmente coperte dai finanziamenti e che richiederebbero un notevole incremento di personale gia' oggi totalmente carente per le carceri esistenti - non possono costituire l'unico modo per risolverlo.(4-03152)" . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03152 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090609"^^ . "2014-05-15T00:07:21Z"^^ .