_:Be85d5e154cf03608c8fb838fed05a21b "In relazione all'interrogazione indicata in oggetto concernente il conferimento di appalto per i lavori di pulizia alla societa' ISOLABELLA da parte dell'ISTAT, si fa presente quanto segue. L'ISTAT per far fronte alle esigenze di pulizia delle proprie sedi in Roma e dei magazzini, in data 23 ottobre 1987 ha indetto, su deliberazione del comitato amministrativo, una licitazione privata. Trattandosi di prestazione di servizi, l'istituto non ha ritenuto di dover espletare la gara ai sensi della legge 30 marzo 1981, n. 113, in quanto tale normativa prevede l'attuazione di particolari procedure con riferimento alla sola fornitura di beni. Un'apposita commissione, nominata dal presidente dell'istituto, in attuazione del vigente regolamento per l'amministrazione e la contabilita' e sulla base di specifiche segnalazioni di pubbliche amministrazioni, all'uopo richieste, ha ritenuto idonee alla licitazione privata dieci societa'. All'istituto sono pervenute sette offerte e dalla documentazione presentata in sede di partecipazione alla gara, non e' stato ravvisato alcun collegamento tra la societa' aggiudicataria (impresa ISOLABELLA) ed altre societa'. Con la societa' aggiudicataria, come previsto dal bando di gara, l'istituto ha stipulato un apposito contratto di durata triennale contenente una clausola che consente il rinnovo automatico per periodici annuali in caso di mancata disdetta di una delle parti, e l'applicazione, su richiesta della societa' medesima, di un aumento del canone mensile sulla base dell'indice del costo della vita. L'istituto al termine del primo triennio ha utilizzato la clausola della prosecuzione automatica del servizio di pulizia per gli anni 1991 e 1992. Cio' in considerazione del fatto che il servizio reso non ha presentato carenze di rilievo, che la societa' ISOLABELLA non ha notificato alcuna disdetta e che la stessa non ha richiesto alcuna revisione del canone mensile che tuttora risulta essere quello offerto in occasione della licitazione privata di cui trattasi. L'ISTAT specifica che per quanto riguarda la tenuta dei registri di presenza, il contratto che a suo tempo stipulo' prevedeva specifiche prestazioni di servizi con cadenza giornaliera, mensile e settimanale, senza far specifico riferimento al numero delle unita' addette ai turni o all'indicazione dei nominativi. Le indicazioni contenute in tali registri vengono verificate da un apposito ufficio dipendente dal \"consegnatario\", avente anche il compito di controllare con costante periodicita' l'esecuzione dei servizi di pulizia. Le strutture, anche quelle decentrate, facenti parte del predetto ufficio, redigono verbali mensili e rilevano giornalmente inconvenienti eventualmente verificatisi. Il Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri: Fabbri." . _:Be85d5e154cf03608c8fb838fed05a21b "19930329" . _:Be85d5e154cf03608c8fb838fed05a21b "SEGRETARIO PRESIDENZA DEL CONSIGLIO" . _:Be85d5e154cf03608c8fb838fed05a21b . . "VITO ELIO (FEDER. EUROPEO PR)" . . . . . "TARADASH MARCO (FEDER. EUROPEO PR)" . "1"^^ . "CICCIOMESSERE ROBERTO (FEDER. EUROPEO PR)" . . "2014-05-14T19:41:52Z"^^ . . "Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del tesoro, del lavoro e previdenza sociale e dell'interno. - Per sapere - premesso che: da oltre venti anni, la societa' Isolabella spa con sede in Roma - Piazza Epiro n. 36 - effettua i lavori di pulizia delle sedi dell'Istituto nazionale di statistica (ISTAT); in data 23 ottobre 1987, l'ISTAT ha aggiudicato alla citata societa' un appalto di durata triennale, per un importo complessivo di circa 8 miliardi di lire; tale aggiudicazione sarebbe stata disposta a seguito di una singolare licitazione privata; alla gara pubblica, espletata il 23 ottobre 1987, l'ISTAT scelse di invitare dieci imprese di pulizia: Gamma Pulimento, Sagad, API, Fulgida 2000, Italo Australiana, Isolabella, Pimea, G 2, Cesari Aimone e La Milanese; ben tre delle suddette societa' (Isolabella, Sagad e Pimea) risultavano far capo alla famiglia Elifani di Roma; i criteri in base ai quali l'apposita \"commissione scelta ditte\" istituita dal presidente dell'ISTAT, professor Guido Mario Rey, individuo' le citate dieci ditte, tra le oltre 600 (seicento) operanti nella citta' di Roma e provincia, per non parlare delle diverse decine di migliaia sparse sul tutto il territorio nazionale e che pure avrebbero avuto titolo per partecipare all'appalto, restano a tutt'oggi avvolti nel piu' assoluto mistero; nessun avviso di gara fu mai pubblicato sugli organi di stampa, nessun avviso venne fatto affiggere ne' all'Albo Pretorio del comune di Roma ne' all'Albo dell'ISTAT; aggiudicataria dell'appalto multimiliardario risulto' la societa' Isolabella che, in pratica succedeva a se stessa, dal momento che negli ultimi dieci anni l'appalto era stato diviso tra la medesima societa' Isolabella e la societa' SAGAD, entrambe di proprieta' dei fratelli Felice Mario e Luigina Elifani; il relativo contratto stipulato tra l'ISTAT e la societa' Isolabella in data 9 dicembre 1987, risultava contrassegnato dal numero di repertorio 121/87; tale contratto e' tuttora operante per effetto della clausola del tacito rinnovo, previo adeguamento del canone annuo sulla base delle variazioni del costo della vita; l'articolo 5, ultimo comma, del suddetto contratto, cosi' recita: \"le persone impiegate nel servizio oggetto dell'appalto dovranno firmare, all'inizio ed alla fine del lavoro, apposito registro della Ditta che questa si impegna a mettere a disposizione dell'ISTAT sin dall'inizio dell'appalto\"; nonostante tale precisa disposizione, a tutt'oggi, a distanza di oltre cinque anni dalla stipulazione del contratto, ai dipendenti della societa' Isolabella non sarebbe mai stato fatto firmare alcun registro; in pratica, l'ISTAT non e' in grado di conoscere ne' i nomi ne' il numero dei dipendenti della societa' Isolabella che quotidianamente operano all'interno dei propri uffici, ne' la durata delle loro prestazioni; agli stessi non verrebbe rilasciato neppure il normale \"passi\" obbligatorio per coloro che accedono nei locali dell'ISTAT senza esserne dipendenti; l'ISTAT, pertanto, che sborsa fior di miliardi alla citata societa', non effettuerebbe alcun controllo non solo sul numero dei lavoratori distaccati dalla medesima societa' ma neppure sulle prestazioni effettuate dagli stessi; la omissione di tali controlli, peraltro obbligatori ai fini della liquidazione dei canoni contrattuali, avrebbe impedito all'ISTAT di rilevare, ad esempio, che nella sede centrale di via Balbo in Roma, dei ventisei lavoratori distaccati sulla carta ne risulterebbero presenti quotidianamente non piu' di venti/ventuno e di questi solo sedici a tempo pieno (8 ore lavorative), mentre il restante personale, dopo una breve sosta all'interno dello stesso ISTAT (uno/due ore) verrebbe dirottato dal datore di lavoro presso altri enti come l'Ufficio postale RM 13, il Ministero dell'Interno o addirittura presso il Quirinale ove la famiglia Elifani opera con altre societa' come Sapir o Pimea; molte delle prestazioni previste dal capitolato allegato al citato contratto del 9 dicembre 1987, pur venendo regolarmente pagate dall'ISTAT, in realta' non verrebbero effettuate o verrebbero effettuate con cadenza piu' lunga di quella prevista; ad esempio, il citato capitolato prevede la lavatura dei bagni delle sedi dell'ISTAT per ben tre volte al giorno (ore 8, ore 11 ed ore 15); in realta', tali lavori verrebbero effettuati soltanto una volta al giorno, nella prima mattinata; la lavatura delle finestre, prevista ogni due mesi, in pratica, avverrebbe due/tre volte l'anno, e cio' non per negligenza del personale bensi' a causa dell'insufficiente contingente dello stesso personale impiegato al quale, tra l'altro, molto spesso viene chiesto di effettuare lavori extracontrattuali, liquidati a parte dall'ISTAT, per i quali i malcapitati dipendenti non percepiscono alcun compenso supplementare da parte del datore di lavoro; dall'affaire Isolabella si e' occupato di recente il settimanale L'Espresso, sul numero 51 del 1991, con un articolo dal titolo \"AMARA ISOLABELLA\" -: se risulti sulla base di quali criteri obiettivi e trasparenti l'Ente presieduto dal professor Guido Mario Rey individuo', tra le oltre 600 imprese operanti nella citta' di Roma e provincia, le dieci ditte di pulizia delle quali ben tre facenti capo alla famiglia Elifani di Roma (Isolabella, Sagad e Pimea) che poi parteciparono alla gara aggiudicata alla Isolabella per un importo di circa 8 miliardi di lire; se risulti che come risulta agli interroganti se l'elenco delle dieci ditte non fu per caso fornito all'apposita \"commissione scelta ditte\" dal servizio amministrativo dell'ISTAT, diretto dal dottor Enrico Pauzano, condannato il 9 giugno scorso, dalla XI sezione penale del Tribunale di Roma, ad otto mesi di reclusione con condizionale e non menzione, per il reato di falso ideologico; qualora tali criteri fossero stati di natura \"clientelare\", quali provvedimenti gli interroganti, ciascuno per le rispettive competenze, intendono adottare o sollecitare nei confronti dei responsabili dell'ISTAT; quali provvedimenti si intendano sollecitare o adottare nei confronti dei responsabili qualora venisse accertato: a) che ai dipendenti della societa' Isolabella non e' mai stato fatto firmare il registro delle presenze in entrata e in uscita, di cui all'articolo 5, ultimo comma del contratto del 9 dicembre 1987; b) che il numero dei dipendenti sia effettivamente inferiore al minimo necessario per la regolare e puntuale esecuzione delle opere previste dal capitolato d'oneri approvato e sottoscritto dalle parti ed allegato al medesimo contratto; se risulti che il sindacato CGIL-Filcams, nel novembre scorso, abbia richiesto ufficialmente alla societa' Isolabella la istituzione di un apposito strumento per la rilevazione delle presenze effettive dei lavoratori distaccati presso l'ISTAT; tenuto conto, infine, di quanto affermato dalla signora Alvano Maria Rosa, direttrice centrale degli affari amministrativi, nella lettera di precisazioni pubblicata nella rubrica \"POSTA\" del settimanale L'Espresso del 19 gennaio 1992, secondo cui le prestazioni effettuate dalla societa' Isolabella verrebbero quotidianamente (sic!) verificate e registrate da apposite strutture dell'ISTAT, quali sarebbero tali strutture e con quali modalita' verrebbero effettuate tali verifiche e registrazioni ed, inoltre, se tale documentazione probatoria sottoscritta, datata e protocollata, sia mai stata allegata ai verbali redatti dalla \"commissione collaudi\" prima della liquidazione delle ingenti fatture a favore della societa' di pulizie; se la signora Alvano, secondo la quale \"i contratti concernenti le prestazioni di servizi sono esclusi dalla normativa sugli appalti di lavori pubblici per i quali e' prescritta la pubblicita'\" sia al corrente dei numerosi avvisi di gara per lavori di pulizia ampiamente pubblicizzati sugli organi di stampa da altrettanti Enti pubblici, come, ad esempio, l'Universita' degli Studi di Reggio Calabria (La Repubblica del 8 dicembre 1989) gli Ospedali Riuniti di Bergamo (La Repubblica del 21 dicembre 1990), ed altri; se, alla luce di quanto affermato dalla signora Alvano nella citata lettera al settimanale L'Espresso, non si ritenga di segnalare alla procura della Corte dei conti i nominativi di tutti quei pubblici amministratori che, pur di assicurare pubblicita' e trasparenza agli appalti degli enti amministrati, hanno sperperato danaro pubblico attraverso la pubblicazione sugli organi di stampa di avvisi di gara \"per i quali non e' prescritta la pubblicita'\". (4-03144)" . _:Be85d5e154cf03608c8fb838fed05a21b . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03144 presentata da RAPAGNA' PIO (FEDER. EUROPEO PR) in data 19920708" . "19920708-19930528" . . . "BONINO EMMA (FEDER. EUROPEO PR)" . . "4/03144" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03144 presentata da RAPAGNA' PIO (FEDER. EUROPEO PR) in data 19920708"^^ . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . . "RAPAGNA' PIO (FEDER. EUROPEO PR)" . .