_:B17bbc7fa810d9ed1df9f56d17132ad11 "Atto Camera Risposta scritta pubblicata giovedì 2 agosto 2007 nell'allegato B della seduta n. 200 All'Interrogazione 4-03139\n presentata da RAO Risposta. - In via preliminare, si precisa che il Ministero dell'interno, tramite il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione, provvede alla concessione dei benefici economici in favore dei soggetti, cittadini italiani, stranieri ed apolidi, e dei loro familiari riconosciuti vittime del terrorismo e/o della criminalità organizzata di tipo mafioso. I benefici vengono erogati al termine di un iter istruttorio che ha inizio presso la Prefettura territorialmente competente, la quale provvede a trasmettere l'istanza a questo Ministero, unitamente ad un dettagliato rapporto sulle circostanze dell'evento, corredato di sentenza sui fatti criminosi, di eventuali testimonianze e di ogni altro elemento conoscitivo acquisito, nonché del proprio parere al riguardo. Inoltre, nel procedimento interviene la Commissione consultiva, istituita con il decreto del Presidente della Repubblica 28 luglio 1999, n. 510, operante presso il predetto Dipartimento di questo Ministero. Parimenti, la Regione siciliana, per le vittime della criminalità organizzata di tipo mafioso, ha adottato la legge 13 settembre 1999, n. 20, diretta a concedere analoghi benefici a favore degli aventi diritto. Ai sensi dell'articolo 7 della legge in parola è stato istituito, alle dirette dipendenze del Presidente della Regione, l'Ufficio speciale per la solidarietà alle vittime del crimine organizzato e della criminalità mafiosa, incaricato di svolgere l'istruttoria delle richieste di ottenimento dei benefici, anche mediante l'acquisizione delle attestazioni dell'autorità competente in ordine all'accertamento della autenticità delle denunce e della documentazione prodotta per l'ottenimento dei benefici medesimi. Tale ufficio, fino al 2004, aveva subordinato la concessione dei benefici regionali al riconoscimento della condizione di «vittima innocente della mafia e della criminalità organizzata» e per ottenere questa attestazione, nel passato, ha ritenuto di investire la Commissione consultiva sopraccitata ai fini dell'acquisizione del parere in ordine alla individuazione della natura e degli eventi criminosi. Pertanto, per le istruttorie di sua competenza la Regione Sicilia si è avvalsa dell'operato delle Prefetture, dei competenti Uffici di questo Ministero compresa la Commissione consultiva, pur non essendo previsto da alcuna disposizione normativa. La Commissione consultiva nella seduta del 3 marzo 2004 ha rilevato la sua incompetenza a valutare le istanze formulate ai sensi della legge regionale 20/1999, e ha ritenuto di non dare più seguito, da quella data, alle richieste pervenute dalla Regione siciliana; tale orientamento è condiviso dal Ministero dell'interno. Per quanto riguarda più specificamente la vicenda segnalata dall'interrogante, risulta che la signora Calogera Franzella il 25 febbraio 2000 ha presentato l'istanza di riconoscimento dello status di vittima della mafia per il coniuge Giuseppe La Franca, deceduto il 4 gennaio 1997, alla Regione siciliana ed alla Prefettura di Palermo, e chiesto l'applicazione dei benefici previsti dalla legge regionale 20/1999 in favore dei familiari delle vittime di mafia. La Prefettura di Palermo, a conclusione dell'istruttoria, tenuto conto della insufficienza degli elementi acquisiti in ordine alla natura ed al movente del reato nonché dell'archiviazione avvenuta il 14 maggio 1999 del procedimento penale riferito all'omicidio in questione, esprimeva parere contrario al riconoscimento dello status di vittima innocente della mafia in capo all'interessato. La Commissione consultiva con decreto del 25 novembre 2003 esprimeva, a sua volta, parere negativo al riconoscimento per il signor Giuseppe La Franca di vittima innocente della mafia e della criminalità organizzata. A seguito di ciò, la Regione siciliana respingeva l'istanza della signora Franzella, atteso che il riconoscimento della condizione di vittima innocente di mafia rappresentava l'indispensabile presupposto giuridico per l'erogazione dei benefici della legge regionale. Nel settembre del 2005 l'Autorità Giudiziaria competente, a seguito delle dichiarazioni della pentita Giusi Vitale, chiedeva la riapertura delle indagini sull'omicidio in questione. Conseguentemente, la signora Franzella avanzava al Ministero dell'interno ed alla Prefettura di Palermo, richiesta di riesame dell'istanza al fine di ottenere i benefici della legge 302/1990. I nuovi elementi emersi, comunicati alla Prefettura di Palermo da parte dell'Autorità giudiziaria competente, permettevano di stabilire la matrice mafiosa del delitto e la totale estraneità della vittima ad ambienti delinquenziali e mafiosi, e, quindi, il parere favorevole della citata Prefettura all'accoglimento dell'istanza della signora Franzella in data 8 febbraio 2007. Il Dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione di questo Ministero, tenuto conto che i nuovi elementi emersi avrebbero potuto far definire la pratica in senso favorevole, ha manifestato la disponibilità a sottoporre nuovamente l'istanza alla valutazione della Commissione consultiva, trattandosi di un riesame di una posizione già definita dalla Commissione stessa. Dopo di che la signora Franzella, il 16 febbraio scorso, ha comunicato a questa Amministrazione di optare per la concessione dei benefici statali previsti dalla legge 20 ottobre 1990, n. 302, la Commissione consultiva nella seduta del 27 marzo scorso ha espresso parere favorevole alla concessione dei benefici richiesti e con lettera in data 23 aprile, indirizzata anche alla Regione siciliana, la signora Franzella è stata invitata a produrre la documentazione necessaria per l'adozione del provvedimento di concessione dei benefici statali. Acquisita la richiesta documentazione, questo Ministero sta, pertanto, procedendo alla predisposizione del decreto di concessione della speciale elargizione e dell'assegno vitalizio. Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Ettore Rosato." . _:B17bbc7fa810d9ed1df9f56d17132ad11 "20070802" . _:B17bbc7fa810d9ed1df9f56d17132ad11 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO INTERNO" . _:B17bbc7fa810d9ed1df9f56d17132ad11 . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03139 presentata da PIETRO RAO venerdì 30 marzo 2007 nella seduta n.138 RAO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: il 4 gennaio 1997 a Partinico veniva ucciso, con modalità tipiche del modo di agire della mafia, l'Avv. Giuseppe La Franca, perché, come sostiene la pentita Giusy Vitale, non voleva cedere le sue terre alla famiglia Vitale; l'omicidio di La Franca suscitò una vasta indignazione tra tutti i cittadini di Partinico e provocò una presa di posizione da parte delle Istituzioni, delle forze politiche e sociali; la Procura di Palermo avviò le indagini al fine di individuare i mandanti e gli esecutori materiali del delitto; quelle indagini, però, non hanno mai sortito alcun risultato concreto se non l'archiviazione del caso. Ciò, nel 2003, è stato sufficiente al Prefetto di Palermo, dottor Renato Profili, per giustificare il mancato riconoscimento dello status di vittima della mafia a Giuseppe La Franca, nonostante la matrice mafiosa appariva avvalorata pure dal contesto in cui è maturato l'omicidio e dalle modalità di esecuzione; a seguito delle rivelazioni fatte dalla pentita Giusy Vitale, sorella del boss Vito, le indagini sono state riaperte e la vedova del defunto La Franca ha reiterato, nel mese di settembre 2004, l'istanza per il riconoscimento dello status di vittima di mafia; il comportamento di questo cittadino semplice e gentile, così lo ricordano i partinicesi, che, con grande coraggio, non si è piegato alle minacce mafiose, ha segnato la strada dell'esempio da trasmettere alle nuove generazioni. Oggi questo percorso viene animato dall'Osservatorio per lo Sviluppo e la Legalità, intitolato proprio a Giuseppe La Franca, che dal 2002, guardando soprattutto ai giovani, promuove azioni di sviluppo del territorio con l'obiettivo di affermare la cultura della legalità-: quali siano, a dìeci anni dall'omicidio, le intenzioni del Governo e del Ministro interrogato in ordine al riconoscimento a Giuseppe La Franca lo status di vittima della mafia, atteso, oltre che dalla famiglia, da tutti i cittadini onesti che credono nella capacità dello Stato di rendere giustizia. (4-03139)" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . . "20070802" . . "RAO PIETRO (MISTO-MPA-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA)" . "2015-04-28T21:43:26Z"^^ . "4/03139" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03139 presentata da RAO PIETRO (MISTO-MPA-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA) in data 30/03/2007" . "20070330" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03139 presentata da RAO PIETRO (MISTO-MPA-MOVIMENTO PER L'AUTONOMIA) in data 30/03/2007"^^ . . . . . "20070330-20070802" . "Camera dei Deputati" . "1"^^ .