INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03100 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090521

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-03100 presentata da RITA BERNARDINI giovedi' 21 maggio 2009, seduta n.181 BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI, MAURIZIO TURCO e ZAMPARUTTI. - Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'interno, al Ministro degli affari esteri, al Ministro della giustizia. - Per sapere - premesso che: il signor Osman Rabei El Sayed Ahmed, nato in Egitto il 22 luglio 1971, e' attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Macomer (Nuoro) in forza di sentenza definitiva di condanna ad anni 8 (otto) di reclusione per il reato di cui all'articolo 270-bis del codice penale (terrorismo internazionale); il signor Osman Rabei risulta privo del permesso di soggiorno e dunque a breve, sulla base della richiamata sentenza di condanna emessa dalla Corte di Assise di Appello di Milano e confermata dalla Suprema Corte di Cassazione, sara' ragionevolmente rimpatriato nel suo paese d'origine, l'Egitto; vi sono fondate e concrete ragioni per ritenere che, una volta giunto nel Paese natio, il signor Rabei sara' fatto oggetto di persecuzioni personali in ragione delle accuse mosse nei suoi confronti in Italia; a sostegno di tali considerazioni valgono le ricerche e gli studi effettuati dalla sezione italiana dell'associazione Amnesty International che sostengono, al pari della stampa nazionale ed internazionale, gli stessi fondati timori dell'interrogante; l'Egitto risulta infatti operare, nei confronti dei soggetti rimpatriati e sospettati di attivita' terroristica od anche solo connessi ad essa, con arresti indiscriminati seguiti da carcerazioni disumane e torture ovvero da vere e proprie persecuzioni poste in essere in assenza di qualunque provvedimento e senza che il detenuto abbia mai la possibilita' di conferire con un legale; a riprova della concreta fondatezza delle conclusioni cui giungono le indagini e gli studi effettuati dall'associazione Amnesty International e' sufficiente riportare quanto accaduto al signor Yahia Mawad (coimputato e connazionale del signor Osman Rabei): tempo fa costui venne imbarcato su un volo di linea che l'ha riportato in territorio egiziano, ma una volta ivi giunto e' scomparso nel nulla; da allora ne' i familiari del medesimo, ne' il suo legale italiano hanno mai piu' avuto notizia alcuna sulla sorte del medesimo; l'unica certezza e' che non risulta che vi fossero provvedimenti di alcuna specie emessi dall'autorita' egiziana che possano aver giustificato la cattura ed il trattenimento di Yahia Mawad presso un luogo peraltro sconosciuto; gli articoli 3, 4, 5, 6 e 7 della CEDU prevedono un diniego alla richiesta di espulsione in relazione ad eventuali e certificate pratiche di persecuzione, tortura ed illegittima detenzione (anche se non la morte) praticate nel Paese d'origine in cui verrebbe riportato l'espulso; sul procedimento di estradizione il signor Osman Rabei ha anche adi'to la Corte europea dei diritti dell'uomo lamentando la violazione dei citati articoli 3, 4, 5, 6 e 7 e 7 della CEDU, e attualmente lo stesso e' in attesa di essere consegnato alle autorita' egiziane; sottolineato che nel Rapporto del 16 febbraio 2009 il Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa ha richiamato l'Italia al rispetto delle norme europee in materia di diritti umani le quali vietano in modo assoluto l'espulsione verso Paesi dove l'espulso corre il rischio reale di essere sottoposto a tortura o di ricevere un trattamento o una punizione inumana o degradante, cio' a prescindere dalla pericolosita' della condotta dell'espellendo -: se il Governo abbia valutato con consapevolezza la posizione del signor Osman Rabei El Sayed Ahmed il quale, una volta ritornato nel suo Paese d'origine, rischia di essere imprigionato e torturato dalle autorita' egiziane; se il Governo, in conformita' ai nostri princi'pi costituzionali, intenda disporre la revoca dell'espulsione del signor Osman Rabei ritenuta la ricorrenza nel caso di specie di ragioni che inducono a prevedere che lo stesso, in caso di rimpatrio forzato in Egitto, verrebbe sottoposto a torture e comunque ad un trattamento punitivo contrario al senso di umanita', e in ogni caso, incompatibile con i principi fondamentali dell'ordinamento italiano; quali provvedimenti il Governo intende adottare al fine di garantire, in caso di rimpatrio forzato del signor Osman Rabei, la piena tutela della sua sicurezza e dignita' cosi' come previsto dalle linee guida del Comitato dei ministri del Consiglio d'Europa sui diritti umani e la lotta al terrorismo (2002); se il Governo intenda tradurre in italiano e diffondere presso tutti i competenti organi amministrativi e giudiziari le linee guida sul rimpatrio forzato (Twenty guidelines on forced return) nonche' sui diritti dell'uomo e la lotta al terrorismo (Guidelines on Human rights and Fight against Terrorism), cosi' come auspicato dal Commissario per i diritti umani del Consiglio d'Europa nel Rapporto del 16 febbraio 2009.(4-03100)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03100 presentata da BERNARDINI RITA (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090521 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
BELTRANDI MARCO (PARTITO DEMOCRATICO) 
MECACCI MATTEO (PARTITO DEMOCRATICO) 
TURCO MAURIZIO (PARTITO DEMOCRATICO) 
ZAMPARUTTI ELISABETTA (PARTITO DEMOCRATICO) 
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