INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03097 presentata da TASSI CARLO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920708
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Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri del lavoro e previdenza sociale, delle finanze, dell'industria, commercio e artigianato e partecipazioni statali e di grazia e giustizia. - Per sapere: se sia noto al Governo come siano in atto veri e propri "commerci di braccia" che solo possono essere considerati casi di "intermediazione di mano d'opera", seconda piu' eufemistica e ipocrita indicazione, nel "civilissimo e progreditissimo" Nord Italia, ove proliferano cooperative di "lavoro" che altro non fanno se non collaborare a concorrere alla evasione degli obblighi sociali e contributivi nel rapporto di lavoro dipendente. E' il caso, anche clamoroso, peraltro non unico, della cooperativa Idea Nuova a rl di Abbiategrasso (MI) via Pavia 9, la quale "prestava" a varie ditte (ancorche' nell'ambito di un "gruppo") i "soci"-dipendenti, ad esercitare presso terzi tale loro attivita'. Cosi' era possibile non "gravare" del costo dei contributi il "cliente" e il rapporto "formalmente" e ufficialmente non esisteva con detta ditta "cliente", ma quale rapporto sociale-cooperativo con questa cooperativa. Il fatto ha interessato negli ultimi due anni il rapporto di detta cooperativa che "cedeva" i dipendenti al gruppo dei fratelli Mantovani i quali erano soci della STM spa con sede e stabilimento a Arena Po (PV) in localita' Campo Grande. Ben oltre venti "soci-dipendenti" della cooperativa Idea Nuova furono "ceduti" per ben due anni alla predetta STM quali "magazzinieri" perche' tale ditta esercitava l'attivita' di "magazzino di distribuzione per prodotti Fiat e Alfa Romeo" a largo raggio e altri vennero ceduti ad altra ditta del "gruppo Mantovani" (ex Merzario) che pure esercitava "magazzinaggio" per il gruppo Olivetti-De Benedetti in agro di Albairate (MI). Una "riduzione" di attivita' perche' la Fiat avrebbe "dirottato" altrove il magazzinaggio di quei pezzi di ricambio, comporterebbe oggi la "riduzione" del personale presso la STM e, quindi la "restituzione" dei soci-dipendenti, salvo cinque, alla cooperativa Idea Nuova, ma e' evidente la simulazione del rapporto e quindi la accensione del rapporto stabile quale dipendente della STM di questi lavoratori, si' che sono persino in atto "trattative sindacali". Sorte analoga, se non peggiore hanno subito quei "soci-dipendenti" della cooperativa Idea Nuova che lavoravano ad Albairate, perche' sembra addirittura che la societa' "cessionaria" degli stessi e delle loro prestazioni, sia fallita, lasciando un debito di oltre 500 milioni per gli "stipendi", come di consueto e per il contratto di "cessione" della mano d'opera, che grava sulla cooperativa Idea Nuova, con gravissime prospettive per la sopravvivenza della stessa; in che modo fatti di questo tipo, che non hanno nulla a invidiare a quelli di "antico caporalato" tipico del meridione, ma la stessa gravita' e la raffinatezza ed efficienza nordista, possano ancora accadere nell'Italia, e in Europa, alle soglie del duemila; se, in merito, siano in atto inchieste amministrative anche dalla Prefettura di Milano sulla cooperativa e dai competenti ispettorati del lavoro e se in merito siano in atto indagini di polizia giudiziaria o tributaria e se i fatti siano noti alla procura generale presso la Corte dei conti al fine di accertare, perseguire e reprimere le responsabilita' contabili che sempre conseguono gli abusi e le omissioni anche nei doveri di controllo dei pubblici funzionari. (4-03097)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/03097 presentata da TASSI CARLO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920708
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
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TASSI CARLO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)