"2015-04-28T22:46:44Z"^^ . _:B9f5eb27b1244ad103590c529d02ea582 . "MALENTACCHI GIORGIO (MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO)" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02940 presentata da MALENTACCHI GIORGIO (MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO) in data 18/09/2002" . "Interrogazione a risposta scritta4-02940 Atto Senato Interrogazione a risposta scritta 4-02940 presentata da GIORGIO MALENTACCHI mercoledì 18 settembre 2002 nella seduta n. 236 MALENTACCHI. Al Ministro dell'ambiente e per la tutela del territorio . Premesso che: la provincia di Massa Carrara ha autorizzato la società AXAFF srl (affittuaria dell'impianto Verpan spa ex Panda), di Villafranca Lunigiana, ad utilizzare, fino al 31 marzo 2003, il rifiuto identificato con il codice Cer 030105 (comprensivo del «polverino») come combustibile alternativo per la produzione di calore; nel maggio del 2001 e nell'ottobre dello stesso anno, la provincia di Massa Carrara autorizzava la ditta Verpan spa all'autosmaltimento del rifiuto identificato con il codice Cer 030102 (segatura); dette autorizzazioni fanno riferimento a una deliberazione, la 1447 del 1998 che non è più in vigore in Toscana in quanto è stata sostituita del Decreto del Presidente della Giunta Regionale 32/r del 17.7.2001 che ha introdotto specifiche procedure per l'autorizzazione ai nuovi impianti di gestione rifiuti soggetti a procedure ordinarie e/o semplificate; inoltre si fonda su codici Cer (Codice Europeo Rifiuti) non più in vigore; la situazione occupazione ed economica dello stabilimento ex Panda ora Axaff è stata oggetto di una seduta straordinaria aperta del Consiglio comunale di Villafranca in Lunigiana mentre le associazioni ambientaliste della zona hanno più volte denunciato l'emergenza ambientale e i gravi pericoli per la salute della popolazione villafranchese a causa delle emissioni provenienti dallo stabilimento; l'azienda sta utilizzando rifiuti quali combustibile alternativo per la produzione di calore con la conseguenza dell'esistenza di fatto in Lunigiana di emissioni analoghe a quelle degli impianti di incenerimento rifiuti e quindi con possibili inquinanti da parte di sostanze pericolose quali formaldeide, diossine e Pcb, si chiede di sapere: se il Ministro in indirizzo non ritenga urgente disporre una indagine sull'attività di smaltimento rifiuti da parte dello stabilimento ex Panda; se non ritenga opportuno intervenire per verificare se le autorizzazioni concesse dalla provincia di Massa Carrara siano rispettose della legge vigente in materia di salvaguardia ambientale e smaltimento rifiuti. (4-02940)" . . "Senato della Repubblica" . "4/02940" . . "20020918-20030130" . "20020918" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02940 presentata da MALENTACCHI GIORGIO (MISTO-ALTRE COMPONENTI DEL GRUPPO) in data 18/09/2002"^^ . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "1"^^ . . "20030130" . _:B9f5eb27b1244ad103590c529d02ea582 "Risposta scritta Atto Senato Risposta scritta pubblicata nel fascicolo n. 058 all'Interrogazione 4-02940 presentata da MALENTACCHI Risposta. In merito a quanto richiesto con l'atto di sindacato ispettivo di cui all'oggetto, sulla scorta delle informazioni rese dalla provincia di Massa-Carrara, si rappresenta che il Servizio aria di tale provincia ha concesso l'autorizzazione alle emissioni in atmosfera, ai sensi dell'articolo 15/A del decreto del Presidente della Repubblica n. 203 del 1988, alla ex ditta Panda in data 13 luglio 1995 con determinazione n. 754, prescrivendo limiti alle emissioni indicati dalla normativa per la tipologia del ciclo produttivo dichiarata dall'azienda. Al fine di effettuare un maggior controllo sull'azienda (per quanto concerne le emissioni in atmosfera), ha richiesto all'ARPAT di Massa di intensificare le verifiche sui camini, nonché di allargare la tipologia degli inquinanti da ricercare. Infine, per valutare l'impatto delle emissioni sullo stato dell'ambiente sono state effettuate diverse campagne di monitoraggio della qualità dell'aria imposto dalla vigente normativa. La provincia prende atto che nelle determinazioni del settore sopra richiamato si parla erroneamente di autosmaltimento, fra cui il decreto Ronchi comprende «l'incenerimento» (D10), mentre le operazioni svolte si devono definire autorecupero, e, in particolare, «utilizzo come combustibile o come altro mezzo per produrre energia» (R1). Rappresenta, quindi, che nell'impianto di termovalorizzazione della ex ditta Panda ha luogo il recupero energetico dei rifiuti finalizzato all'autoapprovvigionamento (il calore prodotto viene utilizzato per l'essiccazione dei prodotti). Aggiunge che nelle determinazioni è effettivamente citata la dichiarazione della Giunta regionale n. 1477 del 1998, sostituita con la dichiarazione della Giunta regionale n. 32/r del 2001, ma che entrambi i documenti rispecchiano quanto imposto dal decreto Ronchi e i loro contenuti non sono difformi. Precisa che l'affermazione che i codici CER dei rifiuti non sarebbero più in vigore non corrisponde al vero, in quanto i codici sono stati aggiornati con la direttiva del Ministero dell'ambiente del 9 aprile 2002 e il codice CER 030105 è uno di quelli entrati in vigore con la citata direttiva, la quale fornisce indicazioni utili per l'applicazione dei nuovi codici introdotti dal nuovo elenco europeo dei rifiuti. Il Ministro dell'ambiente e per la tutela del territorio Matteoli" . _:B9f5eb27b1244ad103590c529d02ea582 "20030130" . _:B9f5eb27b1244ad103590c529d02ea582 "MINISTRO AMBIENTE E TUTELA TERRITORIO" . _:B9f5eb27b1244ad103590c529d02ea582 .