INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02898 presentata da LABOCCETTA AMEDEO (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090429
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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02898 presentata da AMEDEO LABOCCETTA mercoledi' 29 aprile 2009, seduta n.168 LABOCCETTA. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: nel maggio 2006, in occasione delle elezioni amministrative per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale di Castello di Cisterna (Napoli) i componenti della lista «L'Aurora» indirizzarono a varie autorita' territoriali, tra le quali il Prefetto, le Forze dell'Ordine e la Procura della Repubblica, alcuni esposti con i quali rappresentavano che la campagna elettorale si stava svolgendo in un clima di grande intimidazione; nel giorno delle consultazioni elettorali le lamentele furono reiterate, in quanto alcuni candidati avevano notato molti pregiudicati aggirarsi nei pressi dei seggi elettorali; furono anche denunciati episodi di sostituzione di persona nell'esercizio del voto e in particolare, lo spoglio presso la sezione elettorale n. 4 si svolse mentre era in atto un vero e proprio assedio; molti dei candidati della lista «L'Aurora», rimasta soccombente rispetto alla lista «La Torre», furono escussi dalle Forze dell'Ordine ed in quella sede dettagliarono le circostanze che avevano fatto oggetto dei vari esposti presentati, riferendo anche altri episodi di irregolarita'; peraltro parrebbe che un noto esponente della locale criminalita' avrebbe palesato il proprio sostegno alla lista uscita vincitrice dalla competizione elettorale; nel luglio 2006, in esecuzione di ordinanza di custodia cautelare, venne disarticolato un grande sodalizio criminale operante nel territorio del comune e furono tratti in arresto alcuni dei personaggi che erano stati notati dinanzi ai seggi durante le operazioni di votazione e di spoglio; alla fine del 2006 si insedio' presso il Comune una commissione Prefettizia di accesso, che ha svolto il proprio lavoro per circa 2 anni; nonostante il Comune di Castello di Cisterna conti solo settemila abitanti, esso vanta il triste primato della convivenza di due distinti clan camorristici, quello dei Rega e quello dei Sarno e numerose ditte provenienti da Casal di Principe sono rimaste aggiudicatarie di lucrosi appalti di lavori per conto dell'Amministrazione Comunale; l'assessore comunale Giosafatte Nocerino e' coinvolto in una vicenda che vede interessato anche il consigliere regionale Roberto Conte che avrebbe pagato, con soldi pubblici, il pranzo di nozze al Nocerino, il quale si e' giustificato adducendo, contrariamente al vero, che si trattava di un regalo del suo testimone di nozze; ancor piu' rilevante appare il fatto che nel territorio comunale sia stato realizzato un numero considerevole di immobili tanto che oggi vi e' un'offerta superiore alla domanda; molteplici episodi, come il rilascio di un permesso di costruire in favore della madre di un capoclan o l'elusione delle prescrizione del piano regolatore generale derivante da rapporti tra un autorevole esponente della giunta e un pregiudicato, lasciano supporre secondo l'interrogante che tale attivita' edilizia si sia concretizzata in vantaggi per esponenti della criminalita' organizzata o comunque ad essa riconducibili, e che al procacciamento di tali vantaggi non sia rimasta estranea l'amministrazione comunale; risulta all'interrogante che il vicesindaco del comune, Clemente Sorrentino, progettista in molteplici cantieri edili all'epoca della realizzazione dei suddetti immobili, avrebbe tra l'altro progettato l'abitazione di un capoclan, poi sottoposta a sequestro, ma risultano anche altri rapporti di familiarita' tra esponenti dell'amministrazione comunale e soggetti considerati contigui o appartenenti ai clan locali; e' stata evidenziata una gestione politico-amministrativa particolarmente acquiescente ai condizionamenti della criminalita' organizzata, tanto che si e' provveduto al rilascio dell'autorizzazione all'apertura di un esercizio commerciale, nelle immediate adiacenze del comune, in favore della moglie di un noto camorrista; e' infine emerso che alcune procedure di gara per lavori pubblici erano caratterizzate da molteplici illegittimita', spesso strumentali all'affidamento a imprese gravitanti nel circuito della criminalita' organizzata, come l'affidamento dei servizi cimiteriali, prorogati nel tempo, ad una ditta riconducibile al clan Foria o come i contributi economici di natura assistenziale erogati nei confronti di soggetti contigui ai richiamati gruppi criminali; appare evidente che le irregolarita' e illegittimita' amministrative riscontrate si sono tradotti in vantaggi, diretti e indiretti, a soggetti collegati ai clan Rega e Ianuale -: se sia a conoscenza delle circostanze innanzi esposte; se sia a conoscenza delle conclusioni della commissione di accesso e se abbia ritenuto sussistenti le condizioni per l'applicazione della misura prevista dall'articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000 nei confronti del comune di Castello di Cisterna (Napoli); se e quali iniziative il prefetto abbia posto in essere per avviare la procedura di scioglimento ed in mancanza, le ragioni di tale comportamento.(4-02898)
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