INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02833 presentata da NANNICINI ROLANDO (PARTITO DEMOCRATICO) in data 20090421

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02833 presentata da ROLANDO NANNICINI martedi' 21 aprile 2009, seduta n.163 NANNICINI, DAMIANO, PELUFFO e ESPOSITO. - Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: Eutelia S.p.A. e' un operatore delle telecomunicazioni con sede legale in Arezzo che si pone al 5 o posto per infrastrutture e servizi; Eutelia dispone di 13.000 km di rete in fibra ottica, raggiunge un fatturato di 420,4 milioni di euro. Esso deriva per euro 299,1 milioni dall'area TLC e per euro 121,4 milioni di euro dall'area IT; gli ordini in portafoglio per il settore IT ammontano al 31 dicembre 2008 a 130 milioni di euro; Eutelia occupa circa 2.400 dipendenti sparsi nelle numerose sedi nazionali; le sedi operative principali sono oltre ad Arezzo, dove e' presente la sede legale, a Pregnana Milanese (Milano), Roma, Ivrea, Bari, Napoli ed Avellino; Eutelia e' quotata alla Borsa Italiana dal 2005. I principali azionisti sono: Finanziaria Italia (25,745 per cento) e F. Finanziaria (13,432 per cento) della famiglia Landi; essa attualmente controlla le seguenti societa': Amcatel S.p.A. (50 per cento), Molisecom S.p.A. (90 per cento), C3 Europa Ltd (100 per cento), Techno Business S.r.l. (100 per cento), Agile S.r.l. (100 per cento), Eunics lab (100 per cento), Mobyland (99,9 per cento); la societa' viene costituita nel 1998 come Internet Service Provider e dal 1 o marzo 2004, con l'acquisizione delle aziende Plug it ed Edisontel nasce il marchio Eutelia; Plug it era la societa' assegnataria dall'autorita' delle comunicazioni dei numeri 899-141422 e 899-141466 la quale ha poi rivenduto tali numeri ad un'azienda privata - un centro servizi - con sede in Svizzera; Edisontel e' una societa' in crisi messa in vendita dalla Edison. Edison proprio il giorno prima di vendere aumenta il capitale di Edisontel con 78 milioni di euro per coprire le perdite e 148 per cancellare il debito verso la stessa controllante, «un regalo, si disse ai tempi» (Il Sole 24 Ore del 24 giugno 2008); nell'ottobre 2004 l'Autorita' TLC dopo una lunga istruttoria sull'uso dei numeri a pagamento, ha deciso di irrogare una sanzione a Plug it per 3 milioni di euro ed a Edisontel per 250 mila euro; il 9 dicembre 2004 Eutelia acquisisce la totalita' delle azioni della societa' New Deal, azienda produttrice dei software detti «dialer»; nel 2005 il gruppo Eutelia acquisisce l'80 per cento di Nts-Freedomland - societa' quotata al nuovo mercato ed operante nel settore dei media e di internet - ed il 71,5 per cento della piemontese Noicom, operatore di telecomunicazioni del nord-ovest; l'acquisizione di societa' in crisi continua quindi nel 2005 con la Nts-Freedomland. La societa' Freedomland di Virgilio Degiovanni - colui che ha lanciato in Italia il «marketing multilevel» la moderna «catena di S. Antonio» che aveva per oggetto il denaro - quotata in borsa nel 2000 a 105 euro; chi a quella data sottoscrisse l'IPO sponsorizzata dalla Banca Leonardo e Ing Bank, cioe' l'Offerta al Pubblico dei titoli per quotarsi alla Borsa di Milano, ha riportato una perdita secca del 99,78 per cento; di quella vicenda se ne e' occupata la magistratura che con una sentenza di primo grado, immediatamente esecutiva, emessa il 31 luglio 2008 dal tribunale civile di Milano, ha condannato in solido la Consob, la Banca Leonardo, i revisori di Deloitte & Touche e Virgilio Degiovanni, per la falsita' del prospetto informativo del collocamento della societa'; la societa', entro' quindi in un'OPA della societa' Content riconducibile a Teenosistemi di Mario Mutti, con i finanziamenti di Centrobanca, di Cofiri e di Mediobanca che aveva il suo ex vicepresidente, Ferruccio Cantini, nel consiglio di amministrazione della stessa Tecnosistemi; la Nts con in cassa ancora 140 milioni di euro viene dunque incorporata da Eutelia per 8 milioni di euro, accollandosi anche 128 milioni di euro di debiti verso le banche. Non prima pero' di accordarsi con le banche stesse che rinunciarono a circa 29 milioni di euro. Il guadagno per Eutelia fu quindi di circa 33 milioni di euro; nel 2006, Eutelia entra nel settore dell'Information Tecnology con l'acquisizione, delle attivita' del Gruppo Getronics Italia attraverso la societa' Eunics, oggi controllata al 100 per cento. La Getronics di proprieta' della omonima societa' olandese era allora in piena crisi finanziaria e venne pagata simbolicamente 1 euro, anche se portava in dote un volume di commesse di circa 180 milioni di euro; fra la fine del 2006 e l'inizio del 2007 la stessa Eunics passava, per conto di Eutelia, all'acquisizione mediante fusione per incorporazione anche della Bull Italia, altra azienda in crisi per la cifra, anche qui simbolica, di 1 euro. Tale acquisizione ha portato un capitale enorme di proprieta' immobiliari tra cui quelle della societa' Immo Pregnanza di Pregnana Milanese - dello stesso gruppo Bull - il sito che dovrebbe essere coinvolto per la futura Expo di Milano. La stessa Bull Italia portava in dote commesse per 80 milioni di euro; Getronics e Bull avevano contratti con grandi clienti e nei principali settori di mercato. Come si ha modo di leggere nella proposta sindacale sulla vertenza Eutelia del 19 marzo 2009: Pubblica amministrazione: Senato della Repubblica, Camera dei Deputati, INAIL, INPDAP, Consiglio di Stato, Ministero del Lavoro, Ministero dell'Interno, Ministero dell'Ambiente, Ministero Economia e Finanza, Ministero della Giustizia, Arma dei Carabinieri, Regioni, Province, Comuni, AUSL, Poste Italiane, ENEL; Banche e Assicurazioni: San Paolo IMI, BNL, Banca d'Italia, Capitalia, Intesa, Gruppo MPS, CRF, Banca Antonveneta, UNICREDIT, BP di Novara-Verona, BP Milano, CR Parma e Piacenza, Banca Sella, Carige, Axa, Aurora Assicurazioni, e altre; Grande Distribuzione: Coop, Esselunga, Conad; Trasporti: Aeroporti di Roma, Alitalia, Autostrade, TSF (del gruppo F.S.); Industria: FIAT, Pininfarina, Ferrero, Shell Italia, EMC, e altre; Telco e Media: Telecom, Fastweb, Infostrada-Wind, BT Italia, Fiscali, Omnitel-Vodafone, RAI, Sky Italia e altre; l'acquisto di Getronics e Bull da parte di Eutelia e' avvenuto con l'esclusiva logica dell'insourcing e del taglio dei costi; la nuova organizzazione aziendale mira infatti ad accentrare le decisioni su poche persone emarginando i manager operativi e costringendoli alle dimissioni; anche quadri con notevoli competenze professionali ed importanti conoscenze di mercato sono stati sostituiti con personale Eutelia proveniente dalle TLC e sostanzialmente impreparato ad affrontare il mercato dell'IT; nel giro di pochi mesi i clienti del settore Telco vengono persi in quanto non vogliono che un diretto concorrente si occupi del loro settore IT; nel 2007, con la fusione per incorporazione di Eunics e l'acquisizione di C3 ed Alpha Telecom, del gruppo Tele2, Eutelia diventa rispettivamente leader italiano nei servizi e nelle soluzioni ITC e nella distribuzione di servizi telefonici prepagati in ben 11 paesi europei; contestualmente alle acquisizioni realizzate - come ebbe a scrivere anche il Senatore Antonello Falomi nell'interrogazione parlamentare atto n. 3-02329 pubblicato il 7 novembre 2005 Seduta 888 - al Ministro delle attivita' produttive «la direzione aziendale ha posto in essere una serie di azioni vessatorie nei confronti delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori stessi, tra cui l'installazione delle telecamere nei corridoi» e «il trasferimento di 12 lavoratori dalla sede romana alla sede centrale di Arezzo, preannunciando ulteriori 29 trasferimenti...», tutto questo al solo scopo di veder uscire personale dall'azienda; dal 2007 al 2008 molto del patrimonio delle commesse delle societa' acquisite e' andato disperso, mentre la proprieta' e' intenta nel fare cassa. La Finanziaria Italiana della famiglia Landi ha infatti incassato 14 milioni di euro solo per la vendita della propria quota in Eunics (65 per cento) alla stessa Eutelia; tale modo di operare rischia di portare al fallimento dell'integrazione delle attivita' TLC con quelle dell'IT; il 25 gennaio 2008 Felice Marano, gia' componente del consiglio di amministrazione di Eutelia con delega per gli affari strategici viene nominato amministratore delegato della societa'. Egli ha ricoperto incarichi, prima quale consulente del Gruppo Ferrovie dello Stato e successivamente come direttore generale del Consorzio Multimediale Sinergo, direttore generale della Snai Way, amministratore delegato Cest Communication e presidente del consiglio di amministrazione di Molisecom SpA, societa' facente capo al gruppo Eutelia; tutto questo e' accompagnato e seguito anche da una serie di eventi negativi a catena per la societa'; il 21 maggio 2008 un'ispezione della guardia di finanza finalizzata a verificare presunte irregolarita' per decine di milioni di euro relative a pratiche commerciali con i fornitori esteri, che ha portato il pubblico ministero ad emettere dieci avvisi di garanzia alcuni dei quali per associazione a delinquere, frode fiscale e falso in bilancio; successivamente si e' verificato un crollo in borsa con una perdita di valore di 20 milioni di euro in due giorni; i consiglieri Felice Marano, Ernesto Monti, Giovanni Bennati e Fabio Cerchiai e i sindaci revisori Franco Grandini, presidente del collegio sindacale, Azelio Senserini, Rossana Fucini e Enrico Martucci, sindaci supplenti si sono dimessi in blocco; il 10 settembre 2008 Eutelia, su richiesta della Consob, comunica, che i rilievi sollevati dalla societa' di revisione esterna incaricata, PriceWaterhouseCoopers, non hanno consentito alla stessa di esprimersi sulla conformita' del bilancio consolidato semestrale al 30 giugno 2008. La relazione della societa' di revisione contiene alcuni rilievi relativamente al sistema di controllo interno delle societa' controllate e collegate ed a quello utilizzato nell'individuazione delle parti correlate; nel settembre 2008 Eutelia sottoscrive un contratto di affitto con i due liquidatori di EDA per la gestione operativa di un portafoglio ordini da 220 milioni di euro che Enterprise Digital Architets avrebbe dovuto portare in dote. Tale societa' di software gestisce la rete speciale del Ministero dell'interno e viene usata sia dalla polizia di Stato, che dall'Arma dei carabinieri; due mesi dopo Eda viene dichiarata fallita dal tribunale ed il curatore fallimentare, Oberdan Tommaso Scozzafava, revoca il contratto di affitto perche' presenta un canone troppo basso; dopo una gara l'affitto dell'Eda passa alla societa' Vitrociset, della famiglia Crociani, che paga 1,2 milioni di euro cioe' sei volte di piu' di quello che avrebbe dovuto pagare Eutelia; Vitrociset alla fine del 2006, scorporando un suo ramo d'azienda, ha costituito la nuova societa' Tecnosky s.r.l per la gestione per conto dell'ENAV di tutto l'ATC. Dalla vendita di tale societa' all'ENAV ha incassato dallo Stato 109 milioni di euro; nonostante questo la Vitrociset continua ad avere in esclusiva la manutenzione e lo sviluppo dei sistemi di gestione e di controllo del traffico aereo e varie altre commesse fra le quali la suite di simulazione per addestrare i controllori di volo; la Vitrociset ha aderito alla CAI, la cordata di imprenditori «audaci» e «patrioti» che ha rilevato Alitalia, con 30 milioni di euro; dalla perdita di queste importanti commesse, collegate proprio ai contratti di EDA con la pubblica amministrazione, i bilanci di Eutelia subiscono continui tracolli fino al Progetto di bilancio consolidato 2008 presentato il 31 marzo 2008 con un Risultato Operativo (EBIT) negativo per euro 156.193.000 a fronte di 390.514.000 di ricavi ed un risultato netto attribuibile al gruppo negativo di euro 178.489.000; allo stesso tempo la posizione finanziaria netta e' negativa per euro 66.625.000, forte e' l'indebitamento finanziario corrente per euro 63.922.000, soprattutto quello nei confronti del sistema bancario, dove la sola Cassa di Risparmio di San Miniato vanterebbe crediti per circa euro 40.000.000 (fonte Il Sole 24 Ore); il 22 giugno 2008 e' stato firmato tra Eutelia e Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali il contratto di solidarieta', introdotto in Italia nel 1984 il contratto di solidarieta' comporta una riduzione dell'orario di lavoro e della retribuzione. Esso, nel nostro caso, ha lo scopo di evitare la riduzione del personale e la cassa integrazione; se da una parte il contratto di solidarieta' permette di non fare uscire completamente i lavoratori dal ciclo produttivo, in un settore dove senza l'aggiornamento continuo implica una veloce perdita le competenze, dall'altro penalizza l'organizzazione del lavoro ed il contatto quotidiano con la clientela; il contratto di solidarieta' sta andando avanti dal 1 o luglio 2008 ed e' prorogabile per un altro anno, con sgravi fiscali per l'azienda, e l'integrazione salariale del 60 per cento ai lavoratori da parte dell'INPS; il 19 novembre 2008 Eutelia ha comunicato che la Consob «ha avviato un'azione di impugnazione del bilancio consolidato al 31 dicembre 2007». I rilievi sollevati riguardano, fra l'altro, le valutazioni delle immobilizzazioni; nel 2008 il titolo Eutelia ha perso in Borsa oltre il 90 per cento del proprio valore; il 7 gennaio 2009 Eutelia ha comunicato la decisione di abbandonare progressivamente il settore IT - Information Tecnology e di sviluppare un Piano Industriale solo per il settore TLC; secondo l'azienda il settore IT si compone di 1930 persone suddivise in 5 Business Units: System Engineering con 900 lavoratori; Software factory con 300 lavoratori; Data center/l. Solution con 116 lavoratori; Altri con 120 lavoratori; Staff con 494 lavoratori; le cifre di questa decisione sono imponenti il piano della societa' prevede, infatti, l'apertura di una procedura di licenziamento collettivo per tutto il settore, che puo' essere trasformata in una CIGS, allo scopo di trovare sul mercato dei soggetti interessati all'acquisizione delle attivita' di IT attualmente presenti nel portafoglio di Eutelia; a questo punto sorge il dubbio sui veri motivi della crescita del gruppo Eutelia passato in 10 anni da 40 a circa 2700 dipendenti attraverso l'acquisizione di aziende o di rami d'azienda che hanno portato commesse ed asset mobiliari ed immobiliari; andrebbe chiarito se il costo dell'operazione «spezzatino» annunciata dall'azienda, con cessione di rami d'azienda o addirittura di singole attivita' e/o contratti d'appalto, sia conveniente dal punto di vista economico e gestibile da quello legale, per il contenzioso che si verrebbe a creare rispetto alle stesse gare d'appalto ed ai ricorsi dei lavoratori sul perimetro di attivita'; dove sono oggi tutti i valori e le proprieta' immobiliari delle aziende acquisite, molte delle quali ex Olivetti, quali i laboratori di Pregnana Milanese, dove nel 1963, Olivetti mise a punto uno dei primi computer da tavolo «Programma 101» e per questo proprio li' doveva sorgere, per desiderio dell'ingegner Adriano Olivetti, «La grande Pregnanza», un centro di ricerca e sviluppo, progettato dall'architetto francese Le Corbusier, mai realizzato per la crisi del 1964 seguita alla morte del grande imprenditore; secondo gli interrogati esiste forse una strategia per far subentrare Eutelia in realta' societarie in difficolta' sul piano economico/finanziario, per disfarsi dei residui industriali scomodi dopo averli spremuti a dovere, distruggendo il loro portafoglio clienti ed un patrimonio tecnologico umano e professionale quale quello rappresentato dalla ex Olivetti; Eutelia e', secondo gli interroganti un altro esempio di come oggi le politiche industriali seguano una logica quasi esclusivamente di natura finanziaria: le proprieta' mirano a «fare cassa» nel breve periodo dopo aver lasciato le aziende sempre piu' svuotate ed indebitate; secondo gli interroganti, il manager che ha guidato queste operazioni ha tralasciato una seria programmazione in grado di garantire un futuro all'azienda e quindi all'economia del Paese, come si desume dal fatto che si intende dismettere il settore IT invece di studiare una seria integrazione fra IT e TLC -: se questo modo di operare sia compatibile con la costruzione di «un mondo basato sul primato dell'etica, sul primato delle leggi sulle prassi, sul primato dei valori sugli interessi», per citare la conclusione dell'intervento alla Giornata mondiale del risparmio del 31 ottobre 2008 del Ministro dell'economia e delle finanze; quanti risparmi sul costo del lavoro e sui costi operativi abbia comportato, ad oggi, per Eutelia, l'applicazione del contratto di solidarieta' e se la decisione di disfarsi del settore IT non si configuri come inadempimento contrattuale, con conseguente rimborso allo Stato dei contributi ricevuti; quali passi si intenda intraprendere affinche' la proprieta' presenti un serio e credibile piano industriale 2009-2011, che tolga l'azienda dai giochi finanziari e gli restituisca il proprio carattere imprenditoriale nell'interesse non solo dei lavoratori e delle loro famiglie, ma anche in quello del Paese; se verra' realizzato un tavolo tecnico-politico che, dopo aver censito le commesse ed i contratti di assistenza in essere e certi con la pubblica amministrazione ed i clienti privati, voglia vagliare tutte le proposte della proprieta', dei sindacati, degli enti locali sedi degli impianti e delle societa' che hanno manifestato la volonta' di rilevare le attivita' dell'azienda, nell'ottica della salvaguardia, non solo di centinaia di posti di lavoro, ma anche di questa importante realta' produttiva; se non s'intenda promuovere una nuova intesa con l'Abi per fare in modo di salvaguardare, mediante interventi volti ad evitare una eccessiva stretta sul rientro del credito, l'integrita' del sistema industriale in una fase di gravissima crisi; se il Governo intenda predisporre un tavolo fra le regioni ed i ministeri interessati per studiare un piano d'interventi diretti alla formazione ed alla riconversione del personale: in particolare dei 494 lavoratori della Business Unit denominata STAFF dall'impresa; se il Governo intenda perseguire una politica sistemica e strategica per l'IT, com'e' avvenuto in altri Paesi, allo scopo di sviluppare investimenti in questo settore, indispensabili per l'incremento della produttivita' ed alla sempre piu' necessaria crescita economica. (4-02833)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
DAMIANO CESARE (PARTITO DEMOCRATICO) 
ESPOSITO STEFANO (PARTITO DEMOCRATICO) 
PELUFFO VINICIO GIUSEPPE GUIDO (PARTITO DEMOCRATICO) 
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NANNICINI ROLANDO (PARTITO DEMOCRATICO) 

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