INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02782 presentata da MANNUCCI BARBARA (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090408

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02782 presentata da BARBARA MANNUCCI mercoledi' 8 aprile 2009, seduta n.161 MANNUCCI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro per i rapporti con le regioni. - Per sapere - premesso che in base alla legge n. 281 del 1991 i cani accalappiati devono essere sottoposti, a cura da Servizio Veterinario della Asl competente: a) all'osservazione, controllo sanitario e ai trattamenti profilattici previsti all'articolo 2, comma 5, della citata legge n. 281 del 199l; b) all'identificazione, registrazione e tatuaggio, quest'ultimo nel caso in cui l'animale ne sia sprovvisto; tali operazioni devono essere effettuate senza indugio e comunque prima di qualsiasi affido o spostamento degli animali; nei giorni scorsi sono stati accalappiati numerosi cani nel Comune di Monte S. Giovanni (Frosinone) e nel Comune di Cassino (Frosinone) e inviati direttamente in parte a Tufillo, in Abruzzo, presso il canile della SIAC, con sede legale a Frosolone in Molise, mentre i cani con tatuaggio o microchip trovati vaganti sono stati inviati nella sede SIAC di Roccasicura (Isernia), senza alcuna prestazione sanitaria, che tra l'altro avrebbe dato la possibilita' di rintracciare il proprietario e restituire almeno i cani del secondo gruppo; in data 31 marzo 2009 sono stati accalappiati altri 13 animali, fra cui due simil-yorkshire, partiti anche questi immediatamente per l'Abruzzo; le destinazioni degli animali accalappiati nella provincia di Frosinone sono varie: Canile Marsicano di Lecce dei Marsi, SIAC con sede legale a Frosolone (Isernia), Centro Cinofilo del Fucino di Collelongo (sede legale a Trasacco); le convenzioni stipulate dai Comuni della provincia di Frosinone con le strutture abruzzesi e molisane spesso non chiariscono chi debba prestare le cure sanitarie, nemmeno quelle obbligatorie come sterilizzazione, sverminazione, vaccinazioni. La Asl di Frosinone per legge, infatti, non puo' effettuare prestazioni sanitarie fuori Regione, mentre le aziende sanitarie locali abruzzesi e molisane forniscono prestazioni solo ai cani accalappiati sul territorio di competenza; nella provincia di Frosinone non esiste un canile sanitario che possa offrire stalli per i cani per effettuare le prestazioni obbligatorie previste dalla legge; i Comuni associati nell'Unione delle Cinquecitta' e Cassino stanno trasferendo i cani gia' da circa due anni in Abruzzo senza che nessuno sappia il numero esatto; altri Comuni della provincia di Frosinone che hanno stipulato convenzioni fuori Regione sono Cassino, S. Elia Fiumerapido, Monte S. Giovanni, Sora, Boville, Alatri, Anagni, Castel Liri, Isola Liri, Ferentino; la Vicepresidente dell'Associazione Canili Lazio Onlus, Giulia Bartolomei, riferisce che tra il 31 marzo 2009 e il 3 aprile 2009 il Comune di Cassino (Frosinone) ha accalappiato molti cani tra cui alcuni regolarmente microchippati con regolare proprietario, che sono stati comunque spediti immediatamente a Tufillo (Chieti), pur avendo verificato che si trattava di animali di proprieta'; nessuno si occupa della restituzione dei cani di proprieta' trovati vaganti; peraltro vi sono stati anche casi di cani uccisi da una dose eccessiva di anestetico trovati morti solo una volta arrivati a destinazione, dopo qualche ora di viaggio; il fenomeno dei trasferimenti indiscriminati che lasciano gli animali privi dell'assistenza sanitaria obbligatoria si sta diffondendo in tutta Italia -: quali iniziative di competenza si intenda intraprendere per evitare il trasferimento dei cani in luoghi e con modalita' che non ne garantiscono l'assistenza sanitaria obbligatoria prevista per legge e principalmente la diagnosi e la profilassi delle malattie infettive o diffusive, nonche' interventi di sterilizzazione atti a prevenire e combattere il fenomeno del randagismo; quali iniziative di competenza si intenda adottare per evitare inefficienze e disguidi nelle procedure per la restituzione ai legittimi proprietari di cani regolarmente «microchippati» o tatuati, in particolare con riferimento alla questione, evidenziata in premessa, dei trasferimenti in Regioni diverse da quella originaria. (4-02782)
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