INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02774 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19960801

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_02774_13 an entity of type: aic

Ai Ministri dell'industria, commercio e artigianato, del lavoro e previdenza sociale e del tesoro. - Per sapere - premesso che: a partire dal primo contratto collettivo di lavoro del 1996 e fino al contratto collettivo di lavoro del 1973, l'Enel e le organizzazioni sindacali firmatarie, allo scopo di incentivare lo studio e l'arricchimento culturale dei lavoratori avevano previsto un'apposita normativa per il riconoscimento giuridico ed economico di specializzazioni, lauree e diplomi conseguiti in servizio, il relativo inquadramento e l'incentivo mensile dell'indennita' per il titolo di studio, oltre a stabilire, a carico dell'azienda, una priorita' a favore dei lavoratori interni piuttosto che ricorrere a nuove assunzioni; l'articolo 19 del contratto collettivo di lavoro del 1979 afferma invece che: "l'assegnazione della categoria d'inquadramento viene effettuata in relazione alle mansioni svolte ed i lavoratori capaci hanno aperte tutte le possibilita' di carriera indipendentemente dai titoli di studio", prevedendo per i nuovi assunti laureati trattamenti privilegiati, annullando qualsiasi beneficio concesso ai lavoratori che avessero conseguito in servizio il titolo di studio successivamente alla data del 31 luglio 1981 e congelando, a tale data, l'indennita' titolo di studio (Abac), inaugurando una linea politico-amministrativa discriminatoria verso laureati e diplomati in servizio che sarebbe durata sino ad oggi; il contratto collettivo di lavoro del 21 febbraio 1989 per i soli laureati e diplomati in servizio percettori di quella specifica indennita' di studio (Abac) prevedeva l'effettuazione di prove selettive distinte per titolo di studio e territorio, per l'assegnazione di un inquadramento ad personam al fine di recuperare il maggior numero di lavoratori laureati e diplomati in servizio ad una migliore e piu' confacente utilizzazione nell'ambito dell'azienda, che si impegnava, nel triennio successivo alle graduatorie, ad assegnare le mansioni; le prove si svolsero nel 1990 e risulto' idoneo circa il 60 per cento dei partecipanti; nel giugno 1993, su pressione dei sindacati nazionali di categoria, fece espletare un'ulteriore "prova d'appello" allo scopo di sanare, in modo ultimativo, l'annoso problema dei possessori di titolo di studio conseguiti in servizio e che percepivano la relativa indennita' (Abac); ma l'Enel ritenne di procedere e con modalita' estremamente rigorose, con l'applicazione di penalita' per ogni quiz errato, cosicche' risultarono idonei pochissimi lavoratori; a selezione avvenuta e a risultati noti, l'ente procedeva a modificare i criteri unificanti posti alla base della formazione delle graduatorie, applicando un sistema di riparametrazione dei punteggi dei singoli candidati, per aumentare - deve ritenersi - la percentuale degli idonei, ma per i soli candidati diplomati; tale sconcertante operato, penalizzante e lesivo delle legittime aspettative dei lavoratori laureati oltre che gravemente frustrante dal punto di vista economico e morale, spingeva tali lavoratori ad adire le vie legali; mentre risulta che l'azienda abbia recentemente bandito concorsi per assunzione di laureati esterni ed elevi a quadri o addirittura a dirigenti lavoratori senza validi motivi di merito, proprio mentre afferma di essere in esubero di personale, la situazione dei lavoratori laureati non e' mutata e anche la posizione dei piu' recenti laureati continua ad essere ignorata -: se nel nuovo modello organizzativo di ristrutturazione, divisione e riorganizzazione attraverso il progetto "Undundling gestionale", l'Enel spa ritenga di avvalersi del proprio personale a piu' alta scolarita'; quali criteri essa adottera' per la riclassificazione del personale che andra' a realizzare tra breve; quali iniziative ritengano di assumere per superare le attuali discriminazioni poste in essere dall'azienda nei confronti del personale laureato in servizio (Abac e non); quali iniziative sia possibile adottare per correggere le anomalie procedurali descritte e accertare e perseguire eventuali azioni scorrette o discriminatorie da parte dell'Enel nei confronti dei propri lavoratori laureati, anche alla luce delle sentenze che obbligano la stessa Enel spa a modificare i criteri di valutazione applicati alle prove; se sia possibile estendere anche ai laureati la cosiddetta riparametrazione e fare eventualmente allargare le tipologie di lauree riconosciute dall'azienda, nel quadro della nuova veste manageriale che l'Enel spa si sta dando. (4-02774)
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GAMBALE GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) 

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