INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02584 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19960730
http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_02584_13 an entity of type: aic
Al Ministro della sanita'. - Per sapere - premesso che: l'istituto nazionale per lo studio e la lotta dei tumori Fondazione "G. Pascale" per le sue attivita' sanitarie e di ricerca, per l'alta professionalita' e preparazione di clinici e ricercatori riveste rilevanza notevolissima in Campania e nell'intero Meridione; nello scorso decennio indubbie carenze gestionali e amministrative, legate a differenti vicende personali e politiche, hanno di fatto rallentato l'attivita' di ricerca e il buon funzionamento dell'istituto, sino a rendere ordinaria la gestione commissariale; dopo alterne vicende, e' stato nominato Commissario straordinario con decreto del Ministero della sanita' del 28 febbraio 1996 il dottor Giuseppe Ferraro, che pure non aveva dato prova di particolare capacita' amministrativa presso l'ospedale "Monaldi-Cotugno" di Napoli e che era gia' stato chiamato quale componente della commissione nominata dall'amministrazione per presentare le controdeduzioni in ordine alla relazione relativa ad un'ispezione effettuata dal dottor Di Dato del ministero del tesoro; egli avrebbe individuato tra i principali responsabili del cattivo funzionamento amministrativo del Pascale il segretario generale, Oreste Pennasilico, e lo ha di fatto esautorato, trascurando le responsabilita' di personaggi legati al vecchio apparato amministrativo ai quali ha consentito anzi di far carriera, come il dottor Cioffi (nei confronti del quale era in corso un procedimento di destituzione per manifesta incapacita') e il dottor Bianconcini, dirigente del servizio economico-finanziario all'epoca dell'ex Ministro De Lorenzo promosso da Ferraro segretario generale facente funzione; la mentalita' dirigista di chi tratta un ente pubblico come una proprieta' di cui si puo' modificare la ragione sociale a proprio piacere e' stata dimostrata dal Ferraro con ulteriori comportamenti e decisioni, quale il sistematico affidamento di talune cause del "Pascale" al proprio amico avvocato Michele Spagna, quale consulente, con sistematico esautoramento del legale dell'Ente dottor Francesco P. Buonaiuto; l'azione del Ferraro si e' poi estrinsecata in un preteso risanamento economico, tradottosi soprattutto nel tentativo di recuperare piccole somme di denaro dal personale relative a rapporti in taluni casi vecchi di oltre dieci anni, tralasciando questioni di ben altra consistenza, quale il perfezionamento di convenzioni con le ex UU.SS.LL. al fine di recuperare i fondi dovuti al "Pascale" in forza di migliaia e migliaia di prestazioni erogate negli scorsi anni; contestualmente, nelle sue dichiarazioni alla stampa, negli incontri formali ed informali ed in altre opportunita' ."il settore della ricerca e' allo sbando"; "le attivita' assistenziali della Fondazione Pascale non devono essere certo funzionali alla ricerca"; "in campo nazionale (per i dipendenti laureati degli IRRCS, Istituti a carattere scientifico, n.d.r.), c'e' una disparita' di comportamenti che e' dipesa da equivoche e ondivaghe pronunzie del ministero della sanita'", eccetera. il Ferraro dimostrava chiaramente la convinzione che la Fondazione Pascale sia un Ospedale con annessi Laboratori di Ricerca, dimostrando di non aver ben chiaro cosa sia un IRCCS, e contraddicendo senza averne il potere di dettami delle leggi n. 617 del 1988, e n. 296 del 1993, nonche' le sentenze della Corte costituzionale n. 356 del 1992, e n. 338 del 1994, che affermano la "strumentalita' delle attivita' di assistenza sanitaria svolta dagli IRCCS rispetto alle attivita' di studio e di ricerca" e gli articoli 1 e 2 dello statuto dell'ente, che afferma tra l'altro che lo stesso deve "provvedere all'assistenza clinica degli ammalati di cancro attraverso l'utilizzazione delle strutture ospedaliere, ambulatori ed in regime di day hospital nel quadro dei programmi di ricerca scientifica"; a tali dichiarazioni il cui effetto piu' evidente e' stato quello di destabilizzare il clima lavorativo dell'Istituto, si e' accompagnato un provvedimento negante parita' di trattamento tra i ricercatori ed i colleghi che si occupano prevalentemente di assistenza: a tal fine, il Ferraro ed i suoi collaboratori hanno addirittura inventato una nuova figura di dipendente altrove inesistente, il medico "di laboratorio", che, nella pratica e' un laureato in medicina inquadrato da biologo che si occupa di ricerca, ma che guadagna meno di un tecnico di laboratorio ospedaliero; solo successivamente, richiamato dai colleghi commissari straordinari alla constatazione che, mentre in analoghi istituti, quale quello di Milano, esiste la completa equiparazione economica fra tutti i laureati della ricerca clinica e sperimentale, al "Pascale" tale equiparazione e' stata negata per responsabilita' dell'amministrazione, il Ferraro "partoriva" la concessione di un assegno perequativo, che impedirebbe ai ricercatori il godimento di eventuali miglioramenti contrattuali e ne indebolirebbe la posizione per un ricorso al TAR, dimostrando peraltro ulteriormente il proprio disorientamento nel parlare, nella relativa delibera, di "tecnici laureati", figura inesistente negli Irccs e propria invece delle Universita'; il Ferraro si sarebbe arrogato anche funzioni non di sua competenza, quale quella di dare indicazioni al direttore sanitario circa la modalita' di organizzazione dei servizi, per giungere in tempi recenti a mettere a concorso un (secondo) posto di direttore sanitario, cui pare fortemente interessato il suo amico dei tempi del "Monaldi-Cotugno" dottor Coppola; al medesimo tempo, il suddetto ha trasformato, di fatto abolendola, la qualifica di segretario generale, figura tipica degli Istituti a carattere scientifico, con la creazione del "direttore dell'ufficio Affari generali" -: quali provvedimenti urgenti intenda adottare per rilanciare, dando finalmente piena attuazione alla vigente normativa sugli IRCCS, l'Istituto Pascale di Napoli nella sua funzione primaria, che e' quella della ricerca; se, procedendo a un serio ed efficace risanamento amministrativo, premessa indispensabile per il rilancio di tutte le attivita' dell'Istituto, intenda porre fine all'attuale caos gestionale; se, in questo quadro, non ritenga improcrastinabile la rimozione dal proprio incarico dell'attuale Commissario straordinario, dottor Giuseppe Ferraro, e la sua sostituzione. (4-02584)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02584 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19960730
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02584 presentata da GAMBALE GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO) in data 19960730
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
CACCAVARI ROCCO FRANCESCO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO)
CANANZI RAFFAELE (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO)
ALBANESE ARGIA VALERIA (POPOLARI E DEMOCRATICI - L'ULIVO)
GRIMALDI TULLIO (RIFONDAZIONE COMUNISTA-PROGRESSISTI)
BOLOGNESI MARIDA (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO)
GATTO MARIO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO)
GIANNOTTI VASCO (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO)
GIARDIELLO MICHELE (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO)
LABATE GRAZIA LUCIANA (SINISTRA DEMOCRATICA - L'ULIVO)
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2014-05-15T10:25:27Z
4/02584
GAMBALE GIUSEPPE (DEMOCRATICI DI SINISTRA - L'ULIVO)