INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02488 presentata da MENIA ROBERTO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19960725
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Per sapere - premesso che: il PM presso la procura della Repubblica presso il tribunale di Roma dottor cons. Giuseppe Pititto conduce con grande scrupolo e nella piu' rigorosa osservanza della legge penale l'indagine rivolta ad accertare i fatti e gli autori del genocidio commesso in danno delle popolazioni italiane delle italianissime terre dell'Istria, di Fiume e della Dalmazia (proc. pen. n. 7725/94 R.G. n.r.); il tribunale penale di Roma in sede di riesame pronunciandosi su appello del PM dottor Giuseppe Pititto, con ordinanza n. 800/96 del 2 luglio 1996, ha fatto stato della piena sussistenza della giurisdizione penale italiana per il perseguimento di delitti di omicidi plurimi pluriaggravati commessi su territori poi ceduti a sovranita straniera per l'effetto del'trattato di pace entrato in vigore il 16 settembre 1947; come pure ha fatto stato della enorme consistenza degli indizi di responsabilita degli indagati Oskar Piskulic e Ivan Motika (che sono i primi due pluriomicidi per il quali il Giuseppe Pititto ha chiesto l'emissione dell'ordine di custodia cautelare in carcere); il tribunale penale di Roma in sede di riesame non ha sollevato alcuna questione o dubbio circa la legittimita della competenza territoriale del PM dottor Giuseppe Pititto, ne' alcuna questione o dubbio in proposito veniva sollevato in precedenza dal GIP presso il tribunale di Roma che con provvedimento del 14 maggio 1996, aveva respinto la richiesta del P.M. di custodia cautelare in carcere dei pluriomicidi Oskar Piskulic e Ivan Motika; e' ormai abitudine diffusa da parte di numerose procure della Repubblica di procedere nelle indagini indipendentemente da ogni regola posta in materia di competenza territoriale; la procura della Repubblica presso il tribunale di Trieste ha comunicato formalmente alla procura della Repubblica presso il tribunale di Roma di non avere posto in essere, in relazione a precedenti denunce relative a fatti analoghi, alcun atto che avesse potuto radicare la competenza territoriale di quella procura della Repubblica in base alla regola residuale prevista dal nuovo codice di procedura penale relativa alla priorita di iscrizione della notizia di reato nell'apposito registro; il nuovo codice di procedura penale non consente alcun provvedimento di avocazione da parte del procuratore generale neppure nel caso in cui il PM presso tribunale procedesse al di fuori della propria competenza territoriale; risulterebbe ai sottoscritti deputati interroganti che il procuratore generale presso la Corte di appello di Roma dottor Franco Scorza, ormai da tempo e continuativamente solleciterebbe con sue note scritte il PM presso tribunale di Roma dottor Giuseppe Pititto a spogliarsi del procedimento penale in questione perche' esso venga trasferito alla procura della Repubblica presso il tribunale di Trieste, secondo quella che sarebbe l'opinione del PG dottor Franco Scorza e ancorche', si ripete, la procura della Repubblica presso il tribunale di Trieste non si ritenga competente ed abbia da tempo trasmesso al PM di Roma dottor Giuseppe Pititto le denunce e gli atti in suo possesso; risulta da notizie di stampa non smentite di esposti provenienti da non meglio identificati personaggi e circoli nazionalisti sloveni e croati diretti alla Presidenza della Repubblica, alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al Ministero degli affari esteri e al Consiglio Superiore della Magistratura, esposti con i quali si sosterrebbe la incompetenza territoriale del P.M. di Roma, dottor Giuseppe Pititto chiedendosi conseguentemente che questi venga spogliato del processo -: se il Ministro voglia accertare con l'urgenza che il caso richiede la corrispondenza al vero di quanto sopra esposto circa le sollecitazioni del PG dottor Franco Scorza rivolte al PM di Roma dottor Giuseppe Pititto e circa gli esposti inviati alle Autorita ed istuzioni sopra indicate; se intenda accertare se quanto esposto corrisponda a verita, le ragioni delle sollecitazioni poste in essere dal PG dottor Franco Scorza nei confronti del PM di Roma dottor Giuseppe Pititto, e cio' eventualmente anche tramite apposita ispezione ministeriale; se, a suo giudizio, rientri nei compiti e nelle funzioni dei procuratori generali quanto viene riferito a proposito del PG presso la Corte di appello di Roma dotor Franco Scorza; se voglia, ove egli pervenga ad una valutazione di non consentibilita' in ordine alle iniziative poste in essere dal PG di Roma Franco Scorza, far conoscere se a suo giudizio ricorrano i presupposti per il promovimento dell'azione disciplinare nei confronti del PG di Roma dottor Franco Scorza e se, comunque, nei suoi riguardi non si sia determinata una gravissima situazione di incompatibilita' funzionale; quali iniziative egli intenda adottare ove i fatti esposti corrispondano a verita' ed il Ministro pervenga alla ipotizzata valutazione di censurabilita' delle ripetute iniziative del dottor Franco Scorza nei confronti del PM di Roma dottor Giuseppe Pititto. (4-02488)
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02488 presentata da MENIA ROBERTO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19960725
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INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02488 presentata da MENIA ROBERTO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 19960725
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
ANEDDA GIAN FRANCO (ALLEANZA NAZIONALE)
COLA SERGIO (ALLEANZA NAZIONALE)
FRAGALA' VINCENZO (ALLEANZA NAZIONALE)
LO PORTO GUIDO (ALLEANZA NAZIONALE)
MARINO GIOVANNI (ALLEANZA NAZIONALE)
MITOLO PIETRO (ALLEANZA NAZIONALE)
CONTENTO MANLIO (ALLEANZA NAZIONALE)
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2014-05-15T10:24:59Z
4/02488
MENIA ROBERTO (ALLEANZA NAZIONALE)