. "TOCCAFONDI GABRIELE (POPOLO DELLA LIBERTA')" . "Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02300 presentata da GABRIELE TOCCAFONDI lunedi' 16 febbraio 2009, seduta n.133 TOCCAFONDI. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: si apprende da notizie di stampa, che il Ministero dell'interno avrebbe annullato il rogito Guerri che nel 1864 dava al Comune di Firenze la concessione a d'uso perpetuo di sei chiese storiche della citta': Santa Maria Novella, Santa Croce, Santo Spirito, Santissima Annunziata, San Firenze e Santa Maria del Carmine; l'atto del Ministero dell'interno riguarderebbe la sola basilica di Santa Maria Novella; la proprieta' della basilica e', dopo il regio decreto per la soppressione delle corporazioni religiose del 7 luglio 1866, stata attribuita al Fec, fondo edifici di culto e due anni dopo, con il rogito Guerri del 29 aprile 1868, lo Stato ha concesso al Comune di Firenze l'uso perpetuo del bene; da 141 anni, il Comune di Firenze ha in concessione la Basilica, ed ha instaurato un proficuo rapporto di collaborazione con l'Ordine dei Domenicani che esercitano il culto e con l'Opera di Santa Maria Novella che, attraverso l'incasso dei biglietti, si adopera per restaurare gli affreschi. La manutenzione ordinaria e straordinaria della Basilica e' invece a carico del Comune, che da fonti di stampa avrebbe speso negli ultimi 10 anni circa 6 milioni di euro; dalle cronache dei giornali locali, si apprende che l'atto firmato il 9 novembre del 1987, con il quale il rogito sanci' il trasferimento della proprieta' di «Palazzo Vecchio con i relativi annessi e connessi» avrebbe previsto anche le statue che vi erano deposte, comprese il David di Michelangelo e, di conseguenza, la proprieta' di questo capolavoro potrebbe essere rimessa in discussione -: se corrisponda al vero quanto descritto in premessa, sull'annullamento da parte del Ministero dell'interno, del rogito Guerri e, in caso affermativo, quali siano le motivazioni reali; se per il Governo sia plausibile che la proprieta' del David di Michelangelo possa passare realmente al Comune di Firenze, come ipotizzato. (4-02300)" . . "20090216-20100419" . "4/02300" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02300 presentata da TOCCAFONDI GABRIELE (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090216" . "1"^^ . . "2014-05-15T00:01:57Z"^^ . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02300 presentata da TOCCAFONDI GABRIELE (POPOLO DELLA LIBERTA') in data 20090216"^^ . . _:B28a8da83b1a31fc69431b236feb98265 . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . _:B28a8da83b1a31fc69431b236feb98265 "Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedi' 19 aprile 2010 nell'allegato B della seduta n. 308 All'Interrogazione 4-02300\n presentata da GABRIELE TOCCAFONDI Risposta. - Il 27 aprile 2009 e' stata formalizzata la concessione in uso gratuito, ai fini di culto, della Chiesa e dei beni mobili di Santa Maria Novella alla provincia dei Domenicani, ente che provvede all'officiatura della chiesa. A cio' si e' addivenuti proprio dopo che, nel dicembre del 2008, il ministero dell'interno aveva comunicato al comune di Firenze la revoca della concessione in uso della basilica di Santa Maria Novella, risalente all'atto del notaio Guerri del 1868. La determinazione assunta si inserisce nel contesto generale dell'attivita' della direzione centrale per l'amministrazione del fondo edifici di culto di questo ministero, che sta procedendo alla ricognizione e alla regolarizzazione dei rapporti inerenti i relativi beni in attuazione della legge 20 maggio 1985, n. 222, istitutiva del fondo edifici di culto che attribuisce al Fondo le finalita' istituzionali relative a «la conservazione, il restauro, la tutela e la valorizzazione degli edifici di culto appartenenti al Fondo» (articolo 58). Nell'intento, quindi, di perseguire puntualmente i predetti fini e sulla base dei pareri n. 1263/89 del 18 ottobre 1989 e n. 929/92 del 6 maggio 1992 - espressi dal Consiglio di Stato su varie questioni riguardanti il Fondo Edifici di Culto - e degli accordi intercorsi con la Cei (Conferenza episcopale italiana) e la Cism (Conferenza Italiana Superiori Maggiori), il fondo edifici di culto fin dal 1993 concede in uso gratuito e a tempo indeterminato direttamente agli enti ecclesiastici officianti le chiese e le relative pertinenze immobiliari di sua proprieta'. Tale procedura, seguita anche per le altre chiese di proprieta' del fondo edifici di culto dislocate sul territorio nazionale, riguarda al momento, relativamente alla citta' di Firenze, la sola chiesa di Santa Maria Novella. La revoca dell'originaria concessione, peraltro, non ha determinato mutamenti sotto il profilo della gestione degli introiti dei biglietti per la visita della Basilica: anche in precedenza, infatti, questi erano di spettanza dell'Opera di Santa Maria Novella, e non del comune per il finanziamento di restauri e manutenzione degli affreschi. Il comune di Firenze ha tuttavia proposto ricorso al Tribunale amministrativo regionale della Toscana avverso il provvedimento con il quale il fondo edifici di culto ha rappresentato l'intendimento di voler rientrare nella disponibilita' della chiesa di Santa Maria Novella per concederla successivamente in uso gratuito all'ente ecclesiastico officiante. Il giudizio e' tuttora pendente dinanzi al Tar Toscana. Si fa comunque presente che qualora il comune di Firenze intenda contribuire alla valorizzazione dei beni di proprieta' del fondo edifici di culto e delle relative pertinenze, e' possibile, nel rispetto dei fini istituzionali e dei ruoli assegnati dalla normativa in precedenza citata, addivenire ad intese con l'ente proprietario. Quanto alla statua del David di Michelangelo si precisa che essa non rientra tra le proprieta' del fondo edifici di culto. Nel 2003, nell'ambito del dibattito politico cittadino, l'allora sindaco di Firenze aveva affermato il diritto di proprieta' della citta' sull'opera, conservata da 135 anni in un museo statale di Firenze, la Galleria dell'Accademia, unitamente ad una compartecipazione agli utili derivanti dal massiccio afflusso turistico al museo. La questione risale al 1871, allorquando, in considerazione del dissesto economico che colpi' l'amministrazione cittadina di Firenze a seguito del trasferimento della capitale d'Italia a Roma, lo Stato, per compensare la citta', decise di cedere al comune, a titolo di risarcimento, Palazzo Vecchio con i relativi annessi, tra i quali l'arengario e le statue che vi erano esposte, fra le quali il David. Due anni dopo, a causa degli effetti dannosi che gli agenti atmosferici stavano procurando alla scultura, fu deciso di ricoverarla nella Galleria dell'Accademia, di proprieta' statale, e di realizzare una copia da esporre all'esterno, dove attualmente si trova. La rivendicazione del sindaco e' rimasta senza seguito. Tuttavia, la questione della proprieta' del David e la compartecipazione agli utili derivanti dalle visite dei turisti al capolavoro di Michelangelo e' stata riproposta nel 2008, allorquando l'Assessore regionale alla cultura ha scritto al Ministro per i beni e le attivita' culturali, non solo chiedendo anch'egli una partecipazione agli introiti derivante dalla vendita dei biglietti d'ingresso per visitare il David, ma proponendo anche una diversa collocazione della statua nell'ambito del complesso destinato ad ospitare il «Maggio musicale fiorentino», al fine di allargare la fruizione turistica ad altre parti della citta'. La vicenda non ha avuto sviluppo ulteriore. Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Michelino Davico." . _:B28a8da83b1a31fc69431b236feb98265 "20100419" . _:B28a8da83b1a31fc69431b236feb98265 "SOTTOSEGRETARIO DI STATO INTERNO" . _:B28a8da83b1a31fc69431b236feb98265 .