_:B91b9cbda7aef706bf82051f9e1f094db "Risposta scritta Atto Camera Risposta scritta pubblicata lunedì 1 luglio 2002 nell'allegato B della seduta n. 167 all'Interrogazione 4-02203 presentata da CORONELLA Risposta. - Si fa presente che il signor Federico Del Prete è stato assassinato il 18 febbraio 2002 a Casal di Principe, in provincia di Caserta, mentre si trovava all'interno della sede del sindacato nazionale autonomo ambulanti, del quale era responsabile provinciale. Il signor Del Prete aveva subito, nel passato, diversi atti di intimidazione, evidentemente riconducibili alle sue ripetute denunce di episodi estorsivi ai danni di ambulanti, nonché di abusi in materia di gestione delle aree pubbliche adibite a mercati e di riscossione dei tributi erariali da parte di alcune amministrazioni locali. Dal 5 gennaio 2002, a seguito dell'incendio doloso della sua autovettura, era destinatario di una vigilanza generica radiocollegata presso l'abitazione e nei luoghi da lui frequentati, eseguita da personale dell'arma dei carabinieri. Le dichiarazioni del signor Del Prete avevano contribuito, tra l'altro, all'arresto per estorsione aggravata di un vigile urbano del comune di Mondragone, sospettato di appartenere al clan camorristico «La Torre», il cui processo ha avuto inizio davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere proprio il giorno dopo l'omicidio del sindacalista. Gli inquirenti, perciò, pur non escludendo altre ipotesi investigative, sono propensi a collegare il delitto al tipo di attività sindacale svolta dalla vittima, che lo ha posto in conflitto con settori della criminalità organizzata del casertano. A seguito di questo omicidio e dell'uccisione di un noto pregiudicato, Antonio Amato, avvenuta nella stessa giornata a Villa Literno, il prefetto di Caserta ha immediatamente convocato il comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica, con la partecipazione di magistrati della procura distrettuale Antimafia di Napoli e della procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. In tale sede sono stati concordati, in particolare, il potenziamento dei servizi di controllo del territorio nei comuni di Casal di Principe, Villa Literno, Mondragone, Castel Volturno, Casapesenna e San Cipriano d'Aversa, con l'impiego nelle ventiquattro ore di almeno due autopattuglie in ogni Comune, nonché l'attuazione di uno specifico piano operativo di contrasto della malavita in tutto «l'agro aversano», con lo svolgimento di numerose perquisizioni domiciliari per la ricerca di latitanti, di armi e di sostanze stupefacenti, con il controllo dei soggetti sospettati di contiguità con le associazioni camorristiche locali e con l'attuazione di un esteso dispositivo di posti di blocco attorno alle aree urbane interessate dalle stesse operazioni. Nel corso di tali operazioni sono stati catturati due importanti latitanti del clan dei «Casalesi», Paolo e Riccardo Di Grazia. Di fatto, l'area dell'agro è, assieme alla fascia domizia ed ai comuni di Marcianise, Maddaloni e San Felice a Cancello, tra quelle dove risulta più radicata la presenza di agguerriti sodalizi, tra i quali spicca il clan dei «Casalesi», cartello criminale composto da otto «famiglie» (Schiavone, Zagaria, Biondino, Della Volpe, Di Grazia, Buompane, Tavoletta e Bidognetti). L'organizzazione dei «Casalesi», pur continuando a mantenere il predominio in tutto il casertano, dopo l'arresto del boss Francesco Schiavone, avvenuto nel luglio del 1998, ha attraversato una fase di instabilità segnata dalla formazione di raggruppamenti in lotta tra loro per la gestione delle attività illecite e la ricerca di nuovi assetti. In tale contesto, permangono focolai di tensione nei comuni di Aversa (scontro tra il gruppo «Picca-Di Grazia» e quello «Carobene-Lucariello», quest'ultimo legato ai «Casalesi») e di Villa Literno (scontro tra il clan «Tavoletta» ed alcune ramificazioni del clan «Bidognetti»). Proprio alle tensioni registrate nell'area di Villa Literno vanno ricondotti sei omicidi commessi a partire dal 2000, ultimo dei quali quello cui si è fatto cenno del pregiudicato Antonio Amato. Per quanto riguarda, in particolare, la lotta alle estorsioni nel settore del commercio su aree pubbliche, si informa che il 27 febbraio, presso l'ufficio territoriale del Governo di Caserta, si è svolta una apposita riunione, alla quale hanno partecipato il commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle iniziative antiracket ed antiusura, prefetto Monaco, i responsabili provinciali delle forze di polizia, i sindaci delle aree interessate, i rappresentanti della locale camera di commercio, dell'industria, dell'artigianato e dell'agricoltura, delle associazioni di categoria economiche e sindacali, della «Unione Casertana Antiracket » di Parete-Trentola Ducenta, unica di fatto attiva nella provincia, e dell'associazione «Libera». Durante l'incontro sono state concordate alcune iniziative con il coinvolgimento delle associazioni di categoria e di volontariato impegnate nel settore, anche allo scopo di estendere agli altri comuni l'esperienza della citata associazione antiracket . A tutti gli intervenuti è stato rivolto l'invito a sottoporre al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica ogni manifestazione del fenomeno in questione di cui si abbia notizia, soprattutto allo scopo di prevenire l'esposizione a rischio delle vittime dell'estorsione o dell'usura. Il prefetto di Caserta ed il citato commissario straordinario del Governo hanno poi partecipato, nella stessa giornata, ad una seduta straordinaria del consiglio comunale di Mondragone, avente all'ordine del giorno le medesime tematiche. In ordine, infine, alle iniziative di sostegno dei congiunti del signor Del Prete, nei giorni immediatamente successivi all'omicidio, funzionari dell'ufficio territoriale del Governo si sono recati presso il domicilio della famiglia per far sentire la vicinanza dello Stato fuori dai clamori della cronaca, assicurando l'assistenza occorrente sia per la presentazione dell'istanza per le provvidenze previste in favore dei superstiti delle vittime della criminalità organizzata, sia per ogni ulteriore aiuto eventualmente richiesto. Al riguardo, l'istruttoria, subito avviata, tende in primo luogo a verificare la possibilità di concedere, in tempi brevi, l'erogazione di una provvisionale. Il Sottosegretario di Stato per l'interno: Alfredo Mantovano." . _:B91b9cbda7aef706bf82051f9e1f094db "20020701" . _:B91b9cbda7aef706bf82051f9e1f094db "SOTTOSEGRETARIO DI STATO INTERNO" . _:B91b9cbda7aef706bf82051f9e1f094db . . . "COSENTINO NICOLA (FORZA ITALIA)" . "20020220-20020701" . "20020701" . "Camera dei Deputati" . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "4/02203" . . "2015-04-28T22:39:31Z"^^ . . . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02203 presentata da CORONELLA GENNARO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20/02/2002" . "CORONELLA GENNARO (ALLEANZA NAZIONALE)" . _:B91b9cbda7aef706bf82051f9e1f094db . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02203 presentata da CORONELLA GENNARO (ALLEANZA NAZIONALE) in data 20/02/2002"^^ . "Interrogazione a risposta scritta Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02203 presentata da GENNARO CORONELLA mercoledì 20 febbraio 2002 nella seduta n. 101 CORONELLA, LANDOLFI e COSENTINO. - Al Ministro dell'interno. - Per sapere - premesso che: lunedì 18 febbraio 2002 è stato assassinato Federico Del Prete, quarantacinquenne coraggioso commerciante ambulante di Casal di Principe, dirigente dello SNAA, sindacato autonomo degli ambulanti; gli investigatori ritengono che il Del Prete sia stato ucciso per la sua attività sindacale; era considerato, infatti, un soggetto scomodo perché aveva ripetutamente denunciato gli abusi sulle concessioni di aree nelle fiere settimanali e le frequenti estorsioni di matrice camorristica commesse ai danni degli stessi ambulanti; il sindacalista, che era sposato e padre di cinque figli, è stato ucciso proprio alla vigilia dell'inizio del processo nei confronti di un presunto esattore di un clan camorristico, che operava in una fiera comunale settimanale; qualche mese fa al Del Prete era stata incendiata l'auto; a seguito di tale episodio, la prefettura di Caserta gli aveva assegnato la cosiddetta «vigilanza generica», una forma di protezione che purtroppo non è servita a salvargli la vita -: quali urgenti iniziative intenda intraprendere per la tutela dell'ordine pubblico nel casertano e per individuare prontamente i responsabili del vile assassinio del signor Del Prete; quali misure intenda adottare a protezione dei familiari di Del Prete e per erogare celermente a quest'ultimi le provvidenze economiche previste dalle leggi 20 ottobre 1990, n. 302, e 23 febbraio 1999, n. 44. (4-02203)" . "1"^^ . . "LANDOLFI MARIO (ALLEANZA NAZIONALE)" . "20020220" .