INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02195 presentata da BORGHESI ANTONIO (ITALIA DEI VALORI) in data 20090202

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Atto Camera Interrogazione a risposta scritta 4-02195 presentata da ANTONIO BORGHESI lunedi' 2 febbraio 2009, seduta n.124 BORGHESI. - Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali. - Per sapere - premesso che: la Star Recycling S.r.l. Azienda Servizi, con sede a Padova in zona industriale di Camin, dal giugno 2001 raccoglie rifiuti tra i quali vetro, plastica, carta, ferro e alluminio, prodotti da attivita' industriali ed artigianali, negozi e centri commerciali; sabato 10 maggio 2008 l'impianto in questione e' stato interessato da un incendio di un certa rilevanza; l'impianto di stoccaggio durante l'incendio, si puo' ragionevolmente paragonare ad un grande inceneritore, con la mancanza nella fattispecie di filtri e sofisticati sistemi di abbattimento dei fumi; l'incenerimento non distrugge i rifiuti, ma li trasforma, dando origine a diverse migliaia di sostanze inquinanti; durante la combustione dei rifiuti, non solo si liberano metalli tossici (arsenico, berillio, cadmio, cromo, nickel, mercurio, che sono classificati dalla IARC (International Agengy Research of Cancer) a livello I come rischio oncogeno documentato, ma si formano anche nuove sostanze cancerogene, come diossine, furani, Idrocarburi Policiclici Aromatici (IPA). Gli studi epidemiologici hanno evidenziato una relazione lineare fra l'esposizione a tali particelle ed effetti sulla salute: quanto piu' alta e' la concentrazione di particelle nell'aria tanto maggiore e' l'effetto sulla salute della popolazione; va ricordato che per quanto riguarda il monitoraggio dell'acqua, ARPAV (Azienda Regionale del Veneto) comunica che «Sono stati effettuati prelievi allo scarico delle acque di spegnimento all'ingresso nel bacino chiuso (chiuse del Brenta) dell'idrovia prelievi anche a monte e a valle del punto di immissione (acque superficiali). I dati allo scarico (immissione dalla linea acque bianche nel bacino dell'idrovia) hanno evidenziato, per l'acqua di spegnimento del 10 e 11 maggio, il superamento dei valori previsti dal decreto legislativo 152/06 per i parametri della Domanda chimica d'Ossigeno e la presenza, seppur nei limiti di legge, di cianuri»; sempre in questa zona industriale, in prossimita' dell'impianto di riciclaggio, ha sede la Societa' Acciaierie Venete S.p.a., la quale produce circa 2400 tonnellate di acciaio al giorno e circa 250 tonnellate di scorie; la stessa azienda e' inclusa nel Piano Comunale di Protezione Civile di Padova, documento n. 16, come impianto in cui si svolge «attivita' a rischio di incidente rilevante»; la Seveso 2 (decreto 334 del 1999 che recepisce la direttiva comunitaria 96/82/CE) prevede: l'esistenza in ogni stabilimento a rischio di un piano di prevenzione e di un piano di emergenza; la cooperazione tra i gestori per limitare l'effetto domino (ossia le possibili reazioni a concatena fra impianti a rischio di incidente rilevante); il controllo dell'urbanizzazione attorno ai siti a rischio; l'informazione degli abitanti delle zone limitrofe; l'esistenza di una autorita' preposta all'ispezione dei siti a rischio. Va notato che la Seveso 2 introduce il concetto di «effetto domino» che e' importantissimo; anche ammesso che l'acciaieria sia sicura al 100 per cento dall'interno, non e' detto che sia con cio' immune dall'essere coinvolta dall'esterno in eventi catastrofici e viceversa la Star Recycling puo' essere coinvolta da un evento catastrofico dall'esterno da un'altra azienda; la sicurezza intrinseca dell'impianto conta poco se la catastrofe viene innescata dall'esterno, ossia da un altro impianto ad alto rischio; la normativa obbliga il gestore di tali impianti a prendere tutte le misure idonee a prevenire gli incidenti rilevanti ed a limitarne le conseguenze per l'uomo e per l'ambiente; a tale scopo, i Gestori di Stabilimenti a rischio di incidente rilevante devono integrare il proprio Documento di Valutazione dei Rischi (di cui al decreto legislativo 626/94) considerando anche i rischi di incidenti rilevanti e predisporre un Piano di Emergenza Interno; la normativa in oggetto prevede inoltre la predisposizione da parte dell'Autorita' competente, di un Piano di Emergenza Esterno, finalizzato a proteggere l'uomo e l'ambiente in caso di incidente, a limitarne le conseguenze ed a prevedere il successivo disinquinamento dell'area interessata; la risposta fornita dalla Provincia di Padova (Prot. 109464 del 28 luglio 2008) evidenziava che la ditta Star Recycling e' stata oggetto di 3 sopralluoghi dal 2001, anno della sua nascita, e che i controlli hanno determinato provvedimenti di diffida e sospensione dell'autorizzazione. La stessa ditta risulta al momento dell'incidente in possesso di un certificato di Prevenzione incendi rinnovato in data 25 settembre 2008 e con polizza fidejussoria per un ammontare di euro 100.000. Nella risposta fornita non e' indicato l'orientamento della Giunta in merito alla valenza del principio di precauzione -: se il Ministro interrogato sia a conoscenza dei fatti sopra riportati; se non ritenga opportuno acquisire i risultati delle emissioni di inquinanti previsti con frequenza annuale in base a quanto richiesto dall'autorizzazione rilasciata dalla Provincia di Padova (prot. 144803 del 2 novembre 2006); se non ritenga che la situazione delineata ponga gravi problemi in ordine alla salute dei cittadini della zona; come intenda intervenire per evitare possibili danni alla salute. (4-02195)
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