INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02139 presentata da MARENCO FRANCESCO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940712

http://dati.camera.it/ocd/aic.rdf/aic4_02139_12 an entity of type: aic

Ai Ministri di grazia e giustizia, dei trasporti e della navigazione e dell'interno. - Per sapere - premesso che: congiunti di alcune delle centoquaranta vittime del disastro del traghetto "Moby Prince" - andato in fiamme la sera del 10 aprile 1991, nel tratto di mare a poche miglia da terra innanzi a Livorno, nella collisione con la petroliera dell'AGIP "Abruzzo", bruciando fino alla mattina successiva - pongono all'attenzione della pubblica opinione varie questioni di notevole rilevanza; il procedimento penale che e' seguito alla tragedia si e' da poco concluso nella sua fase preliminare di indagini del Pubblico Ministero; delle sei persone indiziate di reato - l'armatore della "Moby Prince" Achille Onorato, il comandante della petroliera AGIP "Abruzzo" Renato Superina, l'Ufficiale della Capitaneria di Porto di Livorno Antonio Cedro, il terzo ufficiale della petroliera "Abruzzo" Angelo Rolla, il marinaio marconista della Capitaneria del Porto di Livorno Gianluigi Spartano - le ultime tre nominate sono state indicate dal pubblico ministero come possibili responsabili di quella strage, mentre per le altre tre e' stata richiesta l'archiviazione del procedimento; per le indagini del pubblico ministero sono state determinanti le relazioni dei Consulenti tecnici cui egli ha affidato gli accertamenti e le verifiche tecniche sulle diverse materie interessate; dei quattro Consulenti del pubblico ministero - ingegneri Puleo, Gristina, Baglietto e Vezzani - oltre a riportarsi le voci di una possibile appartenenza di alcuni di essi ad una loggia massonica livornese, e con cio' forse adombrando possibili legami illeciti tipici di molte logge massoniche, si evidenzia come abbiano sottovalutato - casualmente o meno - alcuni quesiti essenziali, che avrebbero avuto necessita' di un maggiore approfondimento, tra i quali: 1) il punto in cui si trovava la petroliera AGIP "Abruzzo" al momento della collisione mediante quale criterio e' stato individuato dai Consulenti tecnici; 2) per individuare quel punto i Consulenti hanno tenuto conto delle dichiarazioni del Comandante della petroliera, Renato Superina, e degli uomini dell'equipaggio o anche di altri riscontri; 3) per individuare quel punto e' stata considerata la posizione della petroliera cosi', come risulta fissata nella fotografia, scattata nella mattina precedente, acquisita agli atti del processo; 4) per individuare la rotta seguita dalla nave "Moby Prince" dopo l'uscita dal porto di Livorno e' stato tenuto conto del tracciato risultante dal radar; 5) per individuare la possibile rotta seguita dal "Moby Prince" sono state esaminate le registrazioni satellitari; 6) sono state compiute verifiche appropriate sulla tempestivita' e sull'efficienza dei soccorsi; 7) sono stati condotti accertamenti sufficienti per escludere in modo assoluto che fosse possibile ai soccorritori di accedere a bordo e constatare l'eventuale sopravvivenza di qualcuno degli occupanti prima della quattordicesima ora dalla collisione; si paventa la possibilita' che la sottovalutazione dei suddetti elementi sia di ostacolo all'accertamento della verita' anche per quest'ultima tragedia del trasporto pubblico; si evidenzia altresi' che quella notte dell'aprile 1991 nella rada di Livorno - vigilata dai radar locali, da quello di Ciampino, da quelli della vicina Corsica e dai satelliti americani - potevano accorrere in soccorso mezzi aerei dall'adiacente aeroporto militare NATO di Camp Derby (una delle piu' grandi basi della NATO, le cui strumentazioni non possono non aver rilevato l'accaduto), dai diversi aeroporti militari intorno a Roma, e, non ultimo, il piu' vicino aeroporto elicotteri militare "Base Luni" (Sarzana): in questo caso forse qualcuno - anche solo uno - dei centoquaranta occupanti della nave "Moby Prince" sarebbe stato strappato al rogo; ci si domanda inoltre perche' il pubblico ministero Luigi De Franco non sia stato messo in condizione di lavorare solo ed esclusivamente ad un procedimento penale cosi' grande ed importante - senza altri impegni - soprattutto dopo che fu ufficiale la presenza di un ordigno a bordo del traghetto; si parla in ultimo, di vari tentativi di depistaggio, nell'immediatezza della tragedia, e che potrebbero essere smantellati, dando nuovo impulso alle indagini, acquisendo le registrazioni dei vari canali VHF fatte dall'Avvisatore Marittimo, come risulta da alcune testimonianze agli atti processuali -: quali siano gli intendimenti in proposito del Governo. (4-02139)
xsd:string INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02139 presentata da MARENCO FRANCESCO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940712 
xsd:integer
19940712- 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/02139 presentata da MARENCO FRANCESCO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) in data 19940712 
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 
xsd:dateTime 2014-05-14T19:21:39Z 
4/02139 
MARENCO FRANCESCO (ALLENZA NAZIONALE - MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO) 

data from the linked data cloud

DATA