"0"^^ . . "19920617-" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01970 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920617"^^ . . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01970 presentata da PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE) in data 19920617" . "4/01970" . "INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA" . "PARLATO ANTONIO (MOVIMENTO SOCIALE ITALIANO - DESTRA NAZIONALE)" . . "Al Ministro dei trasporti. - Per sapere - premesso che: il signor Arturo Sorrentino di Pompei (Napoli), funzionario per la Campania di un'azienda farmaceutica multinazionale con sede in Lombardia, il giorno 23 settembre 1991 doveva recarsi in aereo da Napoli a Milano per motivi di lavoro; presso l'aeroscalo di Capodichino, dopo aver ritirato il biglietto aereo pre-pagato emesso tramite un'agenzia di viaggi milanese e relativo al volo BM 145 delle 10,45 Napoli-Milano del 23 settembre ed al volo BM 156 delle 19,30 del 26 settembre per il ritorno, il tutto in un unico coupon, il signor Sorrentino alle 9,45 circa provvedeva al ceck-in consegnando il bagaglio e ritirando la carta di imbarco con numero di posto 37J insieme al biglietto appositamente siglato presso gli sportelli addetti al ceck-in; intanto il volo era annunciato con un ritardo di 50 minuti di partenza per questioni di traffico aereo; dopo aver atteso circa un'ora in sala di imbarco i passeggeri del volo in questione erano chiamati per l'imbarco poco prima delle 12 e trasportati sull'aeromobile, mentre le condizioni atmosferiche, gia' cattive, precipitavano e su Napoli si scatenava un vero e proprio nubifragio; in conseguenza di cio', dopo quasi un'ora di attesa nell'aeromobile il comandante comunicava ai passeggeri che le condizioni atmosferiche non permettevano, al momento, il decollo; per cui li invitava a scendere facendoli riaccompagnare alla sala d'imbarco. Qui, erano ormai passate le 13,30 circa, un addetto Alitalia comunicava che per il momento il volo non sarebbe partito e se entro due ore le condizioni atmosferiche non fossero migliorate esso sarebbe stato cancellato. I passeggeri avrebbero potuto annullare la carta di imbarco e recuperare il biglietto o essere dirottati con autobus a Roma-Fiumicino, per poi imbarcarsi per Milano sui voli con posti disponibili. Altrimenti potevano attendere ove il volo delle 10,45 fosse stato effettuato e/o eventualmente, mettersi in lista di attesa sul volo delle 17,25, giacche' quello delle 14,30 era stato soppresso in quanto l'aeromobile all'uopo predisposto non aveva potuto atterrare a Capodichino; il Sorrentino decideva di attendere gli eventi in aeroporto e quindi non annullava la sua carta di imbarco ed alle 14,15 si recava a telefonare a casa ed in azienda ed a consumare uno spuntino al bar dell'aeroporto, insieme ad un conoscente, il signor Vincenzo Dea, anch'egli in attesa di partire; intanto il tempo stava migliorando per cui poco prima delle 15 i suddetti si recavano alla sala di imbarco fiduciosi di eventuali chiamate affinche' l'aereo finalmente partisse. Ma giunti li', con grande stupore constatavano che l'aereo stava partendo. Protestando nei confronti dell'addetto Alitalia di cui sopra si sentivano placidamente rispondere che il servizio Alitalia non era tenuto a chiamare il volo a mezzo altoparlante e che il comandante aveva deciso di decollare con l'\"ok\" dei controllori di volo e testualmente affermava: \"Chi dentro dentro, chi fuori fuori\"; reiterandosi le proteste i signori Dea e Sorrentino ed altri nella loro stessa condizione, i cui bagagli erano stati scaricati sulla pista vicino alla sala d'imbarco e si erano inzuppati di acqua, l'addetto sopra citato si rivolgeva ad un collega addetto ai ceck-in in sala d'imbarco per raccomandargli di \"favorire\" i presenti mettendoli in lista di attesa per il volo delle 17,25. Il collega prometteva l'interessamento, ma comunicava che il volo sarebbe partito in ritardo per problemi di traffico aereo; il signor Sorrentino decideva ostinatamente di avere ancora fiducia di poter arrivare a Milano e chiedeva di essere messo in lista di attesa. allora l'addetto al ceck-in si faceva dare il coupon di viaggio, ne strappava un altro foglietto e lo riconsegnava al Sorrentino comunicandogli che l'aereo per le 20 sarebbe partito; intanto la sala di imbarco si era riempita sia di passeggeri prenotati sul volo delle 14,30 che tentavano di partire con quelli successivi, sia degli stessi passeggeri prenotati sul volo delle 17,25; alle 16,55 (mezz'ora prima della partenza) contro la norma, gli addetti alle sale d'imbarco non dichiaravano chiuso il volo, asserendo che Napoli era bloccata dal traffico e sarebbero potuti arrivare altri prenotati in ritardo \"tanto l'aereo partira' alle 20 circa\"; dopo tante ore di attesa e incerti sul loro destino i passeggeri prenotati per i vari voli chiedevano informazioni ad uno degli addetti alla sala d'imbarco che dichiarava che non c'era da preoccuparsi in quanto o alle 20-20,30, con il volo delle 17,25 o alle 21-21,30 con il volo successivo delle 19,50, sarebbero partiti tutti, comunicando che non sarebbe stato neanche necessario far partire il volo delle 21,30 verso le 23; successivamente la situazione diventava sempre piu' drammatica e allorche' alle 20 circa era chiamato il volo delle 19,50 per Milano, si correva il rischio di degenerare tra le proteste dei passeggeri degli ormai tre voli precedenti non partiti, la confusione tra gli addetti alla sala di imbarco e la fretta dei prenotati sul volo delle 19,50 che giungevano alla spicciolata in ritardo, pretendendo di partire ma che si vedevano respinti perche' erano, nel frattempo, state cancellate tutte le carte di imbarco; a questo punto il \"capo-scalo\", intervenuto nel frattempo, accorpava tutti i prenotati riemettendo nuove carte di imbarco senza alcun criterio di prenotazione, ne' precedenza di volo. Esaurito l'appello dei partenti di fronte alle quasi violente proteste del Sorrentino e di altri due passeggeri del volo delle 14,30 (il signor Dea ormai aveva rinunciato, sconsolato, a partire), chiamava con interfono gli addetti di volo ormai a bordo dell'aereo in partenza, pregandoli di attendere giacche' c'erano ancora tre passeggeri e quindi consegnava le relative carte di imbarco e faceva accompagnare i tre all'aereo in imminente decollo; il signor Sorrentino alle 20,30 metteva finalmente piede sull'aereo, divenuto ormai \"della speranza\", con la valigia fradicia che era sistemata alla meglio in coda all'aeromobile e poteva partire alle 20,45 circa per arrivare a Linate alle 22 ed a destinazione in un albergo della Brianza alle 23 circa dopo poco piu' di 14 ore dalla partenza dalla sua residenza a Pompei -: come e' possibile che tutto cio' possa accadere, e cosa e per responsabilita' di chi e' accaduto all'aeroporto di Capodichino lunedi' 23 settembre 1991; perche' tanti aerei non sono arrivati alla stazione aeroportuale e/o partire dalla stessa da e per Milano, se, pur in ritardo, altri aerei, quello delle 10,30 per Lamezia Terme partito alle 13,30 circa, quello per Roma delle 14 circa, un altro per Londra, sono comunque arrivati e partiti; come sia stato possibile che seppure con il posto assegnato e risultante dagli elenchi registrati presso i boes per il ceck-in e le sale di imbarco il signor Sorrentino ed altri, con un vero e proprio, strano, blitz, siano stati lasciati a terra; chi e perche', sotto quale nome sia partito al loro posto e come sia stato possibile; chi e con quale autorita' abbia scaricato le valigie dei suddetti passeggeri sulla pista; come sia possibile che, come constatato dal signor Sorrentino e da altri passeggeri tra i quali il noto cantante Riccardo Fogli, anche egli in attesa dalle 14,30, l'aereo partito alle 20,45 avesse alcuni posti vuoti; per quali motivi al signor Sorrentino come accertato anche dall'agenzia Pronto Viaggi di Milano che aveva curato l'acquisto del biglietto era stato strappato via, all'atto dell'emissione della seconda carta di imbarco anche il tagliando del volo Milano-Napoli Bm 156 del 26 settembre delle 19,30; quali indagini intendano promuovere al riguardo presso l'aeroscalo di Capodichino; quali iniziative e provvedimenti ritenga di assumere per ovviare ai tanti disservizi del traffico aereo nazionale dei quali il caso illustrato e' un clamoroso esempio; in quale modo sia garantita la sicurezza dei voli e come siano controllati gli accessi a bordo per prevenire eventuali disegni criminali se non si sa neanche se tutti i posti di un aereo siano occupati e se tutti i vari passeggeri prenotati ed aventi diritto al trasbordo salgano sull'aereo o siano sostituiti da altri. Quanto precede anche in relazione all'atto ispettivo di uguale contenuto, restato privo di riscontro nella decima legislatura, n. 4-28930 del 6 novembre 1991. (4-01970)" . . "2014-05-14T19:38:57Z"^^ . .